Serie A
Frosinone, Di Francesco: “Vittoria per chi ci sostiene”

Il Frosinone esce vittorioso dallo Stirpe per 2-1 con la rete nel finale di primo gara da parte di Monterisi che regala i tre punti a Di Francesco.
Privo del loro capitano Luca Mazzitelli (causa infortunio) il Frosinone ci ha creduto fino alla fine riuscendo a trovare il gol vittoria al 90+2 dopo aver disputato una partita alla pari con il Genoa.
Dopo la clamorosa rimonta del Cagliari da 0-3 a 4-3, il Frosinone con la vittoria di oggi e di quella contro l’Empoli ha mostrato maturità e capacità nel riuscire a mantenere il risultato in bilico fino alla fine per poi colpire.

Eusebio Di Francesco
Queste le parole di Di Francesco: “Devo fare i complimenti ai ragazzi ma anche al Genoa che ci ha reso la gara complicata. Avevo detto ai ragazzi che serviva pazienza ed equilibrio e nel primo tempo abbiamo avuto troppa fretta.
Anche quando si sbaglia non bisogna smettere di palleggiare. Ci abbiamo creduto fino alla fine e siamo stati bravi alla fine a trovare un gol corale come merita questa squadra.
Frosinone, Di Francesco: “Ci mancano dei punti”
Ha poi aggiunto: “Sarebbe stato un buon punto, ne sono arrivati tre: meglio ancora. Ci mancano dei punti, anche a Milano avevamo fatto bene e meritavamo di più. Prima o poi qualcosa torna e oggi è stato così, in una gara difficile grazie al Genoa che ci ha reso complicata la partita.
Dobbiamo raggiungere prima possibile i 40 punti e salvarci, oggi siamo a -22, la commento così. Sono felice per questa gente perché anche oggi i tifosi non hanno mai smesso di sostenerci. Non ho mai sentito malumori.
Per Marchizza mi dispiace perché abbiamo fuori anche Lirola che ieri ha avuto un problema muscolare. Marchizza ne avrà per un bel po'”.
Cosa si poteva fare diversamente?
Queste le parole di Di Francesco: “Si poteva sfondare prima sulla destra per via dei due ammoniti del Genoa, ma dipende anche dagli avversari. Non dovevamo avere fretta, anche Soulé a volte è stato frenetico ma ha talento e non potrò mai togliergli la voglia di verticalizzare.
Brescianini? Ho scelto Bourabia perché si è allenato molto bene ma sapevo che Brescianini per caratteristiche sarebbe entrato bene anche a gara in corso. Peccato non aver centrato il clean sheet ma vanno fatti i complimenti a Malinovskyi“.
Serie A
Atalanta-Lazio, curiosità e statistiche

Atalanta-Lazio, incontro valido per la 31^ giornata di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma domenica 6 aprile alle 18.00.
Lo scontro diretto tra Atalanta-Lazio potrebbe cambiare le sorti di entrambe le squadre in positivo o in negativo, rendendo la sfida ancora più affascinante.
L’inizio del nuovo anno ha coinciso con una brusca frenata nella cavalcata della Dea, che fino a dicembre sembrava inarrestabile. Oltre all’eliminazione dalla UEFA Champions League e dalla Coppa Italia, la squadra di Gasperini ha rallentato anche in campionato, arrendendosi nella corsa allo Scudetto.
Anche la squadra di Baroni, complici le fatiche della UEFA Europa League, dove affronterà i quarti di finale, in Serie A ha perso qualche punto importante, pur rimanendo in corsa per un posizionamento europeo.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti di Atalanta-Lazio.

