Serie A
Fiorentina, silenzio parla Gosens: “Se superiamo insieme le difficoltà, possiamo far paura”

Fiorentina, lunga intervista oggi sulla Gazzetta dello Sport di uno dei giocatori più carismatici della rosa di Palladino: Robin Gosens.
Silenzio, parla lo psicologo Gosens. Si, il dottor Robin, laureato in psicologia e grande carisma all’interno dello spogliatoio viola, uno degli acquisti più azzeccati degli ultimi mercati viola. La sua storia in Serie A garantiva sulla bontà dell’inserimento nell’organico di Palladino, ma la voglia e l’intelligenza del giocatore stanno sempre più confermando le previsioni.
Queste le parole di Gosens sul proprio futuro: “Penso potrei essere un buon allenatore ma il mio percorso l’ho già in mente, diventare uno psicologo. Ho preso la laurea non a caso, perché posso aiutare chi soffre di pressioni, panico, ansia, situazioni mentali, vorrei aiutare atleti che vivono questi disagi. Ho la teoria ma anche la pratica di tante partite e spogliatoi”.
La grande vittoria della Fiorentina contro l’Inter, quale messaggio porta? “La forza del gruppo: eravamo in emergenza, in settimana non riuscivamo a fare 11 contro 11 e se tu superi queste difficoltà come squadra, gruppo, famiglia e fai prestazioni così, vuole dire che hai un gruppo straordinario.
Se noi siamo questi, siamo difficili da battere. Questa Fiorentina può far paura quando gioca un calcio umile. Se siamo compatti, da forti possiamo diventare molto forti. Se invece iniziamo a pensare che siamo troppo forti e superiori, no”.
Spesso si parla di “famiglia viola”, soprattutto dopo quanto è accaduto a Bove: “Siamo una famiglia sì. Ed è giusto inserire il discorso di Edo Bove: questa cosa grave, negativa, non ci voleva ma ci ha rafforzato, ci ha fatto legare in una maniera che forse altrimenti non sarebbe stata possibile. Ovviamente nessuno se lo augurava, ma si è formato un legame fortissimo fra noi. Io potrei stare qui tutta la giornata e mi sentirei a casa.
Qui sono felice.
Cosa mi è rimasto di quel giorno? Edo era già un nostro fratello. Per quella serata, se ci penso, mi viene fuori ancora tanta tristezza: noi facciamo test e di tutto per stare in salute ma se succede a un ragazzo di 22 anni, beh, allora può succedere a chiunque. E ti vien da pensare che la vita può essere molto corta. Quando ho saputo che stava bene ho trovato la consapevolezza che bisogna godere di ogni secondo, sempre. E che la vita va anche presa con un sorriso in più. Edo avrà pensieri che non so, ma una cosa, la più importante e bella, c’è: ha la vita”.
Una descrizione dello spogliatoio viola: “Siamo una squadra in cui si scherza: seri in campo ma fuori non siamo presuntuosi. Qualcuno ha detto che il più serio sono io (sorride, ndr) o che lo sono troppo. Ne ho parlato con un magazziniere che mi ha confessato, ridendoci insieme, che prima di conoscermi aveva detto che “con uno come me non si scherzerà mai”. Forse è perché in campo sono molto serio, anche in allenamento, magari a volte esagero ma lo faccio per la squadra”.
Serie A
Juventus, Fagioli accende la polemica: emergono dubbi sulla gestione Motta-Giuntoli

Juventus, il centrocampista della Fiorentina ha parla in un’intervista di mancanza di fiducia e scarso dialogo accendendo un vero e proprio dibattito.
L’intervista di Nicolò Fagioli al Corriere dello Sport ha scatenato un acceso dibattito tra i tifosi della Juventus. Il centrocampista, ora alla Fiorentina e protagonista del 3-0 inflitto ai bianconeri, ha parlato apertamente della sua esperienza negativa sotto la guida di Thiago Motta, lamentando una totale assenza di fiducia e comunicazione da parte dell’allenatore.
Juventus, le accuse di Fagioli a Motta
Fagioli ha rivelato di essersi sentito escluso dalle rotazioni senza alcuna spiegazione dopo le gare contro Genoa e Lipsia, aggiungendo che la mancanza di fiducia da parte del tecnico lo aveva demoralizzato. Nell’intervista ha dichiarato come segue: “Quando sai che l’allenatore non ti vede, ti prepari peggio, vai al campo con pesantezza e non rendi. Se entri per pochi minuti e ti dicono che devi fare meglio, dentro di te scatta qualcosa di negativo.”
Queste dichiarazioni alimentano i dubbi su Thiago Motta, già accusato in passato di essere troppo rigido e poco empatico nella gestione del gruppo.

