Serie A
Hellas Verona, l’unione fa la forza: tris all’ex Juric
L’Hellas Verona risorge dalle ceneri e rifila un tris alla Roma dell’ex Juric. Un’altalena di emozioni terminata con il gol vittoria di Harroui.
Zanetti era certo che la prestazione ci sarebbe stata e aveva ragione. Le partite contro Monza, Atalanta e Lecce sono ormai archiviate e ora la testa è ai prossimi impegni.
Hellas Verona, tifosi e squadra compatti
Fin dall’inizio del match è apparso uno striscione nel cuore del tifo gialloblu che recitava “Volemoghe ben al Verona”, una frase in dialetto veronese che si traduce in “Vogliamogli bene al Verona”. Questo in risposta alle tante critiche uscite nei giorni precedenti dopo alcune prestazioni deludenti.
La reazione della tifoseria la dice lunga sulla passione che si respira tra le vie della città e al Bentegodi. Ieri ben 25000 persone dalla fede scaligera hanno fatto sentire la propria vicinanza alla squadra nel momento più complicato.
Tengstedt ha avuto il merito di aprire le marcature e far esplodere lo stadio già nei primi minuti. I gol giallorossi non sono bastati a buttare giù il morale dei ragazzi di Zanetti che grazie a Magnani hanno chiuso il primo tempo in vantaggio (tra le polemiche).
Nella ripresa un buon Hellas paga alcuni errori individuali e la qualità del centrocampo giallorosso punisce. Dovbyk fa 2-2 ma i gialloblu non mollano. Girandola di cambi e forze fresche contribuiscono a respingere gli assalti di Pellegrini e compagni.
Quando ormai la partita sembrava indirizzata al pareggio ecco che un contropiede folle guidato da Livramento termina con il gol partita di Harroui. L’ex Sassuolo e Frosinone segna il suo primo gol con la maglia dell’Hellas Verona e scatena il delirio sugli spalti.
A fine partita la squadra si è presa meritatamente l’abbraccio dei tifosi e ora si deve preparare alla difficilissima trasferta di Firenze.
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Serie A
Motta: “Impossibili i paragoni col passato. Ancora falso 9? Vedremo. Su Leao…’
Thiago Motta, allenatore della Juventus, in conferenza stampa a San Siro al termine della partita tra Milan e Juventus, valida per la tredicesima giornata di Serie A.
Le sue dichiarazioni:
Imbattuti: cosa si porta a casa?
“Un punto e continuità al lavoro che stiamo facendo”.
Perché questa scelta tattica?
“Il centravanti finto lo ha fatto McKennie, poi ho messo Fagioli. Tutti hanno fatto un ottimo lavoro. I cambi sono stati per dare energia, contrastando il lato più forte del Milan”.
Soddisfatto?
“Punto molto positivo, ne ho parlato anche in spogliatoio. Al di là di chi gioca, si vede una squadra che è compatta. I giocatori lasciano gli obiettivi personale da parte, per aiutare la squadra in tutte le fasi di gioco. Mi fido tantissimo dei miei giocatori. Soprattutto nei momenti di difficoltà, si aiutano tutti. Il Milan è molto duro da affrontare in campo aperto, ma noi abbiamo fatto una grande partita”.
Con Vlahovic e Nico si poteva fare qualcosa in più?
“Vlahovic lo recuperemo, Nico vediamo per le prossime partite. Non possiamo saperlo se ci fossero stati cosa sarebbe successo”.
Come allenatore preferisce il 4-4 con l’Inter o lo 0-0 di oggi?
“Io non ho preferenze. Voglio vedere la squadra che sta bene in campo, che legge bene il gioco. Io ho visto la mia squadra molto bene”.
Leao esagera con le cadute: ha commenti?
“No, non voglio dire niente. Grande giocatore Leao. Esprimo quello che penso, l’ho detto anche quando sono stato sfavorito dal rosso a Coincecao. Non voglio fare polemica. Penso sia difficile per tutti: capisco l’arbitro, il guardalinee: è una giocata troppo veloce, 80mila persone che ti fischiano non aiutano. Non è niente contro il giocatore, ma è una situazione in generale”.
Come è andato l’esperimento McKennie falso 9?
“Non era un esperimento e non era un falso 9. L’unico falso 9 era uno che sapeva fare tutto: Messi. McKennie può giocare in tante posizioni”.
L’ha sorpreso l’atteggiamento del Milan?