MATTIA ZACCAGNI PROTESTA CON DAVIDE MASSA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta-Lazio: curiosità e statistiche
L’Atalanta ha vinto 38 delle 113 sfide (43N, 32P) contro la Lazio in Serie A: contro nessun’altra squadra la Dea ha ottenuto più successi nella sua storia nel massimo campionato (a quota 38 anche il Bologna).
Grande equilibrio nelle ultime nove sfide tra Atalanta e Lazio in Serie A: tre successi per parte e tre pareggi. Inoltre, dopo l’1-1 dell’andata dello scorso 28 dicembre, le due squadre potrebbero pareggiare entrambe le gare stagionali di Serie A per la prima volta dal 2021/22.
Nelle ultime 11 partite in casa della Dea tra Atalanta e Lazio in Serie A sono stati realizzati 41 gol: 3.7 reti di media a match (21 dei lombardi e 20 dei capitolini).
L’Atalanta ha perso le ultime due gare di campionato senza segnare; con Gian Piero Gasperini allenatore, solo due volte i bergamaschi hanno subito tre sconfitte di fila in Serie A: nel novembre 2022 e nell’aprile 2022; invece, l’ultima volta in cui la Dea ha perso almeno tre match concescutivi senza trovare il gol nel massimo campionato risale al periodo tra settembre e ottobre 2014, con Stefano Colantuono alla guida (quattro in quel caso).
Dopo una striscia di sei vittorie di fila al Gewiss Stadium in campionato tra ottobre e dicembre 2024, l’Atalanta non ha più ottenuto alcun successo nelle ultime sei gare casalinghe (4N, 2P); sotto la gestione di Gian Piero Gasperini, soltanto una volta i bergamaschi hanno registrato sette match interni consecutivi senza vittoria in Serie A: tra marzo e agosto 2022 (4N, 3P in quel caso).
L’Atalanta non ha segnato nelle ultime tre partite al Gewiss Stadium in campionato; soltanto cinque volte nella sua storia in Serie A, la Dea è rimasta a secco di gol in quattro match casalinghi di fila: l’ultima risale al periodo tra novembre e dicembre 2004.
La Lazio ha vinto solo una delle ultime sei gare di campionato (2-1 contro il Milan lo scorso 2 marzo), raccogliendo due punti nelle tre sfide più recenti; l’ultima volta in cui i biancocelesti hanno collezionato almeno quattro match consecutivi senza successi in Serie A risale a luglio 2020 (cinque in quel caso).
Da una parte, la Lazio è la squadra che ha segnato più gol (25) negli ultimi 30 minuti di gioco in questo campionato; dall’altra, l’Atalanta è la formazione che ha subito meno reti (solo tre) nell’ultima mezz’ora di gara. Più nel dettaglio, i biancocelesti sono primi per gol realizzati (sei) nei minuti di recupero finali del match, mentre la Dea è l’unica a non avere ancora incassato reti dopo il 90’.
Dopo aver preso parte a 10 gol (cinque reti e cinque assist) nelle prime 16 partite di questo campionato, Charles De Ketelaere non è stato più coinvolto in alcun gol nelle ultime 13 gare in Serie A. Nel 2025, solo Tomás Suslov ha partecipato a più tiri (28) senza segnare né fornire assist nel torneo rispetto al fantasista belga (23, 16 conclusioni totali e sette occasioni create).
Nel 2025, solo Lautaro Martínez ha giocato più palloni (77) in area avversaria rispetto a Gustav Isaksen (67) in Serie A. L’esterno danese ha segnato tre reti in questo campionato e non ha mai fatto meglio in una stagione di Serie A: tre anche nello scorso campionato.
Fonte: Opta per le statistiche di Atalanta-Lazio
Serie A
Monza k.o. col Como: crisi e retrocessione vicina in Serie B

Il Monza è sull’orlo della retrocessione in Serie B, con la gestione Nesta-bis che sin qui non è riuscita a invertire la rotta.
La Crisi del Monza: Risultati Deludenti e Tifosi Preoccupati
Il Monza sta attraversando un momento estremamente critico, con la squadra che sembra incapace di risollevarsi dalla crisi. Dopo sette partite sotto la guida di Alessandro Nesta, i risultati tardano ad arrivare: solo due punti conquistati su un totale di sette gare. Questo ha inevitabilmente avvicinato il club alla zona retrocessione in Serie B, suscitando preoccupazione tra tifosi e dirigenza.
La situazione è diventata ancor più tesa quando Adriano Galliani, visibilmente deluso, ha abbandonato lo stadio già alla fine del primo tempo nell’ultima partita. La sua reazione è stata un chiaro segnale della frustrazione che serpeggia all’interno dell’entourage del club, che si aspettava ben altro dalla stagione in corso.
Il Futuro del club: Cambiamenti e Speranze
Con il calciomercato alle porte, il Monza potrebbe tentare di apportare modifiche significative alla rosa per cercare di invertire la tendenza negativa. Tuttavia, la sfida è ardua e richiederà sforzi congiunti da parte della squadra e della dirigenza per evitare una retrocessione che avrebbe un impatto significativo sul futuro del club.
Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
#Monza a picco e a un passo dalla retrocessione in #SerieB. La cura #Nesta-bis finora ha dato pochi frutti (2 punti in 7 gare). Adriano #Galliani visibilmente deluso ha lasciato lo stadio a fine primo tempo. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 5, 2025
Serie A
Parma-Inter 2-2, i cambi di Chivu condannano i nerazzurri: ora il Napoli può portarsi a -1

