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Genoa, Gilardino: “Non mi piace allenare a mercato aperto, sono felice sia finito. Siamo corti a sinistra, dovrò adattare”

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Genoa, Gilardino

Alberto Gilardino ha parlato alla vigilia della sfida casalinga tra Genoa e Hellas Verona. L’allenatore si è soffermato su mercato e avversario.

Il Grifone si prepara a tornare davanti al proprio pubblico per dare continuità alla bella vittoria di Monza. La volontà è quella di portare a casa i 3 punti, avversario ostico.

Genoa, le parole di Gilardino

Anzitutto sono felice che sia chiuso il mercato. Quando ci sono settimane e giorni dove si parla di giocatori in entrata e uscita, non è mai semplice per nessuno. Ho visto anche le interviste di altri giocatori: non è un alibi, ma una realtà costante. Sono felice di questo e sono felice dei giocatori che sono arrivati.

Molto contento e molto felice di chi è arrivato e di chi è rimasto dalla passata stagione. Naturalmente c’erano la voglia e l’intenzione di completare la rosa in alcuni reparti dove in questo momento siamo naturalmente carenti a livello numerico, però così non è stato. Da una parte c’è la felicità di avere questo gruppo, dall’altra il rammarico per non essere riusciti a completare la rosa. Parlo della posizione di quinto ed esterno sinistro nelle rotazioni con Martin e parlo di un difensore centrale.

Con la società ne parlavo nell’ultimo mese, anche perché Marcandalli è stato fuori diverso tempo, Matturro non è ancora rientrato e purtroppo abbiamo Bani e Zanoli con problemi. Erano state fatte valutazioni in tale direzione, ma così non è stato. Ora bisogna pensare a chi c’è ora e questo gruppo deve dimostrare quello che ha fatto in queste settimane. Deve mantenere questo spirito e questo tipo di sentimenti“.

Bani Parma

Mattia Bani, Genoa

Le carenze di cui parlava potranno vedere arrivare un aiuto dal mercato degli svincolati o per il momento è un discorso chiuso?

“Capitemi bene: prima parlavo di carenze perché ad oggi abbiamo Zanoli, Sabelli e Norton-Cuffy che sono tre quinti a destra e Martin che è un quinto a sinistra. Della rosa e dell’adattabilità dei giocatori nella rosa che ho non mi sono mai lamentato, mai ho avuto alibi e non mi interessa nulla. Anche perché ho adattato giocatori in tutti i ruoli e sinceramente non è un problema.

Per la risposta alla domanda credo di no, assolutamente no. Il mio pensiero ad oggi comprende anche gli infortuni. Ad oggi ho Sabelli e Martin disponibili, purtroppo Zanoli e Norton-Cuffy con problemi. Dobbiamo tenere botta domani per l’ultima partita prima della sosta e poi recuperare più giocatori possibili”.

Come stanno Bani e Zanoli? Saranno recuperabili per Roma e Venezia? E come stanno Miretti, Matturro e Ankeye?

“Questi saranno i giocatori che non saranno convocati domani. Miretti sta lavorando a parte assieme a Matturro e mi auguro che già dalla prossima settimana possa in parte aggregarsi al gruppo, in parte e facendo sempre lavori personalizzati. Per Matturro serve qualche giorno in più, ma siamo in dirittura d’arrivo.

Ankeye al momento non è ancora col gruppo: stiamo aspettando che i dottori facciano le loro valutazioni per il reinserimento in squadra. Zanoli ha rimediato un problema che lo lascerà fuori per ancora un po’ di tempo, Bani credo ci sarà la possibilità di recuperarlo velocemente”.

genoa

Gradinata Nord Genoa

Visto che tutti gli allenatori si sono lamentati nelle settimane precedenti del calciomercato, come categoria avete pensato di muovervi visto che sembra che siamo andati un po’ oltre il limite?

“Ad oggi non ne abbiamo parlato, ma se ci sarà l’opportunità di discutere per andare in una direzione che ci porti dei vantaggi, sarà fatto. Non è assolutamente semplice per noi allenare dei giocatori o addirittura farli giocare in campionato per vederli ceduti dopo tre giornate. Soprattutto a livello motivazionale verso i giocatori, che sanno di essere ceduti o vogliono essere ceduti”.

Quanto può crescere questa squadra rispetto a quanto visto finora? A che punto siete al netto delle carenze?

