Serie A
Frosinone – Inter 0-5: manita nerazzurra su Di Francesco
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Nell’anticipo del venerdì sera che apre la 36^ giornata, il Frosinone cerca fondamentali punti salvezza e, ospita, la corazzata Inter neo vincitrice dello Scudetto.
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Le formazioni ufficiali di Frosinone-Inter
FROSINONE (3-4-2-1): Cerofolini; Lirola, Bonifazi, Okoli; Zortea, Mazzitelli, Reinier, Valeri; Soulé, Brescianini; Cheddira. All.: Di Francesco.
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Carlos Augusto; Darmian, Frattesi, Asllani, Barella, Dimarco; Thuram, Arnautovic. All.: Inzaghi.
Primo tempo
Pronti via e l’Inter mette subito le cose in chiaro: infatti, già al primo minuto Frattesi, molto ben innescato da Carlos Augusto, dopo l’imbucata prova a servire Arnautovic, ma la retroguardia ciociara è attenta. Dopodiché è la squadra ad alzare di molto i ritmi: al 4 minuto ci prova Mazzitelli, ma Sommer si stende e devia in angolo.
Dopo un momento interlocutorio e un tiro velleitario di Asslani da fuori, con la sfera che supera abbondantemente la traversa; è Soulé che prova una conclusione forte ma centrale. La conclusione stava per sorprendere l’estremo difensore nerazzurro che si salva, bloccando in due tempi.
Al quarto d’ora di gioco ripartenza nerazzurra condotta da Thuram, il francese allarga per Barella che prova a crossare in area per Arnautovic: il suo cross è però impreciso e termina fuori. L’azione è il preludio al vantaggio nerazzurro: dopo un recupero alto dei nerazzurri, Dimarco imbuca per Thuram che mette in mezzo per Frattesi. Prova a intervenire Mazzitelli ma la palla carambola sul corpo di Frattesi e termina in rete.
Dopo la rete Simone Inzaghi si è arrabbiato con Matteo Darmian, schierato sulla fascia destra, per non esser andato sul secondo palo a chiudere sul cross di Barella. Episodio che dimostra che il tecnico piacentino vuole il massimo impegno anche a scudetto conquistato.
Thuram prova la giocata personale, ma Okoli chiude da dietro: l’arbitro, a due passi, lascia proseguire. Al 25′ minuto, è il Frosinone ad andare vicino alla rete del pareggio, Sommer vola sul tiro diretto di Brescianini diretto sotto l’incrocio dei pali. Gran parata dell’ estremo difensore svizzero, che mette in corner.
Nell’ultimo quarto d’ora di gioco succede di tutto: al 33′ minuto c’è un’azione insistita e confusionaria dell’Inter: prima la rabona di Arnautovic, poi la conclusione scoordinata di Bisseck, infine il tiro di Dimarco murato. Poco dopo, al 36′ minuto, c’è cambio forzato per il Frosinone: non ce la fa Mazzitelli, al suo posto, Di Francesco, inserisce Gelli.
Al 40′ minuto, il Frosinone potrebbe cambiare risultato ed inerzia della gara. Pericolo nell’area nerazzurra. Guizzo di Cheddira che punta Bisseck e calcia forte. Il tiro si stampa sulla traversa che vibra in maniera violenta: solo il legno salva Sommer. L’arbitro assegna 2 minuti di recupero, durante i quali le squadre abbassano i ritmi e vanno, così, sullo 0-1, al riposo
Secondo tempo
Nella ripresa parte forte il Frosinone: dopo soli 4 minuti Reinier calcia da fuori, ma Sommer si stende e devia in angolo. Poi Brescianini inizia un’azione personale, entra in area, serve Cheddira che tira scivolando, e Sommer non ha grossi problemi. Un minuto dopo, al 52′, Valeri recupera alto una palla, scippata a Cuadrado, e s’invola verso la porta: prova a calciare da fuori area ma la palla si spegne sul fondo seppur di poco.
Pochi minuti dopo, al 56′ minuto, il Frosinone si rende ancora pericoloso. Contropiede quasi letale con Gelli che serve Zortea: parata di Sommer, con la palla che resta lì. Poi si salvano i nerazzurri con l’intervento sulla linea di un difensore e poi la segnalazione del fuorigioco.
L’Inter reagisce e, sul capovolgimento di fronte, al minuto 58 con Bisseck colpisce la traversa. Come nel primo tempo, lo squillo dell’Inter, è il preludio al gol. Questa volta del raddoppio: Barella inventa per Frattesi con una palla geniale senza guardare, quest’ultimo appoggia dentro per Arnautovic che da pochi passi batte Cerofolini.
