Serie A
Il ciclone Osimhen spazza via l’Udinese
Il Napoli con il proprio attaccante ribalta una partita che si era fatta complicata. Una doppietta di Osimhen ribalta il gol di Deuolofeu.
Il Napoli per qualche ora balza in testa alla classifica, agganciando il Milan, atteso in serata dalla partita di Cagliari. Tre punti preziosi, diventati ad un certo punto molto complicati.
L’Udinese nel primo tempo ha giocato molto bene interrompendo le trame di gioco della formazione partenope, i ragazzi di Cioffi sono andati addirittura in vantaggio al 22′ con lo spagnolo Deulofeu. Un vantaggio meritato a coronamento di un primo tempo molto efficace dei friulani che sono andati vicini anche al gol 2-0 con Pablo Mari, che sarà poi espulso nel finale di gara.
La ripresa entra in campo un altro Napoli, con un Victor Osimhen stellare, che grazie ad una doppietta fa volare i propri compagni. Nella ripresa Spalletti ha giocato maggiormente d’attacco mettendo subito Mertens accanto alla punta nigeriana, che ne ha approffitato.
Queste le parole rilasciate da Osimhen a DAZN: “L’atmosfera era incredibile. Abbiamo avuto una bella reazione dopo il primo tempo. Era fondamentale vincere e ringrazio i tifosi per il sostegno. Allo scudetto dobbiamo crederci. Ci sono ancora 8 partite e dobbiamo continuare così”
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Serie A
Udinese, Runjaic: “Il Come è una neo promossa come le altre, Pafundi è un grande professionista”
L’allenatore dell’Udinese Kosta Runjaic ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match di campionato contro il Como.
L’ex tecnico del Legia Varsavia e attuale allenatore dell’Udinese Kosta Runjaic ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Como, in programma lunedì alle alle 20:45
Udinese, le parole di Runjaic
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico dell’Udinese Kosta Runjaic in conferenza stampa in vista del match contro il Como:
Sanchez gioca?
“Raramente do dettagli prima della partita, ancora non lo so”.
Si parla molto di equilibri in merito al tridente, sta pensando a una difesa a 4 a più a un ritorno del 3-4-2-1?
“Stiamo lavorando su diverse alternative, in primis noi dobbiamo analizzare il fatto che dobbiamo avere stabilità in base al sistema di gioco che utilizziamo, i meccanismi devono essere ben oleati per poter adottare poi altri sistemi ancora. Non abbiamo raggiunto un livello tale da poter passare rapidamente da un sistema all’altro”.
Quanto si prenderà spunto dalla vittoria con il Milan?
“Il Como per essere una neopromossa è squadra che cerca di dominare il gioco, con tanti passaggi corti, aggressività in alto, sono chiavi che caratterizzano più squadre di alto livello che una neopromossa. Sappiamo che hanno tanti giocatori forti e sappiamo che non è una neopromossa come le altre, ha risorse per poter crescere tanto puntando negli anni prossimi magari all’Europa o addirittura allo Scudetto.
Abbiamo visto anche George Clooney allo stadio. Non vedo l’ora di affrontarli, si sfideranno due squadre che negli ultimi mesi sono migliorate tanto, nella giornata di domani queste due squadre cercheranno di mettere in campo il loro stile di gioco, il Como cercherà punti per trovare una posizione più tranquilla in classifica, hanno tanto possesso palla, perciò noi dovremo riuscire a nostra volta”.
Sarà per la prima volta senza Ehizibue, non ci darà dettagli su chi giocherà ma come vede la crescita di Rui Modesto? Kristensen potrebbe essere allargato in una difesa a 4?
“Sicuramente Sanchez non farà il terzino, questo posso dirvelo (ride ndr). E’ una buona domanda e ci penseremo anche oggi, Rui Modesto contro l’Atalanta ha giocato bene, negli ultimi mesi è cresciuto, stiamo vedendo dei passi avanti ma può ancora crescere, è sicuramente una possibilità, vi sono delle percentuali per vederlo giocare.
Le alternative però ci sono, Zemura può giocare anche lì, in nazionale ha giocato in più ruoli e può fare bene anche a destra., Per Kristensen invece non ci abbiamo pensato troppo ad allargarlo sulla destra, lo vogliamo centrale per poter migliorare”.
Là davanti rientrerà Lucca che è capocanniere ma anche senza la squadra ha fatto bene:
“Il detto dice che squadra che si vince non si cambia ma con l’Atalanta non abbiamo vinto. Sanchez e Thauvin hanno giocato per la prima volta insieme ma hanno giocato bene e sono stati anche intensi in campo, è un’opzione, così come è un’opzione la coppia Thauvin-Lucca.
