Serie A
Frosinone, Di Francesco: “Risultato bugiardo, l’Inter non era quella di Sassuolo…”

Il Frosinone nell’anticipo del 36esimo turno ha ospitato l’Inter e la squadra di Inzaghi ha regolato i ciociari con una manita: 5-0.
Il Frosinone esce con le ossa rotte dalla sfida contro i Campioni d’Italia, anche se il risultato è sicuramente molto pesante rispetto a ciò che si è visto in campo.
I gialloblu per almeno un’ora hanno giocato una gara più che dignitosa contro la squadra di Inzaghi, apparsa molto più libera mentalmente dopo i festeggiamenti dello scudetto che aveva inficiato la gara e la sconfitta di Sassuolo, diretta rivale del Frosinone.
Queste le parole di Di Francesco nel dopo gara a DAZN: “Risultato bugiardo per quello che la squadra ha messo in campo. Siamo scesi dopo aver preso gol e abbiamo cambiato anche qualche interprete in vista delle prossime gare. L’Inter è forte in contropiede, ma noi abbiamo creato tanto per poter far male e siamo stati poco lucidi nelle scelte finale. Avremmo meritato un altro risultato.
Abbiamo affrontato una squadra libera mentalmente, che è venuta qui a fare una partita diversa da quella precedente perché aveva tutti i riflettori puntati addosso. Erano liberi mentalmente, ma sta a noi concretizzare tutte le occasioni. Pesa prendere 5 gol, ma nel calcio ci sta che quando vuoi recuperare ti esponi e paghi l’inesperienza”
Di Francesco è convinto di condurre i propri ragazzi alla salvezza, questi i motivi: “Perché ha dimostrato di meritare questa categoria, perché ha un pubblico fantastico e ha dimostrato di avere coraggio contro ogni squadra. Abbiamo tanti giovani e delle volte pecchiamo, ma questo coraggio merita la salvezza”
Serie A
Napoli, accadde oggi: suicidio totale ad Empoli

Oggi, 3 anni fa, il Napoli ospitava l’Empoli per la 34a giornata della Serie A 2021/22. Un pomeriggio di ordinaria follia per la squadra partenopea.
La prima stagione di Spalletti alla guida dei Partenopei si può considerare nel complesso positiva, visto il ritorno in Champions dopo 2 anni. Non manca però il rammarico per aver buttato uno Scudetto che si poteva vincere, ma i punti persi per strada sono troppi.
Possono venire in mente i pareggi esterni con Sassuolo e Cagliari, oppure le sconfitte interne con Fiorentina, Empoli e Spezia.
Una partita in particolare ha dimostrato la fragilità degli azzurri, estromettendoli definitivamente dalla lotta Scudetto.

L’URLO DI VICTOR OSIMHEN CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Empoli-Napoli, 24 aprile 2022
Gli uomini di Spalletti vogliono tornare alla vittoria dopo la sconfitta con la Fiorentina ed il pareggio con la Roma. L’Empoli invece è ancora a caccia della prima vittoria del 2022 (l’ultima nel dicembre 2021, proprio contro gli azzurri).
Il primo tempo vede i padroni di casa dominare quasi tutto il tempo, ma la poca precisione non aiuta. E infatti sono gli ospiti a sbloccarla, sugli sgoccioli del primo tempo, con Mertens (44′).
Nella ripresa, gli uomini di Spalletti prendono coraggio e raddoppiano con Insigne (53′). L’Empoli però continua ad attaccare senza però creare particolari problemi: ma negli ultimi 10 minuti, cambia tutto.
I padroni di casa approfittano di un errore in difesa di Malcuit e segnano con Henderson (80′) riaprendo la partita. L’Empoli prende coraggio e, poco dopo, Meret si fa rubare palla da Pinamonti, che deve solo appoggiare in rete per il 2-2 (83′). Ma non è finita qui.
All’87’ Bajrami riparte in contropiede, mette la palla dentro e Pinamonti, in spaccata, anticipa Malcuit firmando il definitivo 3-2.
L’Empoli torna alla vittoria dopo 4 mesi, mentre per gli uomini di Spalletti iniziano un periodo di contestazione nonostante le vittorie nelle ultime 4 partite.
Serie A
Serie A, il 90% degli allenatori non superano un anno sulla stessa panchina: l’impressionante dato