Al minuto 64, inizia la girandola delle sostituzioni, con Inzaghi che effettua un doppio cambio nell’Inter: dentro Lautaro e Klaassen, fuori Arnautovic e Frattesi. Lautaro ci prova subito, un minuto dopo il suo ingresso in campo, ma senza successo. Al minuto 71, Di Francesco, prova a correre ai ripari ed effettua un doppio cambio: fuori Lirola e Reinier, dentro Kaio Jorge e Harroui. Sull’altra panchina Inzaghi richiama uno stremato Dimarco e inserisce Buchanan.
In due minuti arrivano due conclusioni, una per parte: al 74’minuto Bisseck entra in area e prova a triangolare con Klaassen, chiude la difesa avversaria. Un minuto dopo, tiro da fuori area di Harroui, palla a lato. Dopo l’occasione del Frosinone, Inzaghi cambia ancora: dentro Sensi, fuori Barella.
Al 76′ minuto il Frosinone è ad un passo dal poter riaprire la gara: cross dalla sinistra, intervento a vuoto di Sommer, Brescianini conclude a botta sicura sul secondo palo ma salva sulla linea Carlos Augusto. La squadra di casa prende coraggio e preme ancora: cross dalla destra di Brescianini, Cheddira stacca di testa ma para Sommer.
L’Inter, dopo aver lasciato sfogare il Frosinone, chiude virtualmente la gara con la rete che porta il punteggio sullo 0-3: Buchanan: punta Zortea, entra dentro l’area e piazza il pallone all’angolino basso. Non può arrivarci Cerofolini.
Gelli prova a tenere vivi i suoi: con una conclusione impaurisce Sommer, ma la palla esce fuori di poco. E all’80’ minuto si sblocca anche Lautaro! Controlla in area di spalle, si gira in un fazzoletto e batte Cerofolini.
Dopo il ritorno al gol di Lautaro, quattro minuti dopo, al minuto 84 è Thuram a finire a referto con la rete dello 0-5: cavalcata dell’attaccante francese a campo aperto, arriva davanti Cerofolini e lo batte con un pallonetto delizioso.
Al 90′ minuto Bisseck, prova un’azione personale, ma la palla termina alta. Dopodiché, l’arbitro, senza recupero, fischia la fine delle ostilità.
Conclusioni
Il Frosinone cerca punti salvezza, la situazione è delicata ma non è definitivamente compromessa; per l’Inter tutte passerelle di gala, dopo la vittoria matematica dello Scudetto.
Pronti via e l’Inter prova immediatamente, con un’azione bruciante a portarsi in vantaggio, ma senza successo. Poi i padroni di casa prendono coraggio e iniziano a giocare e a ragionare. I primi quindici minuti filano via senza particolari sussulti. Non si segnala nulla se non qualche spunto individuale. Poi l’Inter riprende il pallino del gioco: proprio al quarto d’ora Thuram conduce un’azione manovrata poi allarga per Barella che serve Arnautovic: il cross però è impreciso.
Dopo questo primo, timido squillo, i nerazzurri si portano in vantaggio con Frattesi: Dimarco imbuca per Thuram che serve Frattesi. L’ex Sassuolo calcia, Mazzitelli prova ad opporsi, ma la palla carambola, in maniera rocambolesca sullo stesso Frattesi e termina in rete. Dopo qualche spunto da parte del Frosinone, succede molto poco e le squadre vanno al riposo.
Nella ripresa, il Frosinone prova a ristabilire il pareggio, e con azioni pericolose, ci va anche vicino. Ma è sempre l’Inter a fare la gara e i gol: dopo un secondo squillo con Bisseck che colpisce la traversa al 58′ minuto, Barella inventa per Frattesi che serve Arnautovic che sigla il raddoppio.
Poi è un monologo nerazzurro, con qualche sprazzo dei padroni di casa. Ma prima Buchanan, che trova gioia al minuto 77, poi arriva il gol più atteso: torna a segnare in serie A, Lautaro Martinez. Al minuto 80, il capitano nerazzurro, si gira in pochissimo spazio e batte l’estremo difensore gialloblù. E pochi minuti dopo, all’84’minuto, è Thuram a siglare la rete dello 0-5 che fa partire la contestazione dello “Stirpe“.

Atalanta-Roma, manca sempre meno all’attesa sfida del Gewiss Stadium con i giallorossi che si giocano tanto, forse tutto per la corsa Champions. Pochi dubbi di formazione per il tecnico giallorosso che potrebbe affidarsi a Pisilli perso Pellegrini. Dall’altra parte Gasperini punta sul recuperato Lookman.
