Serie A
Genoa, pareggio e riflessioni contro la Cremonese
L’amichevole con i grigiorossi è servita al tecnico del Genoa Alberto Gilardino per riordinare le idee sui tasselli mancanti sul piano tecnico- tattico.
Genoa, Alberto Gilardino soddisfatto a metà
Il suo ragionamento va al di là dell’esito della partita in sè. E non potrebbe essere diversamente. Alberto Gilardino dilata il campo visivo oltre la sfida che ha visto il suo Genoa impattare a reti bianche contro la Cremonese.
E con le sue parole intona un refrain chiaro: occorre ancora darci dentro per migliorare. “E’ stata una partita non bellissima sul piano tecnico – dice ai microfoni di Telenord con parole riprese da Pianeta Genoa 1893- potevamo fare qualcosa in più nei momenti in cui avevamo la palla tra i piedi, ci è mancata un po’ di verticalità per i nostri attaccanti”.
E su possibili rinforzi di mercato taglia corto: “la società sa cosa serve e sta lavorando per questo”.
Le interviste
Inter-Como, Lady Gabrielloni: “Vi racconto il mio bomber”
Si avvicina il match Inter-Como e non poteva esserci occasione migliore per incontrare ‘Lady Gabrielloni’ Elisa Cardinali, fidanzata del bomber del Como Alessandro Gabrielloni, protagonista domenica scorsa contro la Roma con gol e assist. Ecco cosa ha detto ai nostri microfoni la studentessa universitaria di Chimica a Camerino, nelle Marche.
Ciao Elisa, dove vedi questo Como… potrà arrivare molto in alto nel prossimo futuro?
“Spero che arriveranno il più lontano possibile e che faranno un po’ come l’Atalanta. Mi auguro che continueranno a salire sempre più in alto, perché se lo meritano…”
Capitolo Gabrigol: vedresti bene il tuo fidanzato un giorno con la maglia della Nazionale di Spalletti, o comunque vuoi fargli un augurio particolare?
“Gli auguro che possa essere all’altezza di qualsiasi cosa o situazione come la Nazionale o altre squadre. Glielo auguro con tutto il cuore… Poi se sarà bene, se non sarà fa niente. In ogni modo so che lui metterà sempre la stessa determinazione nel fare tutto quello che la vita e il calcio gli pongono davanti…”
Alessandro Gabrigol ha dei ‘segreti’ o ‘sogni’ nel cassetto? Cosa puoi svelarci in merito?
“Il sogno di Ale era quello di arrivare in A e segnare il suo primo gol. L’ha appena raggiunto. Ma è una persona che non si è mai posta limiti e l’ha dimostrato in tutti questi anni. Quindi penso che, in questo momento, il suo sogno nel cassetto sia magari, non lo so, giocare in Nazionale o arrivare in Champions. Quello che penso io è che non sarà mai una persona che dirà ‘ok, basta, sono soddisfatto’. In altri termini, finché avrà possibilità, cercherà di raggiungere sempre obiettivi più alti. E penso che questa sia una delle caratteristiche di Ale che mi ha fatto alla fine innamorare di lui. Perché, appunto, è sempre molto positivo, propositivo, determinato. Sono qualità davvero molto belle, che fanno anche bene in realtà alla nostra relazione…”
Concedici una battuta: nel mondo del calcio, pensi di poter essere ritenuta una wag? È un’etichetta che può dar fastidio sotto alcuni aspetti secondo te?
“In realtà non conosco il vero significato di wags. Io sto con Ale, cerco di dargli supporto nel meglio delle mie capacità; cerco sempre di seguirlo in ogni scelta che fa ma poi ho comunque la mia vita. Faccio la magistrale di Chimica a Camerino, quindi ho anch’io i miei obiettivi. Diciamo che entrambi, insieme, ci supportiamo per raggiungere le nostre mission: le mie ovviamente sono diverse dalle sue.
Semplificando: cosa significa oggi essere ragazza o moglie di un calciatore a tuo giudizio? In molti parlano spesso di wags: tanto per capirci, pensiamo ad esempio, in questi anni, a Michela Persico ‘accostata’ a Rugani o Wanda Nara a Icardi (a cui il Como sembrerebbe aver “preferito” proprio Ale Gabrigol, lì in attacco…)…
“Io personalmente sono un po’ atipica da questo punto di vista. Come Ale, sono di Jesi e dunque sono molto alla mano, tranquillissima. Essere etichettata tra le wags? A me va bene tutto ma ho sicuramente altri obiettivi nella mia vita…”
A Jesi a maggio ha ricevuto il Premio Cesarini, inventore della famosa ‘Zona Cesarini’. Dove ha messo questo suo prestigioso trofeo, visto che tra l’altro era seduto in platea dietro al CT della Nazionale Luciano Spalletti quel pomeriggio al Teatro Pergolesi?
“Tiene il trofeo a casa, a Jesi, nella sua cameretta. Il premio Cesarini è esposto insieme ad altre sue cose del calcio”
Dal campo alla pizza (con tanto di servizio Tg1 lunedì scorso)… Lo vedresti bene anche in cattedrà all’Università come relatore? Speriamo accolga il nostro invito, che gli abbiamo fatto già nei mesi scorsi…
“Speriamo, glielo dico (ride, ndr). Intanto Forza Como e Buon Natale a tutti!”
Serie A
Udinese, Nani: “I giovani devono giocare. Su Pafundi…”
Il ds dell’Udinese ha rilasciato alcune dichiarazioni sul mercato di gennaio e su alcuni possibili rinforzi. Leggi con noi le parole di Nani.
