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Serie A

Genoa, Gilardino: “Dopo Monza vogliamo vincere. Retegui al 90% non ci sarà”

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Il mister del Genoa, Alberto Gilardino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match Genoa-Juventus in programma Venerdì alle 20:45.

Genoa, le parole di Gilardino

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Di seguito le parole del mister del Genoa Alberto Gilardino:

Come hai visto la squadra in vista della Juventus?

“La squadra è incazzata, arrabbiata. C’è voglia di rivalsa e voglia di affrontare questa gara con orgoglio e ardore agonistico, pensando che sia una grande occasione”.

Oltre a Strootman ci sarà qualche assenza?

Retegui ha avuto un problema a Monza. Lo abbiamo valutato in questi giorni ma al 90% non sarà della gara“.

Come valuta la caduta di Monza?

Le cadute in un percorso di crescita ci stanno. Una squadra come la nostra, per come è stata allestita e per le tempistiche con giocatori giovani e che hanno giocato poco insieme, ha bisogno di pazienza e di equilibrio. Sono determinanti per il prosieguo della stagione.

Domani incontriamo una squadra di grande struttura fisica in tutti i reparti ma, come detto prima, per noi è una grande occasione. Vogliamo giocarci questa partita sì arrabbiati, ma lucidi e determinati. Consapevoli di cosa dobbiamo fare dentro la gara”.

Hai tutti gli altri giocatori come Messias e Gudmundsson: possono reggere, dopo Monza, dall’inizio?

“Sto valutando e pensando. Farò valutazioni sugli undici ma soprattutto sulla panchina. C’è bisogno di tanta corsa, duelli fisici e qualità. Il pensiero non va all’inizio ma in tutta la gara. Chi verrà in panchina dovrà farsi trovare pronto. Mi aspetto sempre di più da quelli che entrano. Sono le valutazioni che sto facendo”.

Bani sta bene e sarà della partita?

“Può essere della partita. Sarà la prima dopo un lungo periodo. Si è allenato ed è carico come tutti quelli che scenderanno in campo. C’è la volontà di fare la partita, come abbiamo fatto sempre. A parte la Fiorentina, ce la siamo sempre giocata sia in casa che fuori.”

 Domani ci sarà (di nuovo) il tutto esaurito.

“Son sicuro che ci saranno 35mila genoani veri. Di questo sono sicuro. Abbiamo tanto bisogno del loro supporto e non ce lo hanno mai fatto mancare. Noi cercheremo di farli felici con la prestazione. E’ quello che chiederò ai ragazzi: quella voglia di vincere un duello, di avere personalità e coraggio”.

Nel 2016 avete battuto la Juventus.

“E’ un’altra Juventus, ma soprattutto è un altro Genoa. Mi baso sulla quotidianità. Mi baso su chi alleno e sui ragazzi che alleno. Mi baso su questa Juventus e sul lavoro che sta facendo Allegri. Sarà una partita importante come lo saranno le successive. Dovremo essere bravi a interpretarla nel modo migliore”.

Senza Retegui, giocherete col falso nove?

“C’è qualcosa non da inventare, ma da creare. La volontà è mettere nelle condizioni i giocatori che ho a disposizione. Ci sarebbe Ekuban, ma anche lui non ha i novanta minuti. Ho delle varianti e le sto valutando. So che se iniziamo a lanciare contro di loro non ne prendiamo una. La mia intenzione è proporre e giocare al calcio. E’ questa la peculiarità di questa squadra. Ci sono poi valutazioni, da Malinovskyi più alto, Albert più basso, Puscas. Vedremo”.

Pensi che Allegri possa cambiare il suo metodo di giocare?

“Loro, pur difendendo a cinque, costruiscono a quattro o a tre. Può essere che a seconda degli interpreti possa cambiare qualcosa, ma non penso a degli stravolgimenti”.

Le critiche?

“Credo che le critiche fanno parte del percorso. Ho letto una frase in questi giorni: la via della virtù e della gloria è irta di difficoltà. E questa frase mi ha colpito e rispecchia tutta la mia carriera, da giocatore e da allenatore.

