Genoa–Hellas Verona, match valido per la 3ª giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo Stadio Ferraris di Genova domenica 1 settembre, alle ore 18.30.
Il Genoaha vinto gli ultimi 2 confronti di Serie A contro l’Hellas Verona (entrambe le sfide dello scorso campionato).
Il Grifone potrebbe inanellare 3 successi consecutivi contro la squadra gialloblù soltanto per la seconda volta nel torneo, dopo i primi tre incroci in assoluto nella competizione giocati tra il 1957 e il 1974.
Entriamo nel vivo del match e scopriamo che…
Nei 32 confronti complessivi tra le 2 squadre (13 vittorie a 9 per il Genoa e 10 pareggi), soltanto 2 delle nove vittorie strappate dall’Hellas Verona contro i rossoblù in Serie A sono arrivate al ‘Luigi Ferraris‘: l’ultima il 3 dicembre 1989, grazie al goal decisivo di Alfonso Bertozzi. Da allora, 2 pareggi e 7 sconfitte esterne per i veneti, compresa la più recente dello scorso novembre (1-0).
Il Genoa è rimasto imbattuto nelle prime 2 sfide di questo campionato (pareggio contro l’Inter e successo contro il Monza).
Il Grifone potrebbe non subire alcuna sconfitta nelle prime 3 partite stagionali di un torneo di Serie A per la prima volta dal 2011/12: un pareggio e 2 vittorie in quel caso, con Alberto Malesani in panchina.
Il Genoa non ha perso alcuna delle ultime 4 partite interne di campionato (3V, 1N).
Nel periodo, tra le squadre che hanno disputato almeno 4 match casalinghi in Serie A, nessuna compagine ha raccolto più punti (10 per i rossoblù, al pari della Lazio) e soltanto il Milanha realizzato più goal (13) dei liguri (9, come Fiorentinae Atalanta).
L’Hellas Verona ha perso l’ultimo match di campionato contro la Juventus, l’ultima volta che ha registrato 2 sconfitte di fila in Serie A risale al periodo tra dicembre 2023 e gennaio 2024 (contro Salernitana ed Inter in quel caso).
L’Hellas Verona ha vinto l’ultima trasferta dello scorso campionato, giocata contro la Salernitana (2-1); i gialloblù non mettono assieme 2 successi esterni consecutivi in Serie A dall’aprile 2022 (contro Atalanta e Cagliari), sotto la gestione di Igor Tudor.
Escludendo le autoreti, tutti gli ultimi 11 goal messi a segno dal Genoa in Serie A portano la firma di giocatori differenti (Thorsby, Frendrup, Gudmundsson, Retegui, Ekuban, Badelj, Malinovskyi, Vitinha, Vogliacco, Messias e Pinamonti): di queste 11 marcature, ben 8 sono arrivate al Luigi Ferraris.
Il Genoa è, al pari dell’Atalanta, una delle due squadre ad aver segnato più reti su sviluppi di palla inattiva in questa Serie A: 2, messi a segno entrambi nella prima giornata contro l’Inter.
Tutti gli ultimi 4 goal firmati da Junior Messias in Serie A sono arrivati in gare casalinghe e negli ultimi 10 minuti di gioco (dall’80’ in avanti), compreso quello realizzato in questo campionato, al primo turno, contro l’Inter (94:42, meno tardivo nel torneo in corso soltanto rispetto a quello di Okafor contro il Torinoal 94:46).
Ondrej Duda ha recuperato 126 palloni nel 2024 in Serie A, nel periodo solo Walace (136) e Stanislav Lobotka (127) hanno fatto meglio tra i giocatori di movimento nel torneo.
L’ex presidente Zhang non compare mai nel film-documentario fatto per immortalare la stagione dalla storica seconda stella nerazzurra: disattenzione o scelta?
I ragazzi di Simone Inzaghi insieme ai vertici della società interista come Zanetti e il neopresidente Beppe Marotta, hanno già assistito alla premiere del film sullo scudetto della scorsa stagione. Da questo però è emerso un dettaglio che ha scatenato una grande polemica mediatica: non è mai presente il giovane presidente Steven Zhang.
Nonostante egli abbia venduto le sue quote societarie al fondo statunitense di Oaktree, è stata una figura fondamentale per l’inter degli ultimi anni e per la vittoria della tanto bramata seconda stella.
