Serie A
Fiorentina, stadio Franchi: Fiesole finita e coperta nel 2026

Fiorentina, stadio Franchi arriva un nuovo cronoprogramma da parte del Comune di Firenze: la situazione.
Come riporta l’edizione fiorentina di Repubblica, nelle ultime ore è stata pubblicata una nuova determinazione dirigenziale da parte del Comune di Firenze per i lavori di restyling del Franchi che ha come punti principali la realizzazione completa con relativa copertura della Curva Fiesole e a riprofilatura della Maratona per aumentare la larghezza dei gradoni, compresa l’impermeabilizzazione e l’installazione delle nuove sedute, parapetti e recinzioni, e il restauro della Tribuna principale entro il 2026.
La richiesta ai tecnici di ARUP, che gestiscono ai lavori all’interno del Franchi, è stata quella di terminare i lavori nei settori già dove sono iniziati prima di aprire altri cantieri. La Curva Fiesole avrà 12 mila posti interamente coperti.
La nuova Curva Ferrovia, attualmente occupata dai tifosi viola più caldi, sarà costruita solo dopo che la Fiesole sarà completata e non in contemporanea come previsto in un primo momento.
Come riporta il quotidiano anche la Maratona avrà il completamento totale degli interventi previsti in questa prima fase: tra questi rientrano la riprofilatura dei gradini, che avranno una larghezza maggiore di quella attuale, l’impermeabilizzazione e l’installazione delle nuove sedute, oltre a parapetti e recinzioni. In tribuna invece, per ora interessata dai lavori soltanto lato Fiesole, saranno realizzati interventi di restauro. Gli adeguamenti manterranno quindi anche per la prossima stagione calcistica, la 2025- 2026, la capienza degli spettatori possibili uguale a quella attuale, 24 mila circa, senza alcuna riduzione dei posti.
Il termine quindi per completare questo primo lotto di lavori al Franchi è il 2026, anche se difficilmente ad agosto saranno completati, dati del festeggiamento dei 100 anni della Fiorentina, ma sicuramente ci sarà già un bel colpo d’occhio.
Serie A
Roma, Hummels addio a Giugno: avvistato il sostituto in Serie A

Sembra destinato a finire già a Giugno il rapporto tra la Roma e il tedesco Hummels. Sulla sua valutazione ha influito anche l’espulsione in Europa League.
Se fino a qualche tempo fa si vociferava sul possibile rinnovo di Hummels con la maglia della Roma, ormai sembrano non esserci quasi più dubbi: il centrale tedesco non prolungherà il suo contratto con i giallorossi. Su questa decisione ha anche influito l’ingenua espulsione ricavata contro l’Athletic Bilbao negli ottavi di ritorno di Europa League, che è costata una buona parte dell’eliminazione della squadra di Ranieri.
Quello tra la società capitolina e il centrale ex Dortmund lo si potrebbe riassumere come “un amore mai sbocciato”. Hummels infatti, per un motivo o per un altro, è stato maggiormente protagonista fin qui per questioni extra campo, che hanno in parte influenzato anche il suo rendimento sul terreno di gioco. Il tedesco non si è riuscito a imporre come pilastro della difesa giallorossa come ci si poteva aspettare, nonostante il cambio di allenatore in panchina.
Roma, avvistato il sostituto in Serie A: Oumar Solet
Uno dei primi nomi sull’agenda della dirigenza per rinforzare il pacchetto arretrato visto anche il mancato rinnovo di Hummels, è quello del centrale dell’Udinese Oumar Solet. Il francese classe 2000 ha avuto un grandissimo impatto con il campionato italiano ed ha attirato su di se l’interesse di tante big della Serie A.
La Roma dunque, deve muoversi in anticipo se vuole fregare sul tempo la concorrenza ed ha avuto già i primi contanti con l’entourage del calciatore, il quale ha espresso il suo gradimento per vestire la maglia giallorossa. Vedremo se nel prossimo periodo ci saranno ulteriori scambi di informazioni per un affare che dovrebbe avere un costo attorno ai 15/20 milioni.
Serie A
Juventus, esonerare Motta fa la “storia”: tutti i precedenti

