Serie A
I Friedkin esonerano De Rossi: diplomazia vs strategia
De Rossi, ormai ex CT della Roma, ieri é stato ufficialmente “sollevato dal suo incarico”: annuncio shock che arriva ieri mattina dopo solo 4 giornate in campo.
Ieri mattina il club dei Friedkin ha lasciato Roma sotto shock gelando i tifosi della Magica con una doccia fredda che nessuno si aspettava ovvero l’esonero di Daniele De Rossi dal suo incarico di allenatore.
Secondo il portavoce del club giallorosso “Trigoria sarà sempre casa sua ma serve un cambio”. Prosegue: “La decisione del club è adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio”.
Quali sono le vere ragioni dell’esonero di De Rossi?
Una dichiarazione secca e fredda quella del club romanista che apparentemente ci fornisce anche una spiegazione razionale alla scelta adottata, ma siamo sicuri che ci spieghi davvero le motivazioni che ne sono alla base?
Il fatto che la decisione finale sia stata presa proprio ieri mattina subito dopo che i Friedkin fossero a Roma intanto ci dice che un loro input possa aver giocato, e non poco, in questo cambio di rotta improvviso. Sempre loro, tra l’altro, lo scorso gennaio, avevano sollevato anche José Mourinho dal suo incarico.
Ed anche se la motivazione fornita é stata quella della “ripresa del percorso auspicato” pare comunque molto strano voler interrompere così bruscamente un nuovo inizio che, seppur a ritmo di diesel, aveva portato la Roma a 3 punti, con tante occasioni di goal, in un campionato in cui per adesso nessuno ha davvero brillato.
Secondo la maggior parte dei commentatori radio e dei podcast trasmessi ieri infatti, i risultati di inizio stagione da soli non possono giustificare questa scelta.
Una delle ipotesi mosse é la volontà di far qualificare a tutti i costi la Roma in Champions League. Qualifica mancata per la Roma, lo ricordiamo, dalla stagione 2018/19: proprio quella in cui De Rossi era in campo.
Questa corsa ai primi posti in classifica comunque oggi é ancora più difficile con un’Inter campione d’Italia, un Napoli sotto la guida di Conte e un’Atalanta vincitrice di Europe League.
Ma anche in quest’ottica, e quindi nella volontà di rispettare le scadenze di un progetto, non avrebbe senso esonerare un allenatore che aveva appena iniziato un percorso insieme alla Roma. Teniamo anche presente che molti giocatori sono entrati a fine mercato ed il lavoro con loro era davvero appena iniziato.
Secondo molti qui sono entrate in gioco anche dinamiche legate alla diplomazia, ovvero la comunicazione di De Rossi che spesso non piaceva alla società perché troppo diretta. A questa si è aggiunto un mercato che De Rossi voleva e che non é stato accontentato e, infine, il caso Dybala che ha deciso di rimanere alla Roma all’ultimo secondo. La panchina quindi alla fine appare solo come la punta dell’iceberg di qualcosa di più profondo su cui bisogna riaggiustare il tiro.
L’ira dei tifosi
Di certo la tifoseria romanista ha già scelto chi appoggiare. Questo si evince dai tantissimi post pubblicati ieri sui social da utenti e canali e dai commenti mandati in onda da numerose trasmissioni radiofoniche che definivano la Roma “una società di incompetenti” o ancora “un club ridicolo”.
Non piace quindi la gestione della “questione De Rossi” ai romanisti forse anche perché lui, cresciuto con la Roma e che ha portato la Roma a tanti risultati, era la garanzia che, nonostante una gestione nuova, il cuore romanista continuava a battere.
E, infatti, proprio sotto casa di De Rossi ieri una piccola folla ha deciso di sostenere l’ex CT con un cartellone che recitava così: “Basta giocare con i nostri sentimenti e i nostri simboli”. Mentre a Trigoria sono già apparsi i primi striscioni contro la società giallorossa che non lasciano davvero spazio all’interpretazione: “Yankee go home”.
Ci si chiede quindi, in questo clima già teso cosa prepara la tifoseria romista per il match Roma-Udinese che si terrà questa domenica sera allo Stadio Olimpico a Roma. Sarà il primo match con il nuovo allenatore Juric e le contestazioni nei confronti della società non mancheranno.
Serie A
Fiorentina-Genoa: probabili formazioni e dove vederla
Le possibili scelte di Raffaele Palladino e Patrick Vieira per il match tra Fiorentina e Genoa, in programma domenica alle 15:00 all’Artemio Franchi.
Domani alle 15:00 Fiorentina e Genoa scenderanno in campo nel match valido per il ventiquattresimo turno di Serie A. I viola di Palladino, dopo aver ritrovato la vittoria in campionato dopo un lungo digiuno nello scorso turno, vogliono continuare su questa scia. Dall’altra parte i rossoblù di Vieira cercano il successo esterno per mettere ulteriore distacco sulle ultime tre della classifica.