I successi di Zhang con l’Inter
Steven Zhang era un presidente piuttosto atipico: un ragazzo giovane in grado di creare un rapporto diretto con tanti dei giocatori dell’Inter. Infatti al suo addio, sono stati tanti i ringraziamenti e i saluti social da parte dei ragazzi di Inzaghi. L’ex presidente nerazzurro conta ben 7 trofei conquistati sotto la sua gestione proprietaria, diventando così il secondo presidente più vincente della storia dell’Inter: dietro solamente a Massimo Moratti.
Tra questi trofei troviamo 2 scudetti, conquistati rispettivamente nel 2021 e 2024, 2 coppe Italia del 2022 e 2023, e infine 3 supercoppe italiane. Ovviamente non vanno dimenticate anche la finale di Champions League di Istanbul contro il Manchester City e la finale di Europa League contro il Siviglia del 2020.
La crescita dell’Inter degli ultimi anni
Il giovane presidente cinese è arrivato in Italia nel 2018, all’ultimo anno di Luciano Spalletti come allenatore. Prima dell’arrivo del tecnico toscano, l’Inter aveva vissuto uno dei periodi più bassi della sua storia: aveva cambiato tanti allenatori ma il risultato era sempre deludente, con un costante piazzamento tra il quinto e il settimo posto e un San Siro sempre meno gremito. Da quando però Zhang ha deciso di fare investimenti importanti per cercare di migliorare la rosa e l’assetto societario, il vento è cominciato a cambiare e da li a poco l’Inter è tornata a vincere.
Ad oggi se si parla di questa squadra così forte e così vincente, si deve in parte anche a lui. Ovviamente però, facendo importanti investimenti bisognava stare attenti anche al bilancio societario. Per questo negli anni l’Inter si è ritrovata a dover vendere giocatori importanti per poi rimpiazzarli con calciatori decisamente meno costosi, che però grazie al lavoro dell’allenatore si sono sempre dimostrati utili alla causa nerazzurra.
L’Inter nel corso di questi anni ha fatto cessioni molto onerose come quella di Lukaku a 130milioni, quella di Hakimi a 60 milioni o Onana a 55. Grazie all’abilità della dirigenza ha iniziato a comprare una serie di giocatori a parametro zero, che si sono rivelati dei grandi campioni. Su tutti spiccano i nomi di: Thuram, Calanoglu, Mkhitaryan, Dzeko, Sommer, Taremi e tanti altri.
Alla vigilia del match contro la Fiorentina, Gian Piero Gasperini parla in conferenza stampa. Lo fa affrontando molte tematiche fra cui il ritorno di Nicolò Zaniolo
La ripresa del Campionato di Serie A vede protagoniste Atalanta e Fiorentina. L’avvio non felicissimo delle due squadre fa sì che il match che le mette di fronte alle 15.00 di domenica 15 settembre sia molto atteso. In conferenza stampa, il tecnico della DeaGian Piero Gasperini affronta molte tematiche inerenti la sfida.
Atalanta, Gasperini: “Zaniolo? È rientrato molto bene”
Gasperini inizia parlando del nuovo Gewiss Stadium, finalmente completato: “Credo che la cosa importante sia giocare nello stadio nuovo 112 giorni dopo. È una struttura fantastica, credo che domani sarà una festa, è da riconoscere il merito ad Antonio Percassi, rimarrà l’uomo più importante dell’Atalanta, sta regalando un qualcosa di straordinario, lo ha fatto perché l’Atalanta è una parte fondamentale della sua vita, è un gesto di grande amore verso tutti. Si pensa sempre a dei ritorni commerciali, ma è uno stadio fatto per regalare una casa ai propri tifosi. È stato un gesto difficile, di grande generosità. Da domani tutta Bergamo avrà un fiore all’occhiello importante”.
Il tecnico va avanti raccontando la settimana vissuta dalla Dea: “Abbiamo avuto pochi giocatori, negli ultimi dieci-quindici giorni sono arrivati molti giocatori, qualcuno tipo Kossounou ha fatto un solo allenamento insieme alla squadra, ma da qui in poi non ci saranno ulteriori intromissioni di mercato, cercheremo di amalgamarci”.
Su Zaniolo ha poi aggiunto: “Siamo stati diverse settimane in ritardo, anche la prima settimana della sosta si è allenato in differenziato. Ma è rientrato molto bene, anche per lui è un po’ un inizio, adesso è un modo per ricominciare da tutte le speranze che abbiamo alimentato per il suo arrivo”.
