Serie A
Fiorentina, Palladino: “Ci siamo riuniti, la società si fida di me. Su Gudmundsson…”
La conferenza stampa di Raffale Palladino, allenatore della Fiorentina, in vista della prossima partita di campionato contro il Torino.
Un solo punto nelle ultime 5 di campionato, con l’ultima sconfitta contro il Monza fanalino di coda. La Fiorentina rischia di compromettere quanto di buono aveva fatto per gran parte del girone d’andata. Al netto della partita con l’Inter da recuperare, la classifica la vede al sesto posto con 32 punti, a -2 dalla Juventus e -4 dalla Lazio.
I viola si devono anche guardare alle spalle, perché il vantaggio sulle inseguitrici è ormai minimo: +1 sul Milan e +2 sul Bologna. Nel lunch match di domenica 19 gennaio al Franchi arriva un Torino che ha perso solo una delle ultime 6 gare di Serie A e viene dal pareggio nel derby. I toscani cercano quel successo che manca da oltre un mese e li riporterebbe in piena zona Champions.
Fiorentina, la conferenza stampa di Palladino in vista del Torino
Il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro i granata. Le sue parole sono state riportate da FirenzeViola.it.
La riunione post-Monza in settimana
“Di solito quando inizia la settimana si analizza la gara passata. Ci siamo riuniti in sala video e abbiamo analizzato la prestazione di Monza. Abbiamo visto tutto e ovviamente ho fatto parlare i ragazzi. C’è stato davvero un bel confronto. E’ stata la riunione più bella e costruttiva che abbia mai fatto. Siamo usciti più forti e consapevoli che dobbiamo metterci qualcosa di più. Abbiamo curato i dettagli che non stiamo facendo bene“.
Le condizioni di Cataldi e Folorunsho
“Cataldi non è recuperato, spero nella prossima settimana di averlo. Folorunsho sta bene a livello fisico, è arrivato con grande entusiasmo ed energia. Lui è carico e sono certo che ci darà una grande mano“.
Su Gudmundsson
“Ci ho parlato ieri, si è allenato alla grande in settimana e l’ho visto meglio fisicamente. Sa bene che deve dare qualcosa in più. Ha bisogno di fiducia e magari anche di qualche gol. Sta cercando di ritrovare la forma migliore per il bene della Fiorentina, ci tiene molto a fare bene. Gudmundsson ama svariare e giocare più sottopunta, mentre Beltran sa legare meglio il gioco come una mezz’ala“.
Le difficoltà attuali
“Al di là degli interpreti e dei numeri, credo che in questo momento qua serva qualcosa in più rispetto a quello che stiamo facendo, in rapporto a quello che facevamo fino a qualche mese fa. Dobbiamo tornare a fare quello che facevamo prima“.
La fiducia da parte della società
“Alla ripresa degli allenamenti, il presidente mi ha chiamato e ho avuto una chiacchierata con lui: è una persona di grande spessore umano che mi ha ribadito la sua fiducia. Se mi mettessi a leggere o ascoltare quello che si dice in momenti così, sarei dovuto andare già a casa a settembre. Non mi faccio distogliere dalle voci ma so bene che io per primo devo dare qualcosa di più“.
Su Pradè
“Voleva scuotere l’ambiente… io ho molta sintonia con lui e quando dice qualcosa è per il bene della Fiorentina e per trasmettere positività all’ambiente. I ragazzi sono sempre molto professionali, arrivano sempre presto e vanno via tardi. Siamo ancora in linea con i nostri obiettivi, sicuramente abbiamo sbagliato le gare con Udinese e Monza ma abbiamo battuto anche alcune big“.
“Se avessimo vinto lunedì, saremmo stati a un punto dalla quarta. Stando qui a Firenze ho capito che la stragrande maggioranza dei tifosi è positiva e sta con noi. C’è una minoranza davvero piccola che per qualche like o click in più sembra quasi goda quando le cose vanno male. Dobbiamo essere più equilibrati, come dicevo qualche mese fa“.
Su Pongracic
“Sta lavorando benissimo, è da due settimane che sta migliorando la sua condizione e lavora sui principi di gioco. Ho parlato due ore fa con lui e sono certo che appena avrà la sua occasione la sfrutterà“.
Sul capitano
“Il nostro capitano è Ranieri, nessun dubbio: sta interpretando bene questo ruolo, essendo anche un prodotto del settore giovanile della Fiorentina“.
Sul centrocampo
“Qui non si parla di numeri o spostamenti… per me Beltran quando gioca sottopunta è quasi una mezzala. Idem quando c’era Bove, che stava in alto ma dava una mano alla mediana. In questo momento siamo più lunghi. Forse ora mancano giocatori con grande forza fisica: al momento non ne abbiamo“.