Thauvin giocherà, è il nostro capitano, ha sempre creato grattacapi ai nostri avversari, anche con l’Atalanta. Vedremo con quale coppia giocheremo o se ci saranno più elementi offensivi”.
Il caso Okoye vi ha toccato in spogliatoio?
“Non ne abbiamo parlato, siamo concentrati sul Como, sono molto presente in spogliatoio, magari i ragazzi tra di loro poi ne hanno parlato ma non posso saperlo questo. Io sono l’allenatore e mi piace parlare di moduli, di calcio, di tattica. L’atmosfera è comunque molto buona, lo spirito di squadra c’è, stiamo lavorando in maniera diligente, con intensità. Quel che conta è che domani dobbiamo mettere in campo la parte migliore di noi”.
Pafundi sembra destinato a restare:
“Tutti i ragazzi che porto in panchina possono giocare, è qui e ci sta mostrando il suo talento, quindi può trovare minuti già da domani. Posso dire che dà sempre grande professionalità, ha un grande futuro, parliamo molto con lui, con i ragazzi giovani c’è un programma specifico che non riguarda solo calcio e tattica, ma anche una preparazione individuale legata al fisico.
Pafundi deve ancora mettere su struttura, è una grande responsabilità, bisogna dargli la fiducia necessaria, che deve essere ripagato dalle prestazioni sul campo, quando sapremo che sarà il momento giusto gli daremo possibilità di giocare”.
Serie A
Atalanta, l’orgoglio non basta per fermare la capolista: ora anche l’Inter può scappare
Atalanta, Retegui e Lookman ruggiscono ma c’è troppo Napoli per la Dea. Alle porte c’è lo Sturm Graz per ripartire immediatamente.
L’Atalanta non strappa neanche un punto al Napoli, che si vendica della scoppola dell’andata. Il 3-2 finale porta qualche rimpianto alla Dea, che segna per prima ma poi crolla per il colpo di coda di Lukaku.
La partita del Gewiss Stadium ha mostrato la solita Dea, brillante nel gioco, ma che si è scontrata contro il muro azzurro e le ripartenze brucianti dell’asse McTominay–Lukaku.
I gol di Retegui e Lookman sono testimonianze che, nei momenti chiave, i pezzi da novanta emergono, ma il Napoli di oggi è troppo forse tutti.
I punti in classifica continuano a essere 43, con l’Inter appena un punto sopra e che oggi, contro l’Empoli, può scappare a +4 e una prospettiva virtuale di allungare, pensando alla gara di Firenze ancora da recuperare.
Martedì è già tempo di voltare pagina, con lo Sturm Graz a testare la salute della Dea anche in Europa, dove la corsa alle prime otto posizioni non è ancora chiusa.
Serie A
Juventus, Vlahovic chi? Thiago Motta vince senza centravanti e scopre la meglio gioventù
Juventus, grande vittoria sul Milan in crisi e conferma della buona prestazione di Bergamo. I bianconeri vincono senza Vlahovic e scoprono l’efficacia dell’intensità.
Cosa hanno in comune l’1-1 in casa dell’Atalanta e la vittoria per 2-0 sul Milan di ieri sera? L’assenza di Dusan Vlahovic, della quale la Juventus non ha sentito la mancanza.
I quattro punti conquistati negli ultimi 180′, con conseguente imbattibilità stagionale mantenuta, sono arrivati con un sapore diverso dal solito. Con la sensazione che, senza centravanti, la Juventus riesca a rendere meglio.
Certo, arriverà Kolo Muani non appena saranno risolte le questioni burocratiche emerse nelle ultime ore, ma intanto Thiago Motta riceve delle risposte confortanti da tutti i giocatori impiegati.
Thuram con la solita sostanza, la giovinezza di Weah e Mbangula e mettere a segno i gol della vittoria e la diga centrale Gatti–Kalulu a togliere pensieri là dietro.
Solo Cambiaso e Nico Gonzalez sono apparsi spaesati, il primo con ormai le valigie in mano direzione Manchester, ma in generale tutto il meccanismo impostato dal tecnico italo-brasiliano è apparso ben congeniato a partire da Bergamo.
La parola chiave sembra essere diventata una: intensità. Se la Juventus è aggressiva, diventa temibile, e i risultati arrivano. Alla terza uscita potremo capire se i primi due segnali positivi saranno indizi importanti o solo dei fuochi di paglia.
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