A due giorni dalla partita che vedrà l’Hellas Verona affrontare la Roma, ha parlato, come di consueto in conferenza stampa, l’allenatore dei veneti Igor Tudor.
“Avversario difficile, l’allenatore è il numero uno ed è un onore affrontarlo, la rosa è da Champions o ci va vicina. Mi aspetto una partita difficile, ma sarà anche motivante“.
“Non mi ha sorpreso il Verona, ma la crescita c’è stata, com’è giusto che sia. Siamo partiti bene dopo la sosta natalizia, era importante accelerare subito e l’abbiamo fatto nel miglior modo possibile. Abbiamo ottenuto punti importanti, che ci hanno avvicinato alla salvezza: manca veramente poco, ma va raggiunto”.
“In attacco ci sono un paio di elementi importanti: la qualità dei giocatori e il coraggio di attaccare con tanti uomini. Va poi aggiunto il lavoro quotidiano, ricercare un mix di automatismi e di scelte libere. Ci sono diversi modi di fare la fase offensiva: Conte
lo fa con tanti automatisimi, Guardiola con i posizionamenti giusti. C’è anche la preparazione fisica: se hai i braccetti che vanno sempre su e giù devono stare bene, così come i quinti o i trequartisti”.“Vediamo domani, è bello perché ci sono tante alternative. Fabio può giocare sia a destra che a sinistra“.
“Abbiamo già schierato Faraoni braccetto e Depaoli esterno destro, ma abbiamo anche Sutalo e Retsos. Non li ho messi perché in questo momento pensavo fosse la soluzione migliore, ma non significa che non giocheranno. Poi c’è anche Coppola, vorrei dargli un po’ di spazio nelle prossime partite”.
“Non ci sono novità, sono fuori quelli che conoscete”.
“Ha fatto pochi allenamenti. Ci vorrà un po’ di tempo, ma spero non ci metta troppo perché è giovane”.
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