Serie A
Fiorentina-Hellas Verona, le probabili formazioni e dove vederla

Fiorentina-Hellas Verona è una partita valida per il turno numero dodici di serie A. Di seguito le ultime notizie, le probabili formaizoni e dove vederla in tv.
Raffaele Palladino vuole dimenticare alla svelta il ko contro l’Apoel in Conference League e si rituffa in campionato, dove la Fiorentina viaggia spedita e viene dal successo di corto muso in quel di Torino.
Dall’altra parte un Hellas Verona che ha ritrovato la vittoria, battendo la Roma per 3-2 e dimostrando di poter dire la sua nella lotta per la salvezza.
Qui Fiorentina
Il massiccio turnover di coppa torna nel ripostiglio. Contro l’Hellas Verona, Palladino rispolvera i titolarissimi per capitalizzare al massimo il turno in casa.
Si rivede Pongracic, di nuovo convocato ma non destinato a partire dal 1′.
Kean torna al centro dell’attacco, così come Colpani, Bove e Beltran si riprenderanno il posto sulla trequarti.
Infine, Terracciano riporrà i guantoni a beneficio di De Gea.
Qui Hellas Verona
Privo dello squalificato Livramento, Zanetti ritrova Tchatchoua in difesa e Belahyane per la panchina e promette una squadra da battaglia in quel di Firenze.
L’esperienza di Lazovic, con uno tra Kastanos e Harroui, più Suslov, saranno i tre trequartisti alle spalle di Tengstedt, che agirà come unica punta.
Le probabili formazioni
Fiorentina (4-2-3-1): 43 De Gea; 3 Dodo, 15 Camuzzo, 6 Ranieri, 21 Gosens; 29 Adli, 8 Mandragora; 23 Colpani, 9 Beltran, 4 Bove; 20 Kean. Allenatore: Raffaele Palladino
Hellas Verona (4-2-3-1): 1 Montipò; 38 Tchatchoua, 23 Magnani, 42 Coppola, 12 Bradaric; 25 Serdar, 33 Duda; 31 Suslov, 20 Kastanos, 8 Lazovic; 11 Tengstedt. Allenatore: Paolo Zanetti
Dove vederla
La partita tra Fiorentina ed Hellas Verona, in programma per domani alle ore 15.00, sarà visibile in esclusiva sull’app Dazn.
Serie A
L’Udinese omaggia Pizzul: lutto al braccio contro la Lazio

L’Udinese omaggerà Bruno Pizzul, gigante della telecronaca calcistica, indossando il lutto al braccio durante la partita contro la Lazio.
Il mondo del calcio continua a omaggiare Bruno Pizzul, gigante della telecronaca sportiva e calcistica, scomparso nella mattina di mercoledì 5 marzo all’età di 86 anni. Ricordato da tanti sportivi e calciatori, tra cui Roberto Baggio, grande protagonista delle sue telecronache, anche l’Udinese gli renderà omaggio.
Nella partita di lunedì 10 marzo all’Olimpico contro la Lazio, la squadra di Runjaic indosserà il lutto al braccio proprio in sua memoria. Pizzul è stato, infatti, grande esponente in Italia del Friuli Venezia-Giulia e di Udine, sua città natale.
La stagione dell’Udinese
Quella dell’Udinese è stata sin qui una stagione molto positiva, come conferma anche la classifica. Contro la Lazio basterebbe un punto per raggiungere quota 40, che vorrebbe dire anche una quasi sicura salvezza. Ora la squadra di Runjaic affronterà quindi un finale di stagione senza pretese, provando a raccogliere più punti possibili.
Centrare la Conference League, distante 8 punti, rimane comunque difficile. Ma i friulani, ora decimi, possono ambire a un piazzamento finale nella parte sinistra della classifica.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Serie A
Juventus, Renato Veiga in gruppo: le ultime su Gatti

La Juventus si sta preparando per la sfida fondamentale di domenica sera contro l’Atalanta, che potrebbe determinare l’accesso al terzo posto in classifica.

LA DELUSIONE DELLA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La squadra sta affrontando diversi problemi legati agli infortuni, ma ci sono alcune buone notizie per il tecnico Thiago Motta.
Renato Veiga è tornato ad allenarsi con il gruppo dopo essersi fermato nella sfida contro il PSV Eindhoven. Il suo recupero sembra essere positivo, con il dolore che sembra essersi ridotto, e la sua presenza potrebbe essere fondamentale nel reparto offensivo che, a causa di varie assenze, è già ridotto.
Federico Gatti, invece, ha subito un affaticamento muscolare e ha dovuto svolgere un allenamento differenziato. Le sue condizioni saranno valutate con maggiore precisione nell’allenamento di rifinitura di domani, che precederà la partita. Se non dovesse essere disponibile, le opzioni per sostituirlo potrebbero includere Lloyd Kelly al centro della difesa, affiancato da Pierre Kalulu, che ha superato il suo infortunio.
Motta avrà quindi poche risorse a disposizione, ma sta cercando di mettere a punto una formazione competitiva per questa partita decisiva contro l’Atalanta.
Serie A
Lukaku: “Non ho mai odiato l’Inter ma non ho più sentito Lautaro. Conte ti cambia, prima non amavo giocare di spalle alla porta”

Romelu Lukaku racconta la sua carriera, da Inter a Napoli, passando per Conte e Mourinho, e svela il difensore più difficile da affrontare.
Romelu Lukaku ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, ripercorrendo il suo percorso da calciatore. Il centravanti belga ha discusso delle sue esperienze all’Inter e al Napoli, della sua relazione con Antonio Conte e del rapporto speciale con José Mourinho. Nel corso della conversazione, ha anche svelato quale difensore considera il più difficile da affrontare in campo.
Le parole di Lukaku
Dall’Inter al rapporto con Lautaro
Io non ho mai odiato l’Inter, mai. Se qualcuno ha parlato, soprattutto in quel periodo, quel qualcuno non ero io. Non ho più sentito Lautaro, è un ottimo giocatore e si merita tutto ciò che gli sta capitando”.
Romelu ha poi parlato del suo rapporto con Antonio Conte

LA DELUSIONE DI ANTONIO CONTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Odiavo giocare spalle alla porta. Al Chelsea lui fu molto chiaro: ‘Se non migliori questo aspetto non puoi giocare con me’. Zero alternative. Lo devo ringraziare perché quello che era il mio punto debole si è trasformato in una qualità. La strada giusta per arrivare in porta si trova sempre. Adesso giochiamo con due punte, ma fino a poco tempo fa ero in mezzo da solo. Io cerco sempre di essere dominante, se sono dominante il gol lo faccio e comunque aiuto i compagni negli inserimenti”.
Su Mourinho
“José è un vincente, l’ho avuto due volte, prima a Manchester e poi alla Roma. Qualcosa è accaduto tra lui e non so chi e non volevo mettermi in mezzo. Di José non parlerò mai male, alla Roma non aveva una squadra top, ma è andato fino in fondo. Gli auguro sempre il meglio, anche in Turchia sta facendo cose fantastiche”.
Sul suo futuro
“L’ambiente è davvero stimolante, qui a Napoli tutto mi riporta alla squadra, alla passione. Il magazziniere tifa Napoli, il cuoco e gli impiegati anche. L’energia che la gente trasmette è incredibile. Non farò l’allenatore dopo, ma chiuderò la carriera all’Anderlecht, la squadra del cuore, l’ho promesso a mio figlio che gioca lì”.
Il difensore più difficile da marcare
“Sono bei duelli. Mi viene da dire Hien. E Bremer, Bremer è un bell’animale”.

GLEISON BREMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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