Serie A
Fiorentina, una Bona…Ventura in nazionale
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Il centrocampista della Fiorentina Giacomo Bonaventura è tra i marcatori del match contro il Napoli. E un allenatore stravede per lui.
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Fiorentina, estasi per un centrocampista

Giacomo Bonaventura
Vincenzo Italiano se lo coccola a dovere. Ma vi è anche un altro allenatore che , quando gli si fa il nome di Giacomo Bonaventura, si accende d’entusiasmo.
E’ il tecnico della nazionale Luciano Spalletti che, dopo averlo visto andare a bersaglio contro il Napoli a cui ha regalato lo scudetto, ricama il suo gaudemus oltre ad autocomplimentarsi per averlo convocato in azzurro: “la volta scorsa ho fatto fatica a non chiamarlo – afferma cospargendosi un po’ il capo di cenere sulle pagine di Viola news– perché si era parlato di ringiovanire la squadra e stare attenti a quelli che arrivano da sotto, secondo me lui è un po’ il Pellegrini della situazione”.
Di lui, il tecnico ex Napoli apprezza “la gestione della palla totale, perché è un calciatore espertissimo, ha un tiro da fuori area, sa far gol, è forte negli inserimenti”. Insomma, intrecciando perla per perla, Spalletti ricava una collana su cui scintilla la scritta “ho fatto bene a richiamarlo”.
Spalletti paragona il trentaquattrenne che vanta 101 presenze e sedici reti in viola a un calciatore inglese non certo di secondo piano: “è il nostro Bellingham” conclude.
Anche se Jude Bellingham, centrocampista del Real Madrid, ha un po’ meno primavere sulle spalle con i suoi vent’anni. Ma Bonaventura sta dimostrando in viola che lo scorrere del tempo è solo un dettaglio anagrafico.
Serie A
Napoli, De Laurentiis deciso: “Il primo settembre inizieremo i lavori per il centro sportivo. Sul Maradona…”
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19/04/2025
Nel giorno della sfida al Monza, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla questione stadio e centro sportivo.
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Di seguito un estratto delle parole del presidente del Napoli, intervenuto ai microfoni di Radio CRC nella trasmissione A pranzo con Chiariello.
Napoli, le parole di De Laurentiis
Il pensiero iniziale è per la tragedia del Monte Faito:
“Una settimana fa ero con amici napoletani e parlavamo proprio di questo posto incredibile, di cui purtroppo si parla troppo poco. Quando ho letto della tragedia non potevo crederci, era incredibile che ne avessimo parlato pochi giorni prima. Nel ’76 ci avevo ambientato anche alcune scene di un mio film. Avevamo persino programmato una visita. È assurdo che nel 2024 possano ancora accadere certe cose per mancanza di manutenzione. Ma il problema non è solo del Monte Faito, è di un atteggiamento irresponsabile da parte di chi dovrebbe prendersi cura dei cittadini”.
Sulla stagione attuale:
“I conti si fanno alla fine. Il calcio è imprevedibile, ve l’ho sempre detto: è l’unico copione che non puoi scrivere. Abbiamo vinto tanto, sei trofei in 20 anni, e sarebbero potuti essere otto. Siamo sempre in evoluzione, e finché il campionato non è concluso, il finale non si conosce”.
Il film sullo scudetto e il nuovo progetto:
“Il film sullo scudetto è andato bene, e ora stiamo già realizzando quello di questa stagione. Voglio raccontare tutte le stagioni del Napoli, e da quando è arrivato Conte abbiamo iniziato a costruirlo.
Uscirà a fine giugno, spero nei cinema, e sto parlando anche con alcune piattaforme. Un ragazzo di 16 anni, che interpreta il protagonista del mio Napoli-New York, seguirà la stagione con il suo sguardo. Senza sapere il finale. Perché io lavoro per i napoletani, ma continuo a vedere invidia verso Napoli. È facile sparlare, ma i napoletani sono il sale dell’Italia”.
Capitolo stadio e rapporto con il Comune:
“Se lasciassi lo stadio creerei un problema serio al sindaco Manfredi. Sta facendo tutte le verifiche. Il problema non è solo il terzo anello. Lo stadio è del ’59, rivisitato nel ’90. Reggerà altri interventi? Possiamo avere 100 salottini e 70mila posti per competere con le big del nord? Se vogliamo ri-centrare il campo, bisogna abbattere tutto il cemento verso le tribune. E la pista? In uno stadio moderno, dove il tifo è il dodicesimo uomo, non può esistere. Ma ci sono limiti anche sulle curve, che tagliano spicchi di pubblico e stanno a 25 metri dalla porta.
Entro il 30 aprile il prof. Cosenza mi consegnerà una relazione su ciò che si può o non si può fare. A me piacerebbe restare dove ha giocato Maradona, ma bisogna farlo rispettando il presente e il campionato”.
