Serie A
Genoa, ok alla ristrutturazione del debito
Buone notizie in casa Genoa, è arrivato l’ok da parte del tribunale per la ristrutturazione del debito di fine ottobre. Ma ci sono conseguenze sul mercato
Genoa, la situazione legata al debito
Buone notizie in casa Genoa, Il tribunale ha dato l’ok per il piano di ristrutturazione presentato a fine ottobre dai rossoblù che gli consentirà di saldare il debito con l’Agenzia delle entrate.
Un passo molto importante per la nuova proprietà americana del grifone che ha come obbiettivo che ha come obbiettivo quello di rendere la società più antica d’Italia sostenibile nel minor tempo possibile.
il debito del club allenato da mister Gilardino è un debito fiscale che il Grifone aveva di 111 milioni di euro e che ha portato la società ad appellarsi agli ex articoli 57, 60 e 63 del Codice della crisi. Con l’arrivo dell’ok da parte del Tribunale, la società salderà il 35% del dovuto in 20 rate semestrali, quindi in dieci anni.
In seguito all’indebitamento il Genoa avrà le prossime due finestre di mercato limitate ma non bloccate. Il club potrà sia comprare e vendere i calciatori, ma il bilancio fra questi dovrà essere necessariamente positivo.
Serie A
Torino-Fiorentina, Palladino: “Nessuno si aspettava questa classifica. Ora lottiamo per rimanere lassù”
Al termine di Torino-Fiorentina, l’allenatore della Viola, Raffaele Palladino, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico campano dopo la vittoria in Torino–Fiorentina.
Torino-Fiorentina, le parole di Palladino
A specifica domanda, l’allenatore si è così espresso sulla classifica: “Fa effetto, mi fa piacere che i ragazzi la osservino anche se dico loro di non farlo. Dobbiamo concentrarci su una partita alla volta e migliorarci. Oggi abbiamo vinto, ma non è stato il tipo di prestazione che piace a me.
Nel secondo tempo abbiamo smesso un po’ di giocare, e lo dico dopo una vittoria. Tuttavia, mi è piaciuto lo spirito di squadra. Dobbiamo mantenere questo entusiasmo e pensare subito alla Conference”.
Riguardo ai giocatori decisivi, il tecnico ha ammesso: “Avere giocatori di grande spessore fa la differenza, queste partite si vincono con astuzia. Giocatori speciali sanno trovare giocate decisive. Gli allenatori apprezzano molto avere atleti così, ma oggi tutta la squadra mi è piaciuta, c’è stata anche la capacità di soffrire. Ora dobbiamo recuperare le energie per l’Europa”.
Sulla soddisfazione legata a Comuzzo e sulla condizione di Adli, l’allenatore ha aggiunto: “Non è questione di un singolo, ma dell’atteggiamento di tutta la squadra, sia dei titolari che di chi entra a partita in corso. Abbiamo ancora diversi giocatori fuori e ho bisogno di tutti, la fase difensiva è responsabilità di tutta la squadra. Adli ha avuto un fastidio alla coscia dopo Marassi, lo abbiamo tenuto a riposo, ma oggi è entrato bene”.
In merito all’equilibrio dopo i recenti risultati, ha commentato: “Le sfumature mostrano quanto sia competitivo il gruppo. Volevo concedere un giorno di riposo, ma il gruppo ha scelto di allenarsi, dimostrando quanto siano concentrati e desiderosi di migliorarsi. È una grande soddisfazione. Ringrazio anche i tifosi: erano in tanti e la vittoria è per loro”.
L’allenatore ha poi analizzato la ripresa della partita odierna: “Non è che non mi sia piaciuta la mia squadra, ma non si può solo difendersi. Abbiamo giocato in modo un po’ rinunciatario, ma con tutte le partite disputate ci può stare. Non sono preoccupato, anche il merito è del Toro, che avrebbe potuto metterci in difficoltà, ma siamo stati bravi a vincere”.
