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Hellas Verona, Zanetti: “Ranieri un mito vivente. Recuperati Sarr e Suslov”

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Hellas Verona, l'allenatore Paolo Zanetti

Il tecnico dell’Hellas Verona, Paolo Zanetti, è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida dell’Olimpico contro la Roma, in programma sabato sera alle 20.45.

A 6 giornate dal termine del campionato, l’Hellas Verona vuole chiudere il discorso salvezza. La formazione veneta, al momento 14esima in classifica con 32 punti raccolti, ha 8 lunghezze di vantaggio dalla zona retrocessione occupata a pari merito da Empoli e Venezia. Nel 33° turno di Serie A, gli scaligeri dovranno vedersela nella difficile trasferta sul campo della Roma, a caccia di punti per mantenere viva la corsa alla Champions League.

A due giorni dalla gara, in programma sabato sera alle ore 20.45, il tecnico dell’Hellas Paolo Zanetti è intervenuto in conferenza stampa rispondendo alle domande dei cronisti. Di seguito le sue dichiarazioni.

Hellas Verona, le parole di Zanetti

Sull’avversario.

“Avrò l’onore di incontrare Ranieri perché non l’ho mai affrontato prima. È un mito vivente per chi fa questo mestiere. Ovviamente dispiace che smetta, ma sta facendo qualcosa di incredibile anche quest’anno. Anche fuori dal campo è un uomo di una galanteria fuori dal comune. La Roma ha giocatori straordinari, oltre ad avere un fuoriclasse in panchina. Da quando è arrivato sarebbero al secondo posto, noi dobbiamo pensare a noi. La solidità va mantenuta anche a Roma, ma sempre con tanta umiltà e cercando di far male”.

Recuperi.

“Sarr ha saltato solo un allenamento, è recuperato. Anche Niasse e Suslov sono recuperati. C’è solo Tengstedt out”.

Altri attaccanti in difficoltà.

“Abbiamo preso Livramento e Mosquera scommettendo sul loro potenziale e cercando con il lavoro di farli crescere. Ora devono migliorare la concretezza a livello di semplici numeri, mentre sul loro apporto nel gioco non si può dirgli nulla. Al primo posto però deve esserci la fame del gol perché sono attaccanti”.

Hellas Verona

Aspettative a inizio stagione.

“Nel mio lavoro contano i risultati, anche se nella mia testa ci sono altri compiti: valorizzare giocatori, fare in modo che la società possa venderli e creare un gioco con quello che ho a disposizione. La componente tempo manca, ma è così: mi è già successo in passato e succederà in futuro come ad altri. La rosa è ampia, ci sono stati tanti infortuni, ma abbiamo puntato sul concetto di squadra, facendo sentire importanti tutti i giocatori. Ed è la cosa che deve accadere ora perché il posto non lo regalo, chi è rientrato deve tornare a regime”.

Scelta del centrocampo. 

“Bernede e Dawidowicz hanno sostituito gli assenti alla grande e si sono calati benissimo nonostante i dubbi del periodo mercato. Questo crea competizione che per me è fondamentale per raggiungere l’obiettivo della salvezza. E ora non è il momento di rilassarsi. Durante il campionato, oltre agli infortunati, ci è mancata un po’ di mentalità. Poi è venuta fuori e lì si è formata una vera squadra. Ovvio che in mediana abbiamo dovuto adattare Dawidowicz, Suslov, Bernede e Kastanos.

Crescita della squadra.

“La squadra si parla, ragione in campo, si chiama in campo. Il campo è comunicazione, non si diventa squadra per magia. Siamo diventati noi anche grazie a brutte partite, come i bambini che imparano dopo aver sbagliato. Lazovic? Vive questa situazione da arrabbiato perché non gioca. Per me non è a fine carriera, ha avuto un problema di pubalgia e nel frattempo Bradaric è cresciuto tantissimo. Apprezzo il lavoro che fa in settimana e l’aiuto che dà a Bradaric. Ha un’attitudine meravigliosa e dà tanto alla squadra dentro o fuori dal campo”.

