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Fiorentina-Udinese 1-0, le pagelle dei viola

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Vittoria importante quella della Fiorentina ai danni di un Udinese mai entrata in partita e incapace di reagire allo svantaggio. Andiamo a dare un’occhiata alle pagelle dei ragazzi di Pioli.

Lafont 6:
Partita di normale amministrazione la sua, tranne quando si mette in evidenza scartando in un colpo solo due giocatori friulani.

Dragowski (dal 46′) 6:
Nessun tiro ricevuto ma mostra più sicurezza e abilità nell’uscire sui calci piazzati.

Milenkovic 6,5:
Come sempre buona prova la sua risultando molto preciso nelle chiusure. Meriterebbe anche un calcio di rigore per spinta di Behrami ai suoi danni.

Pezzella 7:
Ottima prestazione da leader della squadra. Il capitano viola tiene bene la difesa e si rende utile in diversi anticipi anche in scivolata.

Vitor Hugo 7+:
Giocatore in crescendo. Ogni partita che passa trasmette sempre maggiore sicurezza. Oltre ad importanti interventi in chiusura è molto bravo ad impostare il gioco della squadra.

Biraghi 6:
Forse meno brillante del solito ma sicuramente sempre apprezzabile per come gioca, mettendoci sempre il cuore e un polmone in più, come non si volesse mai arrendere. Fresco di convocazione in Nazionale, è molto impreciso nei cross e sbaglia due tiri con il suo piede più debole, il destro.

Benassi 8:
3 goal in 2 gare. Capocannoniere del torneo. Corre tanto e si fa vedere spesso in attacco. Fresco anche lui di convocazione in azzurro, sembra sfortunato quando tira addosso a Scuffet ma, pochi minuti più tardi, su lancio millimetrico di Chiesa, non esita a scaraventare la palla in rete con una bomba sotto la traversa. Goal da attaccante vero.

E. Fernandes 7:
Conferma le aspettative della vigilia. Pioli lo rimette regista nel centrocampo a tre e lui sforna un’altra importante prestazione, recuperando qualche pallone e offrendo contributi importanti alla manovra d’attacco gigliata.

Gerson 6:
Si va vedere molto a metà campo, dialogando spesso con Edimilson e facendo qualche buon lancio per gli attaccanti. Va vicino al goal a fine primo tempo con un bel tiro da fuori.

Dabo (dall’83’) 6:
Entra bene in partita e per poco, su invito di Pjaca, non trova la gioia del goal facendosi respingere un tiro a botta sicura da Ekong.

Eysseric 6-:
Questo voto per l’impegno dimostrato e per non arrendersi mai. Nonostante molte volte rallenti l’azione o possibili contropiedi e sbagli diversi lanci, si batte contro tutti e da una mano anche in fase di ripiego. Bella la punizione nel primo tempo con la quale il francese sfiora la rete.

Pjaca (dal 63′) 6,5:
Entra al posto di Eysseric e da una scossa all’attacco viola. Omaggiato dalla Fiesole prima del suo ingresso in campo, il croato non delude mostrando grande personalità e mettendo in difficoltà la difesa bianconera.

Simeone 7:
Non segna, non crea molte occasioni per segnare ma corre tanto, tantissimo. Instancabile.

Chiesa 7,5:
Terzo viola convocato da Mancini, sembra ancora il meno in forma degli altri anche se offre delle belle galoppate scartando diversi avversari. Tra queste, quella decisiva al 73′ quando parte come un razzo dalla difesa e dà una palla praticamente perfetta a Benassi che poi scaraventerà in rete.

All. Pioli 7:
La sua Fiorentina sa quando avere pazienza e quando colpire. Alla fine lo fa molto bene. Bravo soprattutto lui che crede in questo gruppo e lo dimostra con la sua corsa a festeggiare la rete del vantaggio. Indovina anche i cambi.

Serie A

Torino, Casadei primo gol in Serie A: “Fare gol è bellissimo”

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casadei torino

Il Torino vince contro il Monza per 2-0 all’U-Power Stadium nel lunch match del 27esimo turno: decisivi Elmas e Casadei.

Per Cesare Casadei, acquisto di gennaio del Torino, primo gol in Serie A, queste le sue dichiarazioni a DAZN nell’immediato dopo gara.

