Serie A
Hellas Verona, Zanzi: “Opportunità unica per noi, Belahyane scelta strategica. Su Setti e lo stadio…”

Il presidente esecutivo dell’Hellas Verona Italo Zanzi ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, per la prima volta dopo il suo insediamento.
Per la prima volta da nuovo presidente dell’Hellas Verona, Italo Zanzi (a capo del gruppo d’investimento che rilevato il club scaligero, ovvero Presidio Investors) ha parlato in conferenza stampa.
Hellas Verona, le parole di Zanzi
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal nuovo presidente dell’Hellas Verona Italo Zanzi.
Presentazione
“Prima di tutto grazie a tutti voi, vi ringrazio per la presenza ed il lavoro quotidiano. Questo sarà il primo di tanti incontri con voi. Penso sia opportuno parlare di come siamo arrivati qua oggi. Presidio Investors ha acquistato il Verona. Avevano tante scelte in tutto il mondo per altre squadre in tutto il mondo. Il Verona rappresenta una opportunità unica, non solo per loro, ma anche per la città e la società. Ha un potenziale dovuto a tutto il lavoro che è stato fatto e che si farà. Siamo qua da un mese, stiamo ancora imparando cosa sia il meglio per la società. Ringrazio la nostra tifoseria per tutto il supporto, abbiamo una tifoseria che sempre supporta la squadra. Possiamo avere risultati buoni o meno buoni, ma alla fine siamo sempre qua per lottare per questa maglia e per questa città”.
Mercato
“Parlo solo del Verona, premetto questo. Sul mercato abbiamo massima fiducia nella nostra squadra e nel nostro allenatore. Abbiamo fatto parecchi investimenti in questo periodo, sono arrivati 5 giocatori, 1-2 sono partiti, ma è normale nel calcio. Ci sono stati poi degli infortuni, ma abbiamo un piano condiviso, fatto insieme al nostro ds Sogliano. Abbiamo fiducia nella squadra che è adatta per rimanere in Serie A e per crescere in futuro. La seconda parte su Setti: con rispetto vorrei dire che lui rimane con noi come consulente esterno, porta la sua esperienza ed i suoi contatti per aiutarci. Sulla dichiarazione: è stata una dichiarazione infelice, abbiamo parlato con lui di questo, abbiamo un ottimo rapporto con lui, ma non siamo qui a fare drammi su qualunque cosa venga detta, abbiamo tante cose da fare per lavorare e per i successi della squadra nel campo e per crescere di stagione in stagione. Per far crescere tutto il progetto dell’Hellas”.
Stadio
“E’ un valore aggiunto, non cruciale. Per Verona come città e come club, che meritano uno stadio che sia all’altezza di quello cui possiamo aspirare. E’ prematuro di parlare delle cose specifiche per arrivarci. Noi abbiamo la piena disponibilità per supportare città e investitori privati, siamo aperti a parlare con i diretti interessati, siamo a disposizione e vogliamo il meglio per un risultato che può dare al club un grande risultato. In Italia Verona ha tutti gli elementi per fare grandi risultati”.
Business Plan
“Iniziamo a parlare della struttura. Presidio ha una filosofia ottima, hanno scelto una società che ha una struttura forte. Nel consiglio d’amministrazione ci sarà un aiuto forte al club con un management di top livello. C’è tanta esperienza nel cda, abbiamo un ottimo staff, come Simona Gioia, Sean Sogliano, non solo in Italia, ma a livello mondiale. Il campo e l’aspetto commerciale sono cose integrate fra loro”.
Rischio Retrocessione
“Ci sono tante domande su questo aspetto. Inizio a dire che qualcuno sia preoccupato, ma non abbiamo una filosofia basata sulla paura, ma sulla fiducia. Abbiamo fatto parecchi investimenti, abbiamo preso 5 giocatori sui quali abbiamo grande fiducia. Una squadra che ha vinto contro Napoli, Roma e Bologna dimostra potenziale. Non è che se si fa male uno, dobbiamo prendere per forza un giocatore, il mercato invernale è difficile, non compriamo tanto per comprare. Siamo assolutamente fiduciosi nella nostra rosa”.