“Non è questione di uno o due giocatori, sono le caratteristiche che fanno la differenza. Noi non abbiamo queste caratteristiche dunque dobbiamo sopperire in qualche modo. Essendo il cuore della squadra, il centrocampo è il reparto dove i giocatori prendono più legnate e dunque devono essere alternati. Io ho sempre dato la possibilità a tutti di giocare“.
Serie A
Roma-Genoa, la sfida 3-1 [diretta]
Dopo la sfida del girone di andata, pareggiata all’ultimo secondo, è tempo di Roma-Genoa. Una partita nel segno di Dovbyk.
Genova, 15 settembre 2024. La Roma è in vantaggio, ma poi al 96′ viene beffata in extremis da Koni De Winter, che segna il gol del pareggio.
Oggi, a Roma-Genoa, i giallorossi scendono in campo rinnovati rispetto allo scorso autunno, con un nuovo allenatore e tutte le intenzioni di portare a casa i fatidici 3 punti.
È parecchio cambiato anche il Genoa, che come l’avversaria ha cambiato tecnico – da Gilardino a Vieira – ed è a un solo punto in classifica dalla Roma (23 punti).
Viviamo insieme le emozioni di questa partita, che significa tanto per entrambe le compagini in campo.
Roma-Genoa, il primo tempo
Il primo pallone spetta alla Roma, ad Artem Dovbyk. Appena entrati nel secondo minuto la Roma trova la sua prima occasione con Saelemaekers, che finisce troppo esterna.
Il pallone resta in possesso della Roma che prova a costruire dal basso con Hummels ma poi finisce in mano al Genoa.
Il primo fallo della partota, al 6′, coinvolge Koné. Poco dopo Dovbyk finisce a terra.
All’8′, Frendrup commette fallo su Paulo Dybala: la Roma guadagna la prima punizione del match. L’argentino calcia un tiro sontuoso, che finisce all’incrocio dei pali.
Al 14′ Angelino e Dovbyk provano a costruire una palla gol ma il pallone finisce in possesso rossoblu.
La Roma si guadagna un corner: sul punto di battuta è Paredes, ma il pallone termina tra le mani del portiere del Genoa.
A conquistare il primo giallo della partita è Vasquez per un fallo tattico su Mancini al 18′. Punizione per la Roma.
Al 21′ arriva una conclusione pericolosissima di Hummels che, però, finisce altissima sulla traversa.
Al 24′ si accende il Genoa, finora piuttosto opaco, finché non perde palla in favore della Roma. Ed è qui che Dovbyk assesta una zampata direttamente in porta e segna il primo gol della partita! È 1-0.
Il Genoa prova a riprendersi il possesso palla, ma diversi errori riconsegnano spesso il pallone nei piedi dei giallorossi.
Al 29′ Bani è a terra. Al 31′ esce dal campo per sospetto infortunio. Al 32′ viene sostituito da Sabelli.
Al 32′ sulla punizione battuta da Moretti, segna il gol del pareggio Masini.
La partita cambia ritmo, la Roma appare più infiacchita. Al 36′ è possesso rossoblu, con Pinamonti che finisce a terra e viene soccorso dallo staff medico.
Al 40′ è caos: a terra Pellegrini e Zanoli. Il capitano giallorosso esce temporaneamente dal campo.
Al 43′ il Genoa ci crede ma il pallone viene salvato da Paredes e riconsegnato alla Roma.
Al 45′ un fallo su Dybala regala ai padroni di casa una nuova punizione, destinata a essere battuta da Paredes, parata dal portiere e quindi ribattuta sempre dall’argentino.
Sono due i minuti di recupero, ma non servono a sbloccare la situazione, fissa sull’1-1.
Questo è stato un primo tempo privo di grandi emozioni, nel quale entrambe le squadre hanno tentato di mantenere o conquistare il possesso palla e costruire verticalmente. Una sostituzione per Vieira, nessuna per Ranieri.
Il secondo tempo
Il secondo tempo inizia con un cambio giallorosso: fuori Pellegrini e dentro El Shaarawy.
Un fallo su Dybala vale una punizione, calciata da Paredes, che finisce lontana e viene intercettata dai rossoblu.
Al 53′ il gioco si fa serrato, con entrambe le squadre intente a conquistare rimesse laterali e guadagnare terreno.
Al 54′ il Genoa rimedia una punizione che viene trasformata quasi in contropiede da El Shaarawy.
Grazie a Saelemaekers, al 56′, la Roma conquista un corner. A calciare è Dybala l’azione si interrompe poco dopo perché Sabelli finisce a terra: viene ammonito Paredes per una gomitata.
