Serie A
Genoa, la salvezza unica strada per il futuro
Genoa, il futuro è nebuloso: il matenimento della categoria è la strada maestra per la cessione del club rossoblu.
Il testimone pesantissimo è tutto sulle mani di Gilardino e i suoi ragazzi, il disastro societario causato dal fallimento di 777 Partners, obbliga il Grifone a raggiungere la salvezza per provare a garantirsi un futuro roseo.
Come scrive Rapubblica oggi in edicola, 777 Partners non esiste più e così 777 Football Group. Spors non ha più alcun potere né possibilità di intervenire e a decidere ogni piccola mossa del club è A-Cap al quale si rivolge l’ad Blazquez. Ogni mossa è gestita dalla società americana, principale creditrice di quella che fu la galassia 777.
Il Genoa è un asset vendibile che porterebbe a A-Cap soldi freschi.
Dalle prime informazioni arrivate tra gli Stati Uniti e l’Italia, alcuni gruppi ( americani e spagnoli) avrebbero mostrato interesse, ma a frenare qualunque operazione è il futuro calcistico della squadra: la categoria farà sicuramente la differenza.
La Serie A tra diritti televisivi, sponsor, incassi, merchandising ha sicuramente un valore completamente diverso rispetto a una malaugurata retrocessione in Serie B, anche per rispetto a quei oltre 28mila abbonati presenti ogni domenica a Marassi.
Per salvarsi il Genoa dovrà cambiare marcia, poi a gennaio A-Cap ha fatto sapere, come sottolineato dallo stesso Blazquez all’incontro con i club la scorsa settimana, di essere pronta ad investire nel mercato di gennaio e la dirigenza ha già individuato alcuni ruoli cardine: un centrocampista, un trequartista in grado di legare centrocampo e attacco e una seconda punta o esterno d’attacco, elementi già individuati.
Ma la classifica del Grifone dovrà essere più polposa di quella attuale per attirare i rinforzi.
Serie A
Napoli, Buongiorno in campo contro la Juventus?
Il Napoli si prepara a riabbracciare Alessandro Buongiorno. Il difensore è ormai prossimo al rientro ma rimane in dubbio per la sfida contro la Juventus.
Il Napoli ha già archiviato la preziosissima vittoria di Bergamo contro l’Atalanta per concentrarsi sulla prossima sfida. Tra pochi giorni, infatti, la Juventus di Thiago Motta farà visita al Maradona.
I bianconeri, apparsi in netta crescita nelle ultime giornate, rappresentano un avversario ostico per gli uomini di Antonio Conte, che dovranno sfoderare le loro armi migliori per portare a casa i tre punti.
Per questo, il tecnico azzurro spera di poter contare nuovamente su Alessandro Buongiorno, fermo ai box da cinque partite a causa di un infortunio ma ormai prossimo al rientro.
Napoli, il punto sulle condizioni di Buongiorno
Fermatosi a causa di una frattura ai processi trasversi di due vertebre lombari durante un allenamento, Buongiorno è ormai vicino al ritorno in campo. Tuttavia, Antonio Conte e lo staff medico azzurro intendono procedere con cautela. Il difensore verrà monitorato giorno per giorno, e la decisione definitiva sul suo impiego contro la Juventus sarà presa solo poche ore prima del match.
D’altronde nelle ultime partite il Napoli ha trovato in Juan Jesus un sostituto all’altezza. Il brasiliano è stato forse il migliore del reparto arretrato contro l’Atalanta ed è riuscito a limitare Retegui. Conte si fida di lui e potrebbe preferire non affrettare i tempi per Buongiorno, consentendogli di tornare in campo solo quando sarà al 100%.
La situazione resta comunque da monitorare, ma il ritorno di Buongiorno si avvicina.
Serie A
Crisi Milan: genesi di un disastro annunciato
Nonostante la Supercoppa Italiana vinta a Riad, la stagione altalenante del Milan continua. Ma dove vanno ricercate le colpe?
