Serie A
Ghiacchio viola: il Napoli serve il cappotto. Le pagelle della Fiorentina
Freddo, gelidissimo in casa Viola e chissà se il cappotto beccato a Napoli servirà a qualcosa. Alla squadra, alla società, al tecnico. Il Napoli batte 6-0 la Fiorentina al termine di una partita in cui Prandelli aveva provato a mettere in campo una formazione d’attacco ma si è rilevata imbarazzante in fase difensiva. Il Napoli fa 8 tiri e 8 gol, la Viola crea almeno 6-7 occasioni ma non realizza nulla. Callejon e Ribery in campo dal primo minuto si sono rivelati un peso: poco o nulla in fase offensiva, assolutamente nulla in quella difensiva. Chissà se ci sarà un cambio passo nel mercato: gli attaccanti viola, sia Vlahovic che Kouamè entrato nella ripresa, hanno dimostrato le solite difficoltà a tenere palla e giostrare nella manovra, caratteristiche che Petagna ha dimostrato di maneggiare alla grande.
Dragowski 5 – Poca responsabilità sui gol, solo su un paio, da casa, poteva essere più reattivo.
Igor 4,5 – Giornataccia, soffre a grandi sprazzi Lozano che nel primo tempo è devastante
Milenkovic 4 – Peggior prestazione dell’anno e forse in assoluto per Nikola, Insigne se lo sognerà a lungo.
Pezzella 5 – Rispetto ai compagni di difesa è il meno sovrastato, ma è lui che dirige la difesa.
Venuti 4 – In coppia con Milenkovic soffre Insigna sulla corsia sinistra, in fase difensiva male male.
Amrabat 5– Forse l’unico che corre a tutto campo, ma la giornata è storta anche per lui.
Castrovilli 4 – Sembra iniziare anche bene, poi nel ruolo di centrale in mezzo al campo vede gli attacchi partenopei scappargli sotto gli occhi. Dal 74′ Pulgar s.v.
Biraghi 4,5 – Come a destra, a sinistra tra lui e Igor è confusione totale su Lozano. Giornataccia, avrebbe potuto trovare in un paio di occasioni il gol che poteva cambiare la partita, ma così non è stato.
Callejon 4 – In assoluto il peggiore: crea poco e non difende nulla. Non è presentabile. Dal 74′ Bonaventura s.v.
Ribery 5 – Ha l’occasione per segnare, crea un paio di azioni e poi si spegne. Sostituito a fine primo tempo Dal 46′ Kouamé 5,5 – Entra bene, meglio di altre volte. Tutto era finito, però.
Vlahovic 5 – Lo spirito c’è, i movimenti pure. Il tocco per i compagni, no.
Serie A
Genoa, Masini conquista Vieira: il rinnovo è imminente
Patrizio Masini si prende il Genoa: con Vieira è diventato titolare e ora è pronto a rinnovare fino al 2028. Accordo fatto, mancano solo le firme.
Patrizio Masini sta diventando una pedina sempre più importante per il Genoa. Il centrocampista classe 2001, cresciuto nel vivaio rossoblù, è stato confermato in estate da Alberto Gilardino dopo l’esperienza in prestito all’Ascoli nella scorsa stagione.
Una scelta che sta dando i suoi frutti, visto che il giovane talento ha trovato sempre più spazio nelle rotazioni del Grifone, soprattutto dopo l’arrivo di Patrick Vieira in panchina. Con l’allenatore francese, Masini ha anche segnato il suo primo gol in Serie A nella trasferta contro la Roma all’Olimpico, un momento chiave che gli ha permesso di guadagnarsi la titolarità nel centrocampo rossoblù.
Il Genoa ha deciso di premiarlo e di blindarlo con un rinnovo di contratto: l’accordo è ormai definito e mancano solo le firme.
Genoa, Masini rinnova fino al 2028: manca solo l’ufficialità
Secondo quanto riportato da Sky Sport, il Genoa e Patrizio Masini hanno raggiunto un’intesa totale per il prolungamento del contratto. Il centrocampista firmerà un nuovo accordo che lo legherà al club ligure fino al 30 giugno 2028. Una mossa che conferma la fiducia della società nei confronti del classe 2001, che in pochi mesi è passato dall’essere una possibile alternativa a un punto fermo della squadra.
L’intenzione del Genoa è chiara: dare continuità al progetto e valorizzare i talenti cresciuti in casa. Masini rappresenta perfettamente questo modello e, grazie al lavoro di Vieira, è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Il rinnovo è quindi un segnale importante non solo per il giocatore, ma anche per il futuro del centrocampo rossoblù, che continuerà a puntare su di lui.
Serie A
Fiorentina-Inter, le formazioni ufficiali
A pochi minuti dal fischio d’inizio di Fiorentina-Inter, sono state diramate le formazioni ufficiali che scenderanno in campo al Franchi alle 20:45.
Dopo 67 giorni potrà finalmente concludersi la quattordicesima giornata di Serie A. A breve, infatti, si giocheranno i 73 minuti rimanenti di Fiorentina–Inter, gara iniziata il primo dicembre scorso ma poi interrotta a causa del malore occorso a Edoardo Bove. Il match riprenderà esattamente da dove si era concluso, con una rimessa laterale in favore della Viola dopo il gol annullato a Lautaro Martinez.
La squadra gigliata, a causa del mercato, potrà fare affidamento solo su 14 giocatori totali, visto che i nuovi acquisti non potranno prendere parte alla sfida contro i nerazzurri, che invece dovranno fare a meno solo di Zalewski.
Fiorentina-Inter, le formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali scelte da Palladino e Inzaghi.
Serie A
Serie A, i dati sull’indebitamento: bene Juventus e Inter, male l’Atalanta
Serie A, il punto sull’indebitamento dei club che hanno preso parte nelle stagioni 2022/23 e 2023/24. Ecco i dati riportati da Calcio e Finanza.
Considerando le 20 società di Serie A, il valore dell’indebitamento complessivo resta stabili, intorno ai 4,6 miliardi di euro. Però, analizzando le 17 società che hanno preso parte alla Serie A in entrambe le stagioni 2022/23 e 2023/24, il dato complessivo si attesta a 4,2 miliardi, registrando una lieve contrazione (-2%) rispetto ai 4,3 miliardi del 2022/23.
Serie A, i club indebitati: la classifica
Tra i principali club, la Juventus ha visto la diminuzione più significativa dell’indebitamento, con un calo del 19%, passando da 791,9 milioni a 639 milioni di euro.
L’Inter ha seguito una tendenza simile, riducendo il proprio indebitamento del 9%, da 807,4 milioni a 734,8 milioni di euro.
Anche Roma e Napoli hanno registrato una riduzione dell’8%. Lazio ed Empoli hanno riportato riduzioni più contenute, rispettivamente del 7% e del 6%, mentre la Fiorentina ha visto un notevole calo del 17%.
Tra i top club, invece, si evidenziano aumenti per Atalanta (+36%, passando da 133,5 milioni a 181,1 milioni di euro) e Milan (+29%, con un incremento da 250,7 milioni a 324,1 milioni). Questo è legato soprattutto alla necessità di finanziare gli investimenti sul mercato: per esempio, il debito del Milan verso altre società è aumentato del 50%, mentre quello dell’Atalanta è cresciuto dell’85%, passando da 50,6 milioni a 93,7 milioni di euro.
Al terzo e quarto posto, dopo le due lombarde, troviamo l’Udinese e la Salernitana, oggi in Serie B, il cui debito è cresciuto nelle passate due stagioni, rispettivamente, del 20% e del 14%.
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