Il pareggio di ieri contro il Frosinone sa di fallimento per la Fiorentina, la quale scende in campo come se fosse rassegnata e non si capisce per cosa. I ragazzi di Pioli sembrano – anzi lo fanno davvero – giocare con il freno a mano tirato e a questo crollo da un mese a questa parte non c’è una vera spiegazione. Che sia proprio l’attuale tecnico viola la causa di tutto questo? Perchè non provare a riprendere Vincenzo Montella?
Pioli nel post-gara ha risposto alle critiche dicendo che la squadra ha fatto il massimo calciando verso la porta avversaria per 21 volte e sbagliando circa 8 palle goal; vero, non si può dire nulla su questo, ma è proprio qui che i giocatori devono migliorare la precisione e l’allenatore stesso non è esente da colpe.
Sono già troppe partite che i viola faticano in fase offensiva e lo stesso Pioli sembra non fare niente per provare a risolvere tale problema. Ogni volta che la Fiorentina va in vantaggio, mette dentro centrocampisti o difensori e cerca sempre di chiudersi senza osare mai a chiudere del tutto la partita. Se potrebbe essere un modo per far vincere le grandi squadre, non sembra esserlo per la Fiorentina che, come dimostrato soprattutto nelle ultime quattro partite, prima o poi il goal lo prende.
Eh sì, solo qualche anno fa sugli spalti del Franchi era abitudine vedere uno striscione che recitava la seguente frase ‘Che
calcio sarebbe senza Montella’, presa come spunto da una celebre frase di una pubblicità sulla Nutella. Un calcio, quello dell’allenatore campano, che porterebbe una dose di entusiasmo in più ai tifosi che ormai da anni non fanno altro che vedere un gioco troppe poche volte bello e incisivo.Dispiacerebbe per Pioli, certo, come dimenticare la gestione del gruppo nella tragedia post Astori, però questa squadra non può continuare a farsi rimontare così tutte le volte esprimendo un pessimo gioco.
La palla passa alla proprietà, che ora più che mai deve pensare bene alla scelta migliore da fare, consapevole che Montella è attualmente senza panchina e lui stesso a Firenze tornerebbe di corsa.
Appena arrivato il fischio finale da parte dell’arbitro Pasqua, come consuetudine i giocatori viola – ieri in maglia rossa – si sono recati sotto il settore ospiti occupato dai loro tifosi ma, questa volta, sono stati accolti da una marea di fischi. Giustissimi direi. Chi scende in campo vestendo una maglia così importante non deve pensare di essere giustificato per il fatto che la squadra è giovane oppure per la questione di Astori; anzi, tutto ciò deve essere un motivo in più per fare bene e onorare al meglio il ricordo del capitano. In conclusione, i tifosi hanno detto la loro, adesso tocca a coloro che fino a non molto tempo fa venivano chiamati i ‘ragazzi terribili’ ad uscire da questa situazione complicata.
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