Categorie: Serie A

Hellas Verona, Zanetti: “Chi resta deve essere orgoglioso di vestire questa maglia”

L’allenatore dell’Hellas Verona ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, in vista del match contro il Genoa in programma domani alle 18:30.

Hellas Verona, le parole di Zanetti

Di seguito le dichiarazioni dell’allenatore dell’Hellas Verona Paolo Zanetti rilasciate in conferenza stampa, in vista del match contro il Genoa in programma domani alle 18:30 al Luigi Ferraris:

Qual è stato il bilancio in settimana dopo le prime due giornate?

“All’uscita del calendario avremmo sperato di fare due punti oggi, penso che la squadra abbia dei margini di miglioramento, si va avanti con fiducia, la Juve fa parte del passato, abbiamo analizzato la partita in tutte le salse, dopodomani abbiamo un’altra partita difficile che abbiamo preparato bene e siamo pronti ad affrontare”.

Mercato in chiusura…

“Sono arrivati nuovi giocatori che devono essere preparati e condizionati bene dal punto di vista fisico, siamo ancora un po’ lontani per avere tutti i giocatori al top, ma il concetto di squadra è importante, adesso c’è un po’ di disuguaglianza di conoscenza ma il tempo è dalla nostra parte, le partite si vincono anche con nuove strategie e non solo con le certezze. Probabilmente arriverà qualcosa e ci sarà qualche cessione”.

Cosa manca in queste ultime ore di mercato?

“Oggi è un giorno particolare, sinceramente non vedo l’ora che il mercato sia finito, c’erano ragazzi che potevano ambire a migliorarsi e non so se accadrà.

Se rimarremo questi a me va bene, la cosa più importante è che i giocatori che rimangano qui siano fieri e orgogliosi di giocare per l’Hellas Verona e per me questa è una condizione minima, e per quello che ho potuto conoscerli penso di sì”.

Genoa più alla portata rispetto alla Juve?

“Chi lo dice… sarà una partita ostica in un campo difficile contro una squadra forte, il nostro campionato sappiamo che sarà sempre difficile, noi stiamo scoprendo il nostro valore ma gli avversari sono forti, andremo a battagliare per cercare di portare a casa dei punti consapevoli dei nostri mezzi”.

A che punto sono gli ultimi arrivati ufficiali (Alidou e Sarr)?

“Sono giocatori poco pronti, questa è la realtà, ma sono giocatori importanti, arrivati per alzarci il livello, entrambi arrivano dalla Bundesliga quindi rispetto ad altri non ritengo scommesse, devono entrare in maniera impattante in questa squadra.

Sono forse vittime di un sistema che fa sì che chi viene messo sul mercato gioca meno in pre-stagione quindi arriva con una condizione deficitaria. Serviranno quattro o cinque settimane ad esempio per vedere Sarr al top, servirà pazienza, devono diventare entrambi una risorsa importante per noi in stagione”.

Perchè Mosquera con la Juve e non Tengstedt?

“Per un discorso di meritocrazia, ho voluto riconfermare chi nella partita prima ci aveva fatto vincere, secondo me non ha fatto male, poi Tengstedt è entrato bene, sono partite contro le grandi squadre difficili per gli attaccanti con pochi spazi per ripartire, poi chi entra riesce magari a mettersi più in luce.

Mosquera si meritava di giocare, come Livramento e Belahyane, la partita è acqua passata e ora magari farò altre scelte”.

Con il Genoa ancora difesa a tre con gli esterni a tutto campo?

“Abbiamo le idee abbastanza chiare, Lazovic, Frese, chiunque sarà in campo saprà cosa fare, il Genoa

gioca con il 3-5-2 ma imposta in modo diverso, poi in fase offensiva ci sono dei giocatori come Messias che agisce più da attaccante che come mezzala, domani farò le scelte definitive ma l’abbiamo preparata bene”.

Indisponibili?

Serdar è ancora fuori purtroppo, penso non sarà pronto nemmeno per la prossima settimana”.

Aggiornato al 30/08/2024 15:34

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Pubblicato da
Federico Figliola

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