Serie A
Il Milan riparte da Bologna: sofferta vittoria per 2-1 al Dall’Ara
Il Milan cancella le due sconfitte con Atalanta e Inter (in Coppa Italia) e conquista tre punti fondamentali che lo tengono in testa alla classifica con 46 punti. Pioli ritrova Bennacer e deve cominciare a riflettere sui rigori: Ibra ha sbagliato il 4° penalty stagionale.
Il primo tempo
Il Milan lancia Leao trequartista alle spalle di Ibra e Tomori al centro della difesa con Romagnoli. Rebic torna dal primo minuto in campionato come esterno sinistro. I padroni di casa rispondono con Barrow centravanti e con Soriano e Sansone a supporto. L’inizio premia i rossoneri. Theo colpisce una clamorosa traversa su punizione, Skorupski è miracoloso su Ibra che lo impegna con un severo colpo di testa. Sul proseguo dell’azione Danilo stende Leao e Doveri non può far altro che assegnare il rigore. Dal dischetto si presenta Ibra che si fa parare il tiro, sulla ribattuta arriva Rebic che la piazza all’angolino e porta avanti i rossoneri (26′). Il vantaggio sveglia il Bologna che crea due pericolosissime occasione ben sventate da Donnarumma in uscita bassa (la prima su Sansone e la seconda su Dominguez). Si va al riposo col Milan in vantaggio.
Il secondo tempo
La ripresa riparte in sostanziale equilibrio ma al primo affondo il Milan si guadagna il secondo rigore di giornata: lancio di Leao per Ibra che viene anticipato da Soumaouro con un doppio tocco di mano. Rigore netto e stavolta va Kessié che insacca senza problemi. Il Milan raddoppia e congela il risultato. I rossoneri potrebbero anche triplicare ma Skorupski fa un gran parata su un bel diagonale di Calabria. Girandola di cambi: entrano Palacio e Poli nel Bologna, Mandzukic e Bennacer (finalmente) con Krunic nel Milan. La partita sembra scorrere senza problema ma a nove minuti dalla fine Theo commette un grave errore in disimpegno e il Bologna riapre la gara: Palacio centra per Poli che batte Donnarumma. Gli ultimi minuti sono di pura sofferenza per gli uomini di Pioli che resistono e portano a casa una vittoria fondamentale.
Serie A
Inter-Como, le formazioni ufficiali: la decisione su Barella
Inter-Como, match valido per la 17^ giornata di Serie A 2024/25: le scelte ufficiali di Simone Inzaghi e Cesc Fabregas per il monday night.
La partita che chiuderà la 17^ giornata di Serie A sarà quella tra l’Inter di Simone Inzaghi e il Como di Cesc Fabregas.
Le due squadre torneranno ad affrontarsi nel massimo campionato a distanza di 21 anni e 282 giorni, ovvero dal 16 marzo 2003: vittoria del club meneghino per 4-0 al Meazza (doppietta di Vieri e reti di Di Biagio e Batistuta) con Héctor Cúper allenatore.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
La designazione arbitrale
ARBITRO: GIUA
ASSISTENTI: BACCINI – CAPALDO
IV: RUTELLA
VAR: MAGGIONI
AVAR: SOZZA
Inter-Como, le formazioni ufficiali
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Bastoni, C. Augusto; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. All. Inzaghi
COMO (4-2-3-1): Reina; Goldaniga, Dossena, Kempf; Van der Brempt, Sergi Roberto, Da Cunha, Fadera; Nico Paz, Strefezza; Belotti. All. Fabregas
Serie A
Fiorentina-Udinese: Brenner in tribuna per scelta tecnica
Il brasiliano dell’Udinese non si accomoda nemmeno in panchina per la gara contro la Fiorentina: questa la scelta dell’allenatore bianconero Kosta Runjaić.
Tra pochi minuti Fiorentina ed Udinese si affronteranno al Franchi nel posticipo del lunedì che vale la diciasettesima giornata di Serie A. Dopo la sconfitta contro il Bologna nello scorso turno i viola di Palladino vogliono tornare a vincere davanti al proprio pubblico, mentre i friulani cercano il colpaccio dopo lo stop interno contro il Napoli.
Per la gara contro la Fiorentina il tecnico bianconero Kosta Runjaic è stato costretto a rinunciare a Bijol per un affaticamento muscolare poco prima del match.
Il difensore sloveno, però, non sarà l’unico a saltare il match di questa sera. Infatti anche l’attaccante Brenner mancherà, ma per tutt’altro motivo. L’allenatore tedesco dell’Udinese ha deciso di spedirlo direttamente in tribuna per scelta tecnica. I motivi precisi di questa scelta, però, sono ancora da capire.
Serie A
Roma, Pisilli si racconta: “Al mio primo gol in carriera ho pianto. Su De Rossi e Ranieri…”
Il giovane centrocampista della Roma, Niccolò Pisilli, ha parlato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio soffermandosi sulle emozioni del suo recente debutto.
Niccolò Pisilli, centrocampista della Roma, è una delle note più positive in questo inizio da incubo della formazione ora allenata da Claudio Ranieri.
Il giovane giocatore si è raccontato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio ed in particolare si è soffermato sul suo ultimo periodo della vita, nel quale c’è stato il suo esordio tra i grandi.
Roma, le parole di Pisilli
Al mio primo gol in carriera ho pianto, non sono riuscito a trattenere le lacrime. Studio Scienze della Comunicazione, ho appena iniziato il secondo anno. Mi piacerebbe fare video che raccontano il calcio o magari anche l’inviato. Davanti alle telecamere sono ancora un po’ in difficoltà, mi emoziono. Sono le prime volte…”.
Ha un’esultanza che ripete?
“Vado di istinto, mi viene naturale. Non me ne rendo conto. Mi lascio solo trasportare dalle emozioni, come dopo aver perso la finale Scudetto in Primavera. Quella è una ferita ancora aperta. Era la fine del percorso giovanile: quando entri a 8 anni, vedi la Primavera come l’apice del percorso. Giocare la finale per uno entrato 10 anni prima era un sogno. Vincerla sarebbe stato come scrivere un pezzettino di storia”.
Che cosa ha rappresentato per lei De Rossi?
“Per me era speciale, mi ha dato la possibilità di giocare. La prima partita da titolare in Serie A e di dimostrare quello che potrebbe essere il mio valore. Nonostante giocassi poco, ad ogni allenamento mi faceva tantissimi discorsi: lì mi arrivava la sua stima nei miei confronti e quello vale più di 1.000 altre cose”.
Ranieri invece cosa vi ha dato?
“Ha riportato entusiasmo e molta serenità. Ha una carriera alle spalle che parla per lui, eppure si spende come fosse il suo primo progetto”.
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