Serie A
Hellas Verona-Fiorentina 1-1: pari giusto | Le pagelle viola
Hellas Verona-Fiorentina finisce 1-1, un tempo per parte che sancisce un pari giusto e, alla fine, prezioso per entrambe.
La Fiorentina torna da Verona con un punto, un altro pareggio dopo quello con il Sassuolo in rimonta. Questa volta a Lasagna, a segno nel primo tempo al 17′, risponde un ritrovato Castrovilli a dieci minuti dal termine.
Una Viola in difficoltà nel primo tempo, un Verona aggressivo non le permette di ragionare e la mette in difficoltà: giusto il vantaggio gialloblu, ma nell’occasione il portierone Terracciano si fa trovare fuori posizione. La squadra di Italiano fatica a prendere le redini del gioco.
Ad inizio secondo tempo Castrovilli entra per l’infortunato Bonaventura, e si rivelerà un cambio azzeccato: buonissima gara di Gaetano che all’81’ trova il gol del pari di testa, a volo d’angelo. La Viola nel finale va vicina al vantaggio, ma torna con un punto che fa classifica e regala un Natale sereno ad una squadra che gara dopo gara aumenta la propria consapevolezza di squadra che può puntare all’Europa.
Le pagelle viola
Terracciano 4,5 – Pessima serata per il nostro Pietrone: nel primo tempo in successione fa un’uscita avventata, non copre bene il palo e Faraoni per poco non replica il gol di Cuadrado e sul gol di Lasagna si fa trovare piazzato male. Nel finale regala altri brividi non richiesti.
Venuti 5 – Serata da capitano in difficoltà: fatica dietro e non riesce a spingere. Dal 71′ Odriozola 6 – Entra con il Verona stanco e mette un po’ d’apprensione, non crea ma i gialloblu dalla sua parte non offendono più.
Milenkovic 6 – Partita precisa di Nikola, piccolissime responsabilità sul gol di Lasagna.
Igor 5,5 – Stasera un po’ impreciso il brasiliano, un primo tempo in difficoltà. Meglio nella ripresa.
Terzic 6 -La sufficienza è per l’assist al bacio per Castro. Per il resto fa rimpiangere Biraghi…
Bonaventura 6 – Nel primo tempo grigio dei viola, probabilmente il migliore. Si crea un’occasione, ma esce per infortunio. Dal 45′ Castrovilli 7 – Bentornato Castro! Un secondo tempo ricco di spunti e di un gol bellissimo, che allunga la striscia positiva della Viola.
Torreira 6 – Più in difficoltà rispetto alle ultime gare perché i gialloblu sono ossessivi nel pressing, ma la prestazione è lucida.
Duncan 6 – Cresce molto nella ripresa, avrebbe anche l’occasione per portare in vantaggio ai viola grazie ad un break suo.
Nico Gonzalez 5 – La peggior partita di Gonzalez: nervoso e mai lucido nelle giocate. Non si vede mai, nè a destra nè a sinistra.
Vlahovic 6 – Si ferma la sua striscia positiva e non supera il record di Ronaldo, ma la sua gara è di una garra pazzesca. L’azione del gol del pari inizia con una sua giocata.
Sottil 5 – Male, non si vede mai. Non salta mai l’uomo, non affonda mai contro l’avversario. Dal 63′ Saponara S.V.. Sfortunatissimo Dal 70′ Callejon 6 – Aiuta nel finale.
Serie A
Verona-Inter: Acerbi esce per infortunio
Nella gara contro gli scaligeri il centrale dell’Inter è stato sostituito dopo pochi minuti. Si attendono ulteriori aggiornamenti sull’entità dell’infortunio.
Nell’anticipo del sabato l’Inter ha affrontato il Verona in trasferta, nella gara valida per la tredicesima giornata di Serie A. Un match importante per i nerazzurri, che con un successo si riporterebbero in cima alla classifica (in attesa della sfida tra Napoli e Roma, in programma domani).