L’ultimo studio di Cies riporta un dato attinente alla carica media degli allenatori in Italia. Il 90% non supera un anno. Peggio sono solo due casi al mondo.
L’analisi elaborata direttamente dall’Osservatorio calcistico relativa alla durata massima della carica di un allenatore su tre in Italia in confronto con i paesi esteri. La Serie A riporta il peggior dato di sempre.
Serie A, Inzaghi e Gasperini con più esperienza
In oggetto è presa l’analisi relativa al tempo in carica degli allenatori alla guida dei 65 campionati sparsi nel mondo. L’indagine, effettuata dall’Osservatorio calcistico (Cies), rileva un dato incongruente tra il tempo massimo della carica, e il ritiro prematuro da parte degli allenatori. La Serie A riporta il peggior dato in Europa per longevità degli allenatori. 18 su 20 sono sotto l’anno in carica nel proprio club. Un dato drastico, quanto realistico, fa riflettere sull’attuale situazione di stabilità degli allenatori nel mondo del calcio italiano.
Solamente Inzaghi e Gasperini si trovano sulla stessa panchina da più di un anno (3 anni e 9 mesi per l’interista, 8 anni e 9 mesi per Gasp). La Premier Legue è terza al mondo per la più alta percentuale di allenatori sopra i tre anni di permanenza.
La classifica degli allenatori più longevi
Da più di una stagione
- Atalanta: Gasperini (8 anni e 9 mesi)
- Inter: Inzaghi (3 anni e 9 mesi)
Da inizio stagione
- Bologna: Italiano (da inizio stagione)
- Cagliari: Nicola (da inizio stagione)
- Como: Fabregas (da inizio stagione)
- Empoli: D’Aversa (da inizio stagione)
- Fiorentina: Palladino (da inizio stagione)
- Lazio: Baroni (da inizio stagione)
- Napoli: Conte (da inizio stagione)
- Torino: Vanoli (da inizio stagione)
- Udinese: Runjaic (da inizio stagione)
- Venezia: Di Francesco (da inizio stagione)
- Hellas Verona: Zanetti (da inizio stagione)
Da 5 mesi o meno
- Lecce: Giampaolo (5 mesi, subentrato a Gotti a stagione in corso)
- Roma: Ranieri (5 mesi, subentrato a Juric a stagione in corso)
- Genoa: Vieira (5 mesi, subentrato a Gilardino nella stagione in corso)
- Milan: Conceição (4 mesi, subentrato a Fonseca a stagione in corso)
- Monza: Nesta (2 mesi, esonerato e richiamato al posto di Bocchetti a stagione in corso)
- Parma: Chivu (2 mesi, subentrato a Pecchia a stagione in corso)
- Juventus: Tudor (1 mese, subentrato a Motta nella stagione in corso)
Serie A
Inter, chi recupera e chi no per Roma e Barça?

Inter, la pesante sconfitta contro il Milan in Coppa Italia fa sfumare il primo obiettivo stagionale, ma i nerazzurri guardano avanti. Ecco la situazione recuperi in vista delle sfide cruciali per Scudetto e Champions.
Articolo:
Dopo lo shock del 3-0 incassato dal Milan nel derby di Coppa Italia, l’Inter prova a leccarsi le ferite e rilanciare la propria stagione. Il ko bruciante ha escluso i nerazzurri dal primo obiettivo stagionale, ma all’orizzonte si stagliano due appuntamenti decisivi: la sfida alla Roma in campionato e l’andata della semifinale di Champions League contro il Barcellona, entrambi cruciali nella corsa Scudetto col Napoli e nel sogno europeo.
Inter, situazione infortuni
Simone Inzaghi spera di recuperare tre pedine fondamentali per la volata finale quali Dumfries, Zielinski e Thuram. I primi due, fuori rispettivamente da metà marzo e da quasi due mesi, potrebbero strappare una convocazione per la gara di domenica 27 contro i giallorossi, posticipata di 24 ore per il lutto nazionale dedicato ai funerali di Papa Francesco. Lo staff nerazzurro, però, non vuole rischiare e punta ad averli al top per la trasferta di Barcellona del 30 aprile.
Più fiducioso il recupero di Marcus Thuram, ai box per un affaticamento ai flessori dopo il match di ritorno col Bayern. Il suo rientro, previsto proprio per la sfida con i blaugrana, sarebbe fondamentale vista la difficoltà di trovare un sostituto all’altezza tra Arnautovic, Taremi e Correa in grado di aiutare Lautaro.

LAUTARO MARTINEZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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