Termina 2-2 Parma-Inter. La squadra gialloblù riesce con coraggio e qualità a rimontare il doppio vantaggio nerazzurro. Decisivi i cambi di Chivu.
Parma–Inter è una sfida cruciale per entrambe le formazioni: i crociati cercano punti pesanti per la salvezza, mentre i nerazzurri vogliono allungare sul Napoli secondo in classifica, consapevoli che i partenopei saranno impegnati lunedì nella difficile trasferta di Bologna.

MARCUS THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un primo tempo a tinte nerazzurre
La squadra di casa parte con il freno a mano tirato e mostra anche un po’ di timore, complice l’atteggiamento prudente scelto da Chivu, che opta per un 5-3-2 con Almqvist impiegato da quinto di destra. Una scelta che non dà i frutti sperati, perché l’Inter trova ampi spazi sulla corsia mancina, dove Dimarco e Bastoni riescono più volte ad arrivare con estrema facilità al cross.
Dopo una clamorosa occasione sprecata da Bonny, che si presenta da solo davanti a Sommer ma non concretizza, al 15’ arriva il vantaggio nerazzurro: Darmian insacca col sinistro su un cross basso di Dimarco, deviato leggermente da Valeri.
Il Parma ha subito una chance per pareggiare con Man, servito dopo un’irruzione travolgente di Bonny – tra i più positivi dei suoi – ma ancora Sommer si supera con una splendida parata.
Da lì in avanti, è dominio dell’Inter, che gestisce palla e continua a costruire. Al 45’, proprio sul finale di tempo, i nerazzurri raddoppiano: il posizionamento errato di Almqvist apre spazio per Mkhitaryan, che serve Thuram. Il francese calcia male, ma il tiro finisce comunque in rete per il 2-0 ospite.

Parma supporters during Italian soccer Serie B match Parma Calcio vs FC Sudtirol at the Ennio Tardini stadium in Parma, Italy, March 11, 2023 – Credit: Nicolas Morassutti
Parma-Inter, dalla panchina la rimonta gialloblù
Nella ripresa Parma-Inter cambia volto grazie alle mosse di Chivu, che all’intervallo stravolge tutto con 3 sostituzioni: dentro Leoni, Pellegrino e Bernabé. Dieci minuti più tardi entrerà anche Ondrejka. I nuovi ingressi portano freschezza e qualità: i gialloblù cominciano a gestire il possesso con più velocità e precisione, guadagnando tanti metri sul campo. L’Inter, invece, sembra rientrare dagli spogliatoi un po’ rilassata, e i padroni di casa ne approfittano.
Bernabé riapre i giochi con un gran sinistro da fuori, poi al 69’ arriva il pareggio con Ondrejka, che calcia e trova la deviazione decisiva che spiazza Sommer.
Dopo il 2-2, il Parma – anche per la stanchezza – si abbassa un po’, cercando di difendere un punto prezioso, ma l’Inter non riesce a trovare la forza e gli spazi per trovare il gol decisivo. Anzi, sono addirittura i crociati a sfiorare la vittoria con una clamorosa occasione sprecata da Pellegrino a pochi minuti dalla fine.
Con questo pareggio il Parma conquista un punto importantissimo e quasi insperato nella lotta salvezza, mentre l’Inter lascia due punti al Tardini, con il Napoli che ora può portarsi a -1 dai nerazzurri.
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