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Il flop Koopmeiners e l’infausto destino di chi lascia l’Atalanta

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Juventus

Delude ancora Teun Koopmeiners. L’olandese continua a non rendere alla Juventus e riaccende il dibattito sui giocatori che lasciano l’Atalanta di Gasperini.

La Juventus ha fallito il secondo obiettivo stagionale uscendo dalla Coppa Italia contro l’Empoli ai calci di rigore. Una sconfitta pesantissima, definita “vergognosa e inaccettabile” non solo dai tifosi bianconeri, ma anche da Thiago Motta e Giuntoli. 

Un ritratto perfetto della stagione deludente della Juventus potrebbe essere l’acquisto più inseguito e desiderato della scorsa estate: Teun Koopmeiners. Il trequartista olandese, protagonista ieri di una giocata goffa diventata virale sui social, sta faticando enormemente a rispettare le aspettative. 

Certo, certi errori possono capitare a chiunque, ma i suoi vengono ormai amplificati al massimo, ponendolo sempre al centro delle critiche. Ovviamente Koopmeiners non sta giustificando gli oltre 50 milioni di euro spesi in estate per strapparlo all’Atalanta ma, al tempo stesso, Thiago Motta non sta facendo nulla per proteggerlo, insistendo su di lui anche quando il rendimento è chiaramente insufficiente.

Atalanta, Hojlund Manchester United

Rasmus Hojlund of Manchester United during the Emirates FA Cup Third Round match Wigan Athletic vs Manchester United at DW Stadium, Wigan, United Kingdom, 8th January 2024
(Photo by Conor Molloy/News Images)

Quando lasciare l’Atalanta diventa un problema

Il caso Koopmeiners ha riacceso un dibattito che si ripresenta ciclicamente: perché così tanti giocatori che lasciano l’Atalanta faticano altrove? Il club nerazzurro ha visto partire negli anni diversi talenti che, una volta cambiata squadra, non sono riusciti a confermarsi sui livelli mostrati con Gasperini in panchina. 

Le storie sono tante e diverse: alcune legate agli infortuni, come nel caso di Mattia Caldara, altre a semplici difficoltà di adattamento o alla pressione di palcoscenici più esigenti. Da Andrea Conti a Robin Gosens, da Merih Demiral a Rasmus Højlund, passando anche per Grassi, Boga, Gagliardini e Cristante: l’elenco di chi non ha saputo mantenere il livello visto a Bergamo è lungo. 

Alcuni di loro sono stati acquistati a peso d’oro e hanno deluso, altri hanno avuto un percorso meno drastico, ma il filo conduttore rimane: lontano dall’Atalanta, il rendimento si abbassa.

Inter, Atalanta

ALESSANDRO BASTONI SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Quando il talento si conferma altrove

Non tutti, però, hanno sofferto la separazione da Gasperini. Alcuni giocatori sono riusciti a dimostrare il proprio valore anche con altre maglie. Gianluca Mancini si è imposto con continuità alla Roma, Franck Kessié è diventato un perno del Milan campione d’Italia, mentre Alessandro Bastoni e Cristian Romero sono indispensabili per Inter e Tottenham. 

Questi casi dimostrano che il talento c’è e può emergere, ma servono le giuste condizioni e un ambiente adatto.

Serie A, Atalanta

GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Atalanta, Gasperini e il segreto del rendimento

L’andamento dei giocatori ex Atalanta potrebbe non fare altro che confermare il lavoro straordinario di Gasperini. Il tecnico nerazzurro sembra riuscire a costruire un sistema in grado di esaltare le caratteristiche dei suoi calciatori, nascondendone i difetti e permettendo loro di rendere ben oltre le aspettative. Un modello di gioco aggressivo, un contesto tattico chiaro e una mentalità collettiva sono le basi del successo atalantino.

Ma è solo questo? In realtà, ci sono tante altre variabili da considerare. Alcuni giocatori non riescono a reggere la pressione di squadre più blasonate, altri faticano a inserirsi in sistemi di gioco diversi, altri ancora semplicemente hanno raggiunto il loro massimo proprio a Bergamo. 

Resta però la domanda: ha davvero senso per i top club fare la spesa in casa Atalanta?

Serie A

Juventus, Mckennie torna negli Stati Uniti? L’agente smentisce tutto: i dettagli

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Nelle ultime ore si è parlato di una Juventus che sarebbe in una fase di stallo per quanto riguarda il rinnovo di Weston Mckennie e, perciò, le voci sull’MLS si sono fatte insistenti.

I bianconeri e il centrocampista statunitense vorrebbero continuare insieme, ma anche la distanza dovuta alle commissioni degli agenti del giocatore avrebbero portato la trattativa ad una fase di stallo.

Tuttavia, l’agente del calciatore ha avuto modo di smentire tramite i social media quanto è circolato nelle ultime ore.

Ecco le parole di Cory Gibbs: “Di solito non rispondo ai post sui social media, ma quando vengono diffuse informazioni false, soprattutto da account verificati, devo intervenire.

Sono Cory Gibbs, agente di Weston, e posso confermare che tutto ciò che è stato scritto è falso”.

Juventus

KENAN YILDIZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Juventus, quale futuro per Mckennie?

Le voci di mercato continuano a circolare, com’è ormai abitudine da anni attorno a McKennie: ogni estate sembra destinato a lasciare Torino, salvo poi conquistare puntualmente la fiducia dell’allenatore di turno grazie alla sua duttilità, alla corsa e al suo spirito di sacrificio.

