Serie A
Fiorentina, la metamorfosi di Italiano
La Fiorentina vince 2-0 all’Udinese Arena contro i padroni di casa bianconeri: una partita sofferta ma che ha visto Italiano cambiare in corsa in maniera decisa.
La squadra viola torna da Udine con tre punti preziosissimi, arrivati dopo un pesante turno di Conference League: per una volta i ragazzi di Italiano si sono mostrati cinici di fronte a quelli di Sottil, che li hanno messi in grave difficoltà.
C’è voluto un Terracciano in versione “San Pietro” che ha dato il meglio di sé in più occasioni e un’Udinese scellerata nelle conclusioni.
La Fiorentina ha colpito nelle due vere occasioni create: un altro magnifico gol di Martinez Quarta, dopo il gol contro l’Atalanta, al 32′ del primo tempo e il solito Bonaventura nel finale.
Il difensore argentino nel momento di maggiore difficoltà viola, l’Udinese aveva già creato una decina d’occasioni, si è inserito come un centrocampista nel cuore della difesa friulana e servito in maniera spettacolare da Bonaventura ha trafitto Silvestri con un diagonale in buca d’angolo.
L’ex milanista nel recupero finale ha chiuso la sfida con delizioso tiro da appena fuori area a fil di palo.
Fiorentina, la metamorfosi di Italiano
La partita di ieri ha visto anche una modifica al cosidetto integralismo del tecnico viola: al 21′ della ripresa c’è stato un passaggio dal 4-2-3-1 al 3-5-2.
Situazione già raramente accaduta nei momenti finali di qualche gara la difesa a tre, ma mai per un lasso di partita così cospicuo.
Come ha spiegato Italiano nel dopo gara, serviva fisicità nel cuore della difesa vista l’aggressività friulana e Milenkovic è stato inserito per dar man forte a Quarta e Ranieri.
Kayode e Biraghi sono stati alzati per fare un po’ tutta la fascia di competenza, visto che non c’erano più nè Kouamè nè Brekalo, ma la coppia d’attaccanti Beltran-Nzola.
Chissà se questa è stata la mossa decisiva per tornare da Udine con i tre punti in saccoccia, ma di fatto ha dato maggior fisicità e corposità all’undici viola nel finale di gara.
Serie A
Stoccarda-Atalanta, le probabili formazioni e dove vederla
Stoccarda-Atalanta, impegno difficile per i nerazzurri di Bergamo, ospiti di una squadra che, appena due settimane fa, ha battuto la Juventus allo Stadium. Di seguito le ultime sul match, le probabili formazioni e dove vederla.
Una Dea in chiara fiducia e con cinque vittorie di fila dietro di sé, e’ pronta a fare visita a uno Stoccarda insidioso.
I tedeschi, nel turno precedente, hanno battuto la Juventus a domicilio e, spinto dal pubblico di casa, vogliono strappare lo scampo alla Dea.
Per entrambe, fare punti e’ imperativo assoluto.
Qui Stoccarda
A quota quattro punti dopo tre gare, i tedeschi vogliono una nuova vittoria in Europa.
Questa volta di fronte ci sarà un’Atalanta più in forma che mai, ma gli uomini di Houness vogliono l’intera posta in palio.
Sarà gara amarcord per El Bilal Tourè, con l’ex nerazzurro che dovrebbe essere titolare in attacco e fare coppia con Undav.
Poche sorprese sugli esterni di centrocampo, con Millet e Leweling quasi sicuri di una maglia da titolare.
Qui Atalanta
La Dea e’ in forma come non mai e vuole sospendere anche in Champions dopo lo 0-3 di Napoli, in campionato.
Gasperini non ha altre idee se non il proporre la migliore formazione, in linea con quella scesa in campo domenica al Maradona.
I dubbi maggiori sono in avanti, dove e’ sicuro l’impiego delle due mezze punte a supporto di un solo attaccante.
In quest’ottica, Lookman (due gol al Napoli) e De Ketelaere sono favoriti come rifinitori dietro a Retegui.
Sulla destra più Bellanova di Zappacosta, mentre a sinistra il posto e’ assicurato per Ruggeri.
Probabili formazioni
Stoccarda (4-4-2): Nübel; Vagnoman, Chase, Rouault, Mittelstädt; Millot, Karazor, Stiller, Leweling; Touré, Undav. Allenatore: Hoeness.
