Serie A
Verso Frosinone-Juventus, il ritorno del “figliol prodigo”

La Juventus si appresta a sfidare, Sabato alle ore 12:30, il Frosinone al ‘Benito Stirpe’. Una sfida che, per Federico Gatti, ha un sapore speciale
Dopo un periodo di ambientamento il difensore è riuscito ad affermarsi con la maglia della Juventus.
Sabato contro il Frosinone non sarà una partita come le altre per Gatti, che lì gioco nella stagione 2021/2022 e fu notato dai dirigenti bianconeri che lo portarono a Torino.
Nato a Rivoli, a due passi da Torino, il numero 4 bianconero ha fatta tanta gavetta prima di ritornare nel Capoluogo Piemontese.
In molti paragonano la sua storia a quella di un altro juventino, nato ad Erba, Moreno Torricelli.
Anche Gatti per inseguire il suo sogno ha fatto enormi sacrifici.
Fin da ‘piccolo’ di giorno lavorava (al mercato, da muratore o tutto ciò che gli consentiva di dare un aiuto alla famiglia) e la sera si allenava.
Sacrifici che lo hanno portato fin qua, passando da tutte le categorie, fino ai professionisti: dalla Pro Patria al Frosinone, dove si è fatto notare dalla dirigenza della Juventus.
Sabato, in ciociaria, torna da titolare della Vecchia Signora e da difensore della Nazionale.
In poco più di un anno la sua vita è stata stravolta e dopo un periodo di ambientamento è riuscito ad affermarsi anche alla Juventus. È lui fino a questo momento la rivelazione bianconera.
Ha risolto spesso situazioni complicate con i suoi gol, 3 quest’anno. Solo Vlahovic e Chiesa hanno segnato più di lui, ma di mestiere fanno gli attaccanti.
Gatti è l’uomo dei gol pesanti, in Europa League l’anno scorso come in Campionato quest’anno ha regalato qualificazioni e punti preziosi.
Adesso ritrova il Frosinone a cui deve molto, quasi tutto.
Per lui non sarà una partita come un’altra, varrà più di qualunque big match.
Perché lì ha lasciato un pezzo di cuore e nemmeno lui avrebbe immaginato che dopo l’avventura nel Lazio, quel giro immenso lo avrebbe riportato qui… in Piemonte.
Serie A
Hellas Verona, Zanetti: “Sono soddisfatto di alcune cose. Salvezza? Dipende anche dagli altri…”

Il mister dell’Hellas Verona Paolo Zanetti ha parlato ai microfoni di Dazn della partita persa per 1-0 in casa dell’Inter.
A seguire l’intervista completa.
Hellas Verona, le parole di Zanetti
Analisi della partita
“Sono soddisfatto di alcune delle cose, del modo di difendere e dello spirito che si è visto, nel primo tempo ci siamo abbassati troppo portandoci l’episodio in casa e ne è uscito il rigore. La partita si è messo sul binario sbagliato, se partivamo come nel secondo tempo potevamo metterli in difficoltà”.
Quanto è mancato Tengstedt?
“Dal punto di vista qualitativo è il nostro miglior giocatore e non lo abbiamo praticamente mai avuto nel girone di ritorno, mentre nel girone d’andata ce ne ha fatte vincere parecchie. Le assenze di giocatori cardine pesano, siamo riusciti a coprirle mettendoci in questa posizione nella quale siamo padroni del nostro destino. Ora dobbiamo essere bravi a mettere da parte questa partita, perché abbiamo altri match point a disposizione”.
Quanti punti mancano per la salvezza?
“Penso che sia pericoloso fare tabelle, la quota è dipesa dagli altri che inseguono. Le partite sono sempre meno, dobbiamo fare più punti possibili. Non abbiamo la forza di pensare agli altri, è l’errore che abbiamo fatto la scorsa settimana. Dobbiamo avere l’umiltà di arrivare alla salvezza, che è il nostro scudetto. Ci siamo vicini e dobbiamo andare a prendercela a tutti i costi”.

PAOLO ZANETTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Inter, Farris: “Il Barcellona è molto forte. Lautaro? Più No che Sì”

Il vice di Inzaghi Massimiliano Farris ha commentato in conferenza stampa la vittoria dell’Inter per 1-0 contro l’Hellas Verona grazie al rigore trasformato da Asllani.
A seguire la conferenza stampa completa
Inter, le parole di Farris
Dovendo sintetizzare una cosa imparata a Barcellona e da usare martedì?
“Che sono forti… Ma lo sapevamo: la partita era quella preparata. Poi possiamo discutere se in alcuni momenti ci potevamo rialzare, se si poteva limitare un po’ di più Lamine Yamal. Lui ha fatto una partita straordinaria, ma forse si poteva provare a togliergli qualche metro. È anche vero che è un giocatore abile nel togliere i raddoppi, comunque c’è grande orgoglio: il sogno è regalare un’altra soddisfazione alla nostra gente”.
Come stanno Lautaro e Pavard?
“Sono entrambi a rischio al momento. Purtroppo, anche se non c’è lesione, al momento Lautaro non si è allenato. Oggi sarebbe più no che sì, ma essendo una partita importante si tenterà l’impossibile. Pavard ha dato disponibilità a provarci, sono cose che decideremo a ridosso del riscaldamento della partita”.

LAUTARO MARTINEZ DOLORANTE A TERRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come sta la squadra?
“In questa fase della stagione il dispendio di energie è altissimo. Il morale è importante, aver dimostrato di competere con queste squadre, e non è successo solo con il Barcellona, è un’iniezione positiva. Stasera serviva un’iniezione di fiducia per chi ha giocato meno e ha fatto una partita seria, dimostrando che darebbe una mano martedì”.
Conte ha detto che chi vince scrive la storia e gli altri la leggono…
“Le dichiarazioni degli altri allenatori non le commento, non sta a me. A oggi non dipende più da noi, il nostro compito è di provare a vincere tutte le partite, per non avere nessun tipo di rammarico se il Napoli dovesse mollare qualcosa”.
Vi fa arrabbiare quando qualcuno dice che sarebbe una stagione di basso profilo anche vincendo la Champions?
“Io non so se qualcuno l’abbia detto, ma sorriderei. Basta aprire l’elenco delle squadre che vincono la Champions… Non credo l’abbiano detto, il nostro desiderio è solo di poter dire di aver fatto una grande stagione, col sogno di poter vincere un titolo. Ora sembra assurdo, ma abbiamo più possibilità in Champions. Speriamo di tenere aperto il sogno”.
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