Serie A
Giuseppe Falcao: “Abraham può dar fastidio all’Inter. Inzaghi meglio di Conte”
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Giuseppe Falcao, noto speaker radiofonico ha parlato della partita di domani sera di San Siro tra la squadra di Inzaghi e quella giallorossa di Mourinho.
Intervistato in esclusiva ai microfoni di IMInter.it, Giuseppe Falcao, opinionista e speaker radiofonico della trasmissione “Il Diabolico e il Divino” in onda sui 90 FM di New Sound Level insieme a Gabriele Ziantoni e Simone Elleppi e nonché figlio di Paulo Roberto, centrocampista della Roma degli anni 80, ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista della sfida delle ore 18 di domani sera tra l’Inter e la Roma dell’ex Josè Mourinho.
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Giuseppe Falcao: “La Roma non ha nulla da perdere. Mio padre vicino all’Inter”
Queste le sue parole:
La Roma di Mourinho è l’avversario peggiore a oggi per la squadra nerazzurra. Secondo lei chi potrebbe mettere in difficoltà la squadra di Inzaghi, vista l’assenza di Zaniolo?
“La Roma attraversa un ottimo momento di forma visto che in campionato non perde da 12 partite e l’abbiamo visto anche a Napoli dove la squadra di Mourinho ha raccolto un pareggio che le va stretto considerata la prestazione con la quale ha chiuso la partita la squadra del tecnico portoghese. E quindi si, la Roma è un avversario pericoloso per l’Inter visto che arriva da una partita impegnativa come il derby. Tammy Abraham è quello che per per caratteristiche può dar fastidio di più all’Inter”.
Dopo le parole di Mourinho nel post gara contro il Napoli ma vista anche la designazione arbitrale per la gara di domani che partita si aspetta visto che si tratta anche del ritorno del tecnico portoghese a San Siro?
“Mi ha lasciato molto perplesso la designazione di Sozza, arbitro di Seregno, in provincia di Monza che abita a 25 kilometri dal capoluogo lombardo ed è nato proprio a Milano. Io avrei fatto una scelta diversa e sentendo le parole di Mourinho sembra sia fatto apposto. Mi aspetto una partita equilibrata anche se naturalmente l’Inter è favorita visto che ha stimoli diversi, anche se credo che la Roma giocherà una partita seria considerato che poi ci saranno cinque giorni per recuperare in vista della sfida di Conference League. La Roma giocherà al 100% proprio perché il quarto posto dista pochi punti e bisogna crederci, ma bisogna difendere comunque anche il quinto posto che a oggi ti porta in Europa League”.
Si aspettava che Inzaghi potesse fare così bene? Visto che a oggi dopo la Super coppa Italiana potrebbe vincere anche l’accoppiata scudetto e Coppa Italia..
“Simone Inzaghi non lo scopriamo certo oggi visto che ha fatto benissimo alla Lazio e non mi è particolarmente simpatico sia per gli atteggiamenti in campo che nel post gara ma anche dal punto di vista dialettico, anche se non gli si può dire nulla come allenatore visto che legge benissimo le partite ed è preparato. Secondo me sta facendo meglio di Conte visto che la squadra rispetto all’anno scorso si è indebolita ma sta sta facendo comunque bene visto che ha vinto una Super coppa, è in finale di Coppa Italia ed è uscita agli ottavi di finale di Champions League giocando alla pari. Inzaghi è uno dei migliori allenatori italiani, ha un grande futuro davanti secondo me”.
La prossima sessione di mercato è ormai alle porte. Secondo Lei Dybala alla fine potrebbe arrivare all’Inter? E se si, quanto sposterebbe fare un’operazione dentro Dybala e fuori Lautaro Martinez? E cosa ti aspetti sul mercato dalla Roma..
” Credo che Dybala sia più forte di Lautaro Martinez anche se non mi convincono le sue condizioni fisiche visto che arriva da stagioni non positive. Lautaro Martinez è giovane e ha un potenziale importante, non so quanto converrebbe all’Inter fare questo tipo di investimento anche perchè poi c’è Dzeko che ha 36 anni e Sanchez che è sul mercato. Se tieni Lautaro Martinez e prendi Dybala a parametro zero allora fai una grande operazione di mercato. Se scambi i due invece non so quanto sarebbe utile all’Inter. Dalla Roma mi aspetto che faccia degli investimenti importanti cioè 3 colpi di livello, uno per reparto, ovvero un mercato alla Josè Mourinho”.
Cosa rappresenta Inter-Roma per lei?