Il direttore sportivo dell’Udinese, a margine del brindisi organizzato con la stampa, ha fatto il punto sulla situazione in vista del mercato di gennaio. In particolare, Nani si è soffermato sul futuro di alcuni giovani e soprattutto di Pafundi, attualmente in prestito.
Le parole di Nani
Sul 2025.
“Meraviglioso, per tutti dai tifosi fino all’Udinese. Veniamo da una stagione tormentata e difficile. Dobbiamo tenerla presente e arrivare presto all’obiettivo della salvezza. Una volta raggiunta poi ovviamente si potrà guardare avanti e toglierci qualche soddisfazione. Proviamo ad arrivarci il prima possibile”.
Per il mercato di gennaio in difesa.
“Numericamente siamo in tanti, il mercato è aperto tutto l’anno. Siamo attenti, poi a volte è determinato dai risultati, dagli infortuni e dal modulo. Siamo in una fase in cui stiamo provando diverse soluzioni e abbiamo tempo per analizzare. Ma ad occhio dovremo essere a posto”.
Sul futuro di Pafundi.
“Torna con noi. Ha tantissimo talento e dopo questo periodo di ambientamento con noi valuteremo quale sarà la soluzione migliore. Deve giocare con continuità e potremo valutare anche la soluzione di un prestito per permettergli di giocare”.
Domani ci sarà l’Inter: sarà l’occasione di parlare anche di mercato?
“È un calciatore che piace e non potrebbe essere altrimenti perché è veramente forte. Non abbiamo intenzione di cedere i nostri migliori giocatori a gennaio, poi non si può escludere nulla. Ma è un mal di testa che mi sposterei eventualmente per giugno”.
Sugli infortunati.
“Davis torna presto. Credo siano passate già un po’ di settimane dal suo infortunio e non credo manchi molto. Okoye ha avuto questo intervento e lo aspettiamo presto ma credo che Sava lo stia sostituendo bene. Lovric non credo sia disponibile domani, credo più per lunedì. Anche Payero è vicino al rientro. Il Natale porta tante buone cose”.
Potrebbe esserci qualche partenza in prestito?
“All’Udinese siamo fortunati che abbiamo tanti giovani di grande valore, come Palma e Piana. Pizarro è un giocatore straordinario, sicuramente succederà che qualcuno uscirà per andare a giocare vista la rosa corposa. I giovani sono come i piloti d’aereo: la qualità è valutata in base alle ore di volo che ha, quindi devono avere un po’ di ore di gioco”.
Sui miglioramenti.
“Perché lo abbiamo dimostrato negli ultimi 30 anni, non ci fermiamo a valutare una realtà come Udine nella sua grandezza ma che in realtà è all’avanguardia da tempo. La positività e il buon umore devono procedere con ottimismo. Vorremmo continuare a fare bene le cose con grande entusiasmo e i grandi risultati si lavorano solo pensando in grande”.
La letterina dall’Aia.
“Era un libro in realtà, ma essendo Natale ormai li ho perdonati. Sono pronto ad accogliere tutti gli arbitri con gran sorriso. Gli errori ci possono essere, io vivo all’estero e vedo tante partite e faccio i complimenti alla nostra squadra arbitrale. Poi stemperiamo le polemiche perché non è nel nostro stile”.
Il rinnovo di Thauvin.
“Quando due parti vogliono lo stesso, è facile raggiungere l’obiettivo. Thauvin ha il contratto con noi di 1 anno più opzione, noi siamo contentissimi di lui e lui uguale. Sicuramente arriverà il momento e spero che faremo questo ulteriore matrimonio. Siamo orgogliosi di averlo come capitano, è molto bravo anche con i giovani. Dalle mie parti si dice che ci sono tutti i ‘tips on the box’ (tutti i presupposti sul tavolo ndr.) perché la cosa possa andare avanti”.
Serie A
Genoa, nuova maglia targata Netflix nel match col Napoli
Genoa, è pronta una nuova divisa speciale per celebrare la seconda stagione della serie cult coreana Squid Game, che verrà indossata in campo sabato contro il Napoli.
Il Genoa continua a sorprendere non solo sul campo ma anche fuori, consolidando la sua posizione come esempio di innovazione e marketing nel calcio italiano. Dopo collaborazioni di alto profilo con star dello sport, della musica e dello spettacolo, il club più antico d’Italia annuncia una nuova straordinaria partnership.
Sabato pomeriggio, in occasione della sfida contro il Napoli valida per il 17° turno di Serie A, i giocatori del Grifone scenderanno in campo con una divisa destinata a diventare iconica. Si tratta del terzo kit ufficiale stagionale, ovvero una maglia nera con dettagli dorati che ospiterà sul petto il logo di Squid Game 2, la celebre serie TV coreana che tornerà con la sua attesissima seconda stagione su Netflix il 26 dicembre.
Un’operazione che unisce due universi, quello calcistico e quello dell’intrattenimento, sottolineando la crescente capacità del Genoa di dialogare con un pubblico globale. L’iniziativa rappresenta una celebrazione del potere trasversale del calcio, capace di fondersi con fenomeni culturali come Squid Game.
Il club rossoblù non è nuovo a iniziative di questo tipo. Negli ultimi anni ha dimostrato un’abilità rara nel coniugare tradizione e modernità, valorizzando il proprio marchio attraverso scelte audaci e innovative. Con questa partnership, il Genoa non solo rafforza la propria immagine, ma dimostra anche di voler essere protagonista in un contesto internazionale. A seguire, la maglia che indosseranno.
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