Serie A
Hellas Verona, parola a Presidio: che cosa aspettarsi

La nuova proprietà dell’Hellas Verona, Presidio Investors, non si è ancora presentata ufficialmente a città e tifosi gialloblu. La conferenza sembra vicina.
Il fondo texano che ha rilevato il club gialloblu da Maurizio Setti ha già reso noti i nomi dei componenti del nuovo board, con tanto di video presentazione sui canali ufficiali. Tuttavia, non è ancora stato possibile capirne le intenzioni in vista dei prossimi mesi.
Hellas Verona, Presidio in conferenza settimana prossima? Le possibilità
Nessuna comunicazione ufficiale da parte della società scaligera ma secondo quanto emerso nelle ultime ore dalle parti di via Francia, nei prossimi giorni dovrebbe esserci la conferenza stampa di presentazione da parte della nuova proprietà statunitense.
Finalmente i tifosi potranno ascoltare le prime parole di coloro che hanno deciso di investire nel Verona e quali saranno le intenzioni da qui a lungo termine. Naturalmente tanti aspetti dipenderanno dalla permanenza o meno in Serie A della squadra ma è lecito aspettarsi qualche promessa, come ad esempio un nuovo stadio.

MAURIZIO SETTI ( FOTO KEYPRESS )
Da anni nella città scaligera si vocifera di un nuovo impianto, che dovrebbe sorgere sulle ceneri dell’attuale Bentegodi, e finalmente con un supporto economico solido il sogno potrebbe diventare realtà. Ancor prima del passaggio di proprietà, il Comune di Verona (nella figura del sindaco Damiano Tommasi) ha già ascoltato la prima proposta del fondo texano e nelle prossime settimane ci saranno degli aggiornamenti.
L’altro grande dubbio riguarda la gestione sportiva, soprattutto in ambito calciomercato. Se finora le plusvalenze hanno contribuito attivamente alla vita della società dal punto di vista economico-finanziario, ora con un fondo alle spalle i tifosi si augurano di non assistere più alla svendita ma di poter contare sui giocatori più talentuosi per più tempo e magari con obiettivi importanti.
Le domande sono tante e la stampa locale cercherà di far da portavoce in modo da avvicinare anche i più scettici verso questa nuova realtà.
Serie A
Serie A, corsa salvezza: sgomitano tutte, ma chi retrocede?

