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Genoa Milan: le probabili formazioni e dove vederla

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Oggi pomeriggio alle ore 15 allo stadio Ferraris di Genova andrà in scena la sfida tra Genoa e Milan, due squadre interessate in questi giorni anche da notevoli intrecci di mercato dai risvolti interessanti vedasi l’acquisto del polacco Piatek e le trattative su Josè Mauri ed il giovane portiere Plizzari seguiti attentamente da Enrico Preziosi e che potrebbero essere inseriti come contropartite tecniche. Ma veniamo alla partita di oggi, per entrambe le squadre servono i tre punti. Per il Milan vincere significherebbe zona Champion in solitaria al quarto posto con 34 punti, mentre una vittoria del Genoa allontanerebbe i fantasmi della zona retrocessione per adesso ancora a debita distanza, ma che comunque non permette di dormire sonni tranquilli.

3-5-2 per Prandelli

Il Genoa deve ritornare a fare punti a seguito dei due passi falsi consecutivi in campionato e Prandelli si affiderà al 3-5-2 per fermare i rossoneri. Davanti all’estremo difensore Radu il trio difensivo sarà composto da Biraschi, capitan Criscito e Romero. Novità sulle corsie dove insieme a Lazovic farà il suo esordio con la nuova maglia Pezzella. In attacco non giocherà lo squalificato Piatek, prossimo ad accasarsi ai rossoneri, pertanto Kouamè sarà affiancato da Favilli.

Confermato Paquetà dal 1′

Il Milan dovrà fare i conti con gli squalificati Romagnoli, Kessiè e Calabria pertanto mister Gattuso davanti a Donnarumma schiererà il tandem centrale Musacchio e Zapata con Abate preferito ancora a Conti sulla destra e Rodriguez sulla sinistra. Calhanoglu verrà arretrato a centrocampo dove giocherà con Bakayoko e Paquetà alla sua terza partita da titolare dal primo minuto. In attacco Higuain non è stato convocato ed è ormai da considerare a tutti gli effetti un ex, al suo posto spazio a Cutrone affiancato dal rientrante Suso e da Borini esterno di sinistra.

Le probabili formazioni

Genoa (3-5-2): Radu, Biraschi, Romero, Criscito, Lazovic, Romulo, Bessa, Rolon, Pezzella, Kouamè, Favilli.  Allenatore: Prandelli

Milan( 4-3-3): Donnarumma, Abate, Zapata, Musacchio, Rodriguez, Paquetà, Bakayoko, Calhanoglu, Suso, Cutrone, Borini.  Allenatore: Gattuso

I precedenti

Genoa e Milan si sono incontrate in totale 57 volte, 35 le vittorie per i rossoneri, 8 per i rossoblu e 15 i pareggi. Il Milan ha segnato in totale 107 reti incassandone 54. L’unico incontro tra le due squadre in serie B è stato vinto dai rossoneri per 2-0.

Dove vederla

La partita Genoa Milan sarà trasmessa in diretta esclusiva da Sky sui canali Sky Sport Serie A. La garà sarà altresì visibile in streaming su pc, tablet e smartphone attraverso l’applicazione Sky Go.

 

 

Serie A

Empoli, D’Aversa: “Il Torino è una squadra forte, i ragazzi devono continuare a migliorare”

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Il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Torino.

L’ex allenatore di Lecce e Parma e attuale tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Torino in programma venerdì 13 dicembre alle 20:45 allo stadio Carlo Castellani.

Empoli, le parole di D’Aversa

Empoli, D'Aversa

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa in conferenza stampa in vista del match contro il Torino.

Quanto la soddisfa la parte realizzativa degli ultimi tempi?

“I ragazzi hanno fatto una grandissima partita, concretizzando molto dal punto di vista realizzativo.

Questo ci deve far capire che bisogna continuare a migliorare, dobbiamo riproporlo. La partita di domani è dura e difficile, bisogna ragionare sui singoli del Torino perché è una squadra forte”

Come sta Grassi?

“Grassi farà parte dei convocati, poi vedremo il minutaggio”

Visto l’ennesimo infortunio grave, avete programmato un viaggio a Lourdes?

“Un saluto per Pietro perché aveva recuperato certezze e condizione fisica, ci stava dando tanto. Sicuramente è un giocatore che ci mancherà, come Haas e Sazonov.

Dispiace per chi ci è passato, da giocatore ci sono passato e in questo momento ti cade il mondo addosso. Ho parlato con lui cercando di rasserenarlo, è chiaro che ci può essere delusione. A Lourdes non abbiamo il tempo di andarci”

L’infortunio di Pellegri comporterà dei cambiamenti?

“Per le caratteristiche Campaniello della Primavera è un giocatore che può fare il ruolo di Pellegri. In questo momento ci sono diverse assenze, anche nella preparazione della gara ci sono tanti giocatori che devono essere pronti a ricoprire più ruoli.

