Serie A
Fiorentina, Gudmundsson non brilla: flop o serve pazienza?
L’avventura dell’islandese alla Fiorentina può essere definita tutto tranne che positiva. Le tante attese su di lui non sono state ancora ripagate.
La Fiorentina, complice il rinvio delle partite a causa della scomparsa del Papa, si trova da lunedì in Sardegna per una sorta di mini ritiro, per recuperare al meglio le forze mentali in vista di questo sprint finale che vede la Viola in piena lotta per l’Europa e soprattutto ancora in corsa in Conference League. Nella terza competizione europea servirà sicuramente una Fiorentina migliore di quella vista con il Celje per battere il Betis ed approdare in finale, dove molto probabilmente ci sarà il Chelsea, vero favorito del torneo.
Questo mini ritiro servirà anche per provare a rialzare il morale di qualche giocatore, che non ha reso quanto ci si aspettasse. Si tratta in particolare di Albert Gudmundsson. L’islandese aveva incantato mezza Serie A la scorsa stagione con la maglia del Genoa, ma in maglia viola la magia sembra essere svanita.

Il talento classe ’97, arrivato quest’estate a Firenze, è riuscito a salire in cattedra solamente in poche partite, facendo vedere qualche sprazzo del talento visto con il Grifone. Solamente 6 reti in campionato (5 nei big match) e tanti infortuni nella prima stagione alla Viola.
Cifre troppo basse per la dirigenza della Fiorentina, che sta riflettendo seriamente sul riscatto del giocatore. L’eventuale riscatto dell’islandese farebbe lievitare l’operazione a circa 28,5 milioni: una spesa non indifferente che sta creando diversi grattacapi. Inoltre c’è anche da considerare la vicenda giudiziaria che pesa ancora su Gudmundsson.
Infatti, il classe ’97 è indagato in un processo per “cattiva condotta sessuale” in un processo ancora aperto a Reykjavik.
Adesso però arriva il momento decisivo per Gudmundsson se vuole rimanere alla Fiorentina. Già la sfida di oggi pomeriggio con il Cagliari, per poi passare all’Empoli e alla doppia gara contro il Betis, l’islandese deve prendersi sulle spalle la squadra e dimostrare la cifra che il Genoa chiede per il giocatore.
Serie A
Inter, scontro tutto nerazzurro prima di chiudere il 2025
Dopo la delusione per la Supercoppa Italiana l’Inter si prepara a tornare in campo per l’ultima gara del 2025, contro l’Atalanta alla New Balance Arena.
Prima di terminare il 2025, la squadra di Chivu sarà protagonista di uno scontro determinante per restare in vetta alla classifica di Serie A. L’anno era iniziato con Inzaghi, che ormai rappresenta solo un ricordo.
Inter, dalla possibile gloria allo sconforto: la stagione però è ancora aperta
Un anno molto intenso quello vissuto dai nerazzurri, che erano partiti col favore dei pronostici per la vittoria del campionato ed effettivamente, fino alle ultime giornate, la lotta col Napoli è rimasta apertissima.
Il gruppo non è cambiato più di tanto da una stagione all’altra, quanto più le possibilità di tornare grandi anche a livello internazionale. La finale di Champions League, raggiunta al termine di un cammino durissimo, sarebbe stata la ciliegina sulla torta per l’esperienza del tecnico ex Lazio in panchina.
La disfatta contro il PSG è stata il risultato di una serie di fattori, poi esposti direttamente dai protagonisti di quella sfida, che hanno macchiato il clima precedente all’ingresso in campo e tra questi c’era anche l’accordo di Inzaghi con l’Al Hilal. Una volta ufficializzata l’operazione, per l’Inter non è stato facile trovare un nuovo tecnico e i ripetuti no di Fabregas hanno costretto Marotta e Ausilio a ricorrere al piano b chiamato Chivu.
L’ex allenatore del Parma si è subito calato nella nuova realtà nonostante l’impellenza del Mondiale per Club e un mercato che ha in parte rivoluzionato la rosa, soprattutto il reparto offensivo. La filosofia del nuovo tecnico si è pian piano insinuata nella mente di ogni singolo, generando un nuovo approccio e atteggiamento durante le partite, che per il momento stanno portando i nerazzurri a restare aggrappati alla vetta della Serie A ma anche della Champions League.
Gli obiettivi stagionali sono chiari, naturalmente dopo la Supercoppa Italiana c’è sconforto e delusione per aver perso l’occasione di vincere un trofeo. D’altra parte la squadra potrà tornare rapidamente ad Appiano Gentile per cominciare la preparazione in vista della trasferta in casa dell’Atalanta, valida per la 17° giornata. C’è da tenere il passo delle concorrenti, tra cui Napoli e Milan, e da questo punto di vista le premesse per un anno di successi ci sono tutte.

CRISTIAN CHIVU PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Udinese, i Pozzo insoddisfatti per la sconfitta a Firenze: possibile ritiro punitivo pre-Lazio?