Juventus, l’imminente esonero a stagione in corso di Thiago Motta segna un evento storico per il club bianconero, mai abituato ad azioni di questo tipo.
La Juventus ha scelto di cambiare guida tecnica a stagione in corso, una decisione che rappresenta un evento raro nella storia del club. Tradizionalmente, la dirigenza bianconera preferisce aspettare la fine del campionato per operare svolte importanti, ma questa volta la necessità di dare un segnale forte ha spinto la società a interrompere il rapporto con il tecnico in anticipo.
Un evento raro nella storia bianconera
L’ultimo caso di esonero a stagione in corso risale alla passata stagione, quando Massimiliano Allegri fu sollevato dall’incarico a due giornate dalla fine, lasciando il posto a Paolo Montero. Tuttavia, la Juventus era già fuori dalla corsa ai trofei principali e il cambio sembrava più legato a dinamiche extra-campo, con la rottura definitiva tra Allegri e la società culminata dopo la finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta.

MASSIMILIANO ALLEGRI PENSIEROSO SULLA PANCHINA DELLA ROMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Per trovare un esonero che abbia inciso profondamente sulla stagione in corso, bisogna tornare indietro di ben 15 anni, al 29 gennaio 2010, quando Ciro Ferrara venne esonerato per far spazio ad Alberto Zaccheroni. Anche Ferrara, in realtà, non era partito come tecnico titolare, essendo subentrato a Claudio Ranieri nelle ultime giornate del campionato precedente. Ranieri stesso, sostituito prima del termine della stagione 2008/2009, aveva lasciato la panchina con la qualificazione in Champions League ancora da conquistare. Nel tempo, l’ex tecnico della Roma dichiarò di non essere stato esonerato in senso stretto, lasciando intendere che la separazione fosse dovuta a divergenze interne.
Juventus, un caso che rompe una lunga tradizione
L’esonero di Ranieri nel 2009 segnò la fine di una lunga tradizione bianconera. Prima di lui, infatti, l’ultima volta che la Juventus aveva sollevato un allenatore dall’incarico durante la stagione risaliva addirittura a 40 anni prima, nella stagione 1969/1970, quando Luis Carniglia fu esonerato dopo appena sei giornate di campionato.
Se si guarda ancora più indietro, gli episodi di esoneri in corso d’opera sono pochissimi. Il primo caso documentato riguarda Sandro Puppo, allontanato a cinque giornate dalla fine della stagione 1956/1957 con la squadra in grave difficoltà. Successivamente, toccò a Ljubisa Brocic nel campionato 1958/1959, nonostante fosse stato l’artefice del primo scudetto della stella l’anno precedente. Un altro caso simile fu quello di Paulo Amaral, esonerato nel 1963 dopo ripetuti contrasti con la dirigenza.
Una situazione diversa si verificò con Marcello Lippi, che nel 1999 rassegnò spontaneamente le dimissioni. Il club bianconero lo sostituì con Carlo Ancelotti, ma in questo caso non si trattò di un esonero, bensì di una scelta volontaria del tecnico.
Serie A
Juventus, ecco come giocherà con Tudor

Alla Juventus si parla del successore più papabile in panchina: si tratta del croato Igor Tudor. Ecco come si giocherebbe con lui.
La Juventus ha già scelto il successore in panchina di Thiago Motta: sarà Igor Tudor, ex allenatore della Lazio.
Il cambio in panchina porterà anche un nuovo modulo: dal 4-2-3-1 si passerà probabilmente al 3-4-2-1, sfruttando la difesa a tre che ha caratterizzato il tecnico croato.
Juventus, le gerarchie con Tudor alla guida
Di Gregorio sarà confermato in porta, mentre in difesa Gatti e Kalulu sembrano sicuri del posto, con Veiga e Kelly in ballottaggio per il ruolo di braccetto sinistro.
Sugli esterni spazio a Weah e Cambiaso, con Savona e Costa come possibili alternative.
A centrocampo Locatelli e Thuram formeranno la coppia titolare, mentre Yildiz e Koopmeiners agiranno sulla trequarti.
Con Nico Gonzalez prima alternativa. Conceição rischia di avere meno spazio.
Resta aperto il duello tra Kolo Muani e Vlahovic per il ruolo di unica punta, con Tudor chiamato a scegliere tra il francese, partito bene ma calato, e il serbo, finito ai margini con Thiago Motta e legato a un contratto pesante fino al 2026.
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