“DNA e ossatura credo che si siano visti in queste prime partite di stagione e dobbiamo darci soprattutto degli obiettivi singoli, di squadra e di crescita. Quanta sarà la crescita lo dimostreranno campo, settimane e quotidianità nel miglioramento personale di ogni giocatore e del gruppo. Lo diranno gli allenamenti, le partite e i giorni che staremo assieme. Sarà determinante e fondamentale. Come detto già in ritiro, rispetto alla scorsa stagione partiamo con un’ossatura di giocatori (mentre l’anno scorso ne avevamo sicuramente meno) e con un anno di lavoro alle spalle”.

Aprendo la parentesi sulla gara col Verona, potresti cambiare qualcosa a livello tattico o ripartirete dalla vostra idea?

“L’idea che ho sempre voluto fare passare alla squadra – e credo che loro siano stati bravi, già l’anno scorso – è il poter iniziare la gara in un modo ed essere bravi tatticamente a modellarci dentro la partita. Il cambiare completamente rispetto ad inizio partita e cambiare come interpreti e strategia di squadra.

Domani incontriamo una realtà e una squadra che da sei campionati consecutivi è in Serie A e per tre stagioni nelle ultime cinque ha ottenuto risultati importanti posizionandosi dall’undicesimo al tredicesimo posto. Va mantenuto il rispetto per queste squadre, vanno mantenute alta attenzione e mentalità. Nello stesso tempo, domani sera chiediamo nuovamente aiuto al nostro popolo: abbiamo bisogno del loro supporto e appoggio.

Non sarà una gara semplice, dovremo mantenere grandissima attenzione mentale ed essere bravi a determinare dentro la partita, ma soprattutto a leggere che tipo di partita sarà. Dovremo capire i momenti e i tempi della partita, bravi a determinare quando ne avremo la possibilità coi nostri giocatori di maggiore qualità e fisicità”.

Genoa, Pinamonti

Domani ci sarà l’esordio di Pinamonti anche al Ferraris. Cosa si aspetta da lui domani?

“Andrea è un ragazzo molto maturo, un grande professionista, e si è inserito subito all’interno del gruppo con grande umiltà, dedizione e sacrificio. Questo viene rispettato dal gruppo. Rispecchia la gara che ha fatto a Monza, dalla quale è uscito stremato. Dobbiamo cercare di metterlo nelle migliori condizioni, ma lui sicuramente fa gol, sa giocare per la squadra e sacrificarsi in fase difensiva”.

Ascoltando la sua conferenza stampa, le faccio una domanda che spesso mi chiede di farle un mio amico, professore di filosofia. Lei è come Diogene: cerca prima l’uomo e dopo il gioco sul campo…

“Diciamo che è la mia volontà e il mio rapporto con la squadra. Credo molto nelle persone. La seconda domanda che faccio ai miei dirigenti, forse quella più importante e in cui credo molto oltre all’aspetto tecnico, è che persona sia, che uomo abbiamo di fronte, che trascorso ha quel giocatore. Anche nella scelta dei ragazzi ci sono scelte oculate e importanti per andare a formare e fortificare un gruppo”.

A questo punto toccherà a te e allo staff cercare la fantasia, altrimenti sarà difficile. Lei ha sempre detto che con undici avanti e undici dietro e una squadra corta, difficilmente subirete…

“Dovrò essere molto bravo assieme allo staff a cercare di mettere i miei giocatori nelle condizioni migliori esaltando le loro caratteristiche. È essenziale e fondamentale. Quando si parla di esaltare, se ne parla all’interno di un contesto di gioco, di un contesto tattico, all’interno di un gruppo. Ho scelta sia in mezzo al campo sia davanti, ad oggi purtroppo non molta causa infortuni. C’è possibilità di lavorare in un certo modo e di cambiare all’interno di una partita. Questo è il mio modo di valutare”.

A livello di calciomercato, di più non si poteva fare. Ieri sera a mezzanotte ero contento di aver tenuto Frendrup, perché il mercato non sembrava nelle mani dei dirigenti e della direzione tecnica, ma in mano ad altri, addirittura fuori dall’Italia…

“Io ho avuto il tuo stesso pensiero ieri sera a mezzanotte: ero felice che non fosse stata toccata la mia squadra e non fosse andato via nessuno. Rispetto a quanto detto all’inizio, sono contento dei ragazzi che sono arrivati perché possono portare qualcosa all’interno del gruppo, sia a livello tecnico sia umano. Ora c’è solo da pensare al lavoro, al miglioramento e a come sono arrivati i risultati in queste due partite e come sono arrivati nella scorsa stagione. Dobbiamo pensare a quello.

