Serie A
Fiorentina-Inter 3-4: follia e disperazione viola | Le pagelle
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L’Inter sbanca il Franchi e la Fiorentina scivola pericolosamente in classifica. La squadra di Italiano è viva, ma gli errori premiano la squadra di Inzaghi.
Classifica preoccupante per i viola che restano fermi a 10 punti nei bassofondi della classifica. L’Inter entra in campo, convinta e cattiva, e dopo 15 minuti è sul 2-0. La Fiorentina lenta e impacciata mette la gara sui nervi e dimezza a pochi minuti dalla fine del primo tempo lo svantaggio con il rigore di Cabral. Sull’azione manca un rosso a Dimarco per il fallo su Bonaventura.
La ripresa vede la Fiorentina votata all’attacco e l’Inter pericolosa in contropiede. Dopo un quarto d’ora Ikoné trova il pareggio con un bel gol, ma Italiano che ha messo tutti gli attaccanti che aveva in campo, con un 4-2-3-1 lascia spazio alle ripartenze della squadra di Inzaghi, in una di queste scaturisce il rigore che Lautaro segna al 73′.
La Viola non ci sta, ci mette cuore e al 90′ Jovic trova il pareggio in mezza rovesciata. Non è finita qui, in un’altra ripartenza nerazzurra Venuti nel rinviare il pallone lo calcia addosso a Mikhitaryan e l’Inter segna ancora.
Fiorentina-Inter, le pagelle viola
TERRACCIANO 6 – Non è lui la causa della sconfitta viola, quattro reti subite su cui può far veramente poco.
DODÒ 4 – Una partita assolutamente incolore: non indovina un passaggio e si fa ammonire banalmente.
Dal 37’st VENUTI 4 – Il rinvio addosso a Mhkitarian è un errore che costa carissimo. Purtroppo per il difensore fiorentino non è il primo.
MILENKOVIC 5 – La serata dei difensori viola è sportivamente parlando tragica. Errori e infilate in serie.
QUARTA 5 – Lautaro lo svernicia sul gol del 2-0, poi riesce a fare qualche anticipo dei suoi, ma la serata è buia.
BIRAGHI – 5 In affanno per tutta la serata, sia in fase difensiva e anche in attacco combina poco
Dal 37’st TERZIC – S.v.
BONAVENTURA 6 – Il migliore della serata nel centrocampo viola, si guadagna il rigore, che poteva regalare anche la superiorità numerica ai viola e gioca con lucidità.
AMRABAT 5 – Serata difficile per l’ex Verona: fa difficoltà a sradicare il pallone ai palleggiatori nerazzurri e non sempre è lucido nel ripartire.
Dal 37’st BARAK – S.v.
DUNCAN 5,5 – Al rientro da titolare dopo diverso tempo, manca soprattutto di ritmo.
Dal 7’st JOVIC 6,5 – Il voto va al gol molto bello della speranza disillusa. Per il resto, prima del gol e esultanza polemica (?) da quattro.
GONZALEZ – s.v.
Dal 6’pt IKONÈ 6,5 – Entra bene in campo e avrebbe due ottime occasioni per trovare il gol subito. Ma al solito, sbaglia. Non fallisce l’occasione che si crea da solo trovando una splendida rete per il momentaneo 2-2.
CABRAL 6 – Il voto è per la freddezza con cui segna il rigore. Prima e dopo tocca pochi palloni e mai verso Onana.
KOUAME 6,5 – Elettrico, quel poco di fantasia che l’attacco viola ha è grazie a lui. Generoso fino alla fine.
Serie A
Serie A, chi sono gli allenatori con la media voto più alta?
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Spesso si parla di quali sono i calciatori che hanno un migliore rendimento, ma per quanto riguarda gli allenatori, chi ha la media voto più alta in Serie A?
Gli allenatori vengono spesso giudicati sia per i risultati ottenuti, sia per il tipo di gioco che la propria squadra sta esprimendo. In questa stagione Conte ha preso un Napoli dal 10° posto e sta lottando per lo scudetto, Gasperini sta guidando la sua Atalanta a quello che sarebbe un obiettivo storico e Ranieri è entrato in corsa in una Roma disastrata e ha fatto 24 punti nelle ultime 10 partite. Sono tanti dunque, gli allenatori che stanno facendo bene e altrettanti che stanno facendo meno bene ed in merito, è stata stipulata una classifica che si basa sulla media voto di ciascun tecnico di Serie A.
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GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A, la classifica degli allenatori in base alla media voto
1 Antonio Conte (Napoli)= 6,56
2 Gian Piero Gasperini (Atalanta)= 6,56
3 Simone Inzaghi (Inter)= 6,54
4 Claudio Ranieri (Roma, dalla 13° giornata)= 6,42
5 Marco Baroni (Lazio)= 6,38
6 Cesc Fabregas (Como)= 6,33
7 Patrick Vieira (Genoa, dalla 13° giornata)= 6,29
8 Kosta Runjaic (Udinese)= 6,25
9 Raffaele Palladino (Fiorentina)= 6,21
10 Thiago Motta (Juventus)= 6,21
11 Vincenzo Italiano (Bologna)= 6,20
12 Marco Giampaolo (Lecce, dalla 13° giornata)= 6,18
13 Paolo Vanoli (Torino)= 6,12
14 Davide Nicola (Cagliari)= 6,04
15 Eusebio Di Francesco (Venezia)= 6,04
16 Roberto D’Aversa (Empoli)= 6,02
17 Sergio Conceicao (Milan, dalla 19° giornata)= 6,14
18 Cristian Chivu (Parma, dalla 26° giornata)= 6,00
19 Alessandro Nesta (Monza, dalla 1° alla 17° e dalla 25°)= 5,84
20 Paolo Zanetti (Hellas Verona)= 5,73
Serie A
Campionato, Cagni: “Ecco chi vincerà lo Scudetto. Alla Juventus ci sono due problemi…”
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Gigi Cagni dice la sua sulle squadre al vertice del campionato e non solo. Ex giocatore, ora allenatore ed esperto, lancia una serie di riflessioni.