“Sicuramente tante partite belle e il gol di Francesco Totti di cucchiaio a Julio Cesar. Poi mio padre stava per finire all’Inter nell’83, con il club nerazzurro che avrebbe fatto un grandissimo acquisto. Per fortuna Dino Viola bloccò tutto…”.
C’è un calciatore del passato dell’Inter che avresti voluto vedere alla Roma?
“Senza dubbio Ronaldo il fenomeno. Uno dei più grandi 9 di tutti i tempi.”
Serie A
Napoli, la data prefissata per il rientro di Neres
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Il Napoli fa i conti con l’assenza prolungata di David Neres, da qualche settimana fuori per infortunio. C’è cautela ma manca poco al rientro in campo.
Si entra nella fase cruciale della stagione, in casa Napoli è decisiva per testare le ambizioni scudetto. Tra la partenza di Kvaratskhelia, gli infortuni di Neres e Anguissa, le 4 partite di fila senza vincere e la vetta della classifica persa a discapito dell’Inter, il morale non è dei migliori. Proprio l’imminente sfida scudetto contro i nerazzurri, in programma oggi alle 18, è l’occasione giusta per il rilancio.
Napoli, niente rischi su Neres: possibile rientro contro il Venezia
Dopo l’1-1 interno con l’Udinese del 9 febbraio, l’esterno offensivo azzurro David Neres ha riportato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra, che lo ha costretto, e lo costringe tutt’ora, a stare fermo ai box. Per tutto l’ambiente Napoli è stata una mazzata, perché il brasiliano era in uno splendido momento di forma e stava deliziando il popolo napoletano a suon di giocate da capogiro.
A gennaio la società ha ceduto Kvaratskhelia al PSG per 70 milioni. Non è arrivato un vero sostituto sul mercato, in quanto si è deciso di promuovere titolare Neres, che ha sempre avuto qualità ma nel girone d’andata le ha messe in mostra a sprazzi, poiché il tecnico Antonio Conte non gli ha concesso molto spazio. Il Napoli ha preso Okafor in prestito dal Milan, ma sarà perlopiù un’arma a gara in corso.
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L’ESULTANZA DEL NAPOLI CON ROMELU LUKAKU, DAVID NERES, MATHIAS OLIVERA E SCOTT MC TOMINAY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Neres avrebbe avuto la possobilità di esprimere tutto quel potenziale che aveva tenuto a tratti nascosto nei suoi primi mesi italiani, ma si è fermato sul più bello. Gli azzurri si ritrovano di fatto con due esterni d’attacco in meno: uno ceduto e l’altro infortunato. E’ iniziato anche un periodo negativo dal punto di vista di risultati, con 3 pareggi e il ko contro il Como nelle ultime 4 partite.
Privo della velocità, della tecnica, della fantasia, del dribbling fulmineo di Kvara e Neres, Conte nelle ultime 2 partite ha rispolverato il 3-5-2, suo marchio di fabbrica. Il partner d’attacco di Lukaku è Raspadori, autore di 2 gol negli ultimi 2 incontri, mentre Politano arretra a fare il quinto sulla destra. Lo stesso avverrà anche nel match del Maradona contro l’Inter che inizierà a breve, ma che vedrà un’altra assenza pesante, quella di Zambo Anguissa a centrocampo.
Tornando a Neres, quanto manca per rivederlo in campo? Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, lo staff medico dei partenopei non vuole prendersi rischi e sta valutando con assoluta cautela le condizioni del giocatore. Si stima che possa essere nuovamente a disposizione il 16 marzo nella trasferta di Venezia, saltando quindi anche la sfida casalinga con la Fiorentina del 9 marzo. Seguiranno aggiornamenti.
Serie A
Atalanta, un’altra occasione sprecata: solo 0-0 contro il Venezia
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Atalanta, i nerazzurri non sfondano al Gewiss Stadium e falliscono l’aggancio all’Inter. Occhio alla Juventus ora…
L’Atalanta di Gian Piero Gasperini manca ancora l’appuntamento con la vittoria in casa, fermandosi sullo 0-0 contro il Venezia nella 27° giornata di Serie A. Un risultato che lascia i nerazzurri a quota 55 punti, privandoli della possibilità di agganciare temporaneamente l’Inter in vetta alla classifica. Per la quinta volta consecutiva tra campionato e Champions League, il Gewiss Stadium non porta i tre punti alla Dea.
