Serie A
Giannichedda: “Douglas Luiz e Koopmeiners perfetti per le esigenze della Juventus. Sono dei pezzi da 90.”
Giuliano Giannichedda è stato nel biennio 2005-2007, un punto fermo del centrocampo della Juventus. Intervistato da TJ ha parlato di Juve e calciomercato.
In un intervista concessa a TuttoJuve.com l’ex centrocampista bianconero ha tirato le somme sul nuovo ciclo targato Thiago Motta e sul calciomercato, che a suo dire a regalato pezzi da 90.
L’intervista a Gianichedda
Sulla Serie A 2024-25: ” L’Inter è favorita poiché parte da una struttura importante e sono rimasti tutti i top. La Juventus, nel corso dell’estate, è riuscita a ridurre il gap, ma non è ancora più forte dei nerazzurri. Il Milan, secondo me, ha cambiato molto e ha già dei problemi. Direi Inter, poi Juve e Napoli.”
La nuova Juventus: ” La Juve si è assicurata l’allenatore migliore della scorsa Serie A per gioco espresso e da parte mia ci sarà la massima attenzione su quel che proporrà Thiago Motta. Questa squadra è candidata ad un campionato di vertice.”
Un vertice raggiungibile anche grazie agli acquisti svolti dalla dirigenza volti a migliorare la rosa. Anche se c’è stato un nome che, l’ex centrocampista Giannichedda non avrebbe ceduto: ” La Juventus è riuscita a diminiure il monte ingaggi e comprare giocatori importanti. A me piace tantissimo Thuram, è in possesso di una notevole fisicità e di una buonissima tecnica.
Nico Gonzalez l’ho molto apprezzato, è un giocatore molto importante e conosce alla perfezione il nostro campionato. Penso anche che Douglas Luiz e Koopmeiners siano perfetti per le esigenze di cui necessitava la Juventus a centrocampo. Sono dei pezzi da 90.”
C’è un giocatore, però che Giannichedda avrebbe tenuto in rosa:
” Sicuramente il nome di Chiesa è quello che rimbomba più di tutti, era uno dei giocatori top della squadra e potenzialmente è un ottimo calciatore. Però le scelte della dirigenza sono state molto oculate in questa fase di mercato, quindi per me hanno fatto bene in virtù degli obiettivi che dovevano centrare
Serie A
Torino, il report sugli esami strumentali di Vojvoda e Coco: i tempi di recupero
Il Torino deve fare i conti con gli infortuni. Vojvoda e Coco, infatti, sono usciti malconci dalla sfida contro il Lecce e hanno svolto gli esami strumentali di rito per capire l’entità dei rispettivi fastidi muscolari.
Di seguito il report del Torino.
L’esito degli esami
“Il Torino Football Club comunica che gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Mergim Vojvoda hanno evidenziato un’elongazione del muscolo semitendinoso sinistro. La prognosi verrà definita secondo l’evoluzione clinica dell’infortunio. Esami anche per Saul Coco: per il difensore sovraccarico muscolare al bicipite femorale sinistro. Le sue condizioni verranno valutate di giorno in giorno.”
Vojvoda, dunque, salterà quasi certamente sia l’impegno di campionato contro il Verona che quello di Coppa Italia contro l’Empoli, mentre Coco verrà monitorato quotidianamente per capire se riuscirà a scendere in campo al Bentegodi.
Serie A
Serie A, oggi ricade un anniversario: tu lo sapevi?
Oggi per la Serie A è un giorno speciale. Il 17 Settembre, di ormai molti anni fa è stato il giorno in cui il calcio italiano è cambiato, per sempre: lo sapevi?
Era il 17 settembre del 1939, la Serie A si apprestava a vivere la sua decima edizione da quando è stato istituito il girone unico che ad oggi è a venti squadre. Ma oggi ricade un anniversario “speciale” che ha cambiato anche il modo dei tifosi nel guardare le partite: il dettaglio.
Serie A: Lo storico cambiamento
Quel giorno di oramai ottantacinque anni fa cambiò il calcio italiano. Fu permesso agli addetti ai lavori in primis e a tutti i tifosi, poi, di poter riconoscere in modo subito intuitivo i giocatori. Da quel giorno furono, infatti, istituiti i numeri di maglia. Dall’ uno all’undici e questo permetteva a tutti di poter subito captare il giocatore in campo ed il proprio beniamino.
Sono passati molto anni d’allora ma sicuramente quel cambiamento ha fatto la storia del nostro campionato. Oggi le maglie di giocatori rappresentano, anche, il vestiario più comune per quei tifosi che dal vivono vanno allo stadio per supportare la propria squadra.
Le maglie ritirate
Ci sono maglie, talvolta ritirate in onore di un proprio giocatore simbolo: Maldini (3, Milan); Zanetti (4, Inter); Baggio (10, Brescia) Maradona (10, Napoli); Riva (11, Cagliari). Sono solo alcune delle maglie che le squadre di A hanno deciso di non far indossare a nuovi giocatori, in ricordo delle gesta dei grandi campioni del passato.
In campo non si vedono più quei numeri portati sulle spalle da chi ha fatto la storia di un club. Diverso è invece il discorso sugli spalti. Proprio lì i tifosi, quando assistono alla partita indossano con molto orgoglio le maglie dei loro beniamini, e spesso coincidono con quelle di grandi campioni del passato. Il tutto grazie a quello storico cambiamento, che ha portato i numeri sulle spalle dei giocatori, 85 anni fa.
Serie A
Roma in lutto, si è spento Alicicco
Ernesto Alicicco è stato per la Roma una persona molto importante. Sua l’impronta nei due scudetti giallorossi quando ricopriva il ruolo di medico sociale.
Si è spento all’età di ottantanove anni, nella sua Roma, Ernesto Alicicco. Fu medico sociale dei giallorossi dal 1978 al 2000. Tra i protagonisti dei gli ultimi due scudetti vinti nel 1982-83 e 2000-01, oltre a cinque Coppa Italia vinte nel periodo 1979-1991.
Alicicco, amico e medico di Roma
Nella sua lunga carriera da medico riuscì nel calcio a imprimere il suo credo e la sua spiccata dose di gentilezza ed altruismo lo hanno contraddistinto. I tifosi giallorossi ricorderanno sicuramente il suo pronto intervento che salvò la vita a Lionello Manfredonia: vittima di un arresto cardiaco a Bologna, dove si giocò alla temperatura record di -12 gradi.
Storico collaboratore e amico di Carlo Mazzone, già ai tempi da giocatore al Siena, concluse la carriera da medico sociale nel Brescia, nel quale aiutò Baggio nel recupero dai suoi più frequenti infortuni fino ad aiutare Guardiola nel post del caso doping.
Per la Roma e non solo, oggi è una giornata di lutto: il calcio italiano perde una grande persona, un amico ed un professionista serio.
L’#ASRoma piange la scomparsa di Ernesto Alicicco.
Tra il 1978 e il 2001 ha curato i nostri campioni, resterà nel nostro cuore per sempre. pic.twitter.com/YN4qsjgRVa
— AS Roma (@OfficialASRoma) September 17, 2024
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