Siamo arrivati ormai alla 30° giornata di questa Serie A e il discorso salvezza è ancora tutto da scoprire. Contando gli estremi Monza e Como, lottano 8 squadre
In questa stagione come mai, il discorso salvezza si allarga a coinvolgere così tante squadre quando mancano solamente 9 giornate. I punti in palio sono ancora tanti (27) e le candidate per retrocedere si devono ancora affrontare tra di loro in numerosi scontri diretti che mancano.
È difficile dunque fare i conti in questo momento, ma si possono sicuramente analizzare i momenti e gli stati di forma di come sono arrivate a questa sosta le squadre e poi ipotizzare come approcceranno al rush finale di questo campionato.
Serie A, il treno per non retrocedere: i capofila, Como-Hellas Verona
Analizzando la classifica in ordine decrescente, troviamo a 29 punti a pari merito il Como di Fabregas ed il Verona di Zanetti, escludendo ovviamente il Genoa da questa corsa visti i suoi 35 punti.
I comaschi sono saliti quest’anno nel campionato di massima serie e hanno dimostrato con un grande mercato e con un progetto in crescita, di essere una società ambiziosa che alla questione salvezza non vuole neanche pensarci. Da qui alla fine la squadra di Fabregas dovrà affrontare ad eccezione dell’Inter all’ultima giornata, solamente squadre della colonna di destra della classifica e non dovrebbero avere problemi nel chiudere questo discorso il prima possibile.
L’Hellas Verona invece, ha dimostrato di essere una squadra grintosa e decisa nel raggiungere i propri obiettivi. Da qui alla fine è attesa da 5 scontri diretti, in cui dovrà blindare la distanza che ha ottenuto fino a questo momento.
Il treno per non retrocedere, il vagone centrale: Cagliari, Parma, Lecce
Un pochino più dentro questo discorso ci sono sicuramente il Cagliari (26 pt.), il Parma (25 pt.) e il Lecce (25 pt.). Partendo dalla squadra di Nicola, ha dimostrato in questa seconda metà di campionato di avere le idee chiare e di avere anche una rosa adatta per rimanere nella massima serie. Il calendario pone i sardi davanti a 5 scontri diretti da qui al termine della stagione, essenziali per portare a casa la salvezza.
Il nuovo Parma di Chivu invece, ha fatto intravedere qualche buona cosa che però dev’essere correlata anche al guadagno di punti. Se riesce dunque a tenere questo ritmo fino al termine, i crociati non avranno i problemi a salvarsi, ma devono fare i conti con un calendiario che prevede 3 scontri diretti e 6 partite con le big del campionato.
Infine il Lecce, è quella che in questo momento più di tutte sembra aver perso la sua strada, ma ha una rosa e un ambiente che la spingono per rimanere aggrappata al treno della Serie A. Anche nel suo caso, le squadre da affrontare da qui alla fine sono di alto livello, ad eccezione di 3 scontri diretti che devono essere sfruttati al meglio.
Il treno per non retrocedere, la coda: Empoli, Venezia, Monza
Gli ultimi 3 posti, ovvero quelli che scottano maggiormente, sono momentaneamente occupati da Empoli (22 pt.), Venezia (20 pt.) e Monza (15 pt.).
I toscani sono stati protagonisti di un grandissimo avvio di stagione, ma di una seconda parte di campionato terrificante, con 3 punti guadagnati in 14 partite. La squadra di D’Aversa però ha dimostrato di avere qualità e avere le capacità per tornare a far bene, ma deve cominciare a farlo già dalla prossima partita di Serie A. Il calendario li pone di fronte a 5 scontri diretti, di cui 4 da disputare in casa, che devono assolutamente dare un boost alla stagione dell’Empoli.
Il Venezia sembra aver trovato la quadra e nelle ultime 4 partite ha guadagnato 4 punti contro Lazio, Atalanta, Como e Napoli. Manca il gol alla squadra di Di Francesco per arrivare alla vittoria e di conseguenza al raggiungimento di punti importanti. Da qui alla fine dovrà affrontare 4 partite con squadre in lotta per la salvezza.
Infine il Monza, deve sperare in un miracolo sportivo, anche se il tempo e i punti a disposizione ci sono, la grinta e la volontà dell’allenatore c’è, ma ora bisogna portare risultati concreti sul campo. Da qui alla fine ci saranno 4 scontri diretti per sperare in un qualcosa di grande.
Serie A
Bologna, Odgaard: “È la mia stagione migliore. Nazionale? Arriverà il mio turno”

Il trequartista del Bologna Jens Odgaard ha parlato della sua mancata convocazione con la Danimarca e della sua esperienza in Serie A.
Nonostante gli addi di Thiago Motta, Joshua Zirkzee e Riccardo Calafiori, il Bologna sta facendo addirittura meglio della scorsa stagione. Quarti in campionato con 53 punti e semifinalisti in Coppa Italia, dove affronteranno l’Empoli, i felsinei hanno in Jens Odgaard una delle tante sorprese di questa super annata. Riscattato la scorsa estate per 4 milioni dall’AZ Alkmaar, oggi è uno dei giocatori chiave della squadra.
Dalla Nazionale alla stagione nel Bologna: Odgaard si racconta
Nonostante la folta concorrenza sulla trequarti, Odgaard è a tutti gli effetti un titolare per il tecnico Vincenzo Italiano. In questo campionato ha realizzato 6 gol in 24 presenze, 19 delle quali dal primo minuto. Numeri che forse potevano valergli la prima convocazione in Nazionale con la Danimarca, che alla fine però non è arrivata. Il trequartista rossoblù ne ha parlato nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport.

