Il Milan di Stefano Pioli è una bellissima realtà e la partita con la Lazio ne è stata l’ennesima testimonianza. Falcidiata dalle assenze e con un centrocampo tutto da inventare, i rossoneri ci credono fino alla fine e trovano la vittoria con una zuccata di Hernandez all’ultimo respiro.
Pioli recupera in extremis Rebic e Tonali e li lancia dall’inizio. Per il resto formazione confermata, con Krunic che prende il posto delo squalificato Kessiè e con Kalulu titolare al centro della difesa insieme a Romagnoli. Nella Lazio, Inzaghi recupera Correa e lo schiera al fianco di Immobile. Escalante fa il regista al posto di Leiva. L’inizio è tutto di marca rossonera. Calhanoglu spara alto da buona posizione, ma su un calcio d’angolo pochi minuti dopo Rebic insacca di testa e finalmente si sblocca. La Lazio nei primi 20 minuti non esiste e su un contropiede ben orchestrato da Saelemaekers, Patric stende Rebic a tu per tu con Reina. Di Bello assegna il rigore che Calhanoglu insacca spiazzando Reina. Il Milan finisce sostanzialmente lì. La Lazio si scuote, guidata da Luis Alberto inizia a prendere campo e a chiudere nella propria metà campo i rossoneri. Su un calcio d’angolo Kalulu pesta la caviglia di Correa: il VAR assegna il rigore. Immobile si fa ipnotizzare da Donnarumma ma sulla respinta Luis Alberto insacca di testa (27′). Si va al riposo senza ulteriori scossoni.
La ripresa si apre immediatamente con l’ingresso di Cataldi al posto di Escalante. La Lazio riprende da dove aveva lasciato il primo tempo, fa gioco, complice un Milan molto sulle gambe. E puntuale al minuto 60 arriva il pareggio degli ospiti con Immobile che con un bellissimo piatto al volo batte imparabilmente Donnarumma. Il 2-2 potrebbe ammazzare sportivamente il Milan che invece non si perde d’animo e si mette a giocare una partita sporca, brutta e cattiva. Non ci sono più grandi occasioni fino a quando a 5 minuti dalla fine (dopo che Inzaghi ha tolto Immobile, il migliore dei suoi) Theo Hernandez decide di vincere da solo la partita. Prima serve a Rebic un cioccolatino dopo una cavalcata incredibile ma Reina si supera sull’ex Fiorentina. Poi fornisce sempre a Rebic la palla del 3-2 ma l’attaccante spara incredibilmente a lato. Ed infine, Theo decide di mettersi in proprio. Sull’ultimo calcio d’angolo della partita (conquistato sempre dal francese) stacca di testa e infila Reina. E’ 3-2. E’ delirio. Il Milan passa il Natale in testa alla classifica. Alla dirigenza il compito a gennaio di non vanificare gli sforzi di questo straordinario gruppo.
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