Ogni settimana in cui prepariamo la partita, il nostro pensiero, anche prima di andare a dormire, sarà ricordarci come i risultati sono arrivati e cosa abbiamo fatto perché potessero arrivare. In questa squadra, io in primis, non possiamo permetterci di abbassare l’attenzione”.

genoa gilardino

supporter’s Genoa during Italian soccer Serie B match Genoa CFC vs Ternana Calcio at the Luigi Ferraris stadium in Genoa, Italy, March 12, 2023 – Credit: Danilo Vigo

Rivendendo l’Inter ieri sera, è tornato alla mente il vostro 2-2 all’esordio con l’Inter…

“Ieri sera sul divano ho ripercorso mentalmente la nostra partita contro i campioni dell’Inter. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Noi siamo quelli, se manteniamo questo genere di mentalità siamo – e possiamo essere – quelli. Possiamo farlo”.

C’è tanta fiducia da parte della gente nei suoi confronti e nei confronti della squadra. Sembrava che l’unico che sapesse che qualcosa sarebbe successo sul mercato era lei. Pur senza le stelle, la squadra girava già nelle amichevoli estive…

“È il segnale che i ragazzi lavorano e sono tutti dentro, con voglia di mettersi in mostra. Sono convinto anche chi non lo ha potuto fare, come Marcandalli o Matturro o Miretti arrivato con questo problemi. Quando avrò tutti a disposizione, sono convinto e sicuro ci daranno una grandissima mano”.

Genoa

Genoa

A fine mercato sono rimasti Accornero, Masini, e da inizio ritiro hai lavorato anche con Ekhator e Honest. Che idee hai per loro in questa squadra? Li potremo vedere in questa stagione?

“Sono giocatori del Genoa, fanno parte della nostra squadra e si sono allenati sempre con noi. Sono ragazzi professionisti, che ogni volta in allenamento danno tutto e tengono alto il livello dell’allenamento. Valuterò e trattò le mie conclusioni settimana dopo settimana. Come avete visto in questi anni, non ho avuto preclusioni per nessuno – o quasi nessuno – in termini di vederli giocare e farli esordire.

Stessa cosa vale per Ekhator e Honest. Colgo l’occasione anche per fare i complimenti alla Primavera. Sono felice perché tanti ragazzi vengono con me e con noi in prima squadra. È importante che anche sotto, oltre al rapporto che c’è tra noi, ci sia questo rapporto e questo scambio di giocatori”.

Serie A

Serie A, dove vedere la 28^ giornata in streaming gratis su DAZN e Sky

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Serie A, DAZN

Il palinsesto completo per seguire in TV la 28^ giornata del campionato di Serie A: ecco dove vedere i match sulle piattaforme di DAZN o SKY.

La Lega Serie A ha reso noti anticipi e posticipi del campionato dalla 1^ alla 30^ giornata (con relativa programmazione televisiva). Ecco dove vedere le partite in tv sulle piattaforme di DAZN o SKY.

Di seguito il palinsesto completo.

Serie A, Sky DAZN

Serie A, il palinsesto televisivo per la 28^ giornata

Cagliari-Genoa (venerdì 7 marzo, ore 20.45) [DAZN]
Como-Venezia (sabato 8 marzo, ore 15.00) [DAZN]
Parma-Torino (sabato 8 marzo, ore 15.00) [DAZN]
Lecce-Milan (sabato 8 marzo, ore 18.00) [DAZN]
Inter-Monza (sabato 8 marzo, ore 20.45) [DAZN/Sky/NOW]
Verona-Bologna (domenica 9 marzo, ore 20.45) [DAZN]
Napoli-Fiorentina (domenica 9 marzo, ore 15.00) [DAZN]
Empoli-Roma (domenica 9 marzo, ore 18.00) [DAZN/Sky/NOW]
Juventus-Atalanta (domenica 9 marzo, ore 20.45) [DAZN]
Lazio-Udinese (lunedì 10 marzo, ore 20.45) [DAZN/Sky/NOW]

Dove vedere la Serie A in TV e in streaming gratis?

I programmi di Sky Sport e Sky Calcio sono visibili in streaming su SkyGo e relativa app, per i soli abbonati.