(Foto di Salvatore Fornelli)
La gestione Giuntoli e i rimpianti della Juve
Le parole di Fagioli si inseriscono in un quadro più ampio di critiche alla Juventus e alle sue recenti scelte di mercato. La cessione in prestito del centrocampista, insieme a quelle di Kean, Huijsen, Soulé, Rovella e Miretti, viene oggi vista con crescente rimpianto, soprattutto alla luce delle difficoltà della squadra e delle prestazioni positive di alcuni ex bianconeri.
L’approccio del ds Giuntoli, che ha dato ampio potere decisionale a Motta, viene ora messo in discussione. La mancanza di figure calcistiche di esperienza nella dirigenza, con il presidente Gianluca Ferrero e l’ad Maurizio Scanavino che non hanno un background tecnico, potrebbe aver contribuito a errori di valutazione che stanno pesando sul presente e sul futuro della Juventus.
Serie A
Bologna, Sartori alla ricerca di un difensore centrale

Il Bologna di Vincenzo Italiano guarda già il mercato per la prossima stagione. L’obiettivo primario del club è un nuovo difensore centrale.
Il Bologna ha già gli occhi sul mercato, il dg Giovanni Sartori e il ds Marco Di Vaio sono già alla ricerca di nuovi innesti per la prossima stagione, in attesa di capire il finale di questa e soprattutto se sarà Europa.

VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, per la difesa spunta il nome di Hilgers
Oltre al mercato in arrivo si guarda anche ai possibili partenti, con ogni probabilità i rossoblu riceveranno offerte di livello sia per Sam Beukema che per Jhon Lucumi (che ha anche il contratto in scadenza nel 2026). Proprio per questo la squadra allenata da Italiano è già alla ricerca di rinforzi soprattutto nel reparto difensivo. Il primo nome è quello di Jay Idzes del Venezia, sostanzialmente un centrale difensivo ma che ha saputo districarsi anche in mezzo al campo; il secondo è quello di Mees Hilgers, 22 anni, del Twente. Inoltre potrebbe tornare di moda il nome di Valentin Gomez del Velez.
Serie A
Roma: aperte le candidature per il post Hummels

La squadra della Capitale, la Roma, ha cominciato a pensare al successore del centrale tedesco, Mats Hummels, sempre più vicino al ritorno in patria.
Ore di riflessioni in quel della Capitale, sponda romanista, per la questione che ruota intorno al difensore ex Borussia Dortmund e Bayern Monaco Mats Hummels. Il Ds Ghisolfi si sarebbe già messo in moto per trovare un sostituto.

FLORENT GHISOLFI PREOCCUPATO AL TELEFONO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma: senti Hummels
Partirà dalla difesa il mercato della Roma per la stagione 25/26. I giallorossi in estate perderanno, quasi certamente, Mats Hummels. Il tedesco sembra sempre più intenzionato a lasciare l’Urbe per motivi extra-calcio.
Primo su tutti la lontananza dal figlio lo spingerebbe a tornare in Germania. In un’intervista rilasciata a Dazn, l’ex Borussia ha dichiarato: ““Il futuro? Le cose con Ranieri vanno bene, vedremo…”.
Ad oggi però, non si registrano contatti tra le parti per il rinnovo di contratto. Da calcolare poi, anche il ritorno a giugno di Hermoso che non sarà riscattato dal Leverkusen.
Il mercato
Tra gli obiettivi giallorossi per l’estate ci sarebbe il classe 2006 Banks. La dirigenza aveva già provato l’affondo nella sessione invernale, arrivando ad offrire 7 milioni di euro più 1 di bonus, ma l’Augsburg aveva rifiutato. L’interesse era stato anche palesato dallo stesso giocatore: “Quando ho saputo dell’offerta della Roma, sono rimasto subito colpito da quanto ci tenessero a me”.
E sul tecnico giallorosso aggiungeva poi: “”È stato fantastico soprattutto il fatto che l’allenatore si sia impegnato personalmente per coinvolgermi. Ma alla fine sono un giocatore dell’Augsburg e so che il club ha ancora molto in serbo per me”. Da tutti questi elementi non si può escludere un tentativo d’assalto della Roma in estate per il difensore classe 2006.
Sul taccuino di Florent Ghisolfi, oltre a Banks, ci sarebbero altri due nomi per la difesa: Balerdi e Marmol. Il primo, argentino in forza al Marsiglia, il secondo spagnolo del Las Palmas.
Per Balerdi, la Roma aveva chiesto informazioni già a gennaio ma i francesi non hanno voluto privarsene. Tuttavia servirebbe almeno 20 milioni per strapparlo alla Ligue1. Con Marmol i giallorossi avevano avuto, questo inverno, un paio di incontri con l’entourage del giocatore (il fratello) per poi virare su Nelsson. L’sffare si potrebbe chiudere sui 10 milioni di euro.
Chi sarà il sostituto di Hummels, se il tedesco andrà via?
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