MANU KONE E JENS ODGAARD ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il legame con Bologna
“Avverto questa magia specialmente allo stadio, ma anche in città. C’è un legame speciale. Personalmente i tifosi mi danno tanta energia, non puoi non riceverla quando giochi con lo stadio pieno“.
Vincere la Coppa Italia o tornare in Champions?
“Perché sceglierle? Mi piacerebbe farle entrambi se ci fosse la possibilità. Non sarà facile, ma sono obiettivi fondamentali della nostra stagione. Alzare la coppa è un obiettivo, fare bene in campionato un altro obiettivo. Dobbiamo andare per entrambi“.
La mancata chiamata in Nazionale
“Ho parlato con il CT, questa volta non era il mio turno per andare, ma sto ancora combattendo per avere la mia possibilità e si spera, un giorno, che avrò l’onore di far parte della Nazionale. Vincere un Mondiale con la Danimarca? Vedreste una mia statua nel Paese“.
La stagione attuale
“Penso che sia la prima volta che gioco a questo alto livello in Serie A, che è più difficile, con rispetto, del campionato olandese. Dunque sì, rapportata al valore del campionato, credo di poter dire che questa sia la mia miglior stagione. Avevo fame di dimostrare. Il calcio non è così semplice, serve fortuna e l’occasione, che io ho trovato in Olanda. Poi bisogna sempre credere in sé stessi“.
Il ruolo sulla trequarti
“L’avevo già fatto al Waalwijk. In teoria giocavamo a 2 punte, in pratica io stavo un po’ più indietro. Ovviamente ci sono state cose che ho dovuto imparare per essere una parte del centrocampo, ma mi è venuto abbastanza spontaneo. Se a inizio stagione mi avessero chiesto che ruolo facessi avrei detto attaccante, esterno, ora dico trequartista, o centrocampista offensivo. Comunque ci sono tanti aspetti che voglio migliorare. Voglio fare più assist e più gol che posso“.
Su Italiano
“Un nuovo allenatore vuole portare la propria filosofia. Italiano è stato subito chiaro su quello che voleva e che si aspettava da noi. Lentamente, siamo migliorati come squadra in base a come voleva giocare il mister, che ha iniziato a conoscerci meglio. Penso ci sia stato uno sviluppo costante del nostro rapporto, suo con noi e nostro con lui. Credo che si veda, adesso giochiamo davvero bene insieme, sembriamo una vera squadra. E’ un allenatore con grande passione, con tanta energia e non solo durante le gare. Lui è al 100% anche in ogni allenamento, pure se è un lunedì mattina, così riesce a trasmettere energia al gruppo e noi cerchiamo di restituirgliela“.
Serie A
Lazio, Lotito fiducia a metà per Baroni: serve un gran finale di stagione

Il patron della Lazio, Claudio Lotito, si aspetta un gran finale di stagione tra Europa League e campionato. Fiducia rinnovata a Baroni ma…
La Lazio di Marco Baroni è attesa da un gran finale di stagione. Ai quarti di finale di Europa League contro il Bodo Glimt e in campionato ancora in corsa per il quarto posto, ultimo slot per accedere alla prossima edizione della Champions League.
Nonostante una prima parte di stagione molto positiva, da inizio 2025 la banda guidata dall’ex tecnico dell’Hellas Verona sembra essere in un momento di inflessione. I risultati, soprattutto in campionato, hanno stentato parecchio con le ultime giornate culminate con il pareggio casalingo contro l’Udinese e la batosta del Dall’Ara contro il Bologna.

L’ESULTANZA DI MARCO BARONI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Complice anche un passaggio del turno difficile nonostante il livello minore del Viktoria Plzen, la posizione di Marco Baroni sulla panchina biancoceleste sarebbe in bilico. Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, il patron della Lazio, Claudio Lotito, avrebbe confermato la sua fiducia verso il tecnico mettendo però nel mirino questo scorcio finale di stagione.
Infatti, Lotito ha spronato Baroni per concludere al meglio la stagione e rimandare a giugno qualsiasi discorso sul bilancio della prima annata del tecnico. Proprio per evitare distrazioni inutili e concentrarsi al meglio sul rush finale, il presidente biancoceleste avrebbe sospeso anche i premi collettivi per gli obiettivi da raggiungere.
Dopo diversi anni di anonimato in Europa, la Lazio può dire la sua e Lotito lo sa e non vuole creare ulteriori patemi.
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