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Atalanta-Roma, le probabili formazioni:
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti, De Roon, Kossounou; Bellanova, Ederson, Pasalic, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Retegui. All. Gasperini
ROMA (3-4-1-2): Svilar; Celik, Mancini, N’Dicka; Soulé, Koné, Cristante, Angelino; Pisilli; Shomurodov, Dovbyk. All. Ranieri

Venezia-Fiorentina, uno dei due anticipi della 37esima giornata di Serie A, mette di fronte i lagunari (padroni di casa) e i gigliati.
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Ultima chiamata salvezza per il Venezia, che vincendo quest’oggi si porterebbe al quartultimo posto in classifica: a +1 su Empoli e Lecce. Impresa ardua se si considera che i lagunari hanno vinto solo una delle ultime 18 partite, in casa contro il Monza ultimo in classifica, ma la Fiorentina sarà sfibrata dai 120 minuti di fuoco contro il Betis di giovedì sera. I gigliati, dal canto loro, riverseranno sul campo la loro immediata voglia di rivalsa dopo la cocente eliminazione dalla Conference League, continuando a sognare l’Europa.
Venezia-Fiorentina, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
Venezia (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Kike Pérez, Nicolussi Caviglia, Busio; Ellertsson, Yeboah, Oristanio
Fiorentina (3-5-1-1): De Gea; Pongracic, Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora, Richardson, Ndour, Gosens; Fagioli, Beltran.
Serie A
Milan: Sorridono Morata e Bennacer e sorride anche il Milan: Nuovi fondi per il mercato estivo
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2 ore fail
12/05/2025
Milan-mercato estivo: Morata e Bennacer, via in prestito a gennaio con diritto di riscatto, potrebbero garantire un tesoretto per i colpi estivi.
I dettagli:
Morata, arrivato all’inizio dell’estate a Milano come sostituto di Giroud, è stato ceduto in Turchia appena sei mesi dopo. La dirigenza rossonera, però, si è riservata 6 milioni di euro sotto forma di diritto di riscatto, qualora il Galatasaray decidesse di trattenerlo anche per la prossima stagione.
Discorso diverso ma con punti in comune quello di Bennacer. Il centrocampista algerino, dopo anni importanti in rossonero – in cui ha vinto da protagonista lo Scudetto nel 2022 e ha raggiunto la semifinale di Champions contro l’Inter, segnando anche il gol decisivo nel ritorno a San Siro per la qualificazione – avrebbe chiesto la cessione a gennaio. Una scelta maturata dopo aver passato la stagione precedente quasi interamente in infermeria, un fattore che lo ha fatto scivolare nelle gerarchie. Da qui la decisione di passare in prestito al Marsiglia, tramite una formula che, in caso di riscatto da parte del club francese, porterebbe nelle casse del Milan 12 milioni di euro più 3 di bonus.
Milan, come stanno andando i prestiti
Ad oggi, dopo qualche mese passato nei rispettivi nuovi club, sia Morata che Bennacer hanno chiuso anzitempo in positivo la stagione, assicurandosi con un discreto margine d’anticipo gli obiettivi prefissati dalla dirigenza.
Per il Galatasaray, l’obiettivo era la vittoria del campionato, anche se non ancora con la certezza matematica (che potrebbe arrivare già nel prossimo turno). Morata ha dato un contributo tangibile fin dal suo arrivo, grazie a 5 reti in sole 10 presenze in campionato, facendosi trovare pronto ogni volta che Osimhen usciva dal campo.
Oltre al campionato, il club del quartiere di Taksim, a Istanbul, mercoledì si giocherà la finale della Coppa Nazionale contro il Trabzonspor.
Dunque, tutto sommato, la dirigenza potrebbe considerare Morata come possibile sostituto di Osimhen in vista della prossima stagione, e di conseguenza decidere di versare nelle casse rossonere i 6 milioni previsti per i suo riscatto.
Discorso diverso per Bennacer, i cui fantasmi legati agli infortuni non sembrano volerlo abbandonare. Questi problemi lo hanno costretto, anche in questa nuova esperienza, a saltare numerosi impegni, scendendo in campo solamente undici volte, di cui quattro da subentrante, e senza mai lasciare il segno.
Tutto però potrebbe cambiare: è notizia di questo weekend che il Marsiglia ha conquistato un posto certo nella prossima edizione della Champions League. Questo risultato potrebbe anche aver allontanato le voci di dimissioni del tecnico ex Milan — considerato fattore chiave nella trattativa Bennacer-Marsiglia — e, nonostante le prestazioni deludenti, il club potrebbe decidere di prolungare la permanenza dell’ex numero 4 rossonero.

RAFAEL LEAO IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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