Sicuramente sono responsabile. Mi assumo queste responsabilità e preferisco riceverle io piuttosto che i giocatori. Se uno deve parlare in un certo modo, è meglio lo facciano di me. Però penso che il tifoso genoano vero, non i gufi o i maligni, sarà presente domani.

I 35mila che saranno presenti allo stadio saranno quelli veri e non i cosidetti ‘leoni da tastiera’, che magari insultano o dicono cose poco carine. Siamo nell’era tecnologica e bisogna essere lucidi per capire chi ti parla dall’altra parte.

E’ un momento importante della mia carriera perché sono l’allenatore di un grande club. Nessuno mi aveva chiesto di vincere il campionato o andare in Champions, c’è la volontà di fare meglio però calma e cautela con i giudizi”.

I cambi tardivi?

“O lascio dentro giocatori che hanno i crampi e si sistemano. Si sta parlando del nulla. Se Messias sono due gare che sta giocando è normale che vada sostituito, stessa cosa per Malinovskyi. Retegui ha sempre giocato in Argentina, è arrivato qua e ha sempre giocato ma poi si è fermato per poi rientrare.

Sono tutte dinamiche che chi le vive, e le vivo io, può capire. Quello che dico è che da parte mia c’è la volontà di capire tutti. E ho dimostrato anche di dare fiducia a tutti. Ora è il momento delle risposte. E’ il momento in cui dobbiamo svoltare“.

Serie A

Juventus, Weah verso il recupero: i dettagli

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Juventus

Timothy Weah è sulla via del pieno recupero. Sospiro di sollievo per la Juventus, visto che l’infortunio sembra non destrare più preoccupazione: i dettagli.

Contro il Como, alla prima giornata di campionato, la Juventus ha da subito fatto i conti con gli infortuni che rischiavano d’intasare l’infermeria. Lesione di basso grado al bicipite femorale della coscia destra per l’esterno, al quale si era aggiunto Khephren Thuram. Entrambi costretti ad alzare bandiera bianca.

Juventus, aggiornamenti dall’infermeria

Juventus

Weah sembra del tutto recuperato. Il percorso riabilitativo si può definire concluso, visto che è in programma un inserimento in gruppo già nei prossimi giorni. Propedeutico al suo ritorno in campo nella partita di Empoli, in programma Sabato 14 alle ore 18:00. Thiago Motta può tirare un sospiro di sollievo.

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Serie A

Capello: “L’Italia? Spalletti li ha cambiati”

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Fabio Capello, Inter

L’ex ct della Nazionale ha rilasciato alcune dichiarazioni sul campionato e sulla gara vinta dall’Italia ieri sera. Leggi con noi le parole di Capello.

Capello, intervenuto a Radio Deejay, ha voluto omaggiare il lavoro svolto di Spalletti dopo il successo per 3-1 contro la Francia. L’ex Ct ha avuto modo anche di affrontare il tema Serie A e in particolare le vicende legate al club rossonero.

Capello

Le parole di Capello

L’Italia vista ieri.

“I giocatori si sono visti liberi, responsabilizzati, non messi sui binari come era accaduto in Germania. Si è visto un altro tipo di spirito e di volontà: erano confusi in Germania, troppe parole e troppe chiacchiere. Spalletti l’ha detto prima della partita e si è visto in campo: bella reazione dopo lo svantaggio, soprattutto hanno messo in evidenza le difficoltà della Francia nel difendere. Milan docet”.

Le difficoltà di Mbappé.
“Quello non è il suo ruolo, a lui piace arrivare in velocità e vedere la porta. Purtroppo la Francia ha troppi attaccanti, beati loro, e lo fanno giocare da centravanti”.

Su Thuram.
“Secondo me dovrebbe sacrificare uno a sinistra, con Thuram in area”.

La crisi Milan

La questione Theo e Leao.
“No, non mi sarebbe sembrato il caso. La società doveva intervenire dicendo che l’allenatore non si tocca, ma con i giocatori deve intervenire l’allenatore: ha il ruolo più importante, è lui che deve ricreare la sintonia”.

Fonseca arriverà a Natale?
“Visto oggi, è difficile. Però spero di sì, deve avere il tempo di far capire le proprie idee: ha dimostrato forza e personalità lasciandoli fuori, ora deve farlo facendogli capire che giocando senza aiutare in fase difensiva non si va da nessuna parte”.

