Fiorentina, Rolando Mandragora, centrocampista classe 97′, in questa stagione con la maglia della Fiorentina ha collezionato 10 presenze.
Arrivato a Firenze nell’estate 2022 per 8.2 milioni di euro dalla Juventus, il centrocampista napoletano si è subito inserito nei meccanismi di mister Italiano diventando un calciatore importante per la squadra viola.
Dopo l’addio burrascoso di Torreira, la società ha deciso di puntare sull’ex centrocampista di Udinese e Torino per inserirlo nelle rotazioni di centrocampo con l’altro mediano in squadra, Amrabat.
In questa prima parte di stagione Infatti il mister li ha fatti alternare in formazione visto le tante partite fra Campionato e Conference League, ma a volte ha schierato Mandragora come interno di centrocampo proponendo un gioco più con il doppio mediano per coprirsi di più in alcune fasi della partita.
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In questi giorni di sosta per le nazionali, la squadra di mister Italiano sta lavorando intensamente per preparazione il prossimo ciclo di partite che si fermerà a meta novembre per il mondiale, e in questo periodo la Fiorentina fra campionato e Conference League giocherà 12 partite.
Nella giornata di ieri l’ex centrocampista della Juventus Mandragora ha parlato in una lunga intervista a Radio Bruno Toscana dei suoi primi mesi in maglia viola.
Ecco alcuni temi di cui ha parlato Mandragora:
” Conoscendo il calcio italiano non mi aspettavo un inizio di stagione semplice, sappiamo che ogni partita ha le sue difficoltà ed è chiaro che avremmo voluto avere più punti ma il campionato è ancora lungo e siamo ancora in tempo per recuperare
.”“È assolutamente da considerare uno scontro diretto. L’Atalanta è una squadra forte: ha cambiato diversi giocatori, ma non il modo di giocare che con Gasperini è sempre lo stesso. Sappiamo di affrontare una squadra fisica che corre tanto e gioca uomo contro uomo in tutto il campo. Sappiamo di essere attesi da una partita impegnativa e importante per il campionato, ma siamo pronti a fare la nostra partita. Noi vogliamo fare più punti possibili, pensiamo di partita in partita e poi alla fine tireremo le somme.”
“Per tutti noi rappresenta uno stimolo. È una persona molto carismatica che vuole emergere, quasi vorrebbe giocare insieme a noi e lo si percepisce. Questo a noi ci da forza. Personalmente mi chiede di verticalizzare, di calciare da fuori e servire assist ai miei compagni: le classiche richieste ad un centrocampista.”
“Per me è assolutamente possibile giocare insieme. Come ho detto in precedenza io sono a disposizione del mister: posso giocare da mediano, giocare in un centrocampo a due o fare l’interno a tre. Per me l’importante è giocare.”
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