Serie A
Hellas Verona, la classifica si fa più… Verdi

L’Hellas Verona con il pareggio a Cremona aggancia lo Spezia, reduce dalla sconfitta interna contro il Monza. Il finale sarà una corsa a due per la salvezza.
A ventisette punti sono appaiate Hellas Verona e Spezia, Cremonese e Sampdoria sono più giù: solo la matematica le mantiene in Serie A.
I veneti e i liguri si giocheranno l’ultimo posto utile per la salvezza, anche se Lecce a 31 punti ed Empoli a 32 non dormono certo sonni tranquilli.
I gialloblu in questo 2023 stanno spingendo per una rimonta che sembrava molto difficile, protagonista a suon di gol è Simone Verdi, in rete anche ieri allo Zini.
L’attaccante nel dopo gara a DAZN ha parlato così: “Si doveva vincere ma era importante anche non perdere. Il punto è importante, adesso siamo al pari dello Spezia. Questo è un campo difficile, è normale che ci siano partite così nella lotta salvezza.
La Cremonese in casa è difficile da affrontare. Sul gol ho avuto un po’ di fortuna, se avessi preso bene il pallone non l’avrei fatto. Ho schiacciato un po’ ed è uscito un grande gol.
Abbiamo continuato la nostra striscia positiva, dobbiamo lottare per la salvezza e continuare così. Oggi ho fatto gol, spero che servano alla squadra a salvarsi”.
Serie A
Serie A: gli Scudetti decisi alla fine negli ultimi 25 anni

La lotta Scudetto in Serie A tra Napoli e Inter potrebbe decidersi all’ultima giornata. Andiamo dunque a vedere quante volte è successo dal 2000 in poi.
Non c’è nulla di meglio che una lotta Scudetto tutta da decidere all’ultima giornata, se si è un tifoso neutrale. Se si è invece tifosi di una delle due squadreinvece, l’ansia si sente e non poco.
Potrebbe andare così questa stagione con un solo punto che separa le prime due in classifica (Napoli e Inter). Ma quante volte, dal 2000 in poi, lo Scudetto si è deciso all’ultima giornata? Scopriamolo insieme.
Serie A, Scudetto deciso alla fine: dalla doppietta di Giroud al Triplete di Mourinho
Non è passato molto tempo dall’ultimo Scudetto consegnato all’ultima giornata, 3 anni per l’esattezza. Sono due i punti che separano Milan e Inter, con i nerazzurri che hanno perso diversi punti per strada, anche contro il Milan
L’ultima giornata vede in programma Sassuolo-Milan e Inter-Sampdoria, con i rossoneri padroni del loro destino. Nel primo tempo, lo Scudetto viene praticamente archiviato dal Milan in vantaggio di ben tre gol (Giroud (doppietta) e Kessie).
Nella ripresa, i rossoneri giocano rilassati, senza concedere troppo e dunque portandosi a casa il Tricolore. Inutile la vittoria dell’Inter con lo stesso risultato dei Cugini contro la Sampdoria: a segno Perisic e Correa (doppietta).
Torniamo indietro alla stagione 2009/10, l’anno del Triplete dell’Inter di Mourinho che si gioca lo Scudetto in extremis con la Roma: sono due i punti che separano le due squadre.
Entrambe giocano in trasferta rispettivamente con Siena (già retrocesso) e Chievo (salvo senza obiettivi). Alla fine dei 45 minuti, sarebbero i giallorossi Campioni d’Italia, visto il vantaggio di due gol a Verona (a segno Vucinic e De Rossi), mentre l’Inter rimane sullo 0-0.
Nella ripresa però, la banda Mourinho riesce a sbloccarla con il solito Diego Milito, uno dei protagonisti del Triplete nerazzurro. Scudetto dunque portato a casa dall’Inter.
Dal “5 maggio” al diluvio di Perugia
Stessa situazione due anni prima con le stesse squadre ma con tre punti a separarle invece di due. L’Inter fa visita al Parma mentre la Roma fa visita al Catania. Anche in questo caso, lo Scudetto sembra andare verso i giallorossi che sono in vantaggio grazie a Vucinic.
L’Inter però, ferma sullo 0-0, fa entrare Zlatan Ibrahimovic dalla panchina nella ripresa e una sua doppietta, regalerà lo Scudetto alla squadra di Roberto Mancini. Intanto, la Roma viene raggiunta nel finale e pareggia 1-1.
Torniamo indietro alla Serie A 2001/02, forse una delle pagine più drammatiche nella storia del club nerazzurro. A una giornata dalla fine, sono tre le squadre a giocarsi il Tricolore (Inter 69, Juventus 68, Roma 67).
I nerazzurri sono padroni del loro destino, ma finiranno clamorosamente per perdere 4-2 contro la Lazio, consegnando lo scudetto alla Juve che vince 0-2 a Udine. Intanto anche la Roma vince la sua partita (0-1 con il Torino), facendo scivolare l’Inter addirittura al terzo posto.
La stagione precedente è la Roma a portarsi a casa il tricolore con un 3-1 contro il Parma. Inutile la vittoria della Juve (seconda a -2) per 2-1 contro l’Atalanta.
A proposito della Juve, la stagione 1999/2000 si può definire una pagina drammatica per il club. La Juve è prima a una giornata dalla fine con la Lazio dietro a -2: è tutto nelle mani di Del Piero e soci.
Tuttavia, a Perugia, sotto la pioggia, accade l’impensabile: la Juve perde 1-0, mentre la Lazio ne approfitta e batte la Reggina 3-0, portandosi a casa il Tricolore.
Serie A
Roma a Bergamo per il colpaccio: Ranieri potrebbe ridurre la Corsa Champions a solo due squadre

