Serie A
Hellas Verona, l’attacco torna a segnare: più spazio a Sarr?
La vittoria contro il Parma ha regalato ai tifosi dell’Hellas Verona una gioia in trasferta che mancava dalla terza giornata. L’attacco è tornato a produrre.
Il 2-3 del Tardini ha salvato la panchina di Zanetti e dato ottimi segnali dal punto di vista offensivo. Sono tornati al gol due attaccanti e la salvezza passerà anche da loro.
Hellas Verona, Mosquera e Sarr tornano al gol: fiducia nelle prossime?
Sul punteggio di 1-1 prima l’ex giocatore del Lione, poi il mattatore del Napoli alla prima giornata, hanno siglato i gol decisivi per i tre punti. La squadra torna alla vittoria dopo 4 sconfitte consecutive e tiene il passo della concorrenza.
I meccanismi offensivi hanno funzionato, date anche le negligenze della difesa del Parma, riportando alla gioia personale due giocatori che saranno fondamentali nella seconda parte di stagione.
Sarr in primis, al secondo gol stagionale dopo quello all’Atalanta, sta acquisendo sempre più fiducia e potrebbe essere riproposto dall’inizio anche nelle prossime gare. Una punta tecnica e agile, con tempi di inserimento davvero notevoli e un piede educato.
D’altro canto anche su Daniel Mosquera ricade una forte responsabilità dal punto di vista realizzativo. Il colombiano conta 4 gol e 1 assist in 16 partite, che hanno fruttato finora 6 punti. Caratteristiche molto diverse dal compagno ma ugualmente utile alla causa, soprattutto grazie alla imponente stazza fisica e alla freddezza sottoporta.
Zanetti può dirsi soddisfatto della reazione della squadra e dovrà necessariamente ripartire da qui per fare tornare a fare punti con regolarità.
Serie A
Atalanta, Percassi vince il titolo di Miglior Presidente Europeo dell’Anno ai Golden Boy
Il numero uno dell’Atalanta ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per la sua visione e i successi del club bergamasco, esempio di eccellenza nel calcio continentale.
Antonio Percassi è stato insignito del premio di Miglior Presidente Europeo dell’Anno durante la cerimonia dei Golden Boy Awards, tenutasi ieri sera. Un riconoscimento di grande prestigio, che celebra la sua straordinaria capacità di gestione e la visione innovativa che hanno trasformato il club bergamasco in un modello di successo nel panorama calcistico europeo.
A seguire, il comunicato della Dea:
“L’Atalanta continua a fare incetta di riconoscimenti. Dopo l’Amministratore Delegato Luca Percassi, insignito del premio di Best Manager of the Year succedendo nell’albo d’oro ad Adriano Galliani e Giuseppe Marotta, è stata la volta del Presidente Antonio Percassi. La giuria del Golden Boy Legends, premio giunto alla sua quinta edizione e inserito nel contesto dell’European Golden Boy, ha eletto il numero 1 nerazzurro come Best European President of the Year, vale a dire miglior Presidente a livello europeo. Un riconoscimento prestigiosissimo che in passato è stato assegnato – fra gli altri – ad Andrea Agnelli e Florentino Perez.
La cerimonia di premiazione si è tenuta lunedì 16 dicembre al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.
La giuria, che contava ben quattro Palloni d’Oro, era composta da personaggi del calibro di Hristo Stoichkov, Lothar Matthäus, Andriy Schevchenko, Pavel Nedved, Sebastian Veron, Alessandro Costacurta, Manuel Rui Costa, Cesc Fabregas, Massimo Mauro, Stephane Chapuisat, Lina Souloukou e Diana Langes Swarovski.”
Serie A
Inter, si alza la voce sul campionato: Inzaghi risponde ad Atalanta e Napoli
Inter, il larghissimo successo sulla Lazio ribadisce la piena candidatura dei nerazzurri per lo scudetto e manda un messaggio ad Atalanta e Napoli.
