Serie A
Genoa, ruggito d’Islanda
Genoa, Albert Gudmundsson carica ulteriormente la squadra dopo le recenti, buone prestazioni. Ecco le sue dichiarazioni dopo la partita contro l’Udinese.
Genoa, Albert il motivatore
L’appetito vien mangiando. Sulla sua tavola il Genoa avrebbe voluto trovare anche il piatto pieno della vittoria contro l’Udinese dopo avere trovato quello dell’affermazione con la Roma.
Così, però, non è stato. I rossoblù di Alberto Gilardino si sono dovuti accontentare di metà portata. E di mezzo bicchiere di buon vino friulano.
Ma lui, Albert Gudmundsson, non fa drammi e guarda avanti con fiducia. “Penso che abbiamo fatto una grande partita – spiega con parole riprese anche da Calcio Genoa – ma abbiamo subito un gol tardi, alla fine della gara dobbiamo fare un passo in avanti nel mantenere la porta inviolata negli ultimi minuti“.
Si sente grato a Gilardino per il fatto che gli dia sempre un apporto prezioso su come muoversi in campo: “Mi ha dato suggerimenti su come muovermi e cercare spazio“.
E vuole continuare a lavorare su se stesso nella consapevolezza di quanta utilità possa dare il suo apporto. Come del resto l’ha già data in Serie B.
Serie A
Roma, oggi è il giorno della verità su Le Fée
Alla Roma si attende con ansia il ritorno a centrocampo di Enzo Le Fée a pieno regime: ecco che cosa suggeriscono gli ultimi esami clinici.
La brutta partita contro l’Empoli ha lasciato la Roma, oltre che con l’amaro in bocca, con uno strascico ugualmente negativo: l’infortunio del centrocampista Enzo Le Fée.
Ora, però, l’ultimo esame clinico effettuato, una risonanza magnetica di controllo, fa ben sperare.
Stando al referto, pare che il giocatore sia guarito dalla distorsione del legamento collaterale mediale del ginocchio.
Gli basterà qualche altro allenamento ad hoc per tornare pienamente operativo in campo, stavolta con Juric anziché con De Rossi.
Serie A
Milan, Abate torna sul rapporto con Ibrahimovic: “Sono tranquillo, agisco sempre secondo coscienza..”
Milan, a distanza di mesi, Ignazio Abate torna a parlare di Zlatan Ibrahimovic, con il quale l’amicizia si e’ incrinata recentemente. Vediamo, qui di seguito, le sue parole.
Ignazio Abate e Zlatan Ibrahimovic sono rimasti amici per molti anni. Complice la comune militanza al Milan, i due hanno avuto, a tratti un rapporto molto stretto.
Alcuni mesi fa, tuttavia, tra i due e’ calato il gelo, che ha portato all’addio di Abate alla panchina della Primavera.
Da allora molte cose sono cambiate, con l’ex esterno destro che ha accettato la corte della Ternana.
Proprio nella veste di allenatore rossoverde, ieri in conferenza stampa, lo stesso ha risposto a una domanda in merito allo svedese. Queste le sue parole.
“Domanda poco importante per il contesto Ternana. Io nella vita mi comporto sempre secondo la mia coscienza, quindi sono tranquillissimo e non ho nulla da aggiungere”
Serie A
Milan, confermare Fonseca? Deve esserci un solo presupposto
Milan, il destino di Paolo Fonceca appare sempre più segnato. Una sua permanenza, però, dovrebbe essere preceduta da una profonda ristrutturazione. Vediamo di seguito il come.
La sconfitta contro il Liverpool sembra essere stata la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso. A prescindere dal risultato del derby, Paulo Fonseca e’ sempre più distante dalla panchina del Milan.
L’allenatore portoghese e’ ormai un corpo estraneo a Milanello, con i senatori dello spogliatoio che lo hanno abbandonato, Leao e Theo Hernandez su tutti.
La società, inoltre, non ha mai preso le pubbliche difese dell’ex Lille, sintomo, questo, di una crisi di rapporti ormai profonda con i componenti della dirigenza.
Come raccontato da Calciostyle, sono molti i profili valutati per la successione, primo fra tutti, quello di Massimiliano Allegri.
Ma davvero non esistono più margini per proseguire con Fonseca? Semmai si dovesse andare su questa strada, dovrebbe esserci un presupposto.
Una riorganizzazione profonda e radicale della struttura, con le funzioni di Geoffrey Moncada, Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani ben chiare a livello di gerarchia.
Una definizione dell’orologio Milan con ogni ingranaggio che si muove in funzione dell’altro, in un’orchestra che suona tutta lo stesso spartito.
Tutto ciò consentirebbe anche di tutelare Paulo Fonseca, che a quel punto avrebbe una certa autorità alle proprie spalle per poter lavorare con serenità.
Uno scenario, allo stadio delle cose, abbastanza improbabile, considerati gli innumerevoli equivoci esistenti, primo fra tutti quello legato al ruolo del senior advisor Zlatan Ibrahimovic.
Lo svedese, nominato da Gerry Cardinale quale consulente di Redbird, non e’ nell’organigramma rossonero, ma opera come se fosse componente organico della struttura sportiva.
Per questo, a oggi, appare molto difficile che Paulo Fonseca possa avere un futuro di lunga durata sulla panchina del Milan.
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