La sconfitta per 2-0 all’Allianz Stadium contro la Juventus conferma un verdetto sempre più crudo: il Milan non ha svoltato la sua stagione. La scintilla data da Sérgio Conceição si è dileguata a picco al tramonto della Supercoppa vinta. Tuttavia, appellarsi ad un cambio di guida tecnica non fruttuoso sarebbe troppo riduttivo. Difatti, è bene dividere le colpe accuratamente: partendo da molto lontano
Dirigenza Milan: le scelte di mercato
Non si può non partire dai piani alti della Società Rossonera, la cui suddivisione dei ruoli appare ancora verosimilmente incerta. Ciò ha comportato di riflesso dei risultati, sportivi ed economici, che lasciano a desiderare.
Discutibili le scelte fatte sul mercato da Moncada, Furlani e Ibrahimovic, a partire dalla scelta della guida tecnica. Con il mercato che offriva nomi dal calibro di De Zerbi, Conte e Sarri, il trio ha infatti affidato le chiavi della squadra a Fonseca.
È stato solo un preludio all’imminente ridimensionamento della squadra. Le cessioni di Kalulu, ora pilastro alla Juventus, e di Saelemakers, elemento chiave nella nuova Roma di Ranieri, non hanno fatto altro che confermare questa politica.
Se alle citate cessioni aggiungiamo le scelte sui rimpiazzi, la frittata assume la sua forma definitiva. Rimane inspiegabile, ad esempio, il prestito di Abraham dopo aver rinnovato pochi mesi prima Luka Jovic, come l’esborso economico per portare Emerson Royal a Milano. Proprio brasiliano sembrava un disastro annunciato, dimostrato dalle prestazioni offerte a Londra con la maglia del Tottenham.
Gruppo squadra: tra scarso rendimento e anarchia
Da questo polverone, però, non va escluso il gruppo squadra. Le deludenti prestazioni di Morata e Pavlovic, le cui aspettative erano alte, pesano come un macigno.
Ancor più grave, però, è l’ammutinamento dei leader tecnici, Theo Hernandez e Leao, durante la gestione Fonseca: nemmeno lui esente da colpe. Il tecnico portoghese, infatti, non ha fatto nulla per amicarsi lo spogliatoio, preferendo adottare un pugno di ferro che lo ha condotto verso l’inevitabile esonero.
Punto e a capo
Arriviamo dunque ai giorni d’oggi. Il cambio di guida tecnica con Sérgio Conceição sembrava avesse portato un po’ di brio allo spogliatoio. Tuttavia, il pareggio casalingo con il Cagliari e la vittoria fortunosa contro il Como hanno rispolverato i fantasmi del passato.
Il Milan visto contro la Juventus ha, infine, confermato ancora una volta una squadra debole caratterialmente alle prime difficoltà. Emblematiche le parole di Conceição, che invita tutti indistintamente a prendersi delle responsabilità che, a gennaio inoltrato, continuano a mancare.
Antonino Nicolò
Serie A
Roma, avviate le trattative per il rinnovo del Faraone
La Roma è pronta a discutere il rinnovo del contratto di Stephan El Shaarawy con una riduzione dello stipendio per il calciatore italiano.
La Roma è pronta a iniziare le trattative per il rinnovo del contratto di Stephan El Shaarawy. L’attaccante, che ha dimostrato di essere una pedina importante nella formazione di Claudio Ranieri, potrebbe accettare una riduzione dello stipendio pur di prolungare la sua avventura nella Capitale. Questa mossa da parte del club giallorosso è parte di una più ampia strategia per ottimizzare il budget salariale e garantire la sostenibilità economica del club.
Roma, un futuro ancora giallorosso per El Shaarawy?
El Shaarawy, che è tornato a vestire la maglia della Roma dopo un periodo trascorso in Cina, ha espresso il desiderio di continuare a giocare con la squadra capitolina. La trattativa, che si preannuncia complessa, potrebbe comunque concludersi positivamente grazie alla volontà di entrambe le parti di trovare un accordo. La Roma, infatti, sembra decisa a mantenere il calciatore, puntando sulla sua esperienza e il suo contributo in campo.
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Fonte: l’account X di Schira
#ASRoma are ready to open talks to extend Stephan #ElShaarawy’s contract with a salary reduction. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 19, 2025
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