Vedo disponibilità, ad esempio Gyasi può fare più cose. Ora i ragazzi devono farsi trovare pronti, la dimostrazione è stata quella di Marianucci a Verona

Che squadra è il Torino?

“Inutile fare l’elenco dei giocatori, hanno forse accusato il contraccolpo della perdita di Zapata ma hanno tanti giocatori forti. Non possiamo ragionare sul loro momento.

Noi non possiamo permetterci di sottovalutarli, li dobbiamo rispettare. Indipendentemente dalla posizione di classifica, dobbiamo avere il coltello tra i denti”

Quanto potete migliorare in termini di mentalità?

“Non c’è mai un limite al miglioramento, dipende dalle aspettative e ciò che chiediamo a noi stessi. Non possiamo accontentarci, a Verona abbiamo giocato una grande partita ma dobbiamo metterla da parte. Tutto quello che facciamo fa la differenza se raggiungiamo l’obiettivo prefissato”

Dovete migliorare sui calci piazzati?

“Se si vuole trovare un aspetto negativo, sì, è vero. Ci lavoriamo convintamente ma è un aspetto che va migliorato. I numeri sono eloquenti”

Scriverà la lettera a Babbo Natale o a Roberto Gemmi?

“Sono discorsi prematuri, nel pregara non mi piace parlare del mercato. Penso solo al Torino. La società sa come deve operare, a me piace allenare chi ho a disposizione. Mi piace anche far venire su ragazzi della Primavera”

Come vede Colombo ed Esposito?

“Hanno caratteristiche per giocare in varie posizioni del campo. Molto probabilmente partiranno loro due dall’inizio domani”

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Serie A

Torino, Vanoli: “Zapata? Anche al City senza Rodri è mancato tutto…”

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Torino, Paolo Vanoli

Il tecnico del Torino, Paolo Vanoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’anticipo di Serie A contro l’Empoli. Calcio d’inizio venerdì alle 20:45.

Paolo Vanoli, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell’anticipo del venerdì della 16° giornata di Serie A contro l’Empoli di D’Aversa.

Il club granata è alla ricerca spasmodica di una vittoria che manca dallo scorso 25 ottobre. Da quel momento la formazione torinese ha collezionato solamente due punti in sei giornate.

Torino

Paolo Vanoli carica Alieu Njie ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Torino, le parole di Vanoli

Come sta la squadra? Ilic?

“Stiamo bene, abbiamo recuperato Linetty, Njie e Vlasic: avevano avuto un problema intestinale, ma ci sono. Ilic si è aggregato al gruppo per tutta la settimana, farà parte dei convocati”.

Come si affronta l’Empoli?

“Consapevoli che giocheremo su un campo ostico, l’ultima vittoria del Toro lì è del 2022. Anche le big hanno sempre sofferto a Empoli, l’80% dei gol dei toscani è arrivato nei primi tempi e serve attenzione nell’approccio”.

Pellegri si è rotto il crociato…

“Ho scritto un messaggio a lui e anche prima a Sazonov. Al di là della maglietta, dà fastidio questo infortunio: auguro a entrambi una pronta guarigione”.

Vlasic, Njie più una punta: è soluzione?

“E’ una soluzione percorribile, sì. Con l’Empoli in coppa ci furono Njie, Zapata e Adams. Prima si passa dalla mentalità, poi si può fare tutto: stiamo crescendo, tutte queste opzioni possono essere dall’inizio o a gara in corso. Nel calcio moderno, avere giocatori tecnici e che sanno saltare l’uomo è fondamentale”.

Fisicamente e mentalmente potrete dare velocità per essere più incisivi?

“Quando parlai della coppa Italia, mi riferivo alla lentezza del giro palla, non alle gambe. E nel secondo tempo facemmo bene, pareggiammo e poi il calcio ci penalizzò con una palla inattiva. Sono sicuro che siamo cresciuti dal punto di vista del ritmo e dell’intensità, a Genova lo abbiamo dimostrato”.

Domani alzerete più gli esterni per fare più cross?

“Ci lavoro tanto fin da quando sono arrivato. Ho detto una cosa importante, ho spiegato che anche senza un giocatore forte di testa come Duvan, i cross stressano gli avversari. Cerco di tenere alti i quinti, poi dipende dalle caratteristiche personali: Pedersen è un giocatore cui piace il campo aperto, Sosa e Lazaro preferiscono la palla nei piedi. Ma questo non vuol dire che non possano andare al cross”.

E’ spiegabile solo con l’assenza di Zapata questo periodo difficile?

“Penso di sì: il City ha perso Rodri e tutto è venuto a mancare. Hai pilastri importanti, non solo come realizzatore ma anche per far funzionare la squadra. Ma questo è il passato, noi dobbiamo guardare avanti e ricercare qualcosa di diverso. Nelle ultime partite ci è mancato il guizzo, l’occasione per svoltare: la stiamo cercando con determinazione, ci meritiamo qualcosa di importante”.