Come arrivano alla sfida le due squadre?
Qui Fiorentina
Palladino vuole confermare l’11 che ha battuto la Lazio, ad eccezione di Adli che sarà squalificato. Davanti a De Gea agiranno Ranieri e Pongracic, sui lati Dodò e Gosens. A centrocampo Richardson affiancato da Mandragora. Sulla trequarti Folorunsho assieme a Gudmundsson e Beltran alle spalle del solito Kean.
Qui Genoa
Dubbio in difesa per Vieira. Da monitorare le condizioni di Bani: se non dovesse farcela pronto Sabelli con De Winter e Vazquez. A centrocampo probabile reinserimento dal 1′ minuto di Badelj assieme a Frendrup e Masini. In avanti sono pronti Thorsby ed uno tra Miretti e Vitinha per assistere Pinamonti.
Le probabili formazioni Fiorentina-Genoa
Fiorentina (4-2-3-1): De Gea, Dodo, Pongracic, Ranieri, Gosens; Richardson, Mandragora; Beltran, Folorunsho, Gudmundsson; Kean. All.: Palladino.
Genoa (4-3-3): Leali, Sabelli, De Winter, Vasquez, Martin; Thorsby, Badelj, Frendrup; Zanoli, Pinamonti, Miretti.
Dove vedere Fiorentina-Genoa
La gara tra Fiorentina e Genoa sarà visibile sui canali DAZN, anche tramite app.
Serie A
Fiorentina-Genoa: curiosità e statistiche
Fiorentina-Genoa, match valido per la 23ª giornata di Serie A, andrà in scena domenica pomeriggio alle ore 15:00 allo stadio Artemio Franchi di Firenze
Domani pomeriggio andrà in scena uno dei grandi classici del nostro campionato, ovvero la sfida tra Fiorentina e Genoa, arrivata ormai all’edizione 107ª, di cui 97 solo in Serie A. I bilancio delle sfide vede i viola nettamente in vantaggio nel computo totale, con un imbattibilità che va avanti da 47 anni, esattamente dal 27 marzo del 1977, per quanto riguarda la sfide giocate all’Artemio Franchi. Si può continuare a parlare di imbattibilità anche in termini più recenti, dato che nonostante gli anni passino, ma per la formazione ligure la squadra viola continui a rappresentare un temutissimo avversario contro cui non riesce a trionfare dal 2019 (vittoria per 2-1) permettendo ai toscani inoltre di mettere insieme un filotto che li vede imbattuti in 12 delle ultime 13 (4V 8N).
Fiorentina-Genoa: I precedenti
Tuttavia, nonostante le preoccupanti statistiche raccontate in precedenza sponda grifone, la sfida tra le squadre non è sempre stata a senso unico, anzi: Infatti il Genoa è la squadra contro cui la Fiorentina ha registrato più pareggi nella sua storia nella massima competizione, mettendo assieme anche moltissimi 0-0- come quello del 26 maggio 2019, passato alla storia come il “biscotto” che condannò l’Empoli alla retrocessione, permettendo inoltre la salvezza ad entrambe le squadre- caso che potrebbe ripetersi anche domani dati i grandi dati difensivi raccolti dai rossoblu nel periodo Vieira.
Nel girone di ritorno della scorsa stagione le due squadre si presentarono molto diverse da come sono attualmente: a partire dai numerosi ex che sono passati dall’altra parte, come Gudmusson, che segnò tra le altre cose anche il 15 aprile scorso su un calcio di rigore al 41′. E l’ex allenatore del Genoa Gilardino, che passò in viola per tre stagioni e mezzo prima di approdare proprio al Genoa, dal gennaio 2008 fino all’estate 2012
Serie A
Bologna-Como, le formazioni ufficiali
Bologna-Como, match valido per la 23esima giornata di Serie A, mette davanti ai felsinei di Italiano (padroni di casa) i comaschi di Fabregas.
Mercato da grande squadra per il Como. Archiviata la pratica salvezza, nelle sensazioni ma non ancora nei numeri, i comaschi di Fabregas cercano conferme importanti sul campo del Bologna. La squadra rossoblù sta assumendo sempre di più la fisionomia del suo allenatore. La Champions League è scappata via, ma era prevedibile. L’Europa ha lasciato però la sensazione di poter diventare a breve una realtà consolidata del calcio italiano e il resto del campionato, che d’ora in poi verrà trattato come un imperativo, lo dovrà dimostrare.
Bologna-Como, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Beukema, Lucumì, Lykogiannis; Moro, Freuler; Ndoye, Odgaard, Dominguez; Dallinga. All. Italiano.
COMO (4-2-3-1): Butez; Engelhardt, Goldaniga, Dossena, Valle; Perrone, Caqueret; Diao, Nico Paz, Fadera; Cutrone. All. Fabregas.
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