Belahyane
“Abbiamo fatto questa scelta in forma strategica, prendendo anche altri giocatori. Lo vediamo come una forma strategica insieme al nostro direttore sportivo. La squadra che abbiamo ci dà tanta fiducia. Non voglio entrare in ogni decisione in entrata ed in uscita. Siamo qua per entrare ogni giorno”.
Termini di acquisizione
“I termini di acquisizione sono riservati, non confermo le cifre. Sull’indice di liquidità, siamo fiduciosi di poter continuare a competere nel calcio italiano. Sull’aumento di capitale non penso sia appropriato parlare di questi dettagli tecnici”.
Settore giovanile
“Per noi è importante parlare anche di questo e sottolineare che migliorare gli impianti è fondamentale per noi. Non possiamo migliorare la prima squadra senza pensare al settore giovanile o il calcio femminile. L’Hellas Sports Center, è una priorità e la faremo. E’ una base di crescita non solo per il progetto del settore giovanile. Per quanto riguarda l’allenamento della prima squadra, per ora stiamo bene dove stiamo, ma siamo aperti a nuove soluzioni”.
Volti nuovi nel CDA
“Abbiamo tempo per studiare questi aspetti, l’impressione iniziale è che chi c’è oggi stia facendo un ottimo lavoro. Non è che possiamo arrivare e cambiare per forza, al contrario, abbiamo fiducia in chi c’è”.
“Sta vivendo un momento difficile in classifica, non si può fare da un giorno all’altro, c’è tanto da fare ma c’è una base”.
Valore dell’Hellas Verona
“Lo stadio rappresenta una grande opportunità molto grande per società e per la città. Non arriviamo qua per fare lo stadio e basta, parliamo con gli altri investitori e vedremo come poter fare. In forma più diretta, c’è un piano commerciale per aumentare i ricavi, verso tutte queste stradi biglietteria, sponsorship, merchandising, ora il Verona ha grande potenziale, una grandissima squadra, ma non abbiamo avuto tanto la capacità di invertire questo potenziale nel tradurre tutto questo in ricavi. Come? Facendo un sistema di biglietteria, merchandising, le opportunità tecnologiche per far partecipare i tifosi aumentando la relazione con i tifosi, un oad uno dando più agli stessi tifosi. Lo stesso facciamo con gli sponsor. Nella regione del Veneto ci sno tante persone che vogliono partecipare, noi siamo aperti al business. E tutto questo si vede poi in campo”.
Futuro e Salvezza
“Ovviamente perdere è una cosa bruttissima, siamo qua per vincere, ogni sconfitta la sentiamo come voi e siamo qua per migliorare. Il piano non è di restare in una posizione di ansia ogni anno, vogliamo prendere competitività e sicurezza nella classifica. Questo è l’obiettivo. In questa stagione siamo arrivati in una posizione complicata di classifica, ma abbiamo fiducia di raggiungere l’obiettivo”.
Prossime sessioni di mercato
“E’ prematuro parlare delle prossime sessioni di mercato”.
Progetto Stadio
“Siamo aperti. Non stiamo un progetto come proprietà, ma non significa che non siamo a favore di questo, è un progetto lungo, è prematuro dire “si” o “no”, è prematuro”.
Piano B
“Non possiamo vivere settimana dopo settimana per i risultati. Se fossimo stati qua dopo la vittoria del Monza magari saremmo stati tutti felici, ora invece arriviamo dalla sconfitta dall’Atalanta. Noi cerchiamo di mantenere un equilibrio. Il nostro progetto è rimanere in A e fare più punti possibili in A, se succede qualcosa di diverso comunque la società c’è, non è che non accettiamo sfide”.
Dove farlo?
“Non siamo a questo punto, non siamo noi ad avere un progetto ora come ora. Parlare di luogo è molto prematuro”.
