Due partite, una rete. Il biglietto da visita che Cyril Ngonge ha presentato all’Hellas Verona, sua nuova dimora calcistica, e ai tifosi è di quelli dorati.
E’ lui ad aver dato agli scaligeri, contro la Lazio, la scialuppa di salvataggio per evitare che il gol di Pedro li affondasse. Marco Zaffaroni, tecnico dalla lunga gavetta e dal sicuro talento, ringrazia. La dirigenza e i supporters della città di Giulietta pure.
Il belga, insomma, promette molto bene. E in casa Verona si comincia a pensare che, forse, la serie B non sia proprio un destino segnato. Classe 2000, Ngonge ha dimostrato di non essere una meteora già nelle giovanili di Standard Liegi e Bruges.
Con quest’ultimo ha assaggiato il mondo dei professionisti con quattro presenze per poi passare a Jong PSV (22 e 7 ) Rkc Waalwijk (20 e 5), Groningen, nella terra d’Olanda (42 e 10). E ora, appunto, nella città di Romeo e Giulietta. L'”Arena” gli rende omaggio esplicitamente qualificandolo come “il grande protagonista di ieri sera”. Al termine della sfida, Ngonge ha subito espresso a chiare lettere cosa intenda lui per calcio: “abbiamo combattuto come fratelli per questo punto” ha detto come riportato da Tutto Hellas Verona. E all’ombra dell’Arena, certamente, lo hanno apprezzato.
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