Serie A

Hellas Verona, tabù San Siro: 39° occasione contro il Milan

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Milan, Leao

L’Hellas Verona si prepara a tornare in campo dopo due settimane di stop contro il Milan a San Siro. L’impianto milanese è ancora un tabù per i gialloblu.

La 17° giornata di Serie A mette di fronte la squadra di Zanetti e quella di Allegri, in uno scontro che vale moltissimo per entrambe. Per gli ospiti sarà ancora l’occasione di scrivere la storia.

Hellas Verona, San Siro una macchia nella storia

Per il club scaligero la trasferta di Milano, sia sponda Inter che Milan, rappresenta ogni anno un’occasione per infrangere una maledizione che finora ha impedito di portare a casa tre punti in una sola volta da San Siro. Nello specifico contro il club rossonero i confronti totali in terra lombarda in Serie A (da quando ha assunto questa denominazione) sono 38, divise in 22 vittorie per i padroni di casa e 16 pareggi.

Nessuno vittoria per l’Hellas Verona nella sua storia, che spesso però ci è andato vicino ma alla fine l’ha sempre spuntata la squadra di casa, con 1 punto o 3. A campo invertito invece i rossoneri hanno più volte sofferto, perdendo due scudetti (1973 e 1990), dando vita al fenomeno della Fatal Verona

Per questo la gara assume un significato particolare e aggiunge tensione tra le due squadre, entrambe a caccia di punti. Dopo la sconfitta col Napoli in Supercoppa Italiana, il Milan deve riprendere il cammino in Serie A che ha generato ad oggi uno scontro proprio col Napoli e anche con l’Inter per la testa della classifica.

Dal canto suo Zanetti arriva da due vittorie consecutive (le prime in stagione) e due settimane di riposo a causa dello slittamento della gara col Bologna, a causa proprio del trofeo disputato in Arabia Saudita che ha visto protagonista, oltre al Milan, anche il Bologna.

La storia dunque non gioca a favore del club scaligero, che dunque andrà a San Siro con una responsabilità in più oltre a quella di tornare a casa indenni. La classifica infine può tornare a sorridere in breve tempo ma servirà dedizione ed efficacia nelle prestazioni, come si è visto contro Atalanta Fiorentina.

giovane hellas verona

Rome, Italy 31 August, 2025: Giovane Santana Do Nascimento of Verona seen in action during the Serie A Enilive 2025-2026, day 2, football match between SS Lazio and Hellas Verona at Olympic Stadium.

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Serie A

Udinese, Runjaic: “Non meritavamo la sconfitta. Ecco perché Padelli…”

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Udinese-Genoa

Il tecnico dell’Udinese, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa a margine del pareggio interno (1-1) contro la Lazio.

Una perla di Keinan Davis nel finale evita la beffa all’Udinese, che si era ritrovata casualmente sotto nel punteggio circa un quarto d’oro prima per la sfortunata autorete di Oumar Solet su tiro di Matias Vecino. Il tecnico dei friulani, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa a margine della gara con la Lazio.

Udinese, le parole di Kosta Runjaic

Di seguito le sue parole.

Padelli
“Ho deciso di schierare praticamente la stessa formazione vista con Fiorentina e Napoli, dovevo scegliere il portiere e volevo dare un segnale sapendo che Padelli è un bravo portiere, d’esperienza, dà sempre una mano alla squadra. Volevo un portiere che desse sicurezza alla squadra e che potesse trasmettere energia, non è mai facile quando si perde 5-1 e oggi abbiamo visto qualche strascico di quella sconfitta. Devo dire che Padelli ha fatto una buona prestazione, ha mostrato nel finale di cosa è capace, sono contento per noi e per lui. L’ultima gara che ha giocato era a marzo, aveva giocato bene in quella occasione, ne abbiamo parlato a livello interno ma Padelli era pronto a giocare e vedremo la situazione come evolverà in futuro.”