Non sorprende, quindi, che diversi tecnici lo accoglierebbero volentieri: Antonio Conte, impegnato a costruire un Napoli sempre più camaleontico; Gian Piero Gasperini alla Roma e Massimiliano Allegri, che lo conosce benissimo e lo vorrebbe nel suo Milan.

Il giocatore si trova bene a Torino e non ha intenzione di lasciare il club, ma molto dipende dalla dirigenza bianconera.

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Serie A

Juventus, la versatilità di Koopmeiners e la cura Spalletti

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Juventus

La Juventus sta trovando finalmente continuità nei risultati e il merito, oltre che del tecnico Spalletti va attribuito anche soprattutto ad alcuni singoli.

Tra questi c’è sicuramente il centrocampista olandese ex Atalanta, tornato sotto le luci della ribalta dopo il cambio di ruolo impostogli dal tecnico toscano. La sorpresa però dell’ultima uscita dei bianconeri in quel di Pisa ha visto il ritorno di Koop nel ruolo di trequartista.

Juventus, l’importanza di Koopmeiners: per Spalletti è un colonna portante

L’investimento di oltre 70 milioni di euro operato nell’estate del 2024 pesa ancora, non tanto sulle casse del club, quanto più sulle aspettative iniziali in termini di bonus che tifosi e società.

Alla sua prima stagione in bianconero infatti, Koopmeiners nel ruolo di trequartista alle spalle della punta ha collezionato 5 gol e 3 assist in 44 presenze tra tutte le competizioni; un rendimento ben lontano da quello della stagione 2023/2024, quando siglò 15 gol 7 assist con la maglia dell’Atalanta.

L’arrivo di Tudor però ha cambiato le carte in tavola già nella scorsa stagione, con l’arretramento sulla linea dei difensori nella difesa a tre e il ritorno a un ruolo che il giocatore aveva già ricoperto ai tempi dell’Az Alkmaar. Col croato Koop ha ritrovato serenità ed efficacia nelle prestazioni, che gli sono valse la conferma in quel ruolo dirottando così le priorità del mercato in attacco.

In questo senso la società ha potuto agire di conseguenza, confermando prima Conceicao, e poi portando alla Continassa sia Openda che David, oltre a Zhegrova, per rinforzare tutto il reparto. Anche Spalletti ha deciso quindi di confermare l’olandese come braccetto di sinistra, tuttavia nell’ultima uscita contro il Pisa lo schema iniziale ha visto l’avanzamento di Teun sulla linea dei trequartisti al fianco di Yildiz.

Un segnale che l’allenatore conosce bene le potenzialità offensive del giocatore e non è escluso che in futuro possa tornare a occupare posizioni più avanzate per aumentare le alternative in quella zona di campo.

Nel frattempo tutta la Juventus sta beneficiando del suo momento di forma, come quello di molti altri compagni, dimostrando che la qualità e la motivazione all’interno del gruppo non mancano e l’obiettivo rimane sempre lo stesso.

Juventus

Teun Koopmeiners punta il dito in alto ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Hellas Verona, San Siro archiviato: domenica arriva il Toro

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giovane hellas verona

L’Hellas Verona prosegue la preparazione per la sfida della 18° giornata in programma domenica 4 gennaio alle 18. Zanetti vuole tornare a fare punti.

Il KO di San Siro sembra aver lasciato ben pochi strascichi, considerando che la squadra ha retto per buona parte della partita e a un certo punto ha preferito risparmiare le energie visto il risultato.

Hellas Verona, sfida da ex per Baroni: in palio punti pesanti

Entrambe le compagini arrivano da una sconfitta, i gialloblu contro il Milan e i granata contro il Cagliari, e perciò la sfida si prospetta molto interessante soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. Per Giovane e compagni sarà l’occasione di tornare a fare punti, in particolar modo in casa dove l’ultimo match ha visto cadere l’Atalanta di Palladino.

L’ultimo periodo è stato particolarmente positivo per i gialloblu che hanno raccolto sei punti nelle ultime 5, scavalcando il Pisa al terzultimo posto. Le due vittorie di fila contro, appunto Atalanta, e Fiorentina in trasferta hanno rivitalizzato l’Hellas che sembrava aver ingranato la marcia. Lo stop forzato di due settimane inoltre, causa Supercoppa Italiana, ha forse smorzato leggermente l’entusiasmo dando vita alla prestazione un po’ a metà contro i rossoneri.

Dunque la sfida contro il Torino rappresenta l’occasione giusta per recuperare l’umore e sfruttare anche il fattore campo, oltre che il momento di incertezza dei granata dopo l’inaspettata sconfitta contro il Cagliari. L’ex Baroni tornerà da avversario, dopo il precedente con la Lazio della scorsa stagione, per riportare Simeone e compagni sui binari giusti che portano alla salvezza. Le due vittorie consecutive contro Cremonese Sassuolo avevano rilanciato in classifica il club del neo DS Petrachi, che sta già lavorando in vista del mercato di gennaio.

La sfida del Bentegodi dunque si prospetta interessante per entrambi gli allenatori, che hanno la responsabilità di rialzare la squadra dopo un momento negativo, successivo a una doppia vittoria. Una delle due in caso di sconfitta rischia di aprire una mini crisi, visto anche il calendario delle prossime partite. Per il Verona ci sarà il Napoli e poi la Lazio mentre per il Toro ci saranno l’Udinese e l’Atalanta.

hellas verona-torino

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