L’ex centrocampista dell’Inter, Fredy Guarin, ha espresso la sua opinione sul derby di Milano che andrà in scena questa sera alle 20:45.
In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Fredy Guarin ha riportato alla luce vecchi ricordi della sua esperienza all’Inter: tra cui anche il famoso scambio con Vucinic che lo avrebbe portato alla Juventus, poi saltato.
Infine, il colombiano non ha potuto esimersi dal fare un pronostico sul derby di stasera.
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“Un esempio. Il bello è che tutt’oggi, a distanza di un decennio, mantiene sempre quel maledetto ciuffo di lato, mai scomposto. Sono sicuro che quando avrà cent’anni sarà uguale. Fu il primo ad accogliermi quando arrivai in Italia“.
“Ricordo la neve e una temperatura sottozero di 10 gradi. Il cruscotto della macchina segnava la cifra e rimasi basito. Io arrivo da Oporto, quindi immaginerà… grandi spiagge, sole, un vento leggero. Quando sbarcai in Italia andai a fare le visite mediche a Como e le montagne avevano le cime innevate. ‘Ma dove diamine sono capitato…’, pensai“.
“Cuore. Inter-Milan ferma l’Italia. Ho ancora diversi amici nerazzurri e rossoneri. Milano mi è rimasta nel cuore”.
“Un insegnante. Uno dei migliori mai avuti. Con lui maturavi molto e lo facevi attraverso un dialogo costante. È uno di quelli che ti dà uno schiaffo, in senso metaforico, ma ti fa capire come mai te l’ha dato. Litigammo un paio di volte in modo serio. La più importante in occasione dello scambio mancato con Vucinic nel 2014…”.
“Mazzarri voleva Vucinic, ma io spinsi fino alla fine per restare. A quei tempi mi davano del traditore, ma io non volevo lasciare l’Inter. Non fu un bel momento, ma fa parte della vita. Alla fine, comunque, rimasi all’Inter e ne fui davvero felice. Non sarei mai andato alla Juventus” conclude Guarin.
“Quando ero al Porto avevano quasi chiuso l’affare, ma io scelsi l’Inter. E non mi sono mai pentito. Il giorno in cui lo scambio saltò parlai faccia a faccia con i dirigenti e gli spiegai la mia volontà”.
“Vincerà l’Inter, è ovvio. La seguo sempre e tifo per il ventunesimo scudetto. È la squadra più forte d’Italia. Vorrei tornare a San Siro e salutare i tifosi. Mi mancano, e spero sia lo stesso anche per loro”.
Aggiornato al 22/09/2024 17:57
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