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, de Roon, Ruggeri; de Ketelaere, Lookman; Retegui. Allenatore: Gasperini.
Dove vederla
Il match tra Stoccarda e Atalanta, in programma domani sera alle ore 21 sarà visibile su: Sky Sport Uno e Sky Sport (canale 252).
Per seguire la partita in streaming, inoltre, sono valide le opzioni Sky Go e Now TV.
Serie A
Zazzaroni: “Gol annullato al Venezia? Il VAR deve dare certezza”
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, si è soffermato sul gol annullato al Venezia all’ultimo minuto del match contro l’Inter.
L’Inter è riuscita a vincere una partita complicata contro il Venezia, ma non senza polemiche arbitrali, con il gol annullato alla squadra di Di Francesco praticamente allo scadere. Sulla questione c’è stato un acceso dibattito tra Ivan Zazzaroni e Fabrizio Biasin durante la trasmissione Pressing. Il direttore del Corriere dello Sport ha mostrato non pochi dubbi sulla questione mano da parte del calciatore del Venezia.
Zazzaroni, le parole sul gol annullato al Venezia
“Gol annullato al Venezia? E’ annullato per il tocco di mano, ma è un tocco che lo vedi e non lo vedi, c’è o non c’è, il VAR deve intervenire quando ha certezza. Sembra colpisca la testa, poi mezza mano, io non ho la certezza da quell’immagine”.
Serie A
Assemblea FIGC, Lorenzo Casini “Un’occasione mancata. Ricorso depositato.”
Ha parlato Lorenzo Casini, presidente della Lega Calcio, dopo l’approvazione delle riforme allo Statuto federale proposte da Gravina.
Finiti i lavori, sono state subito queste le parole del presidente: “E’ stata approvata la proposta federale così come era stata presentata e da un certo punto di vista è un’occasione mancata”.
Le dichiarazioni di Lorenzo Casini
L’obiettivo: “Era quello di ripristinare un equilibrio che negli anni si era perso a sfavore della Serie A. E’ passata una proposta che vede la Serie A avere un Consigliere Federale in più e un diritto di veto che prima non aveva. Avremmo preferito anche un diritto di proposta senza veto: non abbiamo votato a favore di questa proposta, c’è stata compattezza nel non votare a favore.
Stiamo ai fatti: è vero che ci sono stati alcuni astenuti ma noi abbiamo lasciato libere le squadre. L’importante era non votare a favore nel momento in cui la proposta fosse rimasta la stessa. Ora faremo un’Assemblea per capire i prossimi passi, ci auguriamo possa essere l’inizio di un nuovo percorso in cui la Serie A possa avere un maggiore peso”.
Il risultato lo riconoscete formalmente o farete ricorso?
“Il ricorso è stato depositato, poi faremo un’Assemblea per decidere i prossimi passi. Ne parleremo”.
Qual è l’aggettivo per descrivere la giornata di oggi?
“Ce ne sono diversi: per certi versi è un’occasione mancata, per altri sono stati fatti dei passi in avanti. Bastava poco per venirsi incontro e migliorare il calcio italiano. Bicchiere mezzo voto? E’ sempre bicchiere mezzo voto se si arriva a una votazione in cui non tutti sono a favore”.
Gravina, Marani e Abete hanno espresso posizioni dure nei vostri confronti. C’è rimasto male?
“Viaggiamo sulle istituzioni, la Serie A fa un certo tipo di lavoro per migliorare le istituzioni e il calcio italiano. Se guardiamo alle istituzioni, oggi la Serie A ha ottenuto un Consigliere in più e un diritto di veto per le cose che la riguardano. E’ abbastanza? No, si può fare di più”.
Ora cosa succederà?
“Faremo un’Assemblea, già calendarizzata per il 18 novembre. Non era oggi solo una questione di numeri, ma anche di autonomia che c’è stata riconosciuta solo parzialmente”.
I dodici astenuti fissi la preoccupano?
“No, assolutamente. Noi prima dell’Assemblea ci siamo riuniti e ci siamo detti che era molto importante nel momento in cui la Federazione non avesse accolto i nostri punti di non votare a favore e così è stato. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, speculazioni su contrari o astenuti fate sorridere”.
Presidente della Federazione, disponibili a votare Gravina?
“Non ci sono ancora i candidati, non c’è ancora la data. Mi sembra tutto prematuro”.
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