Serie A
Genoa-Juventus: le probabili formazioni e dove vederla

Sabato alle 18 al Marassi andrà in onda il match Genoa-Juventus. Dopo i disordini pubblici causati dal derby della lanterna, arriva un’altra sentita rivalità.
Il Genoa deve assolutamente riscattarsi dopo la sconfitta di Venezia, ma soprattutto dopo l’eliminazione nel derby di Coppa Italia contro la Sampdoria. Anche la Juventus arriva da un periodo non propriamente impeccabile: dopo 3 pareggi consecutivi per 0-0 in campionato, si cominciano a sentire i primi mugugni e sorgono i primi dubbi sul lavoro di Thiago Motta. A Genova in cerca dei 3 punti per risollevare la squadra e per zittire queste prime timide critiche che gli sono arrivate.
Qui Genoa
Gilardino in difesa si trova di fronte al solito ballottaggio: sono in 4 per 3 posti. Contro il Venezia è rimasto fuori Vogliacco, contro la Samp non ha giocato De Winter, contro la Juventus rimane viva la sfida, che al momento vede il belga favorito. Sulle fasce dovrebbe tornare titolare Zanoli al posto di Sabelli. Confermato il trio di centrocampo del derby: Thorsby-Badelj-Frendrup. In attacco, Vitinha dovrebbe affiancare il solito Pinamonti.
Qui Juventus
Come sempre Thiago Motta ci tiene sulle spine fino all’ultimo e ci mette davanti a tanti dubbi. In difesa rientra Gatti, con Kalulu che scivola sulla fascia e dall’altra parte il tecnico bianconero farà esordire il classe 2004 Rouhi. In mezzo al campo spazio alla coppia Fagioli – Mckennie. Davanti confermato lo stesso tridente alle spalle di Vlahovic, con Conceicao pronto a subentrare.
Genoa-Juventus, le probabili formazioni
Genoa (3-5-2): Gollini, De Winter, Bani, Vasquez, Zanoli, Thorsby, Badelj, Frendrup, Martin, Vitinha, Pinamonti. All. Gilardino
Juventus (4-2-3-1): Perin; Kalulu, Danilo, Bremer, Rouhi; Fagioli, McKennie; Yildiz, Koopmeiners, Nico; Vlahovic All. Thiago Motta
Genoa-Juventus, dove vederla
Genoa-Juventus sarà trasmessa su DAZN a partire dalle ore 17:15 di sabato 28 settembre.
Serie A
Napoli: Lukaku in doppia cifra aggiorna le statistiche

Romelu Lukaku con il gol alla Fiorentina entra in doppia cifra per la dodicesima volta in carriera, dietro solo a Lewandowski.
Giornata da ricordare per l’attaccante belga classe 93′, che con il gol alla Fiorentina fa 10 in campionato. Dodicesima stagione su tredici per il 31enne in forza al Napoli in doppia cifra.

ROMELU LUKAKU ZITTISCE TUTTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Semplicemente Lukaku
In un Maradona sold out per la nona volta consecutiva, il Napoli chiude i primi 45′ minuti della 28esima giornata di Serie A in vantaggio.ntro un’avversaria ostica come la Fiorentina a portare avanti i partenopei è stato Romelu Lukaku. Il gigante belga aggiorna così le proprie statistiche realizzative. Per la 12esima volta su tredici stagioni giocate in doppia cifra. Ad oggi il belga è dietro solo ad un mostro del calcio di oggi: Robert Lewandowski.
Digiuno lungo quello di Big Rom, che non segnava dal 25 gennaio scorso contro la Juventus.
I numeri di Romelu
Per la prima doppia cifra del classe 93′ bisogna tornare indietro alla lontana stagione 2009/10 quando vestiva la maglia dell’Anderlecht in JPL League. Con Les Mauve et Blanc, il belga segna 15 reti in 27 partite di campionato, con anche 5 assist. Stessi assist ma 3 gol in meno la stagione successiva sempre a Bruxelles.
Vittima successiva di doppie cifre la Premier League. Con le maglie di West Bromwich, Chelsea, Man UTD ed Everton colleziona ben 6 doppie cifre, con il record di 25 gol, con la maglia dei Toffees. Ad oggi rimane ancora la stagione più realizzativa per il gigante belga.
Concludono il palmares, di questa speciale statistica, le 4 doppie cifre italiane con Inter, Roma e adesso Napoli.
L’unico neo, se proprio si vuole andarlo a cercare, rimane l’unica stagione in cui non è riuscito ad arrivare a 10 in campionato. Si tratta della stagione Chelsea 2021/22. Quell’anno si fermò a 8, arrivando poi a 15 gol in totale a fine stagione.
Conte potrà sempre contare sui gol della sua gigante punta.
Le bombe di Vlad
Al Maradona il Napoli batte la Fiorentina 2 a 1

