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Genoa, cogli la prima rete e va

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Genoa

L’attaccante del Suriname Ridgeciano Haps esprime la sua emozione per la prima rete con il Genoa. 

Genoa,  Rid…geciano dopo il gol

Genoa

Ridgeciano Haps

Attendeva il momento con lo stesso entusiasmo con cui un bambino si appresta a scartare il regalo di Natale. 

Al 25 dicembre manca ancora oltre un mese, ma Ridgeciano Haps, attaccante del Suriname in forza al Genoa in prestito dal Venezia, un regalo da mettere sotto l’albero l’ha già trovato, il primo gol in rossoblù.

E, visto che ci ha preso gusto, auspica di farsene diversi altri dello stesso segno. Sua la rete che ha consentito al Genoa di raddrizzare contro la Reggiana una barca sino a quel momento  alla deriva contro gli scalpitanti emiliani già giustizieri del Monza nel turno d’esordio di Coppa Italia.

Gudmundsson ha poi dato al Genoa il passaporto per il terzo turno, ma ad avviare le pratiche ci ha pensato lui, il Ridgeciano felice.

“E’ stato emozionante- dice su Pianeta Genoa – perché arriva dopo il lungo infortunio”. Una dedica la riserva senz’altro a quell’Alberto Gilardino che ha creduto e crede in lui: “conosce le mie qualità e mi dice cosa fare, sul campo mi lascia libertà quindi posso fare quello che mi piace”.

E a lui piace da morire il gol. Lui si  diverte così. Il Genoa, quando il giochetto gli riesce, pure.  

Serie A

Milan, Gullit: “Serve ritrovare il dna rossonero”

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Milan

Il Milan sta affrontando un periodo difficile, tra difficoltà in campo e la perdita di identità. L’ex giocatore Ruud Gullit ne parla a La Gazzetta dello Sport.

In previsione del match Napoli-Milan di domani sera 30 Marzo alle 20:45, l’ex calciatore olandese Ruud Gullit ha sentenziato, con parole dure, il club rossonero, al momento situato sull’orlo di un precipizio.

Ha difatti analizzato, in un’intervista con La Gazzetta dello Sport, la nuova rosa milanista, ora decisamente in gravi condizioni rispetto a quella dei tempi d’oro dell’omonima partita – scudetto Napoli-Milan del 1988.

Le sue parole sono state:

“Niente Champions? Sarebbe un disastro. Il Milan è indietro e la rincorsa sarà dura, ma ce la può ancora fare”.

Parole dure e momenti nostalgici per Gullit

Gullit ha poi continuato l’intervista, tra una domanda e l’altra, sia ad analizzare la situazione attuale del mercato calcistico, sia a rivivere, con parole nostalgiche, il passato glorioso della sua ex squadra rossonera.

Ecco le dichiarazioni:

  • DELUSIONE :

“Questa stagione mi ricorda quella del Chelsea, un’altra squadra che in questo momento è un enigma. Non ho capito che calcio vogliano fare. Non ha trovato la direzione giusta: la rosa è forte, soprattutto dopo il mercato di gennaio. La Supercoppa sembrava aver risolto i problemi, ma non ha trasmesso una reale sicurezza al gruppo”.

 

  • COME IL PSG:

“La ricetta per uscire da questa situazione, per Gullit, va presa dal PSG: “Ha smesso di comprare stelle e ha preso Luis Enrique, che ha una filosofia di gioco brillante, valorizzando il settore giovanile. Anche il Livepool ha sostituito Klopp con Slot che ha la stessa filosofia. Il Milan deve ritrovare il proprio dna. Il successo non si può comprare, ma va cercato con il lavoro e le scelte giuste”.

 

  • CONTE O ALLEGRI?:

“Non so quale sia la scelta giusta. Conta prendere un allenatore che si adatti all’identità, come l’Inter che ha Inzaghi che ha un sistema chiaro. Il Milan deve riscoprire il dna e trovare un indirizzo in dirigenza prima ancora di pensare all’allenatore”.

