Serie A
Fiorentina, Palladino ha scelto il leader della difesa?
Fiorentina, questo avvio di stagione in casa viola ha visto Palladino utilizzare con costanza il giovane cresciuto nelle giovanili viola.
Dopo i cinque spezzoni di gara concessagli da Italiano nella scorsa stagione, Pietro Comuzzo, complice anche l’inizio di stagione complicato di Pongracic e di Quarta, che non pare essere troppo convincente per il tecnico viola, è diventato il pilastro della difesa della Fiorentina.
Il ragazzo di San Daniele del Friuli classa 2005 è stato sin qui il più utilizzato dei centrali viola con 6 presenze da titolare nelle 7 sfide di campionato, sfornando contro l’attacco del Milan domenica scorsa l’ennesima prova fatta di attenzione e precisione.
I dati della gara contro il Diavolo parlano chiaro: 3 contrasti vinti a terra (il 100%), 1 contrasto aereo vinto e 27 passaggi positivi (l’82% del totale) e ciliegina sulla torta nessun fallo commesso.
La strada sembra tracciata, la Fiorentina crede in lui e lo ha dimostrato poco tempo fa rinnovandogli il contratto fino al 2028.
Serie A
Lega Serie A, Simonelli in pole come nuovo presidente
La Lega Serie A converge con la maggioranza dei club sul nome del commercialista Ezio Simonelli: defilate al momento le altre ipotesi.
La Lega Serie A converge sul nome di Ezio Simonelli come nome per il nuovo presidente. È quanto appreso da Calcio e Finanza dopo una riunione odierna della larga maggioranza dei club, a cui è seguita poi l’assemblea che ha portato alla decisione di anticipare la prima assemblea elettiva al prossimo 9 dicembre.
Di seguito i club favorevoli o contrari a Simonelli
Lega Serie A, i club favorevoli a Simonelli
Atalanta;
Bologna;
Cagliari;
Como;
Fiorentina;
Genoa;
Inter;
Juventus;
Milan;
Monza;
Parma;
Roma;
Torino;
Udinese;
Venezia.
I club non favorevoli a Simonelli
Empoli;
Lazio;
Lecce
Napoli;
Verona.
Serie A
Napoli, Conte studia la svolta tattica: nuovo ruolo per Raspadori
In un Napoli che fatica a segnare, la soluzione potrebbe essere Giacomo Raspadori. Conte sta lavorando a una svolta tattica per inserire il classe 2000.
Nonostante il primo posto in classifica, il Napoli ha mostrato difficoltà nell’andare a segno nelle ultime giornate.
La minore incisività offensiva può essere attribuita a diversi fattori, tra cui il baricentro più basso adottato dalla squadra di Antonio Conte rispetto agli anni precedenti e il cambio di modulo.
Nella prima fase della stagione, il 3-4-2-1 aveva permesso a Kvaratskhelia di giocare più vicino a Lukaku, limitando i suoi compiti difensivi e rendendolo più efficace sotto porta. Tuttavia, quella configurazione tattica rendeva il Napoli vulnerabile alle ripartenze avversarie.
Il passaggio al 4-3-3 (o meglio, a un 4-4-2 mascherato) è stato una scelta quasi obbligata con l’arrivo di McTominay, che ha portato maggiore equilibrio al centrocampo.
In questo sistema, però, Giacomo Raspadori ha faticato a trovare spazio, scivolando indietro nelle gerarchie, prima dietro all’attaccante belga e poi anche Simeone.
Conte, che non lo considera una prima punta classica, sta studiando una svolta tattica per permettere al talento italiano di esprimere al meglio il suo potenziale.
Napoli, Conte torna al 4-2-4 con Raspadori?
Dopo la vittoria contro la Roma, Conte ha confermato che sta lavorando su un ruolo alternativo per Raspadori, provandolo nella posizione attualmente occupata da McTominay, ma con un’impostazione completamente diversa.
L’idea sarebbe quella di riportare il Napoli al 4-2-4, un modulo che il tecnico salentino ha adottato con successo nei primi anni della sua carriera, sia al Bari che nei primi mesi alla Juventus.
In questa configurazione, Raspadori offrirebbe maggiore qualità negli ultimi metri, creando combinazioni con Lukaku, offrendo nuove soluzioni in area e portando via marcature grazie ai suoi movimenti.
Tuttavia, l’importanza di McTominay nell’attuale assetto rende difficile immaginare un immediato cambio di modulo.
La sperimentazione potrebbe essere graduale, ma l’idea di un Raspadori reinventato resta una carta importante nel mazzo di Conte.
Serie A
Cagliari-Hellas Verona, le ultimissime: due dubbi per Nicola I Zanetti si gioca tutto
Cagliari–Hellas Verona aprirà la quattordicesima giornata di serie A. Andiamo a vedere le ultime notizie dall’Unipol Domus e le probabili formazioni.
Sarà la sfida salvezza tra Cagliari ed Hellas Verona ad aprire le danze della quattordicesima giornata di serie A.
I tre punti in palio saranno pesanti soprattutto per gli ospiti, con la panchina di Paolo Zanetti fortemente a rischio in caso di ulteriore risultato negativo dopo lo 0-5 incassato dall’Inter.
Qui Cagliari
Nicola non ha ancora sciolto i dubbi in difesa, dove al momento Mina sembra essere in leggere vantaggio su Palomino.
Ballottaggio anche in mediana, con Makoumbou e Marin a giocarsi una delle due caselle.
Piccoli sicuro come unico terminale offensivo.
Qui Hellas Verona
Due i ballottaggi ancora aperti per Zanetti, che non può fallire l’appuntamento con i punti.
In difesa più Bradaric che Daniliuc sulla fascia, mentre al centro uno tra Coppola e Ghilardi per fare coppia con Magnani.
Confermato il trio Suslov–Kastanos–Lazovic dietro a Tengstedt.
Probabili formazioni
Cagliari (4-2-3-1): Sherri; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Marin, Adopo; Zortea, Gaetano, Luvumnbo; Piccoli. Allenatore: Davde Nicola
Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Coppola, Bradaric; Serdar, Belanhyane; Suslov, Kastanov, Lazovic; Tengstedt. Allenatore: Paolo Zanetti
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