Il Napoli torna alla vittoria, risponde all’Inter che aveva battuto il Monza ed accorcia nuovamente a -1. Gli azzurri sapevano di aver un solo risultato a disposizione per continuare la corsa scudetto e lo dimostrano da subito in una partita dominata per lunghi tratti. La decidono alla fine le reti di Lukaku e Raspadori anche se il Maradona è costretto a soffrire fino all’ultimo minuto dopo il gol di Gudmundsson che aveva rimesso la Fiorentina in partita.
Le scelte
“Gioca chi merita” aveva detto Conte ed in campo allora vanno gli stessi della gara con l’Inter con il doppio play Gilmour-Lobotka e Spinazzola preferito ad Olivera. Nella Viola panchina per Gosens con Palladino che torna a schierare Gudmundsson dal primo minuto.
Primo tempo è solo Napoli
La gara inizia con dieci minuti di dominio puro da parte del Napoli. Dieci minuti che si concludono con la clamorosa occasiona capitata sui piedi di Giacomo Raspadori. Lukaku difende palla a centrocampo e lancia Di Lorenzo. L’esterno azzurro pesca in area tutto solo il numero 81 che però colpisce male e centra De Gea.
L’occasione mancata non frena però il Napoli che continua a macinare gioco. Appare subito chiaro che determinante sarà il ruolo di Gilmour, più mezzala avanzata che doppio play. Lo scozzese è tra i migliori dei suoi, alla fine della prima frazione toccherà 51 palloni con il 100% di duelli vinti in mezzo al campo.
Il Napoli viaggia su percentuali di possesso palla che sfiorano il 60%. Ci prova prima con McTominay, poi al 18′ proteste della panchina azzurra per il contatto in area di rigore viola con Lukaku che viene abbracciato e poi tirato giù. Per Colombo però non c’è nulla. Il vantaggio è comunque nell’area ed arriva al minuto 26′. Fa tutto McTominay che dribbla, entra in area e calcia. De Gea riesce solo a respingere ma sul pallone si avventa Lukaku che sigla la rete del vantaggio.
La rete non ferma la pressione del Napoli anche perché l’1-0 sta stretto agli azzurri per quanto vista in questa prima parte di gara. Ci prova allora ancora Raspadori al 30′, poi tocca a Di Lorenzo che da fuori area centra la traversa. Il raddoppio sembra ormai questione di minuti ma De Gea è miracoloso al 38′ sulla conclusione ravvicinata di Spinazzola.
Il portiere viola è assolutamente il migliore dei suoi. In attacco nulla da registrare per gli ospiti in tutta la prima frazione se non una conclusione di Kean, alta, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Le squadre vanno a risposo così sull’1-0 dopo un solo minuto di recupero.
Gol ed emozioni
Sembra una partita diversa quella del secondo tempo. La Fiorentina parte forte aggredendo il Napoli e provando a fare la gara. Gli azzurri ci mettono un po’ per prendere le misure ma poi la prima occasione della ripresa è comunque dei padroni di casa. E’ ancora Raspadori ad infilarsi in area ed a calciare dalla sinistra. Bravo ancora De Gea a coprire il primo palo e respingere in angolo. L’appuntamento con il gol per l’attaccante azzurro però è solo rinviato di qualche minuto. E’ il 60′ quando il Napoli costruisce l’azione del raddoppio. Un lungo fraseggio che coinvolge nell’ordine Lukaku, Raspadori, Gilmour, poi ancora Lukaku ed infine ancora Raspadori che capitalizza l’assist del belga battendo per la seconda volta De Gea.
E’ la rete che consegnerebbe al Napoli la tranquillità in una partita a lungo dominata. Gli uomini di Conte però inspiegabilmente si addormentano, lasciano il centrocampo alla Fiorentina e difendono malissimo sulla sponda di Kean che mette Gudmundsson nelle condizioni di battere da fuori area Meret con un destro preciso. Nell’azione la difesa del Napoli è tutta fuori posizione ed a 7′ dal raddoppio la partita è di nuovo riaperta.
Gli ultimi 20′ sono di confusione totale. In campo, dove le squadra si rincorrono nei cambi modulo. E sulle panchine con sostituzioni annunciate e poi rinviate. In questi minuti il Napoli ha anche una clamorosa occasione per chiuderla quando nel recupero Simeone, entrato per Raspadori, si trova a tu per tu con De Gea ma calcia malissimo.
I minuti di recupero sono prima 5′, poi diventano 6′ ma questa volta il Napoli resiste e dopo 4 pareggi ed una sconfitta ritorna il segno 1 al Maradona.
La corsa scudetto
Il Napoli sale così a 60 punti, ad un solo punto dall’Inter e domenica prossima è atteso a Venezia. La Fiorentina invece vede allontanarsi il sesto posto, quello che oggi vale la Conference League, e adesso attende in casa la Juventus.
(Foto: Depositphotos)
Serie A
Torino, brilla il talento di Elmas: rimpianto Napoli?