Milan

  • REIJNDERS:

“Le ultime stagioni sono state incredibili, ci sta esaltando. Lo conosco dai tempi delle giovanili all’Az Alkmaar. Sono molto orgoglioso dei progressi che ha fatto. È diventato un top a livello mondiale segnando tanti gol e giocando alla grande con continuità”.

 

  • NAPOLI-MILAN:

“Non ero mai stato a Napoli. Sabato, prima della partenza, ero perplesso perché noi giocatori e lo staff tecnico eravamo su un aereo, mentre su un altro più piccolo c’erano diversi addetti alla sicurezza e… il cibo. Occupammo tutto l’ultimo piano, blindato dalle nostre guardie del corpo e solo loro potevano avvicinarsi al cibo che veniva cucinato dai cuochi che erano partiti con noi. C’era la paura che qualcuno potesse mangiare qualcosa di non buono e poi non potesse giocare. Allo stadio ci hanno tirato qualsiasi oggetto. Maradona? Era un campione pazzesco. Fu eccezionale anche il pubblico che dopo quel successo ci applaudì. Indimenticabile. Un’altra impresa domenica? Spero finisca allo stesso modo, ma non sarà facile”.

 

  • PALLONE D’ORO:

“Per anni ho sostenuto in modo silenzioso il partito sudafricano che lottava contro l’apartheid. Quando vinsi lo dedicai a Mandela che era in carcere. In Italia la sua vicenda non era conosciuta e molti non sapevano chi fosse. Quando l’ho incontrato in Sudafrica, mi disse che aveva temuto che sarei stato punito. Le sue parole sono state emozionanti”.

 

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Serie A

Cagliari, Nicola: “Dobbiamo vincere, ma ci saranno anche altri nove match. Coman? Lo porterò”

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Cagliari, Nicola

Il mister del Cagliari Davide Nicola ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di domani delle 12.30 contro il Monza.

A seguire la conferenza stampa del mister rossoblù.

Cagliari, le parole di Nicola

I tre infortunati sono abili e arruolabili?
“La sosta in certi momenti serve per staccare dalla prestazione emotiva e mentale, specie dopo quella di Roma. Alcuni giocatori hanno potuto recuperare, vedi Luvumbo, Zappa e Coman. Il rumeno stringerà i denti e lo porterò. Vedremo come impiegare Zappa e Luvumbo”.

Che riferimenti può dare la gara dell’andata a Monza?
“Nesta ha un suo modo specifico di stare in campo. Il Monza è una squadra con elementi di esperienza, ma anche giovani. Chiaro che la posizione di classifica è problematica. All’andata c’era Bocchetti e qualcosa è cambiato. Abbiamo analizzato bene quella gara, ci sono elementi della quale tenere conto. Anzitutto voglio la prestazione, la strategia, e cercare di sfruttare errori loro. Nesta? E’ stato un grandissimo giocatore, conosce il calcio e sa come si lotta per tutti gli obiettivi. Il Monza bada al sodo, molto concreta, sa metterti in difficoltà”.

Quanto è cresciuto Prati nell’ultimo periodo, e cosa chiedi a Piccoli in quest’ultima fase del campionato?
“Come dice Ancelotti: una squadra che ha qualità, ma non spirito di sacrificio non raggiunge gli obiettivi. Piccoli ha un ottimo motore, a lui piace liberare la sua grande forza in aiuto alla squadra. E’ giovane e so di potergli chiedere maggiore sacrificio. A parte lui ci sono anche altri giovani come Adopo e Obert che devono costruirsi una carriera, idem Felici e Luvumbo. Abbiamo giocatori giovani che devono essere messi in condizione di esprimere il loro potenziale. Prati è tornato a partire dal primo minuto, è un bene per noi”.

Abbiamo rivisto il 3-5-2 dopo un po’ di tempo. Che differenze ha trovato in termini di efficacia?
“Abbiamo iniziato con la difesa a tre, modificabile in base all’avversario. Siamo passati anche alla difesa a quattro con l’inserimento di un terzino come Palomino, che ha le capacità da centrale. Tutto ciò in base alle caratteristiche dell’avversari: lo spartito è sempre quello, noi non ci leghiamo al modulo. Siamo sette mesi che lavoriamo così, ai ragazzi piace”.