Non viene fischiato un rigore per fallo di mano: tutto l’Olimpico fischia. Poco dopo El Shaarawy fa esplodere la Curva Sud segnando il secondo gol giallorosso.
Al 62′ si concretizza un’occasione d’oro per la Roma, ma Dovbyk non riesce ad arrivare su un pallone appena troppo lungo.
Al 65′ il Genoa non riesce a sfruttare l’occasione di un corner, con un tiro di Masini che finisce altio sulla porta.
Esce Thorsby ed entra Ekhator, esce Zanoli ed entra Venturino.
Al 72′, il fallo su El Shaarawy in area di rigore non viene fischiato e l’Olimpico protesta ancora. Poco dopo un auto gol di Leali porta il risultato sul 3-1!
Due sostituzioni per la Roma: fuori Saelemaekers e Hummels, dentro Celik e Pisilli.
All’81’, dopo diversi minuti di passaggi infruttiosi, la Roma riesce a difendere il fortino della porta e a correre nella metà campo avversaria, dove Pisilli fallisce quello che sarebbe stato un bel gol.
A questo punto della partita, una grafica mostra che Masini, con oltre 11 km percorsi, è il giocatore che ha corso di più: tra i primi 6, per la Roma, figura solo Koné.
Serie A
Hellas Verona, la prima di Presidio Investors: Zanetti ritrova due titolari
L’Hellas Verona di Zanetti si prepara a tornare in campo al Bentegodi contro la Lazio. Per l’occasione rientraranno due pedine fondamentali dello scacchiere.
La sconfitta di Napoli non ha lasciato scorie e la squadra è pronta a scendere in campo domenica alle 18 contro i biancocelesti in un sfida piena di ex.
Hellas Verona, la prima di Presidio Investors
Il match contro la squadra laziale sarà anche il primo per i nuovi proprietari del club gialloblu e le aspettative sono alte. Ci sarà certamente un clima diverso ma i tifosi non faranno certamente mancare il proprio apporto.
Zanetti, che tornerà a parlare in conferenza stampa pre gara domani dopo più di un mese, ritroverà due giocatori molto importanti per la squadra: Jackson Tchatchoua e Suat Serdar. Entrambi hanno scontato la giornata di squalifica e saranno completamente a disposizione.
Nonostante al Maradona l’esterno Faraoni abbia dato buona prova, il camerunense riprenderà il suo posto sulla corsia di destra. Stesso discorso per il tedesco che relegherà nuovamente in panchina Reda Belahyane, al centro di diverse voci di mercato.
Il resto della formazione non dovrebbe presentare particolari stravolgimenti, con Tengstedt e Sarr che faranno coppia in avanti per cercare di bucare la difesa della Lazio. Chissà se i giocatori avvertiranno la pressione dei nuovi proprietari e, nel caso, tramutarla in cattiveria agonistica per fare un salto significativo verso la salvezza.
Serie A
Inter, si rivede Acerbi: le sensazioni verso l’Empoli
Francesco Acerbi torna ad allenarsi con l’Inter, segnando un passo importante per il club nerazzurro e i suoi tifosi. Il difensore rientrerà con l’Empoli.
Inter, il ritorno di Acerbi in gruppo
Dopo un periodo di assenza dai campi di allenamento, Francesco Acerbi è tornato a lavorare in gruppo con l’Inter. Questa notizia rappresenta un segnale positivo per la squadra, che potrà contare nuovamente sull’esperienza e la solidità difensiva del giocatore. Acerbi, noto per la sua determinazione e la sua capacità di guidare la linea difensiva, sarà una risorsa fondamentale per affrontare le sfide della stagione.
Secondo le ultime indiscrezioni, il rientro di Acerbi potrebbe coincidere con un miglioramento delle prestazioni difensive dell’Inter, che ha recentemente mostrato alcune lacune nel reparto arretrato. La presenza del difensore potrebbe infatti rafforzare l’organizzazione difensiva della squadra, offrendo una maggiore sicurezza in campo.
Implicazioni per l’Inter
Il ritorno di Acerbi è una buona notizia non solo per l’allenatore, ma anche per i tifosi che attendono con ansia di vedere la squadra competere ai massimi livelli. La sua esperienza sarà cruciale nei prossimi impegni (e già dalla sfida con l’Empoli potrebbe rivedere il campo), specialmente in vista delle competizioni europee e nazionali che richiedono una difesa solida e ben coordinata.
In conclusione, il rientro di Acerbi rappresenta un importante passo avanti per l’Inter, che potrà beneficiare della sua leadership e della sua abilità difensiva nei momenti chiave della stagione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
#Inter, #Acerbi è tornato a lavorare in gruppo https://t.co/uWxmz8Q3JM
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 17, 2025
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