Il Torino di Vanoli ha un nuovo trascinatore: si tratta del macedone ex Napoli Elmas, che ha avuto un impatto incredibile in questa nuova esperienza in Serie A.
I granata in questa seconda parte di campionato sembrano aver cambiato ritmo ed abbinano un ottimo stile di gioco a buoni risultati. Infatti nelle ultime 11 partite il Torino ha perso 1 sola volta nella rocambolesca trasferta contro il Bologna di Vincenzo Italiano ed in questo periodo ha affrontato anche avversari di alta classifica. Questo cambio di rotta è stato causato dall’impatto di alcuni giocatori arrivati dal mercato di gennaio e fra tutti spicca ovviamente l’ex Napoli Elmas.
Torino, in città c’è un nuovo trascinatore
Dall’infortunio di Zapata in poi è mancata un pochino quella figura sulla quale i tifosi potevano fare affidamento nei brutti momenti delle partite. Con questo impatto di Elmas invece, il popolo granata è tornato a sorridere ed ha preso il macedone sotto la propria ala di protezione.
L’ex Lipsia in sole 4 presenze in maglia granata ha già messo a referto 3 reti, tutte decisamente non banali. Vanoli ha capito fin da subito quale sarebbe stata per lui la miglior posizione all’interno del suo schieramento e partendo da sinistra per poi venire dentro al campo, sembra essere una soluzione proficua.
In questo modo le caratteristiche di dribbling, di gioco nello stretto, ma anche di tiro in porta, vengono valorizzate al massimo ed Elmas sta mettendo in mostra tutte le sue qualità.
Elmas, rimpianto Napoli?
Il macedone è stato uno dei protagonisti nella stagione dello scudetto del Napoli di Spalletti, se pur probabilmente non è mai stato un uomo da prima pagina, oscurato dai vari Osimhen e Kvaratskheila. Con la maglia azzurra ha disputato ben 143 partite, mettendo anche a referto 14 gol.
Nel polverone organizzativo e tattico del Napoli dello scorso anno, Elmas è stato un pochino accantonato e alla prima offerta di mercato è partito in cerca di una nuova avventura. Con il Lipsia non ha mai trovato tanto spazio e per questo ha deciso di rilanciarsi in Serie A con la maglia granata, dove conosceva già il campionato.
Con il senno del poi si potrebbe dire che un giocatore come Elmas potrebbe tornare molto utile all’attuale squadra di Antonio Conte, ancor di più dopo la partenza dell’esterno georgiano.

Khvicha Kvaratskhelia e Antonio Conte ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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