I programmi di DAZN sono visibili in streaming per i soli abbonati al servizio.

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Serie A

Napoli, Billing o Gilmour? Il dilemma di Conte

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Conte si trova di fronte a un dubbio per Napoli-Fiorentina: scegliere tra la qualità di Gilmour e la fisicità di Billing. Chi partirà titolare?

Fino a poche giornate fa, il principale problema dei partenopei era la rosa corta. Ora, però, lo scenario, così come il racconto della storia, è cambiato improvvisamente, portando con sé nuove dinamiche che fino a poco tempo fa sembravano impensabili.

L’infortunio di Zambo Anguissa, costretto ai box a causa di una lesione distrattiva al soleo rimediata dopo Como-Napoli, ha rimescolato le carte a centrocampo. Il camerunese resterà fuori fino alla fine di marzo, con il rientro previsto dopo la sosta, in occasione della sfida contro il Milan del 30 marzo.

gilmour napoli

Billy Gilmour of Brighton & Hove Albion warms up ahead of the Premier League match Everton vs Brighton and Hove Albion at Goodison Park, Liverpool, United Kingdom, 17th August 2024
Premier League Everton v Brighton and Hove Albion
(Photo by Cody Froggatt/News Images)

Contro l’Inter Conte aveva già fatto la sua scelta a centrocampo

Arrivato a gennaio dal Bournemouth, Billing ha inizialmente faticato ad ambientarsi, ma ha sfruttato al meglio le occasioni concesse da Conte. Titolare a Como per preservare Anguissa, ha impressionato per fisicità e qualità tecnica, confermandosi poi decisivo al Maradona con il gol dell’1-1 che ha infiammato Fuorigrotta.

Se il danese è stato l’arma a gara in corso, contro l’Inter Conte ha puntato su Gilmour, preferendo il palleggio alla fisicità. Lo scozzese, schierato mezzala destra, ha dato ordine e intensità, affiancando Lobotka nella gestione del gioco e dimostrando di essere una risorsa preziosa. Uscito tra gli applausi per far posto proprio a Billing, che pochi minuti ha segnato il gol del pareggio.

Napoli Billing

Napoli-Fiorentina, chi sarà il titolare?

Con Napoli-Fiorentina ormai alle porte, Conte si trova di fronte a un bel rebus: chi schierare titolare domenica?

La palla passa al tecnico, chiamato a decidere se affrontare i viola con un centrocampo più votato al palleggio, puntando su Gilmour, o se invece optare per un approccio più fisico, scegliendo Billing. Una scelta difficile, considerando quanto visto nella sfida contro l’Inter. Le statistiche sembrano dare leggermente più chances allo scandinavo come titolare.

 

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Serie A

Juventus, si rivede Kalulu: sarà lui l’uomo in più?

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La vittoria della Juventus sull’Hellas Verona ha portato tanti segnali di ripresa della squadra, uno su tutti però è il rientro in campo di Pierre Kalulu.

Il francese è entrato al 71′ al posto di Federico Gatti ed è stato accolto da un applauso scrosciante da parte del pubblico dell’Allianz Stadium. Può essere l’uomo in più per il finale di stagione?

Juventus, con Kalulu la corsa Scudetto è riaperta

I tanti infortuni che hanno caratterizzato la stagione dei bianconeri hanno sicuramente influenzato il morale e i risultati della squadra. Tra quelli più impattanti c’è stato quello di Pierre Kalulu, assente dal match di Napoli del 25 gennaio.

Il francese ex Milan ha saltato sia i playoff di Champions League contro il PSV sia il quarto di finale di Coppa Italia contro l’Empoli, inoltre non ha preso parte nemmeno agli impegni contro EmpoliComoInter Cagliari per un totale di 7 partite.

Juventus kalulu

La sua assenza nel momento più delicato della stagione si è fatto sentire ma, una volta tornato a pieno regime, è pronto a caricarsi la difesa sulle spalle e magari arrivare a un obiettivo che fino a qualche mese fa sembrava impossibile da raggiungere.

L’infortunio di Renato Veiga e le prestazioni non convincenti di Kelly spianano la strada al ritorno al centro della difesa del francese insieme al capitano Gatti. Con lui la Juventus può veramente puntare in alto e non solo al 4° posto viste le sue capacità di lettura ma anche di propensione offensiva. Un difensore dinamico che si è messo in luce nel 2021 con la maglia del Milan e affermatosi negli anni successivi.

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