E’ una partita da vincere a tutti i costi?
“Ci saranno anche altre nove partite. Vogliamo raggiungere il prima possibile l’obiettivo. La squadra sa di avere i mezzi per farlo. Per me la partita che arriva è sempre la più importante per cercare di ottenere il massimo dei punti. Noi giochiamo per vincere. Sarà una partita importantissima anche per loro”.

Cagliari

Quanta pazienza servirà? Gaetano è migliorato?
“In queste due settimane l’ho visto inserito nel contesto. Ho visto nel suo sguardo la voglia e la motivazione. Stiamo gestendo bene il suo problema fisico, ma sarà necessario dosarlo con pazienza. Pazienza? Anzitutto servirà la prestazione, noi abbiamo punti di forza, così come loro. Il desiderio sarà quello di farla nostra. La calma servirà perchè ci saranno novanta minuti a disposizione. Servirà capacità di gestire, ma non rallentare il gioco”.

Il cinismo sotto porta può essere allenato, o riguarda il puto istinto del giocatore?
“Non si può allenare, ognuno ha i propri tempi di apprendimento al riguardo. Tutti hanno personalità, ma non tutti possono avere serenità nel lavorare in un determinato ambito. Bisogna dare fiducia e consapevolezza, e soprattutto il lavoro non deve smettere mai”.

Come vede il Cagliari in questo momento?
“Nel momento giusto per raccogliere i frutti di questi mesi di lavoro. L’equilibrio e la capacità di miglioramento ci hanno portato a questo punto. Ma non voglio mettere una pressione che non porti frutto. Abbiamo giocatori che devono ancora maturare, ma che giocano con l’obiettivo di migliorare se stessi”.

Situazione dei nazionali?
“Mina ha giocato solo 35 minuti, ed è tornato in buona forma. Non siamo in tanti li dietro, dunque abbiamo bisogno di tutti. Obert? Ha un problemino al pube che si è riacutizzato. Ora vedremo dalla prossima gara se sarà disponibile”.

Quanti punti servono per la salvezza?
“Evito di fare delle ipotesi. Dobbiamo stare ancorati al presente. Penso se ne potrà parlare a due partite dalla fine”.

Quanto è importante l’uso dei dati e statistiche per la preparazione delle gare?
“Utilissimi. Ti consentono di non basarti solo sull’istinto. Ti consentono di lavorare in maniera capillare”.

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Serie A

Juventus-Genoa, le ultimissime sulle formazioni

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Juventus-Genoa

Juventus-Genoa, incontro vallido per la 30^ giornata di Serie A 2024/2025: le probabili scelte di Igor Tudor e Patrick Vieira.

La Serie A torna con Juventus-Genoa, che è sicuramente la gara che verrà guardata con maggior curiosità. In casa bianconera, infatti, non ci sarà più Thiago Motta a guidare la squadra dalla panchina, bensì Igor Tudor che cambierà modulo e idee tattiche alla ricerca di una svolta principalmente mentale nella corsa al 4^ posto che vale l’accesso alla prossima Champions League.

Svolta che invece c’è stata da tempo nella stagione rossoblu, con Patrick Vieira che, subentrando ad Alberto Gilardino ha portato solidità e soprattutto tanti punti chiave nella corsa per non retrocedere.

Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.

Juventus-Genoa

LA DELUSIONE DELLA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La designazione arbitrale

ARBITRO: RAPUANO

ASSISTENTI: TOLFO – DEI GIUDICI

IV: AYROLDI

VAR: AURELIANO

AVAR: MERAVIGLIA

Juventus-Genoa, le probabili formazioni

JUVENTUS (3-4-1-2): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Renato Veiga; Weah, Thuram, Douglas Luiz, Cambiaso; Koopmeiners; Vlahovic, Kolo Muani. Allenatore: Tudor

GENOA (4-3-2-1): Leali; Sabelli De Winter, Vazquez, Matturro; Frendrup, Masini, Badelj; Zanoli, Malinovskyi; Pinamonti. Allenatore: Vieira

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