Serie A
Genoa, Gilardino: “Spero non vada via nessuno. Bologna ottimamente allenato. Su Dragusin e Retegui…”
Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato nella conferenza stampa di vigilia in vista del match di domani contro il Bologna valido per la 19° giornata di campionato. Di seguito le sue parole.
Le parole di Gilardino
“Domani sarà un test impegnativo, contro una squadra che sa giocare bene a calcio. È allenata bene, con giocatori di grandissima qualità e che sono esplosi quest’anno.
Lavorano molto sulle rotazioni, sui posizionamenti dentro il campo, sulle singole individualità. Per noi è un test importante e fondamentale per il nostro percorso. Per dare continuità di prestazione che è uguale a risultati”.
Come ci arrivate dal punto di vista fisico alla sfida di domani?
“Abbiamo delle situazioni da valutare: alcuni giocatori hanno avuto febbre e virus, saranno valutati nelle prossime 24 ore. Mi auguro di poter avere tutta la rosa a disposizione. Sono valutazioni che faremo oggi nell’ultimo allenamento, prima di partire per Bologna. Chi c’è stato in questi giorni si è allenato molto bene, sia a livello tattico sia a livello fisico e mentale. C’è la volontà di dare continuità.
E significa farlo con atteggiamento, sacrificio, voglia di stupire ogni volta che giochiamo. Credo debba essere un input importante perché affrontiamo una squadra rivelazione del campionato, quindi dobbiamo avere la voglia di stupire e confrontarci contro una squadra così forte. Se può intaccare il reparto offensivo questo virus influenzale? No, per il momento no fortunatamente.
Davanti ho scelta, come in altre zone del campo. La concorrenza fa bene. Ekuban ha fatto molto bene nelle ultime partite, è in grande forma fisica. Retegui sta crescendo ed è una considerazione da fare. Su loro due farò una considerazione nelle ultime 24 ore”.
Nello specifico come sta Thorsby?
“Ha avuto un problema al polpaccio, domani non ci sarà. Speriamo di poterlo recuperare in breve tempo”.
È ufficialmente iniziato il mercato invernale: cosa può dare e cosa invece togliervi questo periodo dell’anno?
“Sicuramente voci e determinate situazioni non fanno mai bene. Mi fido molto dei giocatori che ho a disposizione: perchè li vedo allenare ogni giorno, li vedo nella quotidianità e li conosco.
So che professionisti sono. Finché rimarranno qua, so che daranno il 110%. So che finché vestiranno questa maglia, lo faranno con grande dignità, determinazione, ardore agonistico. Ne sono convinto. Mi auguro naturalmente che non vada via nessuno, però il mercato è talmente variabile che può succedere di tutto”.
Come ha visto Dragusin in questi giorni con le molte voci di mercato che lo vedono protagonista?
“Radu è un professionista esemplare, oltre ad essere un ragazzo con grande disciplina sportiva: queste cose non possono che essere d’aiuto in un momento simile”.
Quanto servirà per rivedere Retegui al top? Come sta invece Messias?
“Mateo è stato fuori parecchio, arriva da un percorso completamente diverso dagli altri giocatori che erano qua. Arriva da un campionato fatto in Argentina, non si è mai fermato e ha avuto questo infortunio che a lungo lo ha tenuto fuori.
Da Mateo mi aspetto dai 10 ai 13 gol, che possa andare all’Europeo e faccia grande il Genoa. Indipendentemente che sia in campo domani dal primo minuto o a gara in corso, Retegui è un giocatore importantissimo per noi. Messias ha grande voglia. Per l’aspetto fisico, è un giocatore incredibile perché ha picchi di alta velocità, da giocatore top. Se sta bene fisicamente – e ad oggi sta bene – può farci fare il salto di qualità.
Come per Retegui, ci aspettiamo tanto da lui: è giocatore che può cambiarti davvero gli equilibri di una partita”.
In conclusione come valuta il sorprendente ko del Bologna nell’ultimo match del 2023 contro l’Udinese?
“Penso sia stato un incidente di percorso, li conosco bene e so come lavora l’allenatore. Sono ben organizzati come squadra, giocano a calcio, costruiscono sia dal basso che in zona intermedia e alta. Ha giocatori come Zirkzee che sta facendo la differenza. È un attaccante anomalo, sembra che gli piaccia giocare più per la squadra che per lui.
Ha giocatori sugli esterni come Orsolini, Saelemaekers, Urbanski, che nell’uno contro uno sono giocatori importanti. Il Bologna è una squadra completa, con difensori rientrati in Italia come Calafiori, Lucumì, con terzini di spinta come Posch e Lykogiannis.
Credo che il lavoro iniziato l’anno scorso lo stanno portando avanti quest’anno inserendo giocatori con determinate caratteristiche”.
Serie A
Genoa, è tempo di confronto: a colloquio Balotelli e Vieira
Balotelli era sbarcato al Genoa poiché era stato fortemente voluto da Gilardino. Adesso però, il nuovo allenatore è Vieira e vuole chiarire tensioni passate.
Dopo l’addio quasi un pò a sorpresa di Alberto Gilardino, è subentrato sulla panchina del Genoa il francese Patrick Vieira. Da pochi giorni ha iniziato i suoi allenamenti, ma prima ha chiesto un confronto a Mario Balotelli per chiarire alcune tensioni passate: infatti, c’erano state delle scintille tra i due ai tempi del Nizza, ma in seguito a questo colloquio, è fuoriuscita la volontà da parte di entrambe di lasciarsi tutto alle spalle e remare dalla stessa parte per il bene del grifone.