Riguardo alla capacità della squadra di rimanere in alto in classifica, ha dichiarato: “Per me sì, lo dimostrano ogni giorno con la mentalità e la preparazione. Potrei quasi non allenare più, tanto sono bravi a trovare soluzioni. Tuttavia, non abbiamo ancora ottenuto nulla. È un bel momento, e nemmeno io mi aspettavo questo entusiasmo. Si è creata una sorta di magia nello spogliatoio, ma non possiamo abbassare la guardia. Le partite sono difficili, dobbiamo restare umili e affrontare una gara alla volta cercando di sorprendere tutti. Nessuno avrebbe immaginato questa situazione”.
Il tecnico ha poi parlato di Ranieri: “Si esalta sempre in quello che fa, deve restare sempre attivo. Non gli ho dato la fascia per queste sue qualità, ma senza Quarta e Biraghi la fascia è andata a lui”.
Riguardo a Bove, ha sottolineato la sua versatilità: “Può giocare ovunque, è straordinario e può anche agire come sottopunta. In base alla partita, decido la sua posizione. Non ha un ruolo fisso, può giocare a due, a tre, da playmaker o come esterno che rientra. I giocatori intelligenti non hanno un solo ruolo, e lui può ricoprire diverse posizioni”.
Serie A
Lazio, l’Olimpico è un fortino: il dato sui match casalinghi
Uno dei dati che risalata maggiormente all’occhio in questo avvio di campionato della Lazio è legato ai match casalinghi del club romano.
La Lazio sotto la guida di mister Baroni sta avendo un percorso netto tra campionato e coppa con un gioco incentrato sull’offensività che sta facendo vivere al club capitolino un momento di grazia. Uno dei dati più interessati dei biancocelesti è però legata ai match casalinghi, dove il club romano non hanno mai perso.
Lazio, il dato sui match casalinghi
La Lazio di Marco Baroni in questo avvio di campionato sta stupendo tutti con un percorso netto tre campionato e coppa che sta spingendo la squadra del tecnico ex Hellas Verona a non porsi limiti in questa stagione.
Uno degli elementi più importanti di questo avvio di stagione dei biancocelesti riguarda i match interni, dove fino ad ora la Lazio non ha mai perso.
Il club romano secondo quanto riportato Il Corriere dello Sport ha fatto dell’Olimpico il suo punto di forza collezionando in 6 partite giocate 5 vittorie e un pareggio conquistando di conseguenza 13 punti disponibili su 15 tutto questo grazie ai 16 goal fatti e 6 subiti.
La squadra di Baroni non sembra intenzionata a fermarsi qui e intende far proseguire la striscia di imbattibilità interna e i match casalinghi contro Cagliari e Porto possono essere un occasione per continuare a ottenere risultati con il record della stagione 2019-2020 nel mirino.
Serie A
Atalanta, Lookman show nel 2024: numeri strepitosi
Anche al Maradona di Napoli l’attaccante nigeriano dell’Atalanta è stato il superprotagonista della sfida. In realtà è un 2024 da sogno per Lookman.
Ademola Lookman è il faro dell’Atalanta di Gasperini. L’attaccante nigeriano, dall’agosto 2022 in cui ha messo per la prima volta piede a Zingonia, è sempre stato un fattore determinante per la Dea, sia in fase di non possesso sia, soprattutto in fase offensiva.
Per lui il 2024 è stato un anno da incorniciare: l’Europa League vinta grazie ad una sua tripletta contro l’imbattuto Bayer Leverkusen è solo la ciliegina sulla torta dell’annata dell’ex Leicester.
Da inizio stagione Lookman ha collezionato in sole 11 presenze tra campionato e Champions League la bellezza di 7 reti e 5 assist. Numeri da capogiro se si aggiungono anche quelli dell’intero 2024. Infatti, la stella della Dea ha preso parte tra goal ed assist a 27 marcature: 16 goal e 11 assist in tutte le competizioni. Nessuno come lui in Serie A.
E con un Retegui in versione capocannoniere (1o reti in altrettanti match) chissà se nelle parti di Zingonia qualcuno sta facendo già qualche pensiero ad una corsa vera e propria allo Scudetto.
Intanto Gasperini ha aggirato la domanda nel post partita del match con un semplice: “Dobbiamo crescere”.
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