Serie A
Hellas Verona, rinnovo del capitano: fedeltà assoluta
![Hellas Verona-Inter](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/03/FB_IMG_1581269186464-e1710660642883.jpg)
L’Hellas Verona si prepara alla sesta stagione consecutiva in Serie A e vuole ripartire dalle certezze. Il capitano della squadra è pronto a giurare fedeltà.
Hellas Verona, Lazovic cuore gialloblù
La salvezza conquistata al cardiopalma alla penultima giornata dello scorso campionato ha scosso in modo importante la società scaligera. All’orizzonte sembra esserci un passo in avanti dal punto di vista di qualità della rosa e Sogliano vuole dare continuità a quanto di buono fatto finora.
Chiusi i primi due colpi di mercato, Mosquera e Harroui, il DS scaligero ha convinto un veterano a continuare la sua avventura in riva all’Adige.
Si tratta di Darko Lazovic, esterno serbo classe 1990. Il giocatore era rimasto senza contratto lo scorso 30 giugno ma il suo futuro sarà ancora legato all’Hellas.
![lazovic hellas verona](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/07/Depositphotos_538078590_S-e1720273215205.jpg)
Verona’s Darko Lazovic during italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs ACF Fiorentina (Archive portraits) at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, December 22, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
In particolare, il capitano firmerà un contratto di 1 anno fino al 2025 con la possibilità di estenderlo ulteriormente fino al 2026. Il suo ruolo è diventato man mano sempre più marginale all’interno della rosa anche a causa dell’età (33 anni) ma la sua esperienza e la capacità di unire il gruppo sono ancora indispensabili.
Dunque Lazovic giocherà la sua sesta stagione con la maglia gialloblù, con la quale ha collezionato 172 presenze, 15 goal e 30 assist.
Serie A
Zlatan Ibrahimovic alza il muro in Casa Milan
Nuovo campionato, nuovi metodi di allenamento. Tra voci di mercato veritiere e non il Milan continua a lavorare in vista della stagione ormai alle porte.
Con l’arrivo di Paulo Fonseca in panchina al posto di Stefano Pioli, alcuni metodi di allenamento saranno diversi rispetto al passato. Cominciando da una serie di doppie sedute in questa fase inziale di preparazione atletica. Fondamentale anche migliorare con esercizi specifici la difesa, reparto che nell’ultima annata è stato il tallone d’Achille del Milan.
Ibrahimovic barrica l’allenamento
A Milanello, Fonseca progetta il futuro della squadra, a lavoro non solo i giocatori ma anche tecnici e operai che hanno dovuto innalzare, sotto consiglio di Ibrahimovic un vero e proprio muro costituito da impalcature. Ciò permetterà di nascondere gli allenamenti dei rossoneri da occhi indiscreti e non autorizzati.
Il Muro, vecchia conoscenza
L’ultima volta che una squadra di Milano aveva pensato ad una mossa del genere fu l’Inter, nella stagione 2008-09 sotto la guida di Josè Mourinho, che fece esattamente la stessa cosa. Pensate bene che, Zlatan, ai tempi, vestiva proprio la maglia nerazzurra.
JOSE MOURINHO PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI, Keypress)
Serie A
Inter, decise le amichevoli: ecco tutte le date
L’inizio della stagione dei Campioni d’Italia si avvicina sempre di più. L’Inter intanto ufficializza le varie amichevoli della truppa di Inzaghi.
L’inizio della nuova stagione della banda di Simone Inzaghi è sempre più vicina. L’Inter, infatti comincerà la sua preparazione estiva sabato 13 luglio ad Appiano Gentile.
A comunicarlo è lo stesso club nerazzurro, che ha inoltre ufficializzato le prima due amichevoli in programma per Lautaro e compagni. La prima sfida sarà contro il Lugano, formazione della massima divisione svizzera, mercoledì 17. Il 22 luglio invece l’avversario della seconda gara sarà la Pergolettese, club che milita in Serie C.
Entrambi i match saranno svolti a porte chiuse.
Inter, il programma delle amichevoli
Dopo le due sfide al BPER Training Centre, nuovo nome dell’impianto di Appiano Gentile, i nerazzurri hanno in programma altre quattro amichevoli tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. L’ultima sarà contro il nuovo Chelsea di Maresca a Stamford Bridge l’11 agosto, a pochi giorni dalla prima gara in Serie A.
Il programma completo:
Mercoledì 17 luglio: Inter-FC Lugano (BPER Training Centre)
Lunedì 22 luglio: Inter-Pergolettese (BPER Training Centre)
Sabato 27 luglio: Inter-UD Las Palmas (Orogel Stadium-Dino Manuzzi , Cesena)
Venerdì 2 agosto: Pisa-Inter (Arena Garibaldi-Romeo Anconetani, Pisa)
Mercoledì 7 agosto: Inter-Al Ittihad Club (U-Power Stadium, Monza)
Domenica 11 agosto: Chelsea-Inter (Stamford Bridge, Londra)
Serie A
Bonucci attacca la Juve: “Me ne sono dovuto andare senza preavviso…”
L’ex difensore della Juve Leonardo Bonucci ha rilasciato un’intervista al podcast “Passa dal Bsmt”. Nel corso della stessa l’ex centrale della Nazionale ha affrontato anche il tema del doloroso addio ai colori bianconeri.
Di seguito un estratto delle sue parole.
Bonucci sull’addio forzato
“Io me ne sono dovuto andare quasi scappando perché qualcuno aveva deciso che doveva andare così, è stata una manifestazione di un singolo che non meritavo. Mi sembrava quasi uno scherzo, dopo più di 500 partite ricevere il ben servito così. Forse il mio percorso alla Juventus non è ancora terminato, quando penso di voler fare l’allenatore penso a quella panchina lì.
Sogno? Si, di arrivare a sedermi su una panchina importante come la Juventus, mi piace pensare che questa storia non sia finita.
Mi sono ritrovato con Giuntoli che era appena arrivato e quindi non aveva possibilità di fare diversamente e mi ha detto ‘Guarda, non sei più nei piani. Sei fuori rosa’. All’inizio mi sembrava quasi uno scherzo, dopo più di 500 partite ricevere il benservito in questa maniera… Invece era tutto reale. Paradossalmente sono tornato il 17 di luglio ad allenarmi e mi allenavo alle 7:30 di sera quando la squadra si allenava o al mattino presto o addirittura al pomeriggio non si allenava.
Ero insieme ad altri ragazzi che erano nella mia stessa situazione, che magari erano stati in prestito da qualche parte o rientravano da un infortunio. Non so ancora oggi darmi una spiegazione. O meglio, la spiegazione la so. È stato un gioco di potere.
Prima che Giuntoli mi comunicasse la decisione, io l’avevo già annusata. Cominciavano ad uscire degli articoli che un po’ lanciavano il segnale e infatti quando ricevetti la chiamata da Manna che mi avvisava che sarebbero venuti a casa per parlarmi, parlando con mia moglie le dissi ‘Guarda, vengono perché sta succedendo qualcosa che non ci aspettavamo’.
Quindi ero preparato, ma non sei mai preparato a certe cose che ti vengono dette. Soprattutto quando fai tutta una carriera improntata sulla Juventus.”
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