Domani è una gara sporca o Vlasic può tornare utile?

“Vlasic ha la stima e la fiducia completa dell’allenatore. Ora è il campo a decidere. Metto in campo la miglior formazione: lui, come tanti altri altri, può determinare. E il campo è a sua disposizione con la massima fiducia”.

Come l’avete preparata?

“Come contro il Genoa, sapendo chi incontriamo e avremo di fronte una squadra leggera di testa, che riesce a fare tutto. Con il Verona hanno chiuso la partita già nel primo tempo, all’interno della gara ci saranno tante partite e noi possiamo cambiarla. Ciò che non voglio è uscire dalla partita, dobbiamo sempre stare dentro”.

Che settimana è stata per Vlasic?

“A volte ci sono periodi per gli attaccanti che non segnano e si intestardiscono. Vlasic deve solo pensare a giocare per la squadra: lui lo sa fare bene, poi tutte le cose verranno. La squadra ha bisogno di una vittoria per ridare totalmente fiducia”.

Che minutaggio ha Ilic?

“E’ tornato in gruppo, ma non si può pretendere di avere 90 minuti. Ma può avere uno spezzone, se necessario”.

Avete fatto una tabella punti per questo fine girone d’andata?

“La nostra tabella è fatta di tappe per fare più punti possibili per raggiungere il primo step. Non faccio tabelle, ma obiettivi: il primario è arrivare il prima possibile ai punti per poi avere un altro step”.

Come sta Sosa? Può giocare?

“Domani gioca”.

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Serie A

Lazio, Rovella: “Il mio obiettivo è di alzare un trofeo”

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Nicolò Rovella ha rilasciato un’intervista a DAZN dove parla di se e della sua Lazio: “il mio obiettivo è quello di alzare un trofeo con la Lazio”.

La squadra allenata da Marco Baroni sta facendo una stagione meravigliosa su tutti fronti. Uno dei principali artefici dell’andamento della Lazio è sicuramente il centrocampista Nicolò Rovella, il quale ha guadagnato anche la maglia della Nazionale a suon di prestazioni di altissimo livello. L’ex Juventus ha rilasciato un’intervista ai microfoni di DAZN in cui ha parlato della sua storia con la squadra biancocelste e di alcune sue caratteristiche personali.

La sua storia con la Lazio ed il rapporto con Baroni

Rovella ha apertola sua intervista parlando di come è arrivato a Roma e con quanto entusiasmo ha sposato la causa biancoceleste: “Un sentimento che va oltre il giocare a calcio. Lo vivo in città, lo vivo a casa, lo vivo con i miei compagni, fuori con gli amici. Mi ricordo quando ero ancora alla Juve in ritiro, mi chiamò Sarri e mi chiese di venire alla Lazio. Sapevo che c’era qualcosa e spingevo per venire qua. Quando ho ricevuto la chiamata ho detto che volevo andare a Roma”.

Successivamente ha espresso il suo giudizio sull’attuale allenatore : “Baroni mi sa di brava persona, intelligente. Ci chiede tanto, anche cosa ne pensiamo noi, è aperto al dialogo e questo aiuta noi giovani a crescere e capire gli errori più facilmente. Con le parole ti spiega le situazioni: è stimolante e bello creare un rapporto col mister. Qui ci sono tanti giovani, ed è bravo a tenerci coi piedi per terra”.

Lazio

L’idolo e la ricerca del gol

Nella seconda parte dell’intervista, Rovella ha dichiarato apertamente il suo idolo ed il suo esempio da seguire: “Provo un amore assoluto per Modric, ognuno da bambino ha un idolo e lui è sempre stato il mio; ho sempre provato a imitarlo anche se è impossibile. L’anno del pallone d’oro è stato il massimo della sua completezza calcistica. Faceva gol, assist, recuperava palloni, faceva giocare la squadra. È un giocatore straordinario, la cosa che mi piace di lui è principalmente la tranquillità che ha con la palla tra i piedi”.

In seguito, è tornato sullo sfortunato gol annullato a Parma: “Per il gol annullato a Parma ci sono rimasta molto male. Avevo provato un emozione incredibile e poi avevo fatto quella corsa sotto i tifosi che sognavo di fare da un anno e mezzo. Sono sicuro però che il gol arriverà presto”.

Il sogno di Rovella con la maglia della Lazio

Infine, Nicolò Rovella ha concluso la sua intervista nominando il suo principale obiettivo da raggiungere con i colori biancocelesti addosso: “Il mio desiderio, anzi il mio obiettivo è quello di alzare un trofeo con la Lazio. Se non è quest’anno è l’anno prossimo”.

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