La corsa per lo scudetto.
“L’Inter con differenza. La scommessa può essere il Napoli con Lukaku, ho visto che stanno facendo delle cose molto interessanti. La Juve l’avrei detta dopo le prime due partite, adesso aspettiamola”.

Le otto partite di Champions League quanto condizioneranno?
“Le coppe europee saranno fondamentali per raggiungere gli obiettivi, soprattutto conterà la forza delle rose che ognuno ha. Da questo punto di vista, l’Inter è nettamente migliore di tutte le altre”.

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Serie A

Venezia, Di Francesco: “Oristanio affaticato. Su Busio…”

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Venezia, il nuovo allenatore Eusebio Di Francesco

Il tecnico del Venezia, al termine dell’allenamento, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Leggi con noi le parole di Di Francesco.

Di Francesco, al termine dell’allenamento congiunto con il NK Tabor Sezana, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della gara con il Milan. Il tecnico si è soffermato sulla buona prestazione offerta da Busio e sull’infortunio di Oristanio.

Venezia, Di Francesco, Busio

Venezia, le parole del mister

L’ allenamento.
“Una sgambata che mi ha dato la possibilità di vedere giocatori che hanno giocato meno e fargli crescere anche la condizione. Questa settimana abbiamo fatto un buon lavoro in generale, fra cui questa partita per completare la settimana in vista del prossimo impegno con il Milan. Sapendo che dovranno rientrare gli 8 Nazionali, dei quali dovremo valutare le condizioni”.

Su Busio.
“Sì sono contento. Anche io mi aspettavo di vederlo meno reattivo e pronto, invece sia negli allenamenti che in questa partita ha dimostrato di essere un giocatore che potrà essere a disposizione già dalla prossima partita, augurandoci che poi questa settimana vada tutto bene”.

Le indicazioni sui singoli.
“Abbiamo fatto giocare dall’inizio anche Schingtienne, ha grandi prospettive e grande aggressività. Deve sì migliorare dal punto di vista tattico, ma devo dire che ha una buona predisposizione al lavoro. Anche Sagrado è stato meno timido rispetto alle prime occasioni. Questo è importante: i ragazzi devono avere coraggio, glielo chiedo sempre. Oggi ha avuto ottime iniziative, al di là del gol e dell’assist che ha fatto“.

La posizione di Busio.
“Come gli dicevo io ad un certo punto andava davanti alle punte. Si è mosso bene, credo che possa interpretare bene e con facilità sia il ruolo di mezzala che di trequartista. Ha le caratteristiche per farlo, è un giocatore moderno che sa ricoprire più ruoli“.

Il morale.
“Siamo legati ai risultati, ma sappiamo che l’obiettivo non è iniziale, ma finale. In quest’ottica dobbiamo continuare a lavorare e crescere dalle partite che abbiamo affrontato. Sicuramente avremmo meritato di più, ma lavoriamo sulla nostra crescita e sulla maturità. Dobbiamo migliorare, ma ho visto anche tanti aspetti positivi”.

Gli indisponibili

Su Yeboah.
“Più che per un fattore numerico, proprio per le caratteristiche. Le caratteristiche di determinati giocatori sono importanti. Guardate la partita con il Torino: avere giocatori che possano spaccare la partita puntando l’uomo è importante per il Venezia. Non averlo quindi è una scocciatura, purtroppo è dovuto andare in allenare nonostante non avesse ancora raggiunto la nuova squadra. Mi auguro di averlo in buona forma“.

Su Svoboda.
“Aveva un problemino, ma è rimasto fuori per precauzione e per delle terapie da svolgere. Non ha grossi problemi, ha lavorato fino a ieri con la squadra. Dandogli un giorno in più a volte si recupera meglio”.

Su Oristanio.
“Sì, aveva un po’ di fastidio, si toccava sempre. Poi ad un certo punto l’ho visto un po’ affaticato, aveva questo problemino ed allora ho preferito mettere un giocatore che avesse più serenità nel giocare. Era una partita vera, questi ragazzi sono venuti qua per farsi vedere e sono stati bravi loro”.

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