Serie A
Frosinone, Di Francesco: rabbia post partita
Termina 3-2 per la Lazio la partita del Benito Stirpe. Di Francesco nel post partita non nasconde l’amarezza per la sconfitta del suo Frosinone.
Alla fine il tabellino recita 2-3 in favore della Lazio, le reti di Lirola e Cheddira non sono bastate al Frosinone di Di Francesco per portare a casa punti importanti in chiave salvezza.
Il Frosinone infatti era andato in vantaggio con il gol del terzino spagnolo, il 100esimo in Serie A nella storia dei ciociari, salvo poi farsi rimontare e superare prima da Zaccagni e poi dalla doppietta di Castellanos. Inutile la rete di Cheddira.
Frosinone, Di Francesco: “Castellanos aspetta noi”
Ai microfoni di Sky Sport, Di Francesco ha parlato della prestazioni dei suoi:
“I miei complimenti per i primi 35 minuti, poi sono anche stufo di rispondere sempre allo stesso modo ma mi fa rabbia avere la partita in mano e non chiuderla. Alla prima opportunità in cui difendiamo male, prendiamo gol.”
“Il primo gol è stato stupido, poi due gol su calcio piazzato. Castellanos poi aspetta noi, prima palla che tocca fa gol, è un peccato giocare con tanta qualità e poi parlare di una sconfitta.”
Entrando più nei tecnicismi del match, il tecnico gialloblu analizza gli errori sulle reti subite, focalizzandosi su disattenzioni che poi costano care.
“Quando si è in una situazione del genere il primo centrale era fuori, nessuno degli altri due è andato a coprire sul proprio attaccante. La palla poteva andare solo li, dobbiamo essere più bravi a prendere una posizione.”
“Queste piccole disattenzioni le paghiamo, può essere normale avere un po’ di paura ma dobbiamo maturare, altrimenti non si va da nessuna parte.”
Alla domanda sul fatto che ci possa essere preoccupazione per il momento che sta attraversando la squadra, l’allenatore del Frosinone risponde:
“Questi ragazzi si sono allenati in una certa direzione e ovviamente non gliela cambi, lo dico in senso positivo. Hanno vissuto le dinamiche in un certo modo ma non siamo ripagati da questo, l’augurio è che giri diversamente e che siamo più concreti nella doppia fase.
Serie A
Udinese, Payero vede il Milan? Runjaic sorride
L’Udinese prepara la trasferta di San Siro contro il Milan e può farlo con un uomo in più. Payero sembrerebbe pronto a rientrare in occasione del match.
Il centrocampista si era fermato durante il match di Coppa Italia contro la Salernitana del 25 settembre scorso. Da allora ha saltato tutti i match fino al pieno recupero.
Udinese, Payero in gruppo: ci sarà col Milan?
Stando agli ultimi aggiornamenti, l’italo-argentino ha svolto in gruppo la seduta odierna tenutasi presso il centro di allenamento bianconero. Con tutta probabilità Runjaic lo convocherà per la sfida in programma sabato 19 alle ore 18 in quel di Milano.
Con Thauvin pienamente recuperato e pronto a tornare in campo, anche Payero sembra aver smaltito il problema fisico. Contro i rossoneri dunque, dovrebbe esserci il ritorno di entrambi rispettivamente dietro a Lucca e sulla linea centrale di centrocampo.
Forza ragazzi! 💪
Focus on #MilanUdinese 🎯⚪️⚫️ #ForzaUdinese #AlèUdin #Udinese pic.twitter.com/AYo1v2oip8
— Udinese Calcio (@Udinese_1896) October 17, 2024
Serie A
Sergio Conceicao: “Francisco è partito bene. Sul futuro…”
Sergio Conceicao, ex allenatore del Porto e padre di Francisco, ha parlato della nuova avventura di suo figlio con la maglia della Juventus.
Durante la proclamazione dell’European Golden Boy organizzato da Tuttosport, è intervenuto sul palco Sergio Conceicao. Il padre di Francisco ha parlato della nuova avventura con la maglia della Juventus da parte di suo figlio e del suo futuro come allenatore. Queste le parole dell’ex giocatore della Lazio.
Sergio Conceicao, le parole su Francisco
“Sarebbe stato bello guardare Francisco affrontare una squadra che per me significa tanto (Lazio ndr) e con la quale ho vinto molto. Sarà comunque una bella partita. È partito bene con la Juventus. È bravo nell’uno contro uno, tecnicamente è forte e sapevo che avrebbe potuto fare bene in Italia. Deve aggiungere altre cose. Per esempio deve essere umile, ascoltare l’allenatore e i compagni, deve chiedersi cosa può fare di più per diventare più forte. Ogni giorno deve provare a migliorare, sotto questo aspetto sa cosa deve fare”.
Sul suo futuro
“Il mio futuro è oggi. Sono qui con molto piacere per assistere a questo evento del Golden Boy, domani si vedrà”.
Serie A
Lukaku: “Con il Napoli ottimi progressi. Conte è il top”
L’attaccante del Napoli, Romelu Lukaku ha concesso una lunga intervista in cui ha parlato del suo futuro con la nazionale del Belgio e con il Napoli.
Romelu Lukaku è stato Intervistato nel podcast Friends of Sport e ha parlato di diverse tematiche riguardo il suo presente al Napoli così come il suo passato all’Inter, accomunate entrambe dalla presenza di Antonio Conte in panchina.
Le parole di Lukaku tra Nazionale, Napoli e l’esperienza all’ Inter
Sulla Nazionale
“Spero di poter riscoprire la passione di giocare per il Belgio, che il fuoco mi bruci nuovamente per i Red Devils. Il prossimo obiettivo è il Mondiale tra due anni e adesso sembra ancora lontanissimo”.
Sul Napoli
“Ora ho scelto per me, ne avevo bisogno mentalmente e fisicamente. Non avevo fatto la preparazione estiva, perché dovrei mettermi di nuovo in una situazione del genere ora che stiamo facendo dei buoni progressi con il Napoli e sto gradualmente tornando in forma”.
Su Conte
“Lui lo può fare. La cosa bella di lui è che è proprio quello giusto, penso sia bellissimo il modo in cui lui allena. Il modo in cui amalgama la squadra. Pep Guardiola pure lo fa, anche Klopp, Mourinho, Ancelotti. Sono i grandi allenatori. Se guardi alle squadre che vincono, c’è sempre un allenatore che ha un buon piano tattico ma che soprattutto riesce a creare una squadra unita, con giocatori che stanno bene insieme”.
Sull’esperienza all’Inter
“Quando sono arrivato in Italia ricordo che Antonio Conte mi disse letteralmente in faccia: “Ascoltami, nel mio sistema di gioco non puoi tenere troppo il pallone, devi ridarlo subito indietro, non devi giocare come Lautaro”. Da quel momento io e Lautaro sapevamo che dovevamo passarci il pallone l’uno con l’altro e che le qualità di Lautaro combaciavano perfettamente con le mie”.
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