“Non mi sorprende. Fonseca è un grande allenatore e ho grande rispetto del suo lavoro. Il Milan è una grande squadra che ha affrontato una grande squadra. Io capisco le esigenze dell’esterno, ma un solo errore può cambiare le cose. Non mi permetterò mai di fare critiche all’avversario, perché ho grande rispetto per il mister e per il Club”.
Il Milan può lottare per lo Scudetto?
“Il Milan lotterà per essere lì in alto. Ha un grande allenatore e una grande squadra”
Serie A
Milan-Juventus 0-0: pareggio deludente, il tabellino
Un pareggio senza emozioni e con poche occasioni quello che si è visto a San Siro nel big match tra Milan e Juventus valido per la 13ª giornata di Serie A.
La partita è terminata 0-0, con ben tre sole conclusioni in porta, due delle quali da parte dei bianconeri, facilmente bloccate da Mike Maignan.
Il risultato non soddisfa nessuna delle due squadre. Per il Milan di Paulo Fonseca, questo pareggio significa 19 punti in classifica (una partita in meno per il rinvio contro il Bologna), ma con l’occasione persa di avvicinarsi alla zona europea. I rossoneri restano al settimo posto, con il rischio di essere superati dal Bologna che potrebbe guadagnare punti nella prossima giornata.
D’altra parte, la Juventus di Thiago Motta, pur rimanendo imbattuta in campionato, non esulta. Gli infortuni hanno condizionato le scelte tattiche della squadra, con la Juventus che si è presentata senza attaccanti centrali di ruolo. I bianconeri salgono a 25 punti, agganciando Fiorentina e Lazio, ma restano a -3 dall’Inter, con la speranza di recuperare terreno nelle prossime sfide.
Una partita in cui entrambi gli allenatori hanno cercato di trovare equilibrio ma non sono riusciti a scardinare la difesa avversaria, in un confronto che, purtroppo, ha offerto pochi spunti interessanti dal punto di vista offensivo.
Ecco di seguito il tabellino della gara:
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal (39′ st Calabria), Gabbia (39′ st Pavlovic), Thiaw, Theo Hernández; Fofana, Reijnders; Musah (39′ st Chukwueze), Loftus-Cheek (25′ st Pulisic), Leao; Morata. A disposizione: Raveyre, Sportiello, Okafor, Tomori, Terracciano, Camarda, Abraham. Allenatore: Fonseca
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona (45’+1′ st Danilo), Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao (35′ st Fagioli), Koopmeiners, Yildiz (45’+1′ st Mbangula); McKennie (35′ st Weah). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Danilo, Rouhi, Mbangula. Allenatore: Motta
Arbitro: Chiffi
Ammoniti: Leao, Emerson Royal, Fofana (M), Gatti, Locatelli (J)
Serie A
Napoli-Roma, le probabili formazioni e dove vederla
Napoli-Roma è uno dei match validi per la tredicesima giornata di Serie A e si giocherà allo stadio Diego Armando Maradona domenica 24 novembre alle ore 18.
Napoli–Roma è una delle sfide più intriganti di questo turno di campionato. Il Derby del Sole vedrà affrontarsi due squadre che vivono momenti completamente differenti. I partenopei cercano la vittoria per effettuare il controsorpasso sull’Inter e tornare al primo posto, mentre i giallorossi vogliono un risultato positivo per cominciare al meglio il ciclo Ranieri e provare a risalire la classifica.
Qui Napoli
Conte si affiderà al consueto e ormai collaudato 4-3-3 con Meret tra i pali e Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera a completare il reparto arretrato. A centrocampo torna titolare Lobotka con i soliti Anguissa e McTominay, con quest’ultimo che ha smaltito il fastidio alla caviglia accusato in Nazionale. In avanti confermato il tridente composto da Politano, Kvarastkhelia e Lukaku.
Qui Roma
La prima Roma di Ranieri scenderà in campo con il 4-3-2-1 con Svilar in porta, protetto da Celik, Mancini, N’Dicka e Angelino in difesa. A centrocampo spazio a Cristante davanti alla difesa con Koné e Pellegrini mezzali. In avanti Soulé sostituirà Dybala e affiancherà El Shaarawy alle spalle di Dovbyk.
Napoli-Roma, le probabili formazioni
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia
Roma (4-3-2-1): Svilar; Celik, Mancini, N’Dicka, Angelino; Koné, Cristante, Pellegrini; Soulé, El Shaarawy; Dovbyk
Napoli-Roma, dove vederla
Napoli-Roma sarà visibile in esclusiva su Dazn a partire dalle ore 18 di domenica 24 novembre.
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