Senza troppi giri di parole, la sfida tra Lazio e Inter ha dato una risposta forte e chiara: i nerazzurri sono, a piedi uniti, più che mai nella corsa per lo scudetto.
L’etichetta da campioni uscenti non basta alla squadra di Inzaghi, che all’Olimpico ha mostrato, sul prato verde, di voler partecipare alla gara a pieno titolo.
Dopo i successi di Atalanta e Napoli, i nerazzurri rispondono con tre punti pesantissimi, contro un’avversario temibile alla vigilia.
Lo 0-6 ha mostrato in modo palese una delle caratteristiche fondamentali dell’Inter di Inzaghi: rendere facile qualcosa di esattamente difficile.
Fino a fine primo tempo, il match era ampiamente aperto. Nella prima parte della ripresa, i nerazzurri hanno chiuso la pratica, con i colpi da ko dei priori tenori.
La Lazio, alle corde, ha abdicato nonostante un’alba del match che lasciava presagire ben altro.
Forse quest’ultimo aspetto deve fare preoccupare le avversarie: la capacità di invertire l’inerzia di un match iniziato in sofferenza.
Ciò che in Champions League appare ancora un processo lungo da compiere (vedi Leverkusen), in Italia sembra ampiamente realizzato.
Atalanta e Napoli hanno anima, coraggio e forza, l’Inter anche. La corsa scudetto, a meno di clamorosi inserimenti da dietro, sarà un gran premio con tre fuoriserie.
Serie A
Milan, Van Basten: “Per me i colori rossoneri resteranno sempre speciali. Su Fonseca…”
Milan, l’ex bomber Marco Van Basten è stato intervistato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport in occasione della sua entrata nella Hall of Fame del Club.
A seguire un breve estratto dell’intervista al “Cigno di Utrecht”.
Milan, le parole di Van Basten
Un pensiero sulla sua esperienza in rossonero?
“Per me i colori rossoneri, il pubblico e la società resteranno sempre qualcosa di speciale. Anche se vivo in Olanda, quando gioca la prima cosa che controllo è il risultato del Milan. La partita che ricordo con più affetto è la finale di Coppa Campioni 1988-89 a Barcellona contro la Steaua, una gara che ci ha regalato il primo trionfo internazionale dopo anni che il club lo attendeva. È stato il coronamento del sogno di Berlusconi”.
L’idea di Fonseca le piace?
“Non ha i grandissimi giocatori che c’erano ai miei tempi e così non è facile fare sempre risultato. L’allenatore è cambiato dopo qualche anno: bisogna dare tempo a Fonseca di lavorare e avere pazienza. Ibra? Non pensavo che sarebbe diventato dirigente, ma ha vissuto tanto tempo nel calcio e ha parecchia esperienza. Le società hanno bisogno di persone che hanno giocato, che sanno cosa vuol dire essere un calciatore. Può essere un grande aiuto per portare il Milan di nuovo al top”.
Si aspettava un Reijnders così decisivo?
“La sua esplosione per me è stata un po’ inaspettata perché all’Az era abbastanza bravo, ma… senza esagerare. A Milano è arrivato a 25 anni, quindi già formato, e non credevo che potesse diventare così forte, fare così tanti progressi. È uno dei migliori centrocampisti in circolazione”.
Su altri giocatori
“Morata ha avuto un paio di infortuni e per un attaccante non è facile se stai fuori e non trovi il feeling con il gol. Leao è bravo, salta spesso uno-due avversari in dribbling e ha spunti che non si vedono spesso. Leao è uno dal grande potenziale e sta a lui mostrarlo a pieno. Può crescere ancora tanto e fare meglio”.
In Champions gli ottavi sono alla portata?
“Mancano due vittorie e in Europa non ci sono partite facili. Auguro al Milan di evitare i play off e di andare direttamente agli ottavi. Pensare di vincere la Champions è… tanto, ma in futuro può riuscirci di nuovo”.
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