Durante il match contro gli scaligeri, però, sono arrivate brutte notizie per il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, che è stato costretto a sostituire Francesco Acerbi dopo solo quindici minuti dall’inizio della partita. Al suo posto è entrato De Vrij.
Il centrale difensivo italiano ha chiesto la sostituzione dopo un colpo di testa. Acerbi ha accusato un problema di natura muscolare che gli ha impedito di proseguire la gara contro il Verona.
Lo staff medico nerazzurro dovrà ora valutare la gravità dell’infortunio di Acerbi in vista della prossima gara di Champions League contro il Lipsia a San Siro.
Serie A
Fiorentina, i convocati di Palladino: la scelta su Gudmundsson
La Fiorentina ha reso nota la lista dei giocatori convocati da mister Palladino per la sfida di domani contro il Como. Sorprende la scelta su Gudmundsson.
Non arrivato buone notizie per i tifosi della Fiorentina. Infatti, il club viola ha reso nota, attraverso i propri canali social, l’elenco dei convocati in vista della sfida di domani, domenica 24 novembre, alle 15 contro il Como.
Mister Palladino dovrà fare a meno di Albert Gudmundsson. Il recupero dell’attaccante islandese sembrava cosa fatta, costretto a saltare le ultime quattro gare di campionato per infortunio. L’ex Genoa però non prenderà parte al match contro i lariani, costringendo il proprio tecnico a dover inventarsi in attacco.
Non sarà della partita anche Biraghi, out per un affaticamento muscolare polpaccio sinistro.
Fiorentina, la lista dei convocati
Portieri: De Gea, Martinelli, Terracciano.
Difensori: Comuzzo, Dodo, Gosens, Kayode, Martinez Quarta, Moreno, Parisi, Pongracic, Ranieri.
Centrocampisti: Adli, Bove, Cataldi, Colpani, Rubino, Mandragora.
Attaccanti: Beltran, Ikone, Kean, Kouame, Sottil.
CONVOCATI 📃💜⚜️ pic.twitter.com/0lmyLI7wNd
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) November 23, 2024
Serie A
Mihajlovic Jr: “E’ la gara di papà. Sono cresciuta laziale, ma devo molto al Bologna”
Il figlio dell’ex allenatore ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla gara Lazio-Bologna. Leggi con noi le parole di Mihajlovic Jr.
Alla vigilia di Lazio-Bologna, Miroslav Mihajlovic, figlio dell’ex allenatore rossoblù, ha condiviso le sue emozioni per un match dal significato speciale. Attualmente collaboratore dell’Under 15 del Bologna, per lui la sfida con i biancocelesti resta legata a ricordi familiari e personali.
Le parole di Mihajlovic Jr.
Cosa significa questa partita?
“E’ la gara di papà. Sarò all’Olimpico. E mi ci vorrebbe una di quelle sciarpe doppie”.
La partita.
“Io sono nato e cresciuto laziale, lo sono da quando ero bambino, si sa, ma anche il Bologna è dentro la famiglia Mihajlovic: per quel tantissimo che ha fatto con e per papà e per l’opportunità formativa che sta dando a me. Il cuore è diviso, come quella sciarpa. Ora come ora dico “Vinca il migliore”. Sarò neutrale dai”.
Il suo percorso da allenatore.
“Allenare per me è un po’ essere con lui, ma preferisco essere trattato come un ragazzo di 23 anni che sta imparando. Cosa vorrei trasmettere ai ragazzi che alleniamo? Il divertimento: se fra cinque anni rivedrò uno di loro e mi dirà che si è sempre divertito nell’allenarsi, beh, io proverò una grande soddisfazione personale. E anche a questo aspetto – conclude – papà dava molta importanza: era duro quando c’era da esserlo ma il calcio è un gioco e lui offriva tanto e chiedeva impegno, passione, divertimento, coraggio. Cuore”.
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