Oggi hai cercato l’occasione con insistenza… “Fare gol è sempre bellissimo. La mia idea iniziale è giocare  e fare bene per la squadra. Non nascondo che il gol rende tutto più bello”.

Oggi c’erano sia Spalletti che Nunziata in tribuna…“Non lo sapevo, sono contento di aver fatto bene

 

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Serie A

Inter: una stagione dal finale incerto, è tutto nelle sue mani

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Atalanta

La stagione dell’Inter ha un finale ancora tutto da scrivere: la squadra di Inzaghi deve ritrovare le energie giuste per fare bene in tutte le competizioni.

Il pareggio di Napoli lascia un po’ di amaro in bocca alla squadra nerazzurra, che stava già assaporando un possibile +4 in classifica e l’inizio di una piccola fuga in solitaria. Così però non è stato, e adesso l’Inter si ritrova addosso un avversario feroce che ha dimostrato sul campo di avere le energie e la giusta mentalità per raggiungere un obiettivo importante.

Per arrivare alla conquista del titolo e tenere lontana la squadra di Conte, il segreto è quello di mettere da parte la frenesia vista nelle ultime partite, causata probabilmente dalla stanchezza e dai tanti infortunati, e tornare a fare l’Inter che siamo stati abituati a vedere.

Napoli-Inter, 2 punti persi o 1 punto guadagnato?

Nella partita del Maradona la squadra di Inzaghi ha avuto un’interpretazione del tutto diversa dal suo solito: dalla perla su punizione di Dimarco in poi, la squadra ha abbassato piano piano sempre di più il suo baricentro ed il suo raggio d’azione, lasciando fare la partita alla squadra di casa e cercando di difendere il risultato.

Inter

Le statistiche del match parlano da sole: 62,1% di possesso palla contro il 37,9%, 19 tiri contro 6 e 12 angoli contro 3. Che la partita dei nerazzurri sia stata in parte influenzata dalle assenze che hanno di conseguenza modificato lo stile di gioco della squadra, è un dato di fatto, ma un’Inter che vuole arrivare in fondo a tutte e 3 le competizioni è molto distante da quella del Maradona.

È comprensibile che in partite così importanti e così pesanti, si prediliga proteggere il vantaggio piuttosto che incrementarlo, ma una squadra come quella di Simone Inzaghi ha sempre dimostrato nella sua storia recente di voler fare la partita e avere il controllo in mano, a prescindere dall’avversario.

Un’Inter così “passiva” non si era mai vista neanche nelle trasferte di Champions League passate sul campo di squadre come Barcellona, Liverpool o Bayern Monaco.

Il peso delle assenze

Spesso si è detto che i nerazzurri avessero la rosa più lunga della Serie A, sia per qualità che per quantità. I ricambi però, non sono nella maggior parte dei casi all’altezza dei titolari, ma hanno ugualmente un ruolo fondamentale nella squadra. Lo si è visto perfettamente nella partita di ieri, dove come con le assenze di tre esterni, che spesso partono dalla panchina, come Carlos Augusto, Zalewski e Darmian, al minimo imprevisto si sia creata una grande confusione tattica.

Inzaghi ha bisogno di recuperare tutti i suoi uomini il prima possibile per averli a disposizione per la sgasata finale di questa stagione. Se si vuole arrivare in fondo a tutte le competizioni c’è bisogno del contributo di tutti.

Inter

La parola “Triplete”, fa paura o fa sognare?

Essere a Marzo in piena competizione su tutti i fronti deve essere per l’Inter un motivo di grande orgoglio. In campionato, la sfida scudetto è apertissima e l’obiettivo è quello di tenere invariato il punto di vantaggio sul Napoli o se possibile incrementarlo.

In Coppa Italia i nerazzurri sono attesi dai cugini del Milan nel derby della Madonnina, squadra che nonostante stia vivendo una stagione difficile, quest’anno li ha sempre messi in difficoltà. Infine, c’è la tanto bramata Champions League, dove passerà moltissimo dalla doppia sfida con il Feyenoord.

La squadra di Inzaghi ha tutte le carte in regola per poter scrivere un nuovo pezzo di storia, deve però ritrovare energie e la sua vera identità, che da qualche partita a questa parte sembra essersi smarrita ed ha lasciato il posto ad una nociva frenesia.