NICOLO ZANIOLO TORNA IN ITALIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Su Cuadrado ha poi spiegato: “Mi accontenterei che riuscisse a dare questa squadra la sua presenza e la sua qualità, non so se ripeterà l’impatto di Kolasinac, ma può darci una gran mano. È un gran professionista”.
Gasperini prosegue spiegando le sue aspettative sulla partita: “Sarà una partita equilibrata e difficile. Lo scorso anno abbiamo vinto bene in semifinale di Coppa Italia, loro hanno fatto bene in campionato. È un riferimento principalmente per l’Europa, la Fiorentina ha fatto un mercato molto importante, hanno aggiunto Kean, Colpani e Gudmundsson, ha una società sicuramente ambiziosa, anche nei nostri confronti ha un riferimento, è già un bel confronto.
Sulla Fiorentina ha poi aggiunto: “Raffaele Palladino è un allenatore forte, ha già fatto bene col Monza, ha fatto due stagioni molto importanti. Arriva con tanti giocatori nuovi, sono convinto che ha l’intelligenza e la capacità di poter migliorare il livello della Fiorentina. Gosens? Sono contento per lui, voleva rientrare in Italia, c’era stata qualche parola con l’Atalanta, poi si è accasato a Firenze, è partito facendo un bellissimo gol, sono molto felice per lui, avrà la possibilità di giocare in una squadra competitiva e in un ambiente che ha voglia di crescere”.
Gasperini: “La Champions è molto più complicata”
Gasperini parla poi della nuova UEFA Champions League che inizierà la prossima settimana. A riguardo, il tecnico ha spiegato: “L’Europa, in particolare la Champions, è molto più complicata. Se riusciremo a fare bene in Champions ci porteremo qualcosa di buono in campionato. Giovedì ce ne renderemo conto, ci sono le migliori squadre in Europa, continuo a pensare che ci prende molto come pensieri perché c’è questa formula della qualificazione, sarebbe importante raggiungere i sedicesimi, sarà molto appassionante”.
Anche a livello internazionale, l’Atalanta ha acquisito sempre più appeal. Tre giocatori della Dea, sono stati convocati in Nazionale. Sulla questione, Gasperini dice: “Sono contento per la loro convocazione, si vede che l’Atalanta è una bella vetrina. La nazionale fa sempre bene ai giocatori, a livello di condizione non lo so, però adesso avremo sicuramente più continuità”.
Uno degli argomenti della conferenza, è stato Lazar Samardzic. Sul giocatore serbo, Gasperini spiega: ” Ci sono dieci giocatori di movimento nuovi. Probabilmente non era questo che ci il mercato però ha detto questo, da questo bisogna ripartire. Non ci sono nemmeno giustificazioni come sul tempo, bisogna giocare e le partite contano, bisogna velocemente assemblare quelle che sono le caratteristiche. Sono tutte opinioni, ognuno ha le sue, le rispetto tutte, ma io ho le mie e mi baso su quelle”.
Genoa – Roma, match valido per il quarto turno di serie A, apre la domenica di campionato con il lunch match del Ferraris delle ore 12.30.
Dopo un felice avvio di campionato con un pareggio e una vittoria contro Inter e Monza, il Genoa è stato fermato nell’ultimo turno di campionato in casa dall’Hellas Verona. Il tecnico dei giallorossi De Rossi se la passa peggio dell’ex compagno di nazionale Gilardino non avendo ancora assaporato il gusto dei tre punti, per la Roma sin qui due pareggi e una sconfitta.
Indice
Qui Genoa
Per Gilardino problemi sulla trequarti dove non avrà a disposizione Messias a causa di un infortunio muscolare, recupera invece in difesa Bani, che partirà dal primo minuto, e De Winter che invece andrà in panchina. A centrocampo ci saranno Badelj e Frendrup affiancati da Malinovskyi. Coppia d’attacco formata da Pinamonti e Vitinha
Qui Roma
In casa giallorossa potrebbe esserci l’esordio sin dal primo minuto per i difensori Hermoso e Hummels che andranno ad affiancare nei tre di difesa Mancini. Nel 3-5-2 speculare a quello del Grifone sugli esterni di centrocampo agiranno Celik da una parte e Saelemaekers. In mediana Cristante affiancato da Konè e Pellegrini. In attacco recupera Dovbyk, ma potrebbe esserci la coppia leggera Dybala-Soulè
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