E’ sempre sincero Gigi Cagni, disarmante e scomodo ma, va detto, sincero. Parla a cuore aperto della Serie A e delle tre squadre in vetta al campionato ma si lascia scappare qualche esternazione anche sulla Juventus e sul Milan.
In una scoppiettante intervista a TMW Radio, nel programma Maracanà, Gigi Cagni parla di Inter, Atalanta e Napoli (le tre squadre in vetta alla classifica del Campionato) e poi dell’immancabile club bianconero.
Parlando del campionato, Cagni cita le squadre attualmente alle prime tre posizioni e dice che “l’Atalanta non ha pressioni particolari: se non vincono lo Scudetto non succede nulla. Al contrario delle altre due. Io, fossi stato Conte, avrei dato un giorno in più di riposo e più gioco in questa settimana, niente di tattica.”
Parla da mister ma anche da giocatore e si capisce quando Cagni continua e dice “Serve scaricare un po’ ora per tornare a giocare come prima. Il Napoli – nell’ultimo periodo – ha arrancato e poi, nell’ultima partita, l’errore è del portiere, non del difensore.”
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RANDAL KOLO MUANI E KENAN YILDIZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il Campionato si combatterà a livello fisico
Il Campionato è apertissimo e la pressione è troppo spesso cattiva consigliera.
Cagni, sollecitato da una domanda del giornalista, parla del ruolo destabilizzante dell’Atalanta, rincara la dose e parla della preoccupazione di Inzaghi e di Conte “In questo momento l’unico problema che può avere un allenatore è quello fisico”.
“Ora è tutto sulle spalle di Conte; non ha l’apporto dei giocatori e non ha leader nel gruppo. Di Lorenzo? Magari è un leader tattico; io parlo di un altro tipo di leader” e con queste parole Cagni spiega la difficoltà maggiore, in campionato, in casa Napoli.
Ben diversa, invece, è la situazione in casa rossonera “il problema del Milan è la società non l’allenatore. Non c’è rapporto squadra/società; andato via Maldini non hanno capito nulla su come fare quel mestiere. C’è tanta confusione.”
E per concludere la sua analisi sul campionato, Cagni parla della sponda bianconera di Torino e dice “alla Juventus è l’allenatore che vuole vincere le partite. I giocatori sono forti. Ci sono due problemi: troppi infortuni, qualcosa vorrà pur dire. E poi le partite le vince lui, ha due esterni strepitosi come Conceicao e Yildiz che giocano e non giocano…”
A questo punto, ai posteri l’ardua sentenza.
Serie A
Atalanta, Pagliuca spiega la policy del club
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Il proprietario dell’Atalanta Stephen Pagliuca ha spiegato che il club orobico ha una propria policy, riguardante le dichiarazioni dei tesserati del club.
Il proprietario dell’Atalanta, Stephen Pagliuca, ha spiegato la policy che il club orobico ha riguardante le dichiarazioni espresse dai tesserati del club, ovviamente il tutto dalle dichiarazioni di Gasperini su Lookman.
Atalanta, Pagliuca ha spiegato la policy del club orobico, Gasperini non poteva parlare dei singoli giocatori
Le polemiche in casa Atalanta dopo le dichiarazioni del tecnico Gasperini su Lookman non si placano. E’ intervenuto direttamente il proprietario del club, Stephen Pagliuca, che ha spiegato che il club orobico ha una propria policy riguardante le dichiarazioni dei tesserati del club, dicendo che il tecnico dei bergamaschi non poteva parlare dei singoli giocatori.
I proprietari americani del club orobico quindi si sono parecchio infastiditi dalla parole di Gasperini rivolte a Lookman, esplicitando che la policy prevede il divieto di parlare male dei giocatori, tanto dai esplicitarlo nei contratti. Comunque, la decisione di Pagliuca di intervenire è stata molto ponderata, anche perché i bergamaschi si ritrovano ora a -3 dalla vetta, con la possibile di sognare un titolo che si qualche anno fa era solo un sogno.
Perciò, perché rovinare un impresa come lo fu lo scorso anno in Europa League per delle dichiarazioni che potevano essere evitate? Si sa che il tecnico orobico ci mette molto impegno nel suo lavoro, ma i proprietari del club orobico volevano solo metterlo in riga, anche perché pur in caso di titolo non è detto che Gasperini rimanga a Bergamo.
Vedremo ora cosa accadrà nel proseguo di questa ultima parte di questa stagione, ma è chiaro che Pagliuca ha voluto ribadire quali sono le regole del club, poco importa al proprietario americano quanto passione il proprio tecnico ci mette nel suo lavoro, visto che la policy del club parla chiaro.
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