Atalanta-Venezia, l’analisi della partita
Gasperini schiera un tridente offensivo con Lookman, De Ketelaere e Retegui, mentre il Venezia si affida alla coppia Oristanio-Maric. L’Atalanta parte con poche idee ma cresce con il passare dei minuti: Lookman e Retegui sfiorano il gol, ma il Venezia resiste e spreca un’occasione clamorosa con Zerbin al 25’. Prima dell’intervallo, i nerazzurri colpiscono due legni con Zappacosta e Cuadrado, mentre Carnesecchi salva su Zerbin.
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JUAN CUADRADO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella ripresa la squadra di Gasperini spinge, ma la precisione sotto porta continua a mancare. De Ketelaere e Retegui sciupano buone occasioni, mentre i cambi non cambiano l’inerzia del match. Nel finale, Lookman calcia alto da pochi passi e Yeboah manca il colpo del possibile colpaccio per il Venezia. Dopo qualche scintilla tra Lookman e Kike Perez, entrambi ammoniti, il triplice fischio sancisce un pareggio amaro per la Dea, che rimane a secco di vittorie casalinghe e vede sfumare un’importante chance di classifica, forse “la più importante”…
Serie A
Juventus, Chiellini: “Nel 2015 vivemmo una situazione simile. Allegri? Ne ho apprezzato la leggerezza che aveva nell’allenare…”
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L’ex difensore della Juventus Giorgio Chiellini è stato ospite dell’Università Luiss di Roma, dove è stato intervistato brevemente in merito al momento dei bianconeri
A seguire l’intervista completa
Juventus, Chiellini: “Non è stato facile essere capitano”
IL FUTURO
“A Los Angeles ho lasciato il cuore, non so quando ma tornerò. Però volevo dare stabilità alla mia famiglia e rientrare a Torino, non precludo nulla ma mi vedo ancora lì per tanti anni”.
MOMENTO NEGATIVO
“Nel 2015 abbiamo vissuto qualcosa di simile. Partimmo malissimo e ad ottobre ci fu la sconfitta in casa del Sassuolo, dove fui anche espulso. Quello era un periodo di scarsa lucidità e in quel momento fu determinante Buffon a spingerci a tirare qualcosa di diverso. Gigi ha dei valori che ha dentro il cuore, è riuscito a toccare le corde giuste di tutti e a farci tornare sulla retta via. Poi oltre a quello c’è il lavoro quotidiano, però quello che ha riacceso l’orgoglio e che ci ha fatto risalire sono state le sue parole”.
RAPPORTI UMANI
“Io ho sempre cercato di essere un esempio di dedizione, costanza, abnegazione e resilienza per i miei compagni, soprattutto per quelli più giovani. Ho sempre puntato ad avere il rispetto di tutti per quello che facevo, ancora prima per ciò che dicevo. In un ambiente come il nostro, dove si viaggia a duemila all’ora, è importante partire dalle basi e instaurare un ottimo rapporto umano con tutti. Ogni tanto può capitare un confronto in pubblico, soprattutto in situazioni di emergenza, ma è specialmente in privato che si risolvono i problemi”.
GUIDA E CAPITANO
“Per quanto mi riguarda, dopo aver superato i 30 anni, non è stato facile rappresentare 25 persone, di differente età, cultura e provenienza, anche se tutti con lo stesso obiettivo che poi era quello della società. Ma non è facile se pensiamo che giocano solo 11 calciatori su 25, meno della metà, e che spesso ci sono delle gerarchie da rispettare. Poi ogni anno nella rosa ne cambiavano 7-8 e spesso si ripartiva da zero. Essere il tramite tra vecchi e nuovi non era facile, cercavo il più possibile di capire le persone per estrarre da loro il meglio”.
ALLEGRI
“Di lui ho apprezzato la leggerezza nell’essere allenatore e nel farsi scivolare addosso quel che capitava. È stato bravo a non appesantire un mondo già pesante e pieno di pressioni. Ha dato fiducia e libertà alla squadra pur pretendendo tanto da tutti. Ti dà tanto ma ti controlla, anche a livello umano è riuscito a capire subito i valori della Juve pur non avendoci mai giocato. È cresciuto tanto come persona, ha studiato per migliorarsi ed essere adatto al ruolo di allenatore nel Cagliari, Milan e nella Juve per fare suoi certi valori. Ero l’unico che capiva le sue battute in livornese e dovevo tradurle agli stranieri ma anche agli italiani”.
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Milan, Italy. 19/03/2023. Italian SerieA Football Championship. Inter VS Juventus 0-1. Massimiliano Allegri, coach Juventus.
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