Partita
“La sconfitta con la Fiorentina in quei termini è stata inaspettata, si potevano prendere molte decisioni. Forse è la prima volta da quando sono qui che riusciamo a recuperare una gara nel finale, non meritavamo la sconfitta ma il calcio è così. Per fortuna questa sera siamo riusciti a trovare un gol all’ultimo, anche grazie all’energia dei nostri tifosi. Siamo contenti del pareggio, avremmo voluto vincere ma comunque abbiamo fatto un punto contro un avversario difficile. Ora riposiamo e cominceremo a pensare al Como”.

Alti e bassi
“Sapete che gol prendiamo, bisogna stare più attenti, tendiamo a commettere errori. Abbiamo dato coraggio al Genoa concedendo un rigore su un errore nostro, l’avevamo recuperata ma poi avevamo perso ma senza giocare così male. Siamo a buon punto nel percorso della nostra squadra, dipende sempre da cosa ci si aspetta.”

Firenze
“A Firenze siamo andati sotto di un uomo e non abbiamo reagito, oggi siamo riusciti a essere più attenti sul campo. Non mi concentro sugli aspetti negativi, con la Fiorentina è andata così. Può succedere ma non deve risuccedere, oggi volevamo vincere ma la gara è stata complicata. Il pareggio è un risultato che ci può stare”.

Episodio
“Sono contento che se ne parli, in quanto non sono state prese bene le mie affermazioni post Fiorentina, è bello quando ci sono più punti di vista. L’arbitro ha deciso così, temevo andasse perfettamente ma sono contento che il gol sia stato confermato, la squadra si meritava il pareggio. Abbiamo preso gol anche con una dose di sfortuna, sull’aspetto tattico sappiamo come gioca la Lazio. Loro hanno fatto alcune modifiche rispetto a come giocano di solito, ma siamo riusciti a prendere le contromisure: purtroppo prendendo ancora una volta un gol.”

Udinese

Kosta Runjaić ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Serie A senza sosta: tre turni fino all’Epifania e big match sotto l’albero

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Cheddira

La Serie A non si ferma a Natale: tre turni di campionato fino all’Epifania e una serie di big match decisivi per la classifica.

’era una volta la lunga pausa invernale della Serie A. Durante le feste il campionato si fermava, si tirava il fiato e si ripartiva con l’anno nuovo. Quel tempo, però, è finito da un po’.

Seguendo una linea ormai consolidata – e ispirata anche a quanto accade da sempre in altri campionati, su tutti la Premier League con il Boxing Day – la Serie A ha scelto di non fermarsi neppure sotto le feste. E questa volta lo fa sul serio.

Durante il periodo natalizio i tifosi avranno davanti una vera e propria scorpacciata di calcio: tre turni di campionato concentrati tra fine dicembre e l’Epifania, con diversi scontri diretti che promettono di incidere pesantemente sulla classifica.

Tre turni fino alla Befana

Serie A

IL PALLONE INVERNALE SERIE A 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il calendario prevede:

  • 17ª giornata nel weekend subito dopo Natale

  • un nuovo turno nel primo fine settimana del 2026

  • e infine l’infrasettimanale dell’Epifania, il 7 gennaio

Un tour de force che coinvolgerà tutte le squadre, con una sola parziale eccezione: Juventus e Milan avranno impegni sulla carta più abbordabili, mentre per il resto del gruppo di testa il programma è tutt’altro che morbido.

I big match delle feste

Il menu è ricco e si apre subito con un incrocio pesantissimo:

  • Domenica 28 dicembre, ore 20.45: Atalanta–Inter

  • Sabato 3 gennaio, ore 20.45: Atalanta–Roma

  • Domenica 4 gennaio, ore 12.30: Lazio–Napoli

  • Domenica 4 gennaio, ore 20.45: Inter–Bologna

  • Mercoledì 7 gennaio, ore 18.30: Bologna–Atalanta

Un ciclo che mette soprattutto l’Inter davanti a un banco di prova importante, con le sfide contro Atalanta e Bologna prima di arrivare al confronto diretto con il Napoli.

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