 

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Serie A

Juventus, Motta: “Sento la fiducia della squadra e della società”

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Juventus, Thiago Motta

Il tecnico della Juventus, Thiago Motta, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del posticipo del lunedì sera tra i bianconeri e l’Hellas Verona.

Thiago Motta, allenatore della Juventus, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dal posticipo del lunedì sera contro l’Hellas Verona all’Allianz Stadium. La Vecchia Signora ha l’occasione di accorciare in classifica sulle tre davanti in classifica e allungare sulla Lazio, impegnata questa sera a San Siro contro il Milan.

Juventus, Thiago Motta

(Foto di Salvatore Fornelli)

Juventus, le parole di Motta

Ci racconta questi giorni?

“Non facili, perchè perdere una partita come abbiamo perso, non è facile. Però è il nostro lavoro e dobbiamo prepararci e allenarci a massimo per affrontare il Verona. Abbiamo una grande energia e voglia di trasformare la nostra arrabbiatura in campo per arrivare i tre punti”.

Potete accorciare la classifica

“Siamo sempre scesi in campo per vincere, in questo momento ancora di più e in ogni partita scenderemo in campo per dare il nostro massimo. La nostra ambizione è di sommare 3 più 3 per arrivare al nostro obiettivo. Dobbiamo mettere tutta la nostra energia per fare una grande partita tecnica, fisica e di carattere per vincere”.

I giocatori hanno provato vergogna dopo Empoli?

“C’è una grandissima delusione da parte di tutti. Ero arrabbiato dopo questa partita perchè voglio molto bene ai miei giocatori e perchè li conosco”.

Senti la fiducia di società e giocatori?

“Si”.

Hai pensato di cambiare qualcosa anche nei rapporti con la squadra? Sullo scudetto?

“Il rapporto con la squadra è ottimo. C’è onestà, sincerità e comunicazione. Nel mio ruolo prendo delle decisioni dove ci metto tantissimo tempo per non sbagliare con loro. Se avessi dei figli vorrei un allenatore onesto e sincero come sono io. Voglio bene ai ragazzi, però poi ci sono delle decisioni che devo prendere e per questo motivo il nostro rapporto è fantastico. Chi dice altro sta raccontando delle bugie”.

Su Koopmeiners?

“Koop ha fatto delle partite di grandissimo livello. Io sono molto contento di averlo con noi. Poi si vedono sicuramente altre cose come gol e assist. In tante partite ha fatto bene. Poi veniamo da una partita brutta in Coppa Italia, dove lui come altri non hanno fatto bene. Lui ci sta dando tanto e sono convinto che darà tanto in futuro. È al suo massimo livello? No, questo lo so io, ma anche lui”.

Chi sono i leader di questa squadra?

“Il nostro capitano è Locatelli. Ci sono tanti leader in questo gruppo. Il rapporto è sempre stato ottimo con tutti. Siamo una squadra unita, poi quando i risultati non vanno bene ci sono le critiche. Abbiamo grande delusione perchè potevamo fare meglio”.

Che cosa significa indossare la maglia della Juventus?

“Dare il massimo sempre, perchè ero arrabbiato dopo la partita. Nella partita contro l’Empoli non ho visto questa cosa qua. Ho detto questo proprio perchè voglio bene a loro, perchè ho visto come si allenano e quanto si impegnano in allenamento”.

Che partita ci dobbiamo aspettare domani?

“L’Hellas Verona è una buona squadra e viene da una vittoria contro la Fiorentina. I tifosi hanno la libertà di esprimersi. Noi proviamo la stessa delusione che hanno provato i tifosi. Abbiamo la stessa loro rabbia. Non vogliamo ripetere quello che abbiamo fatto in Coppa e vogliamo dare il nostro massimo. Mi aspetto una partita complicata”.

Come mai Thuram parte spesso dalla panchina?

“Quando scelgo penso a tutto. Ci metto tantissimo tempo a scegliere e non sono un incompetente, Ho più di 20 di esperienza in questo mondo e mi ritengo molto competente. Quando è entrato a partita in corso ha dato sempre tantissimo. Sono contento e spero possa ancora migliorare”.

Come sta Kalulu?

“Rientra Pierre e sono contento. Non ci saranno Cabal, Bremer, Savona, Veiga, Conceicao, Milik e Douglas Luiz”.

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