Al termine di Fiorentina-Roma, il tecnico della Viola, Raffaele Palladino, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match e il risultato.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico dopo la larga vittoria in Fiorentina–Roma.
Alla domanda su come abbia trasformato i suoi giocatori nell’ultimo mese, l’allenatore risponde: “Un po’ in tutto: consapevolezza, atteggiamento, spirito di squadra… tutto si incastra come un puzzle, e vedi la squadra crescere piano piano. Lo dicevo già da agosto, quando i giudizi erano diversi, perché vedevo i ragazzi negli allenamenti. Ora dobbiamo contenere un po’ l’entusiasmo: è bello ricevere tanti elogi, ma dobbiamo rimanere umili, mantenendo un atteggiamento da grande squadra come stasera. Abbiamo messo in difficoltà un avversario forte e dobbiamo proseguire così, rimanendo concentrati, perché tra tre giorni si gioca a Genova”.
A proposito di un possibile rialzo dell’asticella, chiarisce: “Non abbiamo un obiettivo fisso: dobbiamo continuare a lavorare giorno per giorno. Non alziamo l’asticella, restiamo con i piedi per terra, perché è un campionato difficile, equilibrato e strano. Solo continuando su questa strada potremo toglierci delle belle soddisfazioni”.
Su dove posizionare la vittoria in Fiorentina-Roma nella sua carriera, dichiara: “Sarei ipocrita se non dicessi che sono felice. Ho chiesto ai ragazzi una grande prestazione e loro mi hanno regalato una gioia enorme. Alla fine li ho riuniti a centrocampo e ho detto loro che questa è stata la vittoria più bella per me in Serie A. È stata una partita davvero splendida. Ma ci saranno anche momenti difficili, e lì sarà importante mantenere l’equilibrio”.
Riguardo a Comuzzo, afferma: “Sapete che non amo parlare di singoli, ma stasera ho capito che è davvero un grande difensore. È il più giovane della squadra e ha vinto ogni duello con Dovbyk, giocando come un veterano. È freddo, non si emoziona. Deve continuare a lavorare così, ha tanto potenziale”.
Quando gli viene chiesto di Bove, commenta: “Questa settimana Edo era molto motivato e ci ha aiutato anche con le sue informazioni interne sui giocatori della Roma. Da ex ci teneva tantissimo e ha fatto una partita fantastica: se lo merita, sono davvero felice per lui”.
Alla domanda se qualcuno l’abbia sorpreso per la crescita, risponde: “Tutti. La prova sono i nove undicesimi cambiati da giovedì a oggi, mantenendo sempre la nostra identità. Questo dimostra che tutti stanno crescendo e che il contesto funziona. Posso cambiare anche undici giocatori e la squadra gira lo stesso. Dobbiamo continuare così”.
Infine, su un primo bilancio di questo avvio di stagione, spiega: “Dalle difficoltà nasce la rinascita della Fiorentina. Nelle difficoltà si cresce, abbiamo cambiato sistema e modificato alcuni principi di gioco. Un allenatore non deve essere integralista, ma mettere i giocatori nelle condizioni migliori per fare bene, e questo è quello che è successo”.
Alla domanda su come abbia trasformato i suoi giocatori nell’ultimo mese, l’allenatore risponde: “Un po’ in tutto: consapevolezza, atteggiamento, spirito di squadra… tutto si incastra come un puzzle, e vedi la squadra crescere piano piano. Lo dicevo già da agosto, quando i giudizi erano diversi, perché vedevo i ragazzi negli allenamenti. Ora dobbiamo contenere un po’ l’entusiasmo: è bello ricevere tanti elogi, ma dobbiamo rimanere umili, mantenendo un atteggiamento da grande squadra come stasera. Abbiamo messo in difficoltà un avversario forte e dobbiamo proseguire così, rimanendo concentrati, perché tra tre giorni si gioca a Genova”.
A proposito di un possibile rialzo dell’asticella, chiarisce: “Non abbiamo un obiettivo fisso: dobbiamo continuare a lavorare giorno per giorno. Non alziamo l’asticella, restiamo con i piedi per terra, perché è un campionato difficile, equilibrato e strano. Solo continuando su questa strada potremo toglierci delle belle soddisfazioni”.
Su dove posizionare questa vittoria nella sua carriera, dichiara: “Sarei ipocrita se non dicessi che sono felice. Ho chiesto ai ragazzi una grande prestazione e loro mi hanno regalato una gioia enorme. Alla fine li ho riuniti a centrocampo e ho detto loro che questa è stata la vittoria più bella per me in Serie A. È stata una partita davvero splendida. Ma ci saranno anche momenti difficili, e lì sarà importante mantenere l’equilibrio”.
Riguardo a Comuzzo, afferma: “Sapete che non amo parlare di singoli, ma stasera ho capito che è davvero un grande difensore. È il più giovane della squadra e ha vinto ogni duello con Dovbyk, giocando come un veterano. È freddo, non si emoziona. Deve continuare a lavorare così, ha tanto potenziale”.
Quando gli viene chiesto di Bove, commenta: “Questa settimana Edo era molto motivato e ci ha aiutato anche con le sue informazioni interne sui giocatori della Roma. Da ex ci teneva tantissimo e ha fatto una partita fantastica: se lo merita, sono davvero felice per lui”.
Alla domanda se qualcuno l’abbia sorpreso per la crescita, risponde: “Tutti. La prova sono i nove undicesimi cambiati da giovedì a oggi, mantenendo sempre la nostra identità. Questo dimostra che tutti stanno crescendo e che il contesto funziona. Posso cambiare anche undici giocatori e la squadra gira lo stesso. Dobbiamo continuare così”.
Infine, su un primo bilancio di questo avvio di stagione, spiega: “Dalle difficoltà nasce la rinascita della Fiorentina. Nelle difficoltà si cresce, abbiamo cambiato sistema e modificato alcuni principi di gioco. Un allenatore non deve essere integralista, ma mettere i giocatori nelle condizioni migliori per fare bene, e questo è quello che è successo”.
Aggiornato al 28/10/2024 9:24
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