Balotelli si è fin da subito messo a disposizione della squadra e anche da questi piccoli gesti si intravede una maturazione da parte del ragazzo. Vieira lo conosce bene e sa che cosa può dargli sia dentro ma anche fuori dal campo, avendo una personalità di grande rilievo.
Genoa, tra quanto Super Mario sarà titolare?
Come sappiamo, Mario Balotelli ha una condizione fisica ancora da recuperare. A questi mesi in cui è stato svincolato bisogna anche aggiungere le ultime annate giocate in campionati che hanno un’intensità e un livello medio decisamente più basso rispetto a quello della Serie A. L’ex bomber della Nazionale però, da quando è arrivato al Genoa si sta allenando con dedizione e serietà, al fine di poter tornare utile dal primo minuto nel giro di qualche settimana.
Nel frattempo Vieira dovrà accontentarsi di averlo come arma dalla panchina, ma può sempre risultare decisivo a partita incorso magari con un calcio piazzato, ovvero la specialità della casa.
Serie A
Juventus, Fagioli vuole giocare: si valuta la cessione
Nicolò Fagioli non ha ancora catturato a pieno la fiducia di Thiago Motta. Visto anche il periodo di inattività, il classe 2001 ha bisogno di giocare di più.
Si pensava che al ritorno dalla sua lunga squalifica Fagioli potesse diventare uno dei pilastri del centrocampo bianconero. Con il cambio di allenatore e l’arrivo di tanti rinforzi nella zona centrale del campo invece, il giovane ragazzo ex Cremonese è scivolato indietro nelle gerarchie di Thiago Motta. Solamente 3 partite da titolare in Serie A ed un minutaggio non altissimo per un ragazzo di 23 anni che ha bisogno di giocare di più.
A causa di questo suo impiego ridotto, Fagioli ha scalato gerarchie in negativo anche nella Nazionale di Spalletti, il quale lo aveva premiato in estate portandolo all’Europeo nonostante l’annata di inattività. Adesso però, sembra preferirgli giocatori come Ricci, Rovella o Locatelli e con il rientro di uno strepitoso Tonali lo spazio per lui è sempre di meno.
Il futuro di Fagioli lontano dalla Juventus
Gli agenti del giocatore viste le ultime panchine, stanno cominciando a guardarsi intorno e vedere se arriva qualche tipo di interessamento. In caso di cessione la meta ideale per il calciatore sarebbe la Premier League, ma in mancanza di offerte valuterebbe anche le possibilità in Serie A, dove in estate il Bologna aveva manifestato un grande interesse.
Questa sarebbe l’ennesima cessione di un giovane da parte della Juventus, che sta riuscendo con continuità a valorizzare e monetizzare i ragazzi che escono dal proprio settore giovanile. Altri casi sono ovviamente Soulè, Iling-Junior, Barrenechea, Dragusin e tanti altri.
Una storia di amore senza lieto fine
Se dovesse andare in porto la cessione di Nicolò Fagioli già a gennaio, sarebbe un grande dispiacere per tutto l’ambiente juventino. I tifosi hanno sempre creduto in lui, uno dei giovani più promettenti sfornato dalla primavera, acclamandolo e standogli vicino anche nel periodo buio della sua carriera. Il giocatore ha sempre dichiarato amore apertamente per la Juventus, ma in un momento del genere è probabilmente meglio per lui cercare una nuova destinazione dove può essere protagonista giocando di più.
Serie A
Juventus, ecco il mini abbonamento: i dettagli
Juventus, al via il nuovo “8 Games Pass”. Il pacchetto include otto gare casalinghe di Serie A e vantaggi esclusivi per i fedelissimi.
La Juventus lancia una nuova iniziativa dedicata ai suoi tifosi, ovvero il mini-abbonamento “8 Games Pass”, disponibile da stamattina. Come comunicato dal club sul proprio sito ufficiale, il pacchetto permetterà di assistere a otto delle ultime gare casalinghe di campionato della stagione 2024/2025, con prezzi a partire da 285 euro.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità per i tifosi bianconeri di vivere da vicino l’entusiasmo delle sfide decisive in campionato. Con gare come quella contro l’Inter e l’Atalanta in programma, l’offerta mira così a consolidare il legame tra la squadra e i suoi sostenitori più appassionati.
Juventus, le partite incluse e i vantaggi
Gli incontri compresi nel mini-abbonamento sono quelli contro Empoli, Inter, Hellas Verona, Atalanta, Genoa, Lecce, Monza e Udinese. Oltre ad assicurare il proprio posto all’Allianz Stadium per queste sfide cruciali, gli abbonati potranno usufruire di diversi vantaggi. Ecco quali sono:
- Cambio nominativo e rimessa in vendita del posto in caso di impossibilità a partecipare.
- Prelazione sul posto per le eventuali partite di Coppa che la Juventus disputerà in casa nelle fasi successive.
- La possibilità di ottenere una prelazione sul rinnovo dell’abbonamento per la stagione 2025/2026, qualora si raggiunga il 75% delle presenze (almeno sei partite su otto).
Sempre insieme 🏟️
Disponibile l’abbonamento “8 GAMES PASS” 🎟️ ⤵️
— JuventusFC (@juventusfc) November 21, 2024
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