La famiglia Pozzo valuta un ritiro punitivo per l’Udinese dopo la sconfitta subita a Firenze, lasciando i giocatori lontani dalle loro famiglie a Natale.
Gli effetti della sconfitta a Firenze
L’Udinese ha subito una pesante sconfitta contro la Fiorentina, un risultato che non è stato gradito dalla famiglia Pozzo, proprietaria del club. L’umiliazione subita in campo ha spinto la dirigenza a considerare misure drastiche per risollevare lo spirito della squadra. Tra queste, l’idea di un ritiro punitivo che costringerebbe i calciatori a trascorrere le festività natalizie lontano dalle loro famiglie, in preparazione alla sfida contro la Lazio.
Ritiro punitivo: una strategia efficace per l’Udinese?
L’idea di un ritiro punitivo non è nuova nel calcio, ma la sua efficacia è spesso dibattuta. Da un lato, può servire a compattare il gruppo e focalizzare l’attenzione esclusivamente sugli obiettivi sportivi. Dall’altro, rischia di alienare ulteriormente i giocatori, che potrebbero vivere il ritiro come una punizione eccessiva. La decisione finale spetterà alla dirigenza, che dovrà valutare se questo approccio possa realmente portare benefici in vista della prossima partita contro la Lazio.
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Fonte: l’account X di Schira.
La famiglia #Pozzo non ha affatto digerito la figuraccia dell’#Udinese a Firenze: si valuta il ritiro punitivo in vista della gara di sabato contro la Lazio. A quel punto i calciatori bianconeri trascorrerebbero il Natale lontano dalle loro famiglie…
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 23, 2025
Serie A
Hellas Verona, Natale sereno (per ora): un anno fa…
L’Hellas Verona non ha disputato il 16° turno di Serie A a causa della Supercoppa Italiana. Tornerà in campo il 28 dicembre in casa del Milan.
Le ultime settimane in casa gialloblu sono state molto positive considerando i risultati (due vittorie consecutive) anche se la classifica non sorride ancora come da quelle parti ci si aspetta.
Hellas Verona, stessi punti dopo un anno: come finirà?
Per la squadra di Zanetti non è stato un 2025 facile ma nel complesso le soddisfazioni sono arrivate, su tutte ovviamente la salvezza conquistata la scorsa stagione all’ultima giornata. Poche vittorie ma determinanti per il cammino sia durante la seconda parte del campionato scorso sia durante la prima di quello corrente, il rendimento tuttavia sembra non essere cambiato affatto.
Tante cessioni, addii, capitoli chiusi e allo stesso tempo tanti nuovi talenti, tra giovani e alcune certezze, hanno caratterizzato l’anno della società scaligera (il primo effettivo della nuova proprietà targata Presidio Investors). Dal punto di vista dell’organizzazione operativa ci sono stati diversi cambiamenti dall’era Setti, a partire dalle varie promozioni per biglietti e abbonamenti, al nuovo programma di membership fino alla storica prima partita della squadra femminile al Bentegodi, subito dopo quella maschile.
Per i tifosi quest’anno è stato pieno di sorprese sotto questo punto di vista; ciò che non è cambiato però è il sostegno incondizionato sia in casa che in trasferta, talvolta decisivo per il raggiungimento dell’obiettivo stagionale, per quanto riguarda il 2024/2025.
Per la squadra di Zanetti (alla seconda stagione alla guida dei gialloblu) non è stato un 2025 facile, tuttavia nel complesso le soddisfazioni sono arrivate, su tutte ovviamente la salvezza conquistata la scorsa stagione all’ultima giornata. Poche vittorie ma determinanti per il cammino sia durante la seconda parte del campionato scorso sia durante la prima di quello corrente, il rendimento tuttavia sembra non essere cambiato affatto.
Infatti, per quanto riguarda la stagione corrente, dopo 15 giornate la classifica recita 12 punti e si tratta dello stesso score registrato dall’Hellas allo stesso punto della stagione di un anno fa. In quel periodo Duda e compagni avevano raccolto 4 vittorie e 11 sconfitte mentre fino a oggi il bilancio dice 2 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. Da un certo punto di vista si potrebbe dire che da agosto a dicembre il rendimento è stato più continuo ma i pareggi spesso non hanno reso giustizia a Giovane e compagni sotto l’aspetto delle occasioni create.
Le ultime due partite però, contro Atalanta e Fiorentina, hanno riacceso fortemente le speranze di salvezza e l’ambiente spera di poter presto festeggiare l’uscita dalla zona retrocessione (mancano solo due punti), tuttavia il calendario non viene in soccorso di Zanetti che dovrà affrontare in ordine Milan, Torino, Napoli, Lazio, Cremonese e Udinese tra la fine dell’anno e il mese di gennaio. Un cammino tortuoso e complicato ma servirà una grande prova di forza per dimostrare di meritare la conferma della categoria.
Il Natale dunque fin quì può dirsi sereno.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
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