Su Maradona:
“Lo ingaggiai per il mio film Tifosi. Io venivo dal basket, sapevo poco di calcio. Avevamo cinque giorni per girare e lui per due giorni giocava a pallone. Gli dissi: ‘Diego, ma dobbiamo girare!’. Era una persona straordinaria”.
Sul centro sportivo:
“Versiero e Iorio stanno lavorando su 18 aree possibili, con l’aiuto degli agronomi. Serve attenzione: dobbiamo controllare se il terreno ha sabbia, acqua o materiali tossici. In un posto abbiamo trovato acqua sotto.
Voglio realizzare 10 campi regolamentari, 4 in erba e 6 sintetici. Uno per la Primavera con tribuna da almeno 600 posti, secondo le regole della Youth League. Solo per parcheggiare 1.500 auto servono altri 4 ettari. Oltre ai campi, ci vogliono spazi per le strutture. Sto parlando con l’AD delle Ferrovie per i trasporti: un bambino non può arrivare da solo dopo scuola. Ci metto la mia faccia e la mia parola: il 1° settembre inizieremo i lavori. Forse anche prima. E i soldi li metto io, totalmente”.
Infine, una battuta sull’uovo di Pasqua e gli auguri finali:
“Un uovo rossoblù? Sì, ma anche oggi l’uovo…io però detesto chi gufa, quindi non gufiamo. Auguri a tutti i tifosi, buona Pasqua e un abbraccio”.
Serie A
Alvaro Recoba a DSports: “Alcuni club investono più dell’Inter, ma i nerazzurri vincono grazie al gioco”
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19/04/2025
Alvaro Recoba elogia Simone Inzaghi: “L’Inter vince perché gioca meglio delle altre e il merito è del grande leader in panchina”.
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In una recente intervista a DSports, l’ex calciatore Alvaro Recoba ha espresso parole di elogio nei confronti di Simone Inzaghi, attuale allenatore dell’Inter. Secondo Recoba, nonostante ci siano squadre che investono più dei nerazzurri, l’Inter riesce a trionfare grazie alla qualità del gioco e alla leadership di Inzaghi. Questo riconoscimento da parte di Recoba sottolinea l’importanza del tecnico nel guidare la squadra verso il successo.
Il ruolo cruciale di Inzaghi nel successo dell’Inter
Simone Inzaghi ha saputo costruire una squadra capace di competere ad altissimi livelli. Recoba ha sottolineato come sia proprio il gioco esemplare a fare la differenza, attribuendo a Inzaghi il merito di aver creato un ambiente vincente. Questo riconoscimento aggiunge un ulteriore tassello al prestigio dell’allenatore, che continua a essere un punto di riferimento per i tifosi e gli addetti ai lavori.
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Fonte: l’account X di Schira
Alvaro #Recoba a DSports: “Ci sono squadre che spendono più dell’#Inter, ma i nerazzurri vincono perché giocano meglio. Il merito è di Simone #Inzaghi che è un grande leader” pic.twitter.com/5dFAfQnLdl
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 18, 2025
Serie A
Fiorentina, non è detta l’ultima parola su un posto in più in Europa
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19/04/2025
Nonostante sia svanito il sogno di avere 5 squadre in Champions League, la Fiorentina è in semifinale di Conference League e potrebbe regalare un posto in più.
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Con l’eliminazione della Lazio dall’Europa League, il campionato italiano ha detto definitivamente addio alla speranza di avere 5 squadre qualificate per la prossima edizione della Champions. La Fiorentina però, andando avanti in Conference potrebbe aprire nuovi ed interessanti scenari, che potrebbero garantire ben 8 posti posti in Europa per le italiane.
Fiorentina, tutte le condizioni per avere un posto in più min Europa
Il primo caso non dipende in modo diretto dalla Viola, bensì dalla vincitrice dalla Coppa Italia: se ad alzare il trofeo fosse una squadra che al termine del campionato si classificherà nei primi 4 posti, ad andare in Europa League saranno la 5° e la 6°, mentre la 7° andrà in Conference League.
Analizzando però un’altra variabile, ovvero quella che la Fiorentina riuscisse a vincere la coppa europea, cambierebbero del tutto le carte in tavola e si verrebbero a creare 3 scenari differenti:
-Se la squadra di Palladino andasse di diritto in Europa League già dal campionato, a quel punto i posti per l’Europa rimarrebbero invariati.
-Se i toscani dovessero arrivare 7° in Serie A, quindi qualificarsi per la Conference, andrebbero in Europa League, lasciando sguarnito lo slot della giovane competizione.
-Se la Viola dovesse classificarsi fuori dalla zona Uefa, allora a quel punto le prime 7 andrebbero a giocarsi le rispettive coppe europee e in aggiunta ci sarebbe anche la Fiorentina, qualificata tramite la vittoria della Conference, arrivando così ad 8 squadre.
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