Setti
“Ci sono tante persone qui nel Verona che lavorano tutti i giorni, non è lui che fa tutto (ride, n.d.r.). Ci sono tante persone che fanno tanto e che non dormono per l’Hellas. Ma è una battuta, non voglio criticare Maurizio, lasciamo queste parole nel passato. Ha un ruolo di consulente esterno, lavora per il bene dell’Hellas con le sue conoscenze e contatti. Sogliano è il nostro direttore sportivo comunque”.
Connection fra board e parte sportiva
“Queste assenze sono per un certo periodo di tempo a parte di un giocatore che sarà assente fino alla fine. Prendere giocatori a fine mercato rappresenta anche dei rischi. Ma sì, abbiamo condiviso tutto fra Sogliano, proprietà, siamo tutti allineati, nessuno decide in maniera indipendente”.
Vermesan
“Un investimento c’è stato, anche su giocatori giovani. Ho rispetto per le vostre domande, ma anche per il nostro ds e per i nostri giocatori, non è appropriato parlare di un giocatore specifico e per una trattativa delicata. Dobbiamo parlare anche del nostro compito di sviluppare giocatori giovani. Lo abbiamo fatto, lo continueremo a fare”.
Ancora Setti
“Maurizio è con noi, non c’è una decisione per nessuno sul chiudere un rapporto o continuare, è una domanda alla quale non posso rispondere dato che c’è la volontà di lavorare insieme per il bene dell’Hellas. Siamo tutti allineati. Noi stiamo lavorando per vincere, per i tifosi. Tutte queste cose le vogliamo fare”.

PAOLO ZANETTI, ALLENATORE DELL’HELLAS VERONA ( FOTO KEYPRESS )
Serie A
Torino, Vanoli: “Tre punti sofferti sono nel nostro dna, onoriamo questo club”

L’allenatore del Torino Paolo Vanoli ha parlato al termine della partita contro l’Empoli, valida per la ventinovesima giornata di Serie A.
Un gol di Nikola Vlasic al 70° minuto di gioco permette al Torino di battere l’Empoli e di salire a quota 38 in classifica, a -2 dall’Udinese sconfitto a sorpresa dall’Hellas Verona. Crisi nera invece per i toscani, che non vincono dall’1-4 del Bentegodi dell’8 dicembre: da lì in poi 3 punti nelle successive 14 partite di Serie A, con l’unica soddisfazione di aver eliminato la Juventus in Coppa Italia. Gli azzurri restano terzultimi a -3 dalla zona salvezza e rischiano l’aggancio del Venezia.
Torino-Empoli 1-0: le parole di Vanoli nel dopo partita
Al termine dell’incontro, l’allenatore del Torino Paolo Vanoli è stato intercettato ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole.
L’esultanza al triplice fischio
“E’ la mia passione, la mia voglia di portare i ragazzi a fare qualcosa di importante. I 10 punti nelle ultime 4 non sono pochi: quella di oggi era la gara più difficile, loro venivano da risultati negativi ma erano sempre stati in partita. Dobbiamo diventare più bravi contro chi gioca uomo a uomo a tutto campo. Se abbiamo la mentalità di stasera, viene fuori la qualità individuale. E si è vista quella di Vlasic. Siamo stati bravi a soffrire. Nel primo tempo non siamo partiti con la giusta attenzione, forse anche perché nel 4-3-3 Vlasic largo faceva fatica, gli piace stare al centro del gioco. Ho chiesto a Gineitis di sacrificarsi su Pezzella, ho scelto lui per fare le giocate di prima verso Adams. Abbiamo preso tre punti importanti, soffrendo: mi piace, rispecchia il dna della maglia granata“.