La Roma sfida l’Atalanta al Gewiss: Ranieri vuole sfatare il tabù Bergamo e ridurre la corsa Champions a solo due squadre. Ecco i dettagli.
Se prima dell’arrivo di Ranieri la classifica recitava numeri deludenti — -14 dalla Juventus (imbattuta sotto la guida di Thiago Motta) e -9 dal Bologna, in netta ripresa dopo l’eliminazione in Champions League — questa sera la Roma affronta un vero e proprio crocevia fondamentale. È l’occasione per dimostrare in modo concreto di potersi riappropriare del proprio destino, sognando una qualificazione in Champions League che fino a qualche mese fa sembrava davvero impossibile.
Infatti, in caso di vittoria, i giallorossi volerebbero al quarto posto in solitaria, minacciando il piazzamento dell’Atalanta, avversaria odierna, che resterebbe così avanti di un solo punto: uno scenario che riaprirebbe completamente i giochi in zona Champions.
Tuttavia, la Dea manterrebbe comunque un margine rassicurante sulle inseguitrici, con almeno 4 punti di vantaggio su Juventus e Lazio e 6 sul Bologna (fermo a quota 62), a due sole giornate dal termine. Un distacco che, classifica alla mano, potrebbe di fatto chiudere la corsa Champions alle altre pretendenti, restringendo la lotta alle sole Roma e Atalanta, divise da un punto in caso di successo romanista.
Champions, e non solo, in caso di vittoria questa sera: a quel punto rientrerebbe infatti in gioco anche una sorprendente corsa al terzo posto. Alla luce della classifica, con una vittoria giallorossa ci sarebbe solamente un punto a dividere le due squadre, e sarebbero proprio Roma e Atalanta a contendersi il terzo e il quarto posto nella Serie A 2024/2025, con la qualificazione in Champions League saldamente nelle loro mani.

CLAUDIO RANIERI CARICA MANU KONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, il tabù di Bergamo
Nonostante le premesse incoraggianti, i precedenti recenti non sorridono affatto alla Roma. Nelle ultime sei stagioni, ogni volta che i giallorossi sono stati chiamati a giocare a Bergamo — che si trattasse dell’Atleti Azzurri d’Italia o dell’odierno Gewiss Stadium — non c’è praticamente mai stata partita.
L’ultima vittoria romanista in terra bergamasca risale addirittura all’era Mourinho: era il 18 dicembre 2021, e la Roma si impose con un netto 1-4, grazie alle reti di Zaniolo, Smalling e alla doppietta di Tammy Abraham.
Da allora, tanta acqua è passata sotto i ponti, ma la Roma non è più riuscita a espugnare Bergamo. Chissà se Ranieri, nella partita che rappresenterà la vigilia delle sue 500 panchine in Serie A, riuscirà a spezzare questa maledizione…
Serie A
Venezia-Fiorentina, risultato in diretta: LIVE (0-0)

Venezia-Fiorentina, i viola tornano in campo dopo l’eliminazione in Conference. La squadra di Di Francesco deve però vincere per sperare nella salvezza viste anche le difficoltà del calendario. Diversi i cambi per i due tecnici, a cominciare da Yeboah e Ndour, con la squalifica di Zaniolo.
Venezia-Fiorentina, le probabili formazioni:
VENEZIA (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Busio, Nicolussi Caviglia, Kike Perez, Ellertsson; Oristanio, Yeboah. All. Di Francesco
FIORENTINA (3-4-2-1): De Gea; Pongracic, Pablo Marì, Ranieri; Dodo, Fagioli, Mandragora, Gosens; Richardson, Ndour; Beltran. All. Palladino.
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