Serie A
Fiorentina-Milan 2-1: le pagelle viola al pepe
Fiorentina-Milan: i giudizi ai giocatori della Viola protagonisti del successo sul Milan. De Gea, Dodò, Adli, Ranieri, Gudmundsson e non solo…
La Fiorentina batte il Milan al termine di una partita piacevole e dalle emozioni forti. Alla fine, il successo è meritato, in una sfida segnata da 3 rigori sbagliati: uno dalla compagine gigliata (con Kean) e due dai rossoneri (con Theo Hernandez ed Abraham). Bravissimi i portieri, anche se i penalty non sono stati battuti dai rigoristi più forti delle due squadre: Gudmundsson e Pulisic.
Male l’arbitraggio di Pairetto che inverte diversi falli ed anche sui rigori è poco lucido: è aiutato dal Var sul primo del match, ne manca un altro alla Fiorentina per fallo su Colpani nella ripresa, mentre sembra molto generoso quello concesso per intervento veniale di Ranieri su Reijnders.
Pagelle Fiorentina
De Gea 9: non solo i due rigori, para quasi tutto quello che c’è da parare. Gigantesco.
Dodò 7,5: incredibilmente fa su e giù per il campo per 90 minuti, senza mostrare un filo di stanchezza e chiude bene in diverse circostanze. Si procura anche un rigore. Instancabile.
Comuzzo 6,5: ribatte colpo su colpo davanti a due big come Morata ed Abraham. Sicuro.
Ranieri 7: nel secondo tempo è decisivo con due interventi salva risultato. Diesel.
Gosens 6,5: uno dei pochi sacrificati con la difesa a 4, fa comunque il suo. Positivo.
Cataldi 6+: accompagna Adli, cercando di pressare il centrocampo avversario. Senza infamia e senza lode.
Adli 7: il voto è alto ma non altissimo, nonostante la gara sontuosa, per un paio di errori (si perde Pulisic sul goal rossonero e fa saltare libero Morata nell’azione del secondo rigore per il Milan). Padrone del centrocampo.
Colpani 6=: sicuramente in crescita rispetto ad Empoli, ma ancora troppo poco lucido nelle conclusioni. Forse, per caratteristiche, dovrebbe partire meno largo. Sprecone.
Gudmundsson 7-: è ancora al 60% della condizione, ma risolve la gara e, siamo sicuri, non avrebbe sbagliato il rigore calciato, invece, da Kean. Decisivo.
Bove 6,5: si sacrifica in qualsiasi ruolo Palladino lo impieghi, con impegno, dedizione, quantità e qualità. Zelante per la causa.
Kean 6: gioca una grande partita, ma sul voto pesano il rigore sbagliato e quello procurato agli avversari. Davanti fa reparto da solo, facendo a sportellate contro l’intera difesa del Milan. Forza della natura.
Richardson 6,5: da subentrato, fa respirare e girare la squadra. Fosforo.
Biraghi n.g.
Kouamé n.g.
Kayode n.g.
Palladino 7: la squadra gioca una gara all’altezza, per giunta contro un avversario di livello. Meticoloso.
Serie A
Cagliari, con la Lazio vietato sbagliare e il mercato…
Il Cagliari di Davide Nicola sarà di scena nel Monday Night contro la Lazio. I sardi devono rialzare la testa davanti al proprio pubblico, mercato fermo.
La compagine rossoblu arriva dalla sconfitta contro il Torino ma prima di essa aveva messon insieme 7 punti in 3 gare. All’Unipol Domus l’occasione è ghiotta contro una squadra ferita.
Cagliari, dimostrare sul campo in attesa del mercato
A poco più di 30 ore alla chiusura del calciomercato invernale, la squadra di Nicola non ha ancora trovato un sostituo di Lapadula passato allo Spezia. Il nome di Sanabria scalada la tifoseria ma le concrete possibilità che possa arrivare sono abbastanza basse.
D’altra parte il campo deve dare delle risposte e domani sera contro la Lazio l’obbligo è quello di fare punti per allontare la zona rossa, distante solo una lunghezza. Le vittorie di Lecce ed Hellas Verona hanno inguaiato ulteriormente il club rossoblu, che adesso rischia grosso.
L’impegno contro gli uomini di Baroni rappresenta uno scoglio importante ma anche un crocevia per la stagione. C’è la possibilià di colpire una squadra ferita dalla sconfitta interna contro la Fiorentina e in un momento non proprio positivo. Per questo motivo l’atteggiamento dovrà rispecchiare la grinta dell’allenatore, indispensabile per provare a strappare punti.
Serie A
Roma, Ranieri: “Abbiamo lottato come leoni. Goglichidze? Non arriva nessuno.”
Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa, al termine del match che la sua Roma ha pareggiato in extremis (1-1) con il Napoli.
La cura Ranieri continua a dare i suoi frutti. Il tecnico romano azzecca tutto, compreso il maxi-turnover in vista della Coppa Italia. Roma sempre in partita, con i giallorossi che riprendono la partita nel finale grazie ai cambi e al gol al fotofinish di Angelino: che porta l’imbattibilità nazionale dei capitolini a otto partite.
Roma, le parole di Ranieri
Di seguito le parole di Claudio Ranieri a DAZN.
Turnover
“Avevamo giocato giovedì sera. Non puoi rimettere gli stessi perché non ne hanno più. Tutti mi danno piena fiducia. Mi sembrava più giusto questo, iniziare con sei undicesimi nuovi e poi mettere gli altri quando il Napoli sarebbe calato. Bisogna saper gestire le forze di tutti quanti“.
Focus sulle coppe?
“Il nostro focus è cercare di migliorarci partita dopo partita. Non possiamo prendere in giro i tifosi dicendo che puntiamo alla Coppa Italia o all’Europa. Prometto solo che puntiamo a fare bene partita dopo partita“.
“L’avrei accompagnato all’aeroporto, ma nessuno è venuto da me. Bisogna fare mercato sui media ed è giusto così. Non vuole andare via nessuno. Stanno tutti bene a Roma ve lo assicuro“.
Coppa Italia
“Affrontiamo una squadra talentuosa che sappiamo cosa può fare. Noi andremo lì a fare la nostra partita con la nostra umiltà e le nostre forze“.
A breve le parole di Claudio Ranieri in conferenza stampa.
Cambi
“Stiamo giocando ogni tre o quattro giorni. Abbiamo affrontato una partita ad Alkmaar, su un campo difficilissimo e sabbioso, di giorno e di notte. Siamo arrivati alle quattro del mattino e poi siamo andati a Udine. Ho la fortuna di allenare ragazzi meravigliosi, che danno sempre il massimo in allenamento. Per questo, a Udine ho potuto effettuare qualche cambio. Successivamente, abbiamo giocato la partita secca contro l’Eintracht Francoforte, giovedì sera. Ho detto ai ragazzi che meritavano di giocare e che quella contro il Napoli sarebbe stata la migliore occasione. Hanno disputato un buon primo tempo, cercando di non concedere spazi. Purtroppo abbiamo commesso un errore e, contro campioni di livello come quelli che hanno loro, si paga subito. All’intervallo ho fatto i complimenti alla squadra, dicendo di continuare a giocare così perché stavamo facendo bene. Dovevamo solo essere un po’ più aggressivi, pressarli di più e non lasciarli giocare ragionare troppo. Nel secondo tempo ho inserito nuovi giocatori quando stavamo già perdendo uno a zero, quindi perdere due a zero non cambiava molto. Però vedevo che la squadra rispondeva e i ragazzi ci credevano. Dico sempre loro che l’importante è la prestazione, uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato il massimo. Il risultato è una conseguenza non logica, ma che nello sport bisogna per forza saper accettare. Dobbiamo sempre dare il massimo. Ho fiducia in loro: devono giocare e divertirsi. Hanno lottato come leoni, dando tutto fino alla fine, e questo, da allenatore, mi riempie di orgoglio”.
Angelino
“Non sapete quanti chilometri percorre e che prestazione ad alta velocità offre. Quel ragazzo è qualcosa di straripante, davvero! Come fa questo ragazzo? Meraviglioso, meraviglioso. Mi trasmette una grande serenità, sia quando difende che quando attacca. Complimenti, bravo, bravo, bravo!”
“Beh, avevamo studiato determinate situazioni, sia quando loro avevano la palla che quando noi dovevamo impostare il gioco. Cristante doveva essere bravo a posizionarsi tra i nostri due centrali. Dicevo: ricostruiamo a tre, perché ormai avete assimilato questo meccanismo, è come se giocassimo a cinque. Però non funzionava bene, perché loro ci pressavano alti. Prima della partita avevo detto a Svilar: se ci vengono a pressare alti, lanciamo lungo a centrocampo e puntiamo sulla seconda palla. Alcune cose sono riuscite, altre meno. Siamo stati bravi a rallentare la loro azione, perché sappiamo che, se giocano a due tocchi, vanno sempre in verticale con grande velocità, formando catene sia a destra che a sinistra. Avevamo fatto quasi tutto bene, ma c’è stato un errore e lo abbiamo pagato”.
Gogclichidze
«Ti hanno confermato male. Non arriva».
Koné
“Non mi ha detto niente. Spero che stia bene, domani lo valuteremo. Ha preso una botta e l’ho visto zoppicare, dovevo fare dei cambi e non avevo molto tempo per chiedergli se stava bene o meno. La squadra viene sempre prima di tutto e di tutti”.
Serie A
Napoli, Conte: “Amarezza per il gol, ma la loro gioia è il nostro orgoglio. Mercato? Non vedo l’ora che finisca…”
Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa, al termine del match pareggiato dal suo Napoli (1-1) sul campo della Roma.
Il Napoli perde l’occasione di allungare su Inter e Atalanta. Terzo 1-1 di giornata per le tre contendenti allo scudetto, con la rete di Angelino che (in pieno recupero) pareggia la rete iniziale dell’ex Spinazzola.
Napoli, le parole di Conte
Di seguito le parole di Antonio Conte a DAZN.
Partita
“Sentivo Mancini. Magari in campo a caldo si vede un’altra partita perché ha detto che noi non abbiamo avuto occasioni. Ci sta comunque di pareggiare in casa della Roma. Ci sta di vedere anche la loro soddisfazione per il pareggio, significa che stiamo facendo qualcosa di importante. Potevamo fare meglio nell’ultima occasione. Hanno fatto lo stesso gol in coppa e ci dispiace: sono dettagli importanti. Sicuramente c’è l’amaro in bocca. Lasci una situazione che avevamo visto molte volte. Fa parte del percorso di crescita. E’ comunque un altro punto messo in cascina. Andiamo avanti contenti di quello che stiamo facendo“.
“Gli scompensi dopo la stagione dell’anno scorso erano tanti. Abbiamo più punti dell’anno scorso con 15 partite alla fine del campionato. Quando c’è un stagione negativa non è solo sfortuna. Abbiamo resettato e abbiamo iniziato a lavorare anche sull’autostima e sulla consapevolezza oltre che a livello tattico. Ora siamo una squadra. Vedere la soddisfazione dei giocatori della Roma ci deve far capire che siamo temuti e che stiamo facendo qualcosa di importante. Abbiamo fatto sette vittorie e un pareggio. Pareggiare in casa della Roma ci sta. Sette punti con Juventus, Atalanta e Roma ci avrei messo tante firme. Ora resettiamo e pensiamo che i dettagli spostano. Tante volte abbiamo fatto gol noi nel finale oggi l’abbiamo subito. Però nulla toglie a ciò che stanno facendo questi ragazzi“.
Finale e mercato
“Dobbiamo chiudere le partite e si chiuderà il mercato. La prima sta a noi. Se vai sul 2-0 finisce la musica e prendi tre punti. Sul mercato ho visto che hanno spostato al tre febbraio, stanno aumentando i giorni. E’ un periodo assurdo per noi allenatori, non vedo l’ora che finisca perché crea instabilità“.
Di seguito le parole di Antonio Conte in conferenza stampa.
Gol del pari
“Sicuramente sulla situazione del gol potevamo fare meglio. Loro hanno fatto un gol fotocopia di quello che hanno fatto all’Eintracht di Francoforte. Alla squadra l’ho mostrato 10-12 volte. Sul gol loro c’è molto che potevamo fare meglio. Non avevano niente da perdere ed è inevitabile che se stai vincendo ti butti tutti in avanti. Vuoi o non vuoi ti possono abbassare. Ripeto c’è amarezza per il modo in cui abbiamo concesso il gol alla fine. Detto questo, ragiono e dico è normale pareggiare con una Signora squadra. Quindi ci sta. Non dobbiamo dimenticare la realtà Noi veniamo da 7 vittorie e potevamo fare l’ottavo. Peccato. Il Campionato è un dare-avere. Comunque siam tornati ad essere temuti e rispettati come squadra“.
“Guarda 7 punti fatti fuori casa con Atalanta, Juve e Roma è incredibile. 3 squadre forti. A volte lo fai tu il gol dopo il 90esimo altre volte lo fanno gli altri. Cerchiamo di lavorare sempre di più. Dobbiamo stare attenti al dettaglio. Oggi potevamo fare molto meglio. Era una situazione già vista quella del gol. E’ un peccato. Nulla toglie a quello che la Roma ha fatto. I ragazzi comunque mi stanno dando tante soddisfazioni“.
Cambi
“Ho deciso di mettere Jack e Giovanni per evitare che ci ammazzassero e per tenere occupati i difensori centrali. Ci sta, loro hanno fatto tanti cambi qualitativi però io sono soddisfatto di tutti i calciatori“.
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