La tifoseria granata
“Ho sempre che cerco di capire la storia e che voglio trasferirla ai giocatori. E’ importante capire dove vai a lavorare e trovare giocatori da Toro. Ogni piazza deve trovare i propri giocatori. Abbiamo fatto un buon mercato di gennaio per questo, perché abbiamo preso elementi funzionali e con quella mentalità. E’ un passaggio importante per costruire. Non mi è piaciuto dire che non abbiamo obiettivi, questa sera abbiamo dimostrato di voler lottare fino alla fine e di provare a vincere sempre. I 10 punti nelle ultime 4 è anche grazie ai tifosi. Li ho incitati perché era il momento della sofferenza, volevo che spingessero la squadra insieme a me. Magari sogno, ma piano piano metto un pezzetto alla volta… Avevo la pelle d’oca a Monza e a Parma, sembrava di giocare in casa. Ho sempre detto che i nostri tifosi sono troppo importanti: abbiamo perso punti stupidi, ma se questa gente viene sta capendo che stiamo andando al 200%“.
La sostituzione di Walukiewicz
“Ha avuto un risentimento al problema avuto in settimana. Abbiamo parlato con Lazaro, mi ha dato disponibilità ma non aveva i 90 minuti. E su Sanabria è stato il dottore a fermarlo, c’era qualche dubbio dopo la risonanza e mi ha detto di non rischiarlo. Voglio questo spirito: Walukiewicz ha dato tutto, anche Lazaro ha voluto esserci. E anche Sanabria, è stato solo il dottore a fermarlo ma voleva esserci. E’ un piccolo, ma significativo passo in avanti“.

L’URLO DI PAOLO VANOLI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Queste invece le dichiarazioni che il tecnico ha rilasciato ai microfoni di DAZN.
L’analisi della partita
“Direi bene, i ragazzi nonostante le difficoltà sono riusciti a stare in partita e capire i momenti della gara. Sapevamo che avremmo affrontato una squadra viva che lo ha dimostrato anche stasera. Siamo partiti con un po’ di timore ma quando ti giocano uomo su uomo devi essere più veloce a muovere la palla. Devo dire che i ragazzi hanno dimostrato di voler fare qualcosa di importante”.
Onorare la maglia
“Io quando inizio a lavorare in un club guardo la storia. E questo è un club che ha una storia importante e noi lo dobbiamo sempre onorare. Dico sempre ai miei ragazzi che siamo noi a dover trascinare i tifosi ma devo dire che anche i tifosi ci stanno dando una grossa mano. Il DNA del Torino dobbiamo sempre averlo dentro, perché i grandi risultati non arrivano se non conosci la storia. A volta abbiamo buttato via dei punti ma questa squadra nel girone di ritorno sta correndo. Stasera siamo rimasti in partita contro un avversario pericoloso”.
La classifica e gli obiettivi
“Dal girone di ritorno abbiamo messo un’altra marcia facendo 10 punti nelle ultime 4. Stiamo avendo continuità nonostante abbiamo anche perso punti da situazioni di vantaggio contro Parma o Bologna. Io non guardo la classifica. Per me da qui saranno 12 finali e noi dovremo sempre avere una mentalità vincente. Ogni partita sarà contro squadre che avranno motivazioni diverse, dopo la sosta ci sarà la Lazio che vuole andare in Europa. Noi dovremo essere sempre all’altezza”.
Cos’è cambiato da gennaio
“La svolta è stata quella di abbandonare il passato e passare la difesa a quattro. Abbiamo lasciato un processo di tre anni di lavoro e cambiato completamente, iniziando una nuova strada”.
Serie A
Torino, Casadei: “Do tutto per questa maglia. Nazionale? Un orgoglio”

Il centrocampista del Torino Cesare Casadei ha parlato in conferenza stampa, al termine dell’incontro casalingo vinto 1-0 contro l’Empoli.
Un gol di Nikola Vlasic al 70° minuto di gioco permette al Torino di battere l’Empoli e di salire a quota 38 in classifica, a -2 dall’Udinese sconfitto a sorpresa dall’Hellas Verona. Crisi nera invece per i toscani, che non vincono dall’1-4 del Bentegodi dell’8 dicembre: da lì in poi 3 punti nelle successive 14 partite di Serie A, con l’unica soddisfazione di aver eliminato la Juventus in Coppa Italia. Gli azzurri restano terzultimi a -3 dalla zona salvezza e rischiano l’aggancio del Venezia.

IL TORINO FA GRUPPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino-Empoli 1-0: le parole di Casadei nel postpartita
Al termine dell’incontro, Cesare Casadei si è presentato in conferenza stampa. Di seguito le parole del centrocampista del Torino.
Il ritorno in Italia, il Toro, la Nazionale: un gran momento
“E’ stato un mese e mezzo bello. Mi godo il più possibile il momento, lavoro per inserirmi al meglio nel gruppo e fare ciò che serve al Toro per provare a vincere più partite possibile. Nazionale? Sono contento, è un motivo d’orgoglio e un’emozione grandissima. Non vedo l’ora di fare questa esperienza“.
La scelta di trasferirsi al Torino
“La società mi ha cercato con maggiore convinzione, mi hanno mostrato fiducia dal primo minuto e mi hanno dimostrato che qui avrei potuto mettermi in mostra. Avevo bisogno di giocare, ho deciso di ripagare questa fiducia. Sto cercando di dare tutto per la maglia“.
Il rapporto con i tifosi
“E’ bellissimo, sono contento di essere entrato subito nel cuore dei tifosi. E’ bello vedere che ci seguono in casa e in trasferta, sono molto contento“.
L’intesa a centrocampo con Samuele Ricci, le differenze tra il calcio italiano e quello inglese e un retroscena di mercato sono stati i temi trattati a Casadei nell’intervista rilasciata a Sky Sport: “Io e Ricci ci complementiamo: a lui piace palleggiare, io sono un po’ più di inserimento, stiamo lavorando molto bene e si vedono i risultati. Tutte le esperienze nel mio percorso mi sono servite per arrivare fino a qui. In Inghilterra sono cresciuto tanto sia dal punto di vista calcistico che umano, adesso sentivo il bisogno di ritornare in Italia e sono felice di averlo fatto. Quello italiano è un calcio molto differente rispetto alla Premier League, ma sono entrambi campionati di alto livello, io sto cercando di integrarmi al meglio, anche se non è semplice. Sento spesso dire che volevo andare alla Lazio, ma io non ho mai avuto dubbi: volevo venire al Torino“.
Serie A
Empoli, D’Aversa: “Difficile commentare questa sconfitta, abbiamo disputato un’ottima partita”

L’allenatore dell’Empoli Roberto D’Aversa ha parlato al termine della partita contro il Torino, valida per la ventinovesima giornata di Serie A.
Un gol di Nikola Vlasic al 70° minuto di gioco permette al Torino di battere l’Empoli e di salire a quota 38 in classifica, a -2 dall’Udinese sconfitto a sorpresa dall’Hellas Verona. Crisi nera invece per i toscani, che non vincono dall’1-4 del Bentegodi dell’8 dicembre: da lì in poi 3 punti nelle successive 14 partite di Serie A, con l’unica soddisfazione di aver eliminato la Juventus in Coppa Italia. Gli azzurri restano terzultimi a -3 dalla zona salvezza e rischiano l’aggancio del Venezia.

ROBERTO D’AVERSA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino-Empoli 1-0: le parole di D’Aversa nel dopo partita
Al termine dell’incontro, il tecnico dell’Empoli Roberto D’Aversa ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.
Il rammarico
“E’ difficile commentare questa sconfitta. Il Toro veniva da un buon periodo, siamo qui a commentare un’ottima prestazione. Torniamo a casa con zero punti“.
L’occasione sprecata
“Con Sambia avevamo un’ottima occasione, o con Ismajli. Poi succede ciò che è successo nella ripresa, eravamo in tre contro due e non abbiamo beccato la porta… E abbiamo preso gol su rinvio del portiere. Parliamo dei numeri e di tutto ciò che vogliamo, ma il numero più importante è il risultato. Preferirei che rabbia, delusione e sconforto vengano tenuti dentro in vista della prossima. Durante la pausa speriamo di recuperare qualcuno e far rifiatare chi tira la carretta. Anche con la Coppa Italia abbiamo messo energie fisiche e